Mandalay

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Mandalay è una città della Birmania.[1] Conta più di un milione di abitanti (2.500.000 nell'agglomerato urbano). È capoluogo della provincia omonima (34.253 km², 4.581.000 ab.) e porto commerciale sul fiume Irrawaddy. È sede di industrie tessili, metalmeccaniche, alimentari e del legno. L'abitato si estende intorno al nucleo storico, racchiuso da mura, dove si trovano templi, monasteri, vasti parchi e il Palazzo Reale. Fu capitale del Regno birmano fino all'occupazione britannica del 1885.[1]

Mandalay
città
(MY) မန္တလေး
Mandalay – Veduta
Mandalay – Veduta
Palazzo reale
Localizzazione
StatoBandiera della Birmania Birmania
Stato/DivisioneDivisione di Mandalay
DistrettoMandalay
Territorio
Coordinate21°58′N 96°04′E / 21.966667°N 96.066667°E21.966667; 96.066667 (Mandalay)
Altitudine22 m s.l.m.
Superficie163,84 km²
Abitanti1 319 452 (cens. 2014)
Densità8 053,3 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale05000–05999
Fuso orarioUTC+6:30
Cartografia
Mappa di localizzazione: Birmania
Mandalay
Mandalay

Nella sua provincia si trova la capitale della Birmania, Nay-Pyi Taw.

Storia

Mandalay fu fondata nel 1857 dall'imperatore Mindon-Min come capitale dell'ultimo Regno di Birmania. Fu costruita su una collina e racchiusa da imponenti mura erette per difendersi dalla minaccia dei britannici, reduci dalla vittoria nella seconda guerra anglo-birmana.[1] La città era conosciuta anche come "metropoli del Buddhismo".

Nel 1885 fu conquistata dai britannici, che posero fine al regno e lo annetterono all'India britannica.[1] Durante la seconda guerra mondiale fu occupata dalle truppe dell'Impero del Giappone che per indebolire la Cina aveva occupato anche l'Indocina francese. Diventata una roccaforte giapponese, fu liberata dagli Alleati nel 1945 dopo molti bombardamenti che danneggiarono le grandi opere artistiche.

Economia

Mandalay è il maggior centro di comunicazioni e trasporti dello stato. Qui ha sede la Air Mandalay e molte industrie e imprese che lavorano seta, argento, oro, pietra ecc. Il turismo ha avuto uno slancio con l'apertura della dittatura militare alle riforme, ed è una delle mete principali dei turisti per il suo grande valore artistico. Ci sono molti monasteri, oltre 700 pagode, e nella parte inferiore della collina, nella pagoda Kuthodaw, si trovano le Sacre Scritture del Buddismo, considerate il libro più lungo del mondo.[2]

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Note

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Collegamenti esterni

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