Gallarate

comune italiano

Gallarate (Galarà o Galaràa in dialetto varesotto[4]) è un comune italiano di 52 468 abitanti[1] della provincia di Varese in Lombardia.

Gallarate
comune
Città di Gallarate
Gallarate – Stemma
Gallarate – Bandiera
Gallarate – Veduta
Gallarate – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Varese
Amministrazione
SindacoAndrea Cassani (LSP) dal 21-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°39′53.64″N 8°47′29.04″E / 45.6649°N 8.7914°E45.6649; 8.7914 (Gallarate)
Altitudine238 m s.l.m.
Superficie20,98 km²
Abitanti52 468[1] (31-10-2023)
Densità2 500,86 ab./km²
FrazioniArnate, Cajello, Cascinetta, Cedrate, Centro, Crenna, Madonna in Campagna, Moriggia, Ronchi, Sciarè
Comuni confinantiArsago Seprio, Besnate, Busto Arsizio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Cavaria con Premezzo, Samarate
Altre informazioni
Cod. postale21013
Prefisso0331
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT012070
Cod. catastaleD869
TargaVA
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 877 GG[3]
Nome abitantigallaratesi
Patronosan Cristoforo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gallarate
Gallarate
Gallarate – Mappa
Gallarate – Mappa
Posizione del comune di Gallarate nella provincia di Varese.
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

Gallarate è un comune del Basso Varesotto sito nell'area metropolitana di Milano, a 6 km di distanza dall'aeroporto di Malpensa. La città confina con i comuni di Arsago Seprio, Besnate, Busto Arsizio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Cavaria con Premezzo e Samarate.

Il territorio è prevalentemente pianeggiante, ad eccezione della parte settentrionale della città, in cui sono presenti le colline dei rioni di Crenna e dei Ronchi. Il comune è attraversato dal torrente Arno, detto Arnetta dagli abitanti della zona, e dall'affluente Sorgiorile. Inoltre, nell'estremità sud-est del territorio, Gallarate è lambita dal torrente Rile.

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Milano Malpensa.

Secondo la classificazione climatica nazionale, il centro abitato di Gallarate è situato in Zona E. I Gradi giorno della città sono 2877 e il limite massimo consentito per l'accensione del riscaldamento è di circa 15 ore giornaliere (dal 15 ottobre al 15 aprile).[6]

Il clima di Gallarate è di tipo sub-continentale: gli inverni sono freddi e presentano giornate di gelo, mentre le estati sono calde e afose; è sempre presente, anche se in misura minore rispetto al passato, il fenomeno della nebbia. Le precipitazioni medie annue sono pari a 1082 millimetri, con un picco in primavera e in autunno e un minimo relativo in inverno.[7][8][9] La media niveometrica del territorio, invece, si aggira intorno ai 40 centimetri all'anno.

In base alla media trentennale di riferimento (1960-1990) stilata dalla stazione meteorologica di Milano Malpensa, situata a meno di 10 chilometri di distanza dal centro di Gallarate, la temperatura media della città nel mese più freddo dell'anno (gennaio) si attesta intorno a +1 °C, mentre nel mese più caldo (luglio) è di circa +22 °C, per una media di +11,5 °C.

Storia

Testimonianze archeologiche datano le origini di questo nucleo urbano al II millennio a.C., anche se la maggior parte dei reperti è di natura celtico-gallica. Dai Galli, infatti, deriverebbe anche il nome della città. Il suffisso di matrice celtica e diversi rinvenimenti (urne cinerarie di tipo golasecchiano) possono far propendere per una fondazione preromana, probabilmente insubre ("call-aria", terra di ghiaia)[senza fonte]. La centrale piazza della Libertà costituisce il sito del presunto villaggio insubre e del castello medievale.

Successivamente, sotto la dominazione romana, divenne parte della provincia della Gallia Cisalpina. Da Gallarate passava l'antica via Severiana Augusta, strada romana consolare che collegava Milano con il Verbano. Da un punto di vista amministrativo, Gallarate faceva parte della regio XI Transpadana.

Nel 974 si parla di un "loco et fundo Galerate".Quando Ottone Visconti, nel 1287, distrusse Castelseprio, divenne sede del Capitano e del Vicario del Seprio, in quanto i milanesi si impadronirono del borgo nel 1292. Proprio da questo ruolo Gallarate trasse profitto, trasformandosi in un centro commerciale. Questa vocazione accompagnò la città anche in età sforzesca.Il centro storico, derivato dal borgo medievale fortificato, si raccoglie in forma ellittica in sinistra dell'Arno, torrente che fu spesso cagione di danni alla città per le frequenti inondazioni.

Dal XVI al XVIII secolo Gallarate finì - con l'intero Stato di Milano - sotto la dominazione prima francese e poi spagnola. Diventò un feudo, contea con aggregato il Grandato di Spagna, che fu trasmesso a diverse famiglie nobili fino all'abrogazione del feudalesimo nel 1797, (Bentivoglio, Caracciolo, Pallavicino, Altemps, Visconti e Castelbarco). Fra il 1786 e il 1787, Gallarate fu capoluogo di una delle province della Lombardia austriaca.

La dominazione napoleonica vide la cittadina partecipe della rivoluzione industriale, mentre nel periodo della 'restaurazione' fu teatro di molti dibattiti romantici, preparatori delle lotte di indipendenza e del Risorgimento, in quanto nella città vivevano Giuseppe e Pompeo Castelli, titolari di quella "farmacia del Rinascimento" dove, secondo la tradizione, Gerolamo Rovetta avrebbe ambientato il romanzo "Romanticismo". Oggi la farmacia è ancora esistente, colla denominazione di farmacia Dahò.

Con Decreto Luogotenenziale del 19 dicembre 1860, a firma del principe Eugenio di Savoia-Carignano, "Luogotenente Generale di S.M. nei Regii Stati" per conto di Re Vittorio Emanuele II, Gallarate fu insignita del titolo di città[10], titolo poi confermato quasi un secolo più tardi con provvedimento governativo di riconoscimento con D.p.c.m. 30 agosto 1952, a firma del Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi.Fu uno dei cinque circondari in cui era divisa - in periodo post-unitario - la provincia di Milano.

Nel 1869 i confini della città furono allargati annettendo i soppressi comuni di Arnate e Cedrate[11], e nel 1923 quelli di Caiello e Crenna[12].

Nel dicembre del 1926 il governo fascista decise la creazione della nuova provincia di Varese ed il circondario di Gallarate, comprendente anche comuni di un certo rilievo demografico, quali Busto Arsizio, Legnano, Saronno e Rho, venne spartito fra la nuova provincia e quella di Milano. La città perse notevole importanza, data dall'abolizione dei circondari e, la conseguente chiusura della Sottoprefettura, sino ad allora ospitata nell'attuale Palazzo Borghi.

Gradualmente Gallarate si incentrò sempre più sul suo ruolo industriale, di cui oggi abbiamo traccia, oltre che nei centri ancora funzionanti, in molti capannoni in stile liberty, ormai abbandonati o riconvertiti e nelle numerose ciminiere (all'inizio del XX sec. era ancora nota come la città dalle cento ciminiere[13]). In alcuni casi le fabbriche cittadine realizzarono villaggi operai, come il Villaggio Bellora[14], divenuti in alcuni casi veri nuovi quartieri, come Cascinetta.

Simboli

Gonfalone della città

Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del governo del 5 novembre 1942[15]:

«troncato: nel primo d’argento al gallo di rosso; nel secondo di rosso al gallo d’argento[16]

Il gonfalone, concesso con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre, è un drappo di bianco con il retro di rosso[16][15].

Onorificenze

«Decreto luogotenenziale (concessione)»
— 19 dicembre 1860

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose
Chiesa di San Pietro (parte absidale)
Chiesa di San Pietro (facciata)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Chiesa di San Rocco
Chiesa di San Francesco (facciata)
Chiesa di San Francesco (vista laterale)
Chiesa di San Zenone
Chiesa dei Santi Nazaro e Celso


Architetture religiose

Architetture civili

Loggetta di San Pietro

La loggetta di San Pietro è un edificio che studi recenti ascrivono all'epoca medievale.Già censita nel Catasto Teresiano nel 1760 come "casa con bottega di proprio uso", viene poi raffigurata nel 1856 in una stampa dell'epoca.Fu nota come casa Caroli e, in seguito, come casa Bianchi; nel 1938 fu acquisita dal Comune, quindi nel 1955 venne demolita e ricostruita spostata di pochi metri (l'ubicazione originaria venne occupata dal sagrato dell'adiacente chiesa di San Pietro), previo il recupero di materiali originali. Nel 2016 fu venduta a privati[19].

Aree naturali

  • La Boschina, area verde e agricola di interesse botanico e ambientale. È situata nel rione di Crenna, nell'area nord-occidentale della città, a ridosso del Parco dei Fontanili del comune di Besnate.
  • Il Parco Bassetti, da molti considerato il polmone verde della città. È situato tra il centro cittadino e il rione dei Ronchi, in posizione collinare.

Gallarate è un comune facente parte del Parco del Ticino, fiume che scorre a ovest del centro abitato.

Società

Evoluzione demografica

Negli ultimi cinquanta anni, a partire dal 1961, la popolazione residente è aumentata del 50 %.

Abitanti censiti[20]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune di Gallarate erano 8375 (13,8% della popolazione totale). Di seguito sono riportati i gruppi più numerosi:

  1. Albania (1.163)
  2. Pakistan (1134)
  3. Romania (759)
  4. Bangladesh (713)
  5. Marocco (741)
  6. Cina (656)
  7. Ecuador (399)
  8. Senegal (221)
  9. Perù (213)

Lingue e dialetti

Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto varesotto e Dialetto lombardo occidentale.

Oltre alla lingua italiana, a Gallarate è parlato anche il dialetto locale, una variante del dialetto varesotto. Ci sono però alcune differenze dal dialetto parlato a Varese, essendo la località influenzata dai dialetti delle zone vicine, soprattutto da quello bustocco (Busto Arsizio). Come tutti i dialetti lombardi occidentali, anche il varesotto è sostanzialmente una lingua romanza derivata dal latino.[21]

Religione

Il territorio di Gallarate fa parte dell'Arcidiocesi di Milano ed è quindi di rito ambrosiano.

Cultura

Scuole superiori

Veduta dell'IIS Giovanni Falcone.

Musei

Cucina

Una pentola di cassoeula.

La cucina gallaratese è tipica dell'Insubria e dell'Altomilanese. È fortemente legata alle tradizioni contadine e all'influenza delle cucine delle zone vicine, soprattutto quella milanese. Alcuni piatti caratteristici sono la Cassœula (in dialetto varesotto cassoeura o casöra), il risotto, i bruscitti e la polenta.[25] Dolce tipico cittadino sono gli amaretti di Gallarate,[26] un tipo di amaretto morbido, dalla forma allungata, simile a quello di Brissago e di Samarate.

La Regione Lombardia ha inserito gli amaretti di Gallarate nell'elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali lombardi.

Economia

La posizione geografica di Gallarate, che lega la città ai centri di Varese e di Milano, l'ha resa principalmente un centro industriale. Inizialmente il settore d'attività principale era quello tessile, ma ad oggi l'attività si trova in un forte periodo di crisi.

In seguito alla terziarizzazione dell'economia italiana e lombarda, Gallarate ha colto il potenziale offerto dal vicinissimo aeroporto della Malpensa, trasformandosi così in un centro terziario e commerciale di crescente importanza. La città sta potenziando le proprie infrastrutture e si propone anche come base logistica: a Gallarate, infatti, hanno sede e uffici compagnie aeree, imprese di trasporto su ferro e imprese multinazionali.

Nuovi sviluppi per l'economia gallaratese e dell'area di Malpensa sono avvenuti in seguito all'assegnazione di Expo 2015 alla città di Milano: l'esposizione, infatti, ha avuto sede accanto al polo fieristico di Rho, collegato con Gallarate.

Infrastrutture e trasporti

La stazione ferroviaria di Gallarate.

Tradizionalmente posta lungo l'asse della Strada statale 33 del Sempione, Gallarate possiede un'omonima uscita lungo l'Autostrada A8 (Autostrada dei Laghi) e una sulla diramazione A8-A26 (Gallarate-Gattico).

La stazione di Gallarate, posta lungo la ferrovia del Sempione, funge da località di diramazione della Ferrovia Gallarate-Laveno e della Ferrovia Gallarate-Varese. Tale impianto è servito da treni regionali di Trenord, nell'ambito di un contratto di servizio stipulato dalla compagnia ferroviaria con la Regione Lombardia, e da treni a lunga percorrenza.

Tra il 1881 e il 1951 la città ha rappresentato il principale capolinea della Tranvia Milano-Gallarate, gestita dalla STIE, da cui si diramavano due ulteriori prolungamenti.[27]

Amministrazione

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
20 dicembre 19927 luglio 1993Luigi PatriniUnione di CentroSindacoDimissionario
21 novembre 19935 dicembre 1997Angelo LuiniLega NordSindaco
6 dicembre 199713 febbraio 2001Angelo Raffaele GrecoForza ItaliaSindacoDimissionario
14 febbraio 200127 maggio 2001Giuseppe CastelnuovoCommissario prefettizio
28 maggio 200114 maggio 2011Nicola MucciForza ItaliaSindaco
15 maggio 201120 giugno 2016Edoardo GuenzanicentrosinistraSindaco
20 giugno 2016in caricaAndrea CassaniLega NordSindaco

Sport

Calcio
Ciclismo
  • S.C. Crennese: nata nel 1924, ha organizzato anche il Mondiale di ciclocross del 1954[28]
Football americano
  • G-Team
Ginnastica
Pallacanestro
  • S.P. Gallarate
Pallamano
Rugby
  • A.S.D. Malpensa Rugby[30]
Scacchi
  • S.S. Gallaratese
Scherma
  • A.S.D. Accademia Scherma Gallaratese
Tiro con l'arco

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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