Gruppo B

categoria di autovetture da corsa
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Nell'ambito degli sport automobilistici gestiti dalla FIA, il Gruppo B è stata una categoria di autovetture da corsa, il cui regolamento tecnico venne istituito per disciplinare competizioni in circuito e nei rally. Tali norme, nel mondo dei rally, hanno permesso di concepire automobili estremamente performanti e un rapido sviluppo le ha rese le più potenti e più specializzate mai costruite; si raggiunsero potenze nell'ordine dei 600 CV che muovevano masse di circa 900 kg. Tale combinazione garantiva alle vetture accelerazioni sullo 0/100 km/h nell'ordine dei 2,5/2,7 secondi e velocità di punta sulle prove speciali di oltre 200 km/h. Nel Gruppo B si verificarono numerosi incidenti, dovuti principalmente all'estrema potenza delle vetture e a telai e gomme che per l'epoca non erano in grado di garantire una sufficiente stabilità, con vittime sia tra il pubblico, sia tra i piloti. Nel 1986, dopo la morte del pilota Henri Toivonen e il suo copilota Sergio Cresto nel Tour de Corse, a bordo di una Lancia Delta S4, la FIA decise di sopprimere questa categoria dopo appena quattro stagioni effettive.[1]

Alcune automobili del Gruppo B al Rally di Monte Carlo 1986

Storia

Una Ford RS200 in versione stradale

Fino alla fine degli anni settanta le autovetture impegnate nelle categorie maggiori del campionato del mondo di Rally, ossia Gruppo 2 e Gruppo 4, dovevano essere prodotte in almeno 400 esemplari stradali, e per questa ragione venivano utilizzati modelli già in produzione, come ad esempio Lancia Stratos, Fiat 124 Abarth o Fiat 131. Queste vetture erano perlopiù a trazione posteriore e ciò ne pregiudicava la capacità di scaricare a terra la potenza, che i team contenevano nell'ordine dei 200/250 cavalli,[2] e soprattutto la tenuta in curva.

Per ovviare a questo limite tecnico la FISA (Fédération Internationale du Sport Automobile) autorizzò a partire dal 1979 l'uso nei rally di vetture a quattro ruote motrici, convinta che i benefici dovuti alla maggiore trazione sarebbero stati annullati dal maggior peso e complessità della trazione integrale.

Il "Gruppo B" venne introdotto dalla FIA nel 1982 in sostituzione sia del Gruppo 4 (Gran Turismo modificate) sia del Gruppo 5 (Gran Turismo prototipo).

Mentre il Gruppo A, che comprendeva veicoli derivati dalla produzione di serie (almeno 5 000 unità all'anno) e limitati per quanto riguarda potenza, peso, tecnologie e costo in generale, venne introdotto con lo scopo di facilitare l'ingresso nelle competizioni dei piloti privati, al contrario il Gruppo B ebbe poche limitazioni: per ottenere l'omologazione erano necessarie infatti solamente 200 autovetture del modello di base, ed era inoltre richiesta la produzione di soli ulteriori 20 esemplari per ogni "evoluzione" dell'auto. Di norma i costruttori derivavano le vetture da gara da queste ultime; tecnologia, peso contenuto e potenza libera non potevano che portare a grandi prestazioni. La categoria era studiata su misura per i grandi costruttori di automobili, senza doversi sobbarcare oneri di industrializzazione e produzione in grande serie, avevano a disposizione una categoria per sperimentare liberamente nuovi ritrovati tecnici e per competere per la vittoria assoluta.

Per quanto riguarda il mondo delle competizioni su pista e le gare di tipo endurance, la regolamentazione di Gruppo B non ha riscosso molto interesse, probabilmente offuscata dal grande successo del Gruppo C e dalla mancanza di un campionato esclusivo di rilevanza nel quale gareggiare; tuttavia vetture come Porsche 959 e Ferrari 288 GTO hanno rappresentato la massima espressione su pista di questa categoria.[senza fonte]

Il Gruppo B inizialmente era una formula ben riuscita, molti costruttori aderirono al campionato del mondo rally e folle di spettatori sempre più consistenti seguivano le gare. Ma sia i costi sia le prestazioni delle vetture aumentarono rapidamente, anche con tragici epiloghi. Di conseguenza il Gruppo B è stato abolito alla fine del 1986; dal 1987 il Gruppo A è divenuto la massima espressione nei campionati rally fino all'arrivo nel 1997 delle World Rally Car e delle regole che le disciplinano.

Nel 1987 venne permessa la partecipazione ad alcune gare del mondiale ed europeo, solo ad alcune vetture di minore potenza, come la Citroën Visa Milles Pistes, ma fuori dalle classifiche dei campionati.

Dopo l'abolizione nei rally, la regolamentazione di Gruppo B ha trovato un posto adatto nel campionato europeo di rallycross, con automobili come MG Metro 6R4 e Ford RS200, fino al 1992. Altre case come Audi e Peugeot hanno trovato uno sbocco nella Pikes Peak International Hillclimb con versioni ancora più performanti dell'Audi Quattro e della 205 T16; quest'ultima è stata impiegata anche nei rally raid e in particolare nella Parigi-Dakar.

Nei quattro anni di esistenza delle vetture Gruppo B, dal 1983 al 1986, nel mondiale rally furono ottenuti 48 successi nelle 48 gare disputate.[3]

Albo d'oro del campionato del mondo rally

Piloti

AnnoCampioneScuderiaPunti2º classificatoScuderiaPunti3º classificatoScuderiaPunti
1982 Walter RöhrlRothmans Opel Rally Team109 Michèle MoutonAudi Sport97 Hannu MikkolaAudi Sport70
1983 Hannu MikkolaAudi Sport125 Walter RöhrlLancia Martini102 Markku AlénLancia Martini100
1984 Stig BlomqvistAudi Sport125 Hannu MikkolaAudi Sport104 Markku AlénLancia Martini60
1985 Timo SalonenPeugeot Sport127 Stig BlomqvistAudi Sport75 Walter RöhrlAudi Sport59
1986 Juha KankkunenPeugeot Sport118 Markku AlénLancia Martini104 Timo SalonenPeugeot Sport63

Scuderie

19821983198419851986
Vincitrice2^Vincitrice2^Vincitrice2^Vincitrice2^Vincitrice2^
Audi
 Germania
Opel
 Germania
Lancia
 Italia
Audi
 Germania
Audi
 Germania
Lancia
 Italia
Peugeot
 Francia
Audi
 Germania
Peugeot
 Francia
Lancia
 Italia

Classi di categoria

In base alla cilindrata e al tipo di alimentazione scelta per il motore, le vetture venivano raggruppate in più classi, le quali differivano per il peso minimo regolamentare e per il diametro delle ruote via via crescente.Per la equiparazione dei motori sovralimentati rispetto a quelli aspirati si applicava un coefficiente di moltiplicazione di 1,4.

Classi del Gruppo B
Cilindrata motore aspiratoCilindrata motore sovralimentatoPesoDiametro delle ruoteAuto
1.000 cm³714 cm³580 kg16"
1.300 cm³928 cm³675 kg17"
1.600 cm³1.142 cm³750 kg18"
2.000 cm³1.428 cm³820 kg20"Citroën Visa, Renault 5 Turbo
2.500 cm³1.785 cm³890 kg22"Ford RS200, Lancia Delta S4, Nissan 240 RS, Opel Ascona 400, Opel Manta 400, Peugeot 205 Turbo 16, Renault 5 Maxi Turbo
3.000 cm³2.142 cm³960 kg22"Audi quattro, Audi Sport quattro, Lancia Rally 037, MG Metro 6R4, Toyota Celica Twin-Cam Turbo
4.000 cm³2.857 cm³1100 kg24"Ferrari 288 GTO, Porsche 959

Vetture di Gruppo B

MarcaTelaioAnnoClasseNote
Alfa RomeoSprint 6C1982
AudiQuattro A11982
Quattro A21983
Sport Quattro S11984
Sport Quattro S1 E21985
Sport Quattro S21986
Austin RoverMG Metro 6R41985
BMWM11983
CitroënVisa Lotus1981
Visa Trophée1982
BX 4TC1986
Daihatsu Detomaso Charade 926R1984
Ferrari308 GTB1982
308 GT/M1983
288 GTO1985
288 GT Evoluzione1986
FordEscort RS 1700T1981
RS2001986
RS200E1987
Lada-VazVFTS

Samara Eva

1983

1984

Lancia0371982
037 Evo1983
Delta S41985
MazdaRX-71984
MitsubishiStarion 4WD1984
Mercedes-Benz190E1987
MoskvičAleko 2141KR1986
Nissan240 RS1983
OpelAscona 4001982
Manta 4001983
Peugeot205 T161984
205 T16 Evo21985
Porsche911 SC/RS1982
9241982
9591986
Renault5 Turbo1983
5 Maxi Turbo1984
ToyotaCelica Twin-Cam Turbo1983

Gruppo S

Lo stesso argomento in dettaglio: Gruppo S.

Il Gruppo S era la categoria che secondo le intenzioni della FISA (poi FIA) avrebbe dovuto sostituire il Gruppo B al vertice del campionato del mondo rally a partire dalla stagione agonistica 1987, era stata concepita durante la stagione 1986, ma non venne poi impiegata.
Tra la fine del 1985 e l'inizio del 1986, le ultime evoluzioni delle automobili di Gruppo B avevano raggiunto prestazioni troppo elevate, ormai era fin troppo chiaro che queste vetture non erano più gestibili su strada, nel tentativo di mantenere comunque un buon livello di spettacolarità, lasciando una certa libertà tecnica ai costruttori ma che non andasse però a scapito della sicurezza di piloti e spettatori, si pensò di sostituirle con altre vetture prototipo ma con potenza massima limitata tramite flange a 300 CV. Nel frattempo però alcuni incidenti mortali causati da vetture di Gruppo B, indussero la FISA a un deciso giro di vite e alla fine si decise di sopprimere sul nascere anche il Gruppo S, lasciando le sole categorie Gruppo A e Gruppo N.Prima della cancellazione definitiva, era già sicura la partecipazione al Gruppo S delle seguenti vetture:

Note

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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