Misure di confinamento

provvedimenti d'emergenza per prevenire la libera circolazione delle persone e tutelarne la sicurezza fisica e/o sanitaria
Disambiguazione – "Lockdown" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Lockdown (disambigua).

Le misure di confinamento[1][2][3][4], di blocco[1] o di chiusura[5], indicate anche con l'anglicismo lockdown[5][6] (termine a volte tradotto anche come "coprifuoco"[7][8], per analogia), costituiscono un protocollo d'emergenza che impone restrizioni alla libera circolazione delle persone per diverse ragioni, siano esse relative alla salute[1], o inerenti a questioni di pubblica sicurezza.

Descrizione

Di solito, tali misure vengono imposte d'autorità in situazioni d'emergenza. Le medesime possono anche essere utilizzate per proteggere le persone all'interno di una struttura o in una determinata area, preventivamente individuata e circoscritta.[senza fonte]

Salute pubblica

A differenza della quarantena, che è un modo per separare e limitare i contatti tra persone che sono state esposte a una malattia e sono a rischio di trasmetterla, col concetto di "misure di confinamento" vengono descritte restrizioni più generali e diffuse alla circolazione, al lavoro e ai viaggi di tutte le persone in una città, regione o Paese.[9][10]

Pubblica sicurezza

Vengono attuate per questioni derivate dalla sicurezza delle operazioni di cattura o contenimento delle minacce, come possono essere terroristi, assassini, ecc.

Eventi notabili

Cronologia della diffusione della peste nera

Durante la pandemia di peste nera del XIV secolo, alcune aree dell'Europa furono parzialmente risparmiate attraverso misure di restrizione degli spostamenti: ad esempio, a Milano, l'autoritario governo dei Visconti impose un forte controllo di merci e persone che portò a limitare le perdite a circa il 15% della popolazione,[11] come avvenne analogamente in Polonia grazie alle misure intraprese da Casimiro III che bloccò i confini della nazione.[12]

Il 19 aprile 2013 l'intera città di Boston è stata sottoposta a misure di confinamento e tutti i trasporti pubblici sono stati fermati, a causa della caccia all'uomo dei terroristi Džochar e Tamerlan Carnaev, sospettati dell'attentato alla maratona di Boston.[13][14][15]

A Bruxelles, nel 2015, la città è stata sottoposta a misure di confinamento per giorni mentre i servizi di sicurezza hanno cercato i sospetti coinvolti negli attacchi terroristici di Parigi del novembre di quell'anno.[16][17][18]

Durante la pandemia di COVID-19, numerosi governi nazionali hanno impiegato misure di confinamento per tentare di arginare la diffusione della malattia, bloccando sia lo spostamento dei propri cittadini dentro i confini nazionali sia i flussi da e per i Paesi stranieri; tra questi Stati il primo ad adottare tale misura è stata la Cina (nella provincia dell'Hubei[19] e a Wuhan, città da cui il contagio ha avuto inizio per poi diffondersi nel mondo), seguita poi dalla Corea del Sud e Italia, poi Francia, India[20], Spagna[21], alcuni Stati degli Stati Uniti d'America, Malesia[22][23][24] e Regno Unito[25].

Nella cultura di massa

La band britannica Rolling Stones, il 23 aprile 2020, ha pubblicato online il singolo Living in a ghost town, il suo primo brano inedito dal 2012. Esso era stato scritto e composto nell'anno precedente, ma pubblicato in occasione delle misure di contenimento applicate durante la pandemia di COVID-19. Il testo della canzone recita: "Life was so beautiful, then we all got locked down, feeling like a ghost, living in a ghost town" (La vita era così bella, poi siamo stati tutti reclusi, mi sento come un fantasma, che vive in una città fantasma).[26][27][28][29]

Note

Voci correlate

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