Partito Socialista Brasiliano

Il Partito Socialista Brasiliano (Partido Socialista Brasileiro, PSB) è un partito politico del Brasile.

Partito Socialista Brasiliano
LeaderCarlos Siqueira
StatoBandiera del Brasile Brasile
SedeSCLN 304, bloco "A", Entrada 63, sobreloja Brasilia
Fondazione1986
IdeologiaSocialdemocrazia,
Socialismo democratico
CollocazioneCentro-sinistra
Affiliazione internazionaleForo de São Paulo
Seggi Camera
34 / 513
Seggi Senato
3 / 81
Organizzazione giovanileUnione della Gioventù Socialista
Iscritti601 266
Sito webwww.psb40.org.br/

Il PSB è un partito socialista democratico, fondato nel 1946, come Partito della Sinistra Democratica, sciolto nel 1965 dalla giunta militare, ricreato nel 1986. Il partito assunse il nome attuale nel 1947.

Storia

Il primo PSB (1947-1965)

Alle elezioni presidenziali del 1952 il PSB presentò un suo candidato, João Mangabeira, che ottenne, però appena l'1% dei voti. Constatato l'insuccesso elettorale alle elezioni del 1954 (l'1,8% dei voti e 3 deputati), Il PSB decise, alle elezioni legislative del 1958, di presentare candidati comuni con il Partito Laburista Brasiliano (PTB) (omonimo dell'attuale PTB ma di centro-sinistra, mentre l'attuale è conservatore). Il PTB incrementò i voti di appena lo 0,6% (dal 15,2 al 15,8), ma riuscì, grazie all'accordo con i socialisti, ad eleggere dieci seggi in più (66 anziché 56). Alle elezioni del 1962, il PSB si ripresentò da solo, ma ottenne appena lo 0,2% dei voti, anche se elesse 5 deputati. Questa legislatura fu caratterizzata dal tentativo dei partiti democratici di bloccare l'avvento della dittatura militare, sforzo inutile perché nel 1964 i militari presero il potere e sciolsero, l'anno successivo, i partiti politici, compreso il PSB.

Il Regime Militare

Alle elezioni tra il 1966 ed il 1978, si poterono presentare solo due partiti, l'ARENA filo-militare ed il Movimento Democratico Brasiliano, che raccoglieva tutti gli oppositori. Anche i socialisti si impegnarono all'interno di MDB, ma accompagnarono all'impegno parlamentare quello clandestino di opposizione al regime. Col passar del tempo i militari persero sempre più terreno, tanto che alle elezioni del 1974 MDB ottenne il 48% dei voti, non riuscendo a vincere solo grazie ai brogli elettorali dei filo-militari.

Le elezioni del 1982 furono le prime pluripartitiche, anche se non ancora pienamente democratiche. Il PSB non si era ancora riorganizzato e molti socialisti sostennero il Partito del Movimento Democratico Brasiliano (PDMB), nato da MDB, altri il PDT (Partito Democratico Laburista).

Il secondo PSB

Nel 1986 il PSB venne ricostituito e scelse come proprio presidente Jamil Haddad. Alle elezioni dello stesso anno il PSB ottenne appena lo 0,9% dei voti ed elesse un solo deputato. Nel 1990 Miguel Arraes venne eletto presidente del partito. Alle legislative del 1990 il PSB non migliorò di molto i propri consensi, ma Haddad fu nominato Ministro della Salute nel goverdo di Itamar Franco. Lo scontro sulle politiche sociali del governo portò, però, dopo nove mesi alle dimissioni di Haddad.

Alle politiche del 1994, il PSB salì al 2,2% dei voti ed elesse 15 deputati. Le elezioni municipali del 1996 premiarono il partito, che alle politiche del 1998 salì al 3,1% dei voti ed a 19 seggi. Tra il 1994 ed il 2002, il PSB fu all'opposizione dei governi moderati di Fernando Henrique Cardoso del Partito della Social Democrazia Brasiliana (PSDB), sostenuti anche dal PMDB e dal Partito del Fronte Liberale.

Alle presidenziali del 2002, il PSB sostenne Luiz Inácio Lula da Silva, leader del Partito dei Lavoratori (PT), che sconfisse al ballottaggio Josè Serra del PSDB. Roberto Amaral divenne Ministro Della Scienza e della Tecnologia. Alle legislative dello stesso anno il PSB ottenne il suo miglior risultato si sempre eleggendo 22 deputati ed arrivando al 4% dei voti.

Alle elezioni del 2006 il PSB ha ottenuto il 6,2% dei voti e 27 deputati sui 513 alla Camera, oltre ad un senatore (confermando i 4 totali su 81).

Alle elezioni del 2010 il partito socialista ha continuato la propria crescita superando il 7% e ottenendo 34 deputati[1], contribuendo alla vittoria della coalizione Per un Brasile che continui a cambiare e all'elezione di Dilma Rousseff. Inoltre ha eletto anche sei governatori.

In occasione delle elezioni 2014 aveva deciso di non sostenere più Dilma Rousseff ma di concorrere con il proprio leader, l'ex governatore dello stato di Pernambuco, Eduardo Campos che però è perito tragicamente in un incidente aereo il 13 agosto[2].

Risultati elettorali

Elezioni presidenziali

AnnoCandidato

supportato

1º Turno2º Turno
Voti%Voti%
1989Luiz Inácio Lula da Silva11 619 81617,2 (2.º)31 070 73447,0 (2.º)
1994Luiz Inácio Lula da Silva17 116 57927,0 (2.º)
1998Luiz Inácio Lula da Silva21 470 33331,7 (2.º)
2002Anthony Garotinho15 176 20417,9 (3.º)
2006Luiz Inácio Lula da Silva46 662 36548,6 (1.º)58 295 04260,8 (1.º)
2010Dilma Rousseff47 651 43446,9 (1.º)55 752 52956,1 (1.º)
2014Marina Silva22 176 61921,3 (3.º)
2018Nessun candidato supportato
2022Luiz Inácio Lula da Silva57 259 50448,4 (1.º)60 345 99950,9 (1.º)

Elezioni legislative

AnnoVoti%+/-Seggi+/-
1986450 9481,0 (9.º)
1 / 487
1990756 0341,9 (11.º) 0,9
11 / 502
10
1994995 2982,2 (10.º) 0,3
15 / 513
4
19982 273 7513,4 (8.º) 1,2
19 / 513
4
20024 616 8605,3 (6.º) 1,9
22 / 513
3
20065 732 4646,2 (6.º) 0,9
27 / 513
5
20106 851 0537,1 (6.º) 0,9
34 / 513
7
20146 267 8786,4 (5.º) 0,7
34 / 513
20185 386 4005,5 (7.º) 0,9
32 / 513
2
20224 202 3763,8 (8.º) 1,7
14 / 513
18

Note

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