Gianfrancesco "Cagnino" Gonzaga

militare italiano (1502 – 1539)

Gianfrancesco “Cagnino” Gonzaga (Bozzolo, 1502Bozzolo, 1539) è stato un militare italiano.

Gianfrancesco Gonzaga
Signore di Bozzolo
Stemma
Stemma
In carica1528-1539
NascitaBozzolo, 1502
MorteBozzolo, 1539
DinastiaGonzaga
PadreLudovico Gonzaga
MadreFrancesca Fieschi
ConsorteLuigia Pallavicini
FigliTiberio (naturale, Elena (naturale), Lucrezia (naturale)
Religionecattolica
Gianfrancesco Gonzaga
SoprannomeCagnino
NascitaBozzolo, 1502
MorteBozzolo, 1539
Cause della mortemalattia
Dati militari
Paese servitoRegno di Francia, Sforza
Forza armataMercenari
GradoCapitano
BattaglieBattaglia di Pavia (1525)
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Biografia

Bozzolo, palazzo municipale

Terzogenito maschio di Ludovico e di Francesca Fieschi dei conti di Lavagna[1], fu soprannominato “Cagnino” dal padre che da fanciullo lo vedeva piccolo e vivace come un cagnolino.

Fu avviato, come Rodomonte, alla carriera delle armi e nel 1518 fu inviato alla corte di Francia.Nel 1525 partecipò alla battaglia di Pavia.

Nel 1528 ricevette in dono dal padre il possesso di Bozzolo, dove risiedette dopo il suo matrimonio con Luigia Pallavicini, figlia di Pallavicino II Pallavicini, marchese di Busseto e di Elena Salviati e nipote del cardinale Giovanni Salviati, la quale portò in dote al marito vasti feudi nel territorio di Parma che saranno causa di intrighi alla morte del Gonzaga per le mire dei Farnese e a cui non sarà estranea neppure Paola Gonzaga-Sanvitale.

Nel 1529 incontrò a Bologna Carlo V al quale consegnò una petizione atta a favorire il matrimonio del fratello Luigi Rodomonte con Isabella Colonna.Rimase sempre fedele alla causa francese, procurando grandi difficoltà al padre Ludovico, filoimperiale, che nel 1536 lo diseredò e, nell'estate del lo stesso anno, assieme al conte Guido Rangoni, Pietro Strozzi e Cesare Fregoso, fu tra i capitani che tentarono di attaccare Genova, in appoggio alle truppe di Francesco I di Francia, riportando perdite gravissime fra i suoi soldati.

Due anni prima della morte venne perseguitato da Cesare Fregoso e il re Francesco I fu costretto a mettere pace tra i due tramite un suo ambasciatore. Per vendicarsi Gianfrancesco pubblicò delle lettere di Pietro Aretino che mettevano in scherno il Fregoso.

Morì ancora giovane, a Bozzolo, nel 1539.

Discendenza

Dalla moglie Luigia non ebbe figli.

Gianfrancesco ebbe tre figli naturali:

  • Tiberio;
  • Elena;
  • Lucrezia.

Ascendenza

GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
Ludovico II GonzagaGianfrancesco Gonzaga 
 
Paola Malatesta 
Gianfrancesco Gonzaga 
Barbara di BrandeburgoGiovanni l'Alchimista 
 
Barbara di Sassonia-Wittenberg 
Ludovico Gonzaga 
Pirro del BalzoFrancesco II del Balzo 
 
Sancia di Chiaromonte 
Antonia del Balzo 
Maria Donata OrsiniGabriele Orsini del Balzo 
 
Giovanna Caracciolo 
Gianfrancesco Gonzaga 
Gianluigi I Fieschi 
 
 
Gianluigi II Fieschi 
Luisetta Fregoso 
 
 
Francesca Fieschi 
Giovanni I Lazzarino Del Carretto 
 
 
Caterina del Carretto 
Viscontina Adorno 
 
 
 

Note

Bibliografia

  • Leandro Ventura, I Gonzaga delle nebbie: storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po, Silvana, 2008.
  • Giuseppe Amadei e Ercolano Marani (a cura di), I ritratti gonzagheschi della collezione di Ambras, Mantova, 1980, ISBN non esistente.

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