Medaglia d'oro al valor militare

onorificenza italiana

La medaglia d'oro al valor militare (M.O.V.M.) è il massimo riconoscimento italiano al valore militare. Fu istituita dal re di Sardegna Vittorio Amedeo III di Savoia il 21 Maggio 1793. Viene assegnata per «esaltare gli atti di eroismo militare, segnalando come degni di pubblico onore gli autori di essi e suscitando, ad un tempo, lo spirito di emulazione negli appartenenti alle forze militari». Ad oggi risultano 2606 conferimenti di medaglie d'oro al valor militare, la maggioranza dei quali corrispondenti a fatti d'arme avvenuti durante la seconda guerra mondiale.[1]

Medaglia d'oro al valor militare (M.O.V.M.)

Regno di Sardegna, Regno d'Italia, Repubblica Italiana

Re di Sardegna, Re d'Italia, Presidente della Repubblica Italiana
Statusattivo
CapoSergio Mattarella
Istituzione21 maggio 1793
Primo capoVittorio Amedeo III di Savoia
GradiMedaglia d'oro al valor militare, Medaglia d'argento al valor militare, Medaglia di bronzo al valor militare, Croce di guerra al valor militare
Ordine più altoOrdine militare d'Italia
Ordine più bassomedaglia d'argento al valor militare
Nastrino della medaglia d'oro al valor militare

Descrizione

Istituita nel Regno di Sardegna da Vittorio Amedeo III "per ufficiali inferiori e soldati che avevano fatto azioni di segnalato valore in guerra" recava, nel dritto, il profilo del re e, nel verso, un trofeo di bandiere e la scritta "al valore". Vittorio Emanuele I la soppresse per sostituirla il 14 agosto 1815 con l'Ordine militare di Savoia.

Toccò a Carlo Alberto di Savoia ripristinarla, con regio biglietto del 26 marzo 1833, e anzi di aggiungervi la medaglia d'argento e la menzione onorevole al valor militare. Furono confermate nel 1861 da Vittorio Emanuele II dopo l'unità d'Italia.

Le menzioni onorevole verranno automaticamente convertite in medaglie di bronzo al valor militare quando quest'ultima onorificenza sarà creata nel 1887.

Le caratteristiche: sul dritto, lo scudo sabaudo con rami d'alloro, la corona reale e la scritta «al valor militare»; sul rovescio due rami di alloro che racchiudevano il nome del decorato, il luogo e la data dell'azione.

Vittorio Emanuele III di Savoia, con regio decreto n. 1423 del 4 novembre 1932, emanò le nuove disposizioni per la concessione delle medaglie, unitamente alla croce di guerra al valor militare.

Durante la seconda guerra mondiale la neocostituita Repubblica Sociale Italiana, nell'arco temporale 1943-1945 successivo all'armistizio di Cassibile, adottò un riconoscimento governativo analogo a quello vigente all'epoca nel Regno d'Italia e recante l'effigie del gladio in luogo delle insegne regie; tale riconoscimento non fu mai legalmente riconosciuto dal Regno stesso, né successivamente dalla Repubblica italiana.

Dalla proclamazione della Repubblica, il 2 giugno 1946, lo scudo sabaudo è stato sostituito dall'emblema della Repubblica Italiana.

Ai sensi della normativa attuale (D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66) la medaglia d'oro al valor militare può essere concessa « [...] a coloro i quali, per compiere un atto di ardimento che avrebbe potuto omettersi senza mancare al dovere e all'onore, hanno affrontato scientemente, con insigne coraggio e con felice iniziativa, un grave e manifesto rischio personale in imprese belliche. La concessione [...] ha luogo solo se l'atto compiuto è tale da poter costituire, sotto ogni aspetto, un esempio degno di essere imitato [...]» (art. 1412). «Le medaglie d'oro [...] possono essere concesse anche per imprese di carattere militare compiute in tempo di pace, se in esse ricorrono le caratteristiche di cui all'articolo 1412.» (art. 1413).

Conferimenti più significativi

Se non altrimenti indicato, le date indicate si riferiscono alla data dell'evento per cui la medaglia è stata conferita.

Primi e ultimi conferimenti

I primi conferimenti sono stati:

I conferimenti più recenti sono stati:

I più giovani e i più anziani

La persona più giovane a essere stata insignita della decorazione fu:

La persona più anziana a essere insignita della decorazione fu:

Conferimenti multipli

Nella storia di questa decorazione sono stati solamente sette i militari che ne sono stati insigniti più di una volta a titolo individuale:

A essi si aggiungono venticinque conferimenti multipli "alla bandiera" di unità militari.[34][35][36]:

Città decorate due volte:

Il maggior numero di conferimenti individuali per un singolo fatto d'arme si riferisce alla "Operazione Malta 2" del 25-26 luglio 1941, con otto conferimenti alla memoria[88] e uno a vivente[89].

Il maggior numero di conferimenti individuali relativi a un singolo evento non di combattimento si riferisce all'Eccidio di Kindu dell'11-12 novembre 1961, con tredici conferimenti[90], tutti alla memoria.

Il maggior numero di conferimenti alla bandiera relativi a un singolo fatto d'arme si riferisce alla Seconda battaglia di El Alamein del 23 ottobre - 3 novembre 1942, con otto conferimenti[91].

Il maggior numero di conferimenti individuali tra gli appartenenti a una singola unità si riferisce alla Xª Flottiglia MAS della Regia Marina tra il 1941 e il 1943, con 31 conferimenti[92].

Decorati stranieri

Quattordici cittadini stranieri sono stati decorati di Medaglia d'oro al Valore Militare per atti di eroismo:

A questi si aggiungono due conferimenti "alla bandiera" di unità straniere:

Altri cinque conferimenti a statisti ed alti ufficiali stranieri furono legati a considerazioni di alleanza:

Inoltre quattro MOVM vennero conferite a militari del Regno d'Albania in unione dinastica con il Regno d'Italia e due a graduati appartenenti alle Forze armate dell'Africa Orientale Italiana, quindi soggetti all'autorità italiana ma non in possesso della piena cittadinanza:

Una MOVM del tutto atipica venne conferita nel 1860 ad un militare italiano, per conversione della analoga Goldene Ehren-Denkmünze für Tapferkeit austriaca conferitagli quando egli era ancora suddito austriaco e prestava servizio nella Österreichisch-Venezianische Kriegsmarine:

Tabella ricompense

Repubblica Italiana
decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1949, n. 773

pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 251 del 31 ottobre 1949
con correzione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 255 del 7 novembre 1949
Medaglia d'oro
al valor militare
Medaglia d'argento
al valor militare
Medaglia di bronzo
al valor militare
Croce
al valor militare

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni