La tela animata

film del 2011 diretto da Jean-François Laguionie

La tela animata (Le Tableau) è un film d'animazione del 2011 scritto e diretto da Jean-François Laguionie.

La tela animata
Titoli di testa del film
Titolo originaleLe Tableau
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia, Belgio
Anno2011
Durata76 min
Rapporto16:9
Genereanimazione, fantastico
RegiaJean-François Laguionie
SoggettoAnik Le Ray
SceneggiaturaAnik Le Ray, Jean-François Laguionie
ProduttoreArmelle Glorennec, Eric Jacquot
Produttore esecutivoJeremy Burdek, Armelle Glorennec, Eric Jacquot, Nadia Khamlichi, Christophe Louis, Adrian Politowski (co-produttore), Gilles Waterkeyn (co-produttore), Arlette Zylberberg (co-produttore)
Casa di produzioneBlue Spirit Animation, Be Films, France 3 Cinéma, Rezo Productions, Sinematik, RTBF (Télévision belge)
Distribuzione in italianoKoch Media
MusichePascal Le Pennec
StoryboardJean-François Laguionie
Character designJean-François Laguionie
AnimatoriLionel Chauvin
Doppiatori originali
  • Jessica Monceau: Lola
  • Adrien Larmande: Ramo
  • Thierry Jahn: Plume
  • Julie Bouanich: Gom
  • Céline Ronté: Garance
  • Thomas Sagols: Magenta
  • Magali Rosenzweig: Orange de Mars
  • Chloé Berthier: Claire
  • Jean-François Laguionie: l'autoritratto e il pittore
  • Jacques Roehrich: il Gran Candeliere

Il film racconta le avventure di un gruppo di personaggi che lasciano i loro quadri per andare alla ricerca del pittore che li ha creati.Realizzato in tecnica mista, con sequenze di animazione bidimensionale inserite in ambientazioni in computer grafica, la sua produzione è durata cinque anni.[1]
Candidato come miglior film d'animazione alla 37ª edizione dei Premi César[2], in patria è stato distribuito nelle sale cinematografiche il 23 novembre 2011, mentre in Italia è stato distribuito in Dvd e Blu-ray Disc da Koch Media a partire dal 12 dicembre 2012.[3]

Trama

In un quadro raffigurante un castello immerso nella foresta convivono tre categorie di personaggi: i Compiuti le cui fattezze sono state completate dal pittore, gli Incompiuti, figure non ancora complete, e gli Schizzi, personaggi solo abbozzati attraverso un confuso insieme di linee e non colorati. I Compiuti, capeggiati dall'altero Grande Candeliere, sono gli unici abitanti del castello: ritenendosi superiori poiché uniche figure complete del quadro, emarginano gli Incompiuti costringendoli a vivere nei giardini circostanti l'edificio ed esiliano gli Schizzi.
Ramo, giovane appartenente ai Compiuti, non è d'accordo con gli arroganti atteggiamenti della sua classe e rivendica uguaglianza per tutti. Il ragazzo è innamorato di Claire, Incompiuta dal volto privo di colore, e si augura di poter prima o poi vivere il suo grande amore alla luce del sole.

Lola, amica di Claire, lascia il giardino alla ricerca del pittore che li ha creati e apparentemente abbandonati. Prima di allontanarsi in barca in direzione della minacciosa foresta circostante incontra il fuggitivo Ramo e il goffo Plume, uno Schizzo intenzionato a riportare in vita il suo amico, pestato da un gruppo di Compiuti che lo hanno scoperto mentre si infiltrava a palazzo. Il loro obbiettivo comune è domandare al pittore di tornare sulla sua opera incompiuta per dare finalmente una dignità a tutti i personaggi del quadro.

Accoglienza

La tela animata è stato accolto favorevolmente dalla critica francese. François-Guillaume Lorrain, giornalista del settimanale Le Point, lo ha lodato come "una delle produzioni più poetiche e originali che il cinema d'animazione francese abbia proposto nel 2011", sottolineando la ricchezza di temi come la libertà, l'uguaglianza sociale e la ricerca della propria identità e considerandolo il capolavoro del regista.[4] Christophe Carrière del settimanale L'Express ha evidenziato la vivacità della resa grafica e la fluidità delle animazioni, paragonate per cura a quelle del maestro Paul Grimault, con il quale Jean-François Laguionie ha lavorato per dieci anni.[5] Secondo Emmanuèle Frois di Le Figaro il film, grazie alle sue molte chiavi di lettura e ai riferimenti a pittori del calibro di Henri Matisse, André Derain e Pierre Bonnard, è godibile sia dal pubblico più giovane sia da quello adulto.[6] Thomas Sotinel, del quotidiano Le Monde, propone un giudizio più critico, apprezzando il reparto grafico ma lamentando una sceneggiatura ingenua: il giornalista d'altronde afferma che "la possibilità di assistere a un film d'animazione distante dalle attuali leggi del mercato è così rinfrescante e soddisfacente che si può perdonare a La tela animata di essere una pellicola imperfetta".[7]

Note

Collegamenti esterni