Pikachurina

proteina

La pikachurina, conosciuta anche come AGRINL ed EGFLAM (EGF-like, fibronectin type-III and laminin G-like domain-containing protein), è una proteina che nell'uomo è codificata dal gene EGFLAM[1][2][3].

Pikachurina
Gene
HUGOEGFLAM
LocusChr. 5 p13.1
Proteina
UniProtQ63HQ2

La pikachurina è una proteina distroglicana-interattiva che svolge un ruolo essenziale nelle interazioni tra i fotorecettori e i dendriti bipolari. Il legame con il distroglicano (DG) dipende da diversi fattori (glicosilazione di DG, presenza di cationi bivalenti e presenza di altre proteine).

Un rapporto non corretto tra pikachurina e DG è associato alla distrofia muscolare che spesso coinvolge le anomalie oculari.

Scoperta e nome

La pikachurina è proteina retinale extracellulare descritta per la prima volta nel 2008 in Giappone da un team di ricercatori capeggiato da Shigeru Sato e chiamata pikachurina in onore del Pokémon Pikachu[2]. Fu scelto tale nome per i movimenti fulminei e dagli effetti di una scossa elettrica[4].

Funzione

La pikachurina è colocalizzata sia con distrofina che con distroglicano e ha un ruolo essenziale nelle interazioni tra i fotorecettori, le sinapsi a nastro e i dendriti bipolari[2].

Applicazioni terapeutiche

Dato che la pikachurina sembra aumentare le capacità visive, il team di Sato dell'Istituto di Bioscienza di Osaka[5] è convinto che la proteina possa essere utilizzata per sviluppare un trattamento per la retinite pigmentosa e altri problemi alla vista[2][6].

Note

Voci correlate

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