Giudizio (diritto)

decisione formale presa da un tribunale a seguito di una causa
Disambiguazione – Se stai cercando il provvedimento in uso nel diritto moderno, vedi provvedimento giurisdizionale.

Il giudizio è una decisione - detta provvedimento giurisdizionale - emessa da un organo giurisdizionale in merito all'applicazione o l'interpretazione giuridica di una leggi.

Storia

Nell'antichità il giudizio - risultato finale dell'amministrazione della giustizia - era emesso dal re o dal capo della comunità ed era basato su una combinazione di saggezza e usi e costumi, interesse per l'autorità e/o per la comunità, applicabilità della sentenza.

Nel tempo si affermò sempre più l'emissione del giudizio sulla base di leggi scritte che sostituirono gradualmente le tradizioni orali e l'arbitrio dei giudici[1].

Descrizione

Trattandosi di un comportamento umano che coinvolge gli interessi e la vita delle persone è spesso soggetto ad essere fallace e - quasi sempre - oggetto di valutazioni contrastanti sulla sua validità a seconda degli interessi in causa.

Viene generalmente emesso dal giudice, ovvero colui che è chiamato dalla collettività o posto dall'autorità a giudicare, esprimere un parere o sentenza.

Note

Voci correlate

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 5983 · LCCN (ENsh85070927 · BNF (FRcb119507793 (data) · J9U (ENHE987007536267605171 · NDL (ENJA00562933
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