Rezzoaglio

comune italiano

Rezzoaglio (Rezzoaggio in ligure, Rosagni nella variante locale[4]) è un comune italiano di 857 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Rezzoaglio
comune
Rezzoaglio – Stemma
Rezzoaglio – Bandiera
Rezzoaglio – Veduta
Rezzoaglio – Veduta
Panorama di Rezzoaglio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoMarcello Roncoli (lista civica Crescere) dal 27-5-2019
Data di istituzione1918
Territorio
Coordinate44°31′34.54″N 9°23′11.95″E / 44.526261°N 9.386653°E44.526261; 9.386653 (Rezzoaglio)
Altitudine701 m s.l.m.
Superficie104,72 km²
Abitanti857[1] (31-8-2023)
Densità8,18 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiBorzonasca, Favale di Malvaro, Ferriere (PC), Fontanigorda, Lorsica, Montebruno, Orero, Ottone (PC), Rovegno, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d'Aveto
Altre informazioni
Cod. postale16048
Prefisso0185
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010048
Cod. catastaleH258
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 245 GG[3]
Nome abitantirezzoagliesi
Patronosan Terenziano
Giorno festivo1º settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rezzoaglio
Rezzoaglio
Rezzoaglio – Mappa
Rezzoaglio – Mappa
Posizione del comune di Rezzoaglio nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

Situato nell'ampia piana del fiume Aveto, il territorio comunale di Rezzoaglio è il più esteso della città metropolitana di Genova, dopo il capoluogo Genova, e il principale paese della bassa val d'Aveto ad est di Genova. Attraverso il passo della Forcella (875 m s.l.m.) è possibile raggiungere la valle Sturla ed in particolare il comune di Borzonasca.

Il suo territorio fa parte del Parco naturale regionale dell'Aveto.

Tra le vette del territorio il monte Aiona (1701 m), il monte delle Lame (1595 m), il monte degli Abeti (1545 m), il monte Cerighetto (1527 m), il monte Oramara (1522 m), il monte Montarlone (1501 m), il monte Groppetti del Lupo (1453 m), il monte Roccabruna (1418 m), il monte Gifarco (1380 m), il bric Sassarini (1308 m), il monte Pietre dello Zucchero (1303 m), il monte Collere (1289 m), il monte Pianazze (1275 m), il monte Laghicciola (1260 m), il monte Cianazze (1256 m), il monte Pessino (1255 m), il monte Piscino (1250 m), il monte Posasso (1234 m), il monte Castelmare (1229 m), il monte Merizzi (1226 m), il monte Rotteri (1224 m), il monte Creso (1214 m), il monte Fascia (1201 m), la Pietra Bianca (1198 m), il monte del Salto (1180 m), il monte Possasco (1183 m), il monte Pagliaro (1180 m), il monte Carmo (1160 m), il monte Lupo (1147 m), il monte della Croce (1142 m), il bric della Scavizzola (1125 m), il monte Vaccada (1121 m), il monte Gosciona (1107 m), il monte Ventarola (1098 m), il monte Cavallo (1092 m), il monte Pozzale (1080 m), il bric dell'Arietta (1067 m), il monte Curma (1051 m), il monte Pian del Croso (1042 m), la Madonna dell'Alpe (1012 m), la cima d'Acero (1006 m), il monte Tana (997).

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Rezzoaglio Cabanne.

Origine del nome

Il nome dialettale usato dagli abitanti "Rusagni" deriva dal latino "rus agni" ovvero "villaggio degli agnelli", derivante dall'intensa attività pastorizia svoltasi in tutta la valle nei secoli passati.

Storia

Scorcio del campanile della chiesa di San Bernardo a Cabanne

L'insediamento del comune nacque principalmente per motivi commerciali[5]; il territorio comunale, infatti, si sviluppa lungo la strada che univa la val Fontanabuona a Piacenza. Nel XII secolo vi fu creato il monastero di San Michele de Petra Martina (poi di San Lorenzo), l'odierno abitato di Villa Cella.

Appartenente al feudo imperiale di Santo Stefano d'Aveto, ne seguì come territorio le primarie vicende storiche[6]. Un documento dell'imperatore Federico Barbarossa, risalente al 1164, testimonia il passaggio dei feudi avetani alla famiglia Malaspina. Altri documenti testamentari citano il villaggio nel 1211 e 1251 e il dominio feudale dei Da Meleto che amministrarono il borgo rezzoagliese fino al 1330.

Dal 1495 venne assoggettato ai conti Fieschi di Lavagna[6] e quindi, dopo la congiura di Gianluigi Fieschi nel 1547 contro il potere della Repubblica di Genova, alla famiglia genovese Doria[6] e ai locali Della Cella che dominarono il paese dal XVI secolo al 1797.

Da tale anno con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Rezzoaglio rientrò nel X cantone, con capoluogo Cabanne, della giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 venne inserita nel V cantone dell'Aveto, con capoluogo santo Stefano d'Aveto, nella giurisdizione dell'Entella.

Nel 1804 le furono aggregate le municipalità di Cabanne e Priosa[6], queste ultime istituite e rese autonome nel 1797 con decreto dell'arcitesoriere dell'impero francese[6]. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini. Nel 1805 la frazione di Cabanne fu ceduta[6] al comune di Santo Stefano d'Aveto.

Il palazzo Della Cella nella frazione di Cabanne

Con l'inserimento nel Regno di Sardegna dal 1815, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, la municipalità di Rezzoaglio venne soppressa e aggregata al comune di Santo Stefano d'Aveto[6] - pur conservandone l'ufficio locale di stato civile fino al 1876[6] - tranne le località di Rezzoaglio, Rezzoaglio basso, Alpepiana, Brignole, Calcinara, Casaleggio, Costafigara, Isola Rotonda, Ertola, Esola, Garba, Lovari, Molini, Scabbiamara, Vicomezzano, Vicosoprano, Villa Cerro, Villa Piano che entrarono a far parte della provincia di Bobbio. Dopo il 1859, e con l'Unità d'Italia, le suddette frazioni avetane erano nel circondario di Bobbio assegnato alla nuova provincia di Pavia; quindi dal 1923 al 1926 le località passarono nel circondario di Chiavari. Il rimanente territorio venne aggregato direttamente a Santo Stefano d'Aveto nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel IV mandamento di Santo Stefano d'Aveto del circondario di Chiavari dell'allora provincia di Genova, nel Regno d'Italia.

Il comune di Rezzoaglio venne nuovamente ricostituito a partire dal 1918[6][7], assieme alle principali frazioni di Alpepiana, Cabanne, Magnasco e Priosa, anche se la scelta della sede comunale, per il termine della prima guerra mondiale e le lungaggini burocratiche, con alterne vicende e ricorsi, vide la sua piena operatività verso il 1921[8].

Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Valli Aveto, Graveglia e Sturla.

Simboli

Stemma di Rezzoaglio
Stemma

«Semipartito troncato: nel primo, bandato di azzurro e di argento; nel secondo troncato di oro e di argento, all'aquila con il volo spiegato, attraversante, di nero, coronata con corona all'antica di tre punte visibili, dello stesso; nel terzo troncato di rosso e di oro, allo spino secco di nero, attraversante, posto in palo. Ornamenti esteriori da Comune.[9]»

Gonfalone

«Drappo partito di azzurro e di bianco, riccamente ornato di ricami argento e caricato dallo stemma con sopra e centrata la iscrizione recante la denominazione Comune di Rezzoaglio.[9]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 24 aprile 1997.[9][10] Lo scudo riunisce gli stemmi delle famiglie Fieschi, Doria e Malaspina.

Monumenti e luoghi d'interesse

La chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo nel capoluogo di Rezzoaglio

Architetture religiose

Le parrocchie dipendono dal vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio.[11]

  • Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo nel capoluogo comunale. Fu costruita nella seconda metà del XVIII secolo, rifatta nell'Ottocento e rimaneggiata nel 1929.
  • Oratorio di San Terenziano nel capoluogo comunale, dipendente dalla parrocchia di Rezzoaglio. Edificato nel XVI secolo, con citazione in un documento del 1575, conservava fino al 1611 una statua ritraente il santo titolare, ora custodita nella parrocchiale di San Michele.
  • Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo nella frazione di Alpepiana. L'attuale chiesa è stata consacrata il 7 agosto 1813.
  • Oratorio della Beata Vergine di Fatima nella frazione di Alpepiana, in località Lovari, dipendente dalla parrocchia di Alpepiana.
  • Oratorio di San Rocco nella frazione di Alpepiana, in località Secorte, dipendente dalla parrocchia di Alpepiana.
  • Oratorio della Beata Vergine del Suffragio nella frazione di Alpepiana, in località Secorte, dipendente dalla parrocchia di Alpepiana.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore nella frazione di Brignole. La sua comunità parrocchiale fu distaccata dalla matrice di Rezzoaglio nel 1921[12].
  • Chiesa parrocchiale di San Bernardo nella frazione di Cabanne.In cantoria lignea, sopra il portale d'ingresso, è ubicato l'organo storico costruito nel 1905 dalla ditta Giuseppe Cavalli di Piacenza. Dalla parrocchia dipendono:
  • Cappella nella frazione di Calzagatta. Nominata assieme alle sue terre in diversi atti notarili del XVII secolo e forse sede di un antico castello o fortificazione, la cappelletta fu costruita da un certo Repetti - detto Crimea - nel 1877. Secondo le fonti storiche fu eretta da quest'ultimo per essere sopravvissuto alla Guerra di Crimea (1853-1856) durante il governo di Camillo Benso, conte di Cavour. All'interno è presente una piccola statua in marmo raffigurante la Madonna con il Bambino Gesù. Oggi la cappella è di proprietà privata.
La chiesa parrocchiale di San Bartolomeo presso la frazione di Magnasco
  • Cappella nella frazione di Cardenosa, posta sullo spartiacque con la val Trebbia. Secondo alcuni studi è risalente alla seconda metà del XIX secolo e durante la seconda guerra mondiale fu in prossimità dell'edificio campo di battaglia, nel 1945, tra i partigiani della Resistenza italiana e i nazi-fascisti. Nel 2006, grazie al contributo del locale consorzio dei funghi e di altri volontari, è stato rifatto l'originale tetto in ardesia. All'interno era presente una statua marmorea, sottratta da un furto, raffigurante Nostra Signora di Montebruno, ex voto donata da Agostino Biggio - detto Scolaro - in merito alla guarigione dalla silicosi contratta nelle miniere americane.
  • Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo apostolo nella frazione di Magnasco.
  • Oratorio di San Rocco nella frazione di Parazzuolo, dipendente dalla parrocchia di Cabanne.
  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista nella frazione di Priosa.
  • Oratorio della Madonna dell'Aiuto nella frazione di Scabbiamara, dipendente dalla parrocchia di Cabanne.
  • Chiesa parrocchiale di San Giuseppe nella frazione di Vicosoprano. Parrocchia eretta nel 1908 con il titolo di prevostura.
  • Oratorio della Madonna dei Miracoli nella località di Villagarba, dipendente dalla parrocchia di Cabanne.
  • Chiesa parrocchiale di San Rocco nella frazione di Villanoce, parrocchia dal 1921.
  • Oratorio e Chiesa di San Lorenzo nella frazione di Villa Cella, dipendente dalla parrocchia di Rezzoaglio.

Architetture civili

La chiesa parrocchiale di San Bernardo presso la frazione di Cabanne
  • Palazzetto Della Cella nella frazione di Cabanne. Residenza nobiliare dei signori locali Della Cella, la costruzione della casa-fortezza è risalente al XVI secolo e, secondo le fonti storiche, fu eretta su preesistenti edifici appartenuti ai signori nobiliari da Antonio Doria. Quest'ultimo divenne infatti signore feudale del feudo di Santo Stefano d'Aveto e la costruzione di tale edificio a Cabanne fu voluta per riscuotere i pedaggi da chi proveniva dalla strada che immetteva in valle Sturla. A lato dell'edificio nobiliare è presente un antico portale risalente al 1791. Qui nacque l'esploratore e scienziato Paolo Della Cella, rampollo dell'omonima casata, nel 1792 il quale esplorò il continente africano ai primi anni del XIX secolo.
  • Mulino di Brugnoni. Secondo alcune fonti[13] già nel XVI secolo è testimoniata la presenza di un primo mulino, citato in un documento del commissario feudale datato al 1593. L'attuale mulino, secondo l'epigrafe del portale, è risalente al 1856.
  • Ponte di Alpepiana sul fiume Aveto.
  • Ponte di Esola. Risalente al 1825 fu eretto in stile romanico dagli stessi abitanti della frazione per attraversare con maggiore sicurezza il sottostante fiume Aveto. Ad unica arcata presenta al centro un'effigie della Vergine Maria con riportante la scritta in lingua latina Ne tibi si grave- Dicere: Mater ave.
  • Ruderi delle mura del castello di Rezzoaglio[14].
  • Resti della casa-torre di Brignole.
  • Ruderi della casa-torre di Casoni del Piano.
  • Resti del castello di Esola.
  • Resti del castello di Mileto.
  • Resti dei castelletti della Moglia.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Rezzoaglio sono 51[16], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[17]:

  1. Albania, 25

Cultura

Scorcio del mulino e della chiesa parrocchiale di San Lorenzo presso Villa Cella

Eventi

Annualmente si svolge, nel mese di luglio presso il lago delle Lame, una rievocazione storica del mondo dei celti liguri che qui presso il lago sopravvissero nonostante le temperature e la scarsità di prodotti dovuta agli stretti intervalli tra inverni lunghi e freddi.Questi popoli vivevano principalmente di caccia, un poco di allevamento e ciò che il territorio gli forniva, miele, frutti silvestri etc..

In questa manifestazione - denominata "Celtic Festival"[18] - viene riprodotta di anno in anno l'atmosfera che si respirava 2000 anni fa, con campi celti che riproducono la vita del popolo in dettaglio, scene di guerra non cruente, artigianato dell'epoca, balli, cerimonie religiose e tanto altro.

Geografia antropica

Il lago delle Lame

Per la sua estensione amministrativa, è il secondo territorio comunale più grande del territorio metropolitano e il terzo, dopo Genova e Varese Ligure, della regione.

Il comune è costituito[19] dalle frazioni di Alpepiana, Brignole, Brugnoni, Cabanne, Ca' degli Alessandri, Ca' de Bertè, Calcinara, Calzagatta, Cardenosa, Casaleggio, Cascine, Cerisola, Cerro, Codorso, Cognoli, Costafigara, Ertola, Esola, Farfanosa, Garba, Ghierto, Gropparolo, Isola Rotonda, Isoletta, Lago delle Lame, Lisorastro, Lovari, Magnasco, Mandriole, Mileto, Molini, Monte, Noci, Parazzuolo, Pian di Fontana, Pianazze, Piandomestico, Villa Piano, Prato della casa, Priosa, Rezzoaglio Basso, Rocca, Roncopiano, Salto, Sbarbari, Scabbiamara, Segaglia, Tecchia, Ventarola, Vicomezzano, Vicosoprano, Villa Cella, Villa Cerro, Villanoce per un totale di 104,72 km2.Confina a nord con i comuni di Ottone e Ferriere in provincia di Piacenza, a sud con Favale di Malvaro, Lorsica, Orero, San Colombano Certenoli e Borzonasca, ad ovest con Rovegno, Fontanigorda, Montebruno e l'exclave di Barbagelata (Lorsica) e ad est con Santo Stefano d'Aveto.

Economia

Come in passato, lo sfruttamento boschivo e l'attività agricola rimangono le principali risorse economiche del paese avetano. Vi si coltivano diversi prodotti agricoli quali ortaggi, cereali e frutta e, dall'allevamento del bestiame, si ricavano locali produzioni lattieri-caseari. Sono altresì presenti piccole e medie industrie attive nella lavorazione del legno e nel settore alimentare. Recentemente il paese si è dedicato inoltre al settore turistico, specie nel periodo estivo.

Infrastrutture e trasporti

La sede di Rezzoaglio del parco naturale regionale dell'Aveto

Strade

Rezzoaglio è situata lungo la strada statale 586 della Valle dell'Aveto la quale parte da Marsaglia, nel comune di Corte Brugnatella nel piacentino, dalla strada statale 45 di Val Trebbia, prosegue all'inizio della val d'Aveto, che dà il nome alla strada.

Segue praticamente il corso del fiume Aveto, su un percorso tipicamente montano e si dirige verso sud attraversando i principali centri di Salsominore, Cattaragna e Boschi - nel comune di Ferriere - dopo il quale entra in Liguria collegandosi con Carasco e Santo Stefano d'Aveto. Proprio quest'ultima località montana è collegata con Rezzoaglio tramite la strada statale 654 di Val Nure.

Mobilità urbana

Il servizio di trasporto pubblico locale dell'AMT permette in diverse fasce orarie il regolare collegamento del comune avetano con la costa, presso il capolinea di Chiavari; per la val Trebbia, fino a Bobbio, si diparte invece il percorso servito dalle autolinee pubbliche dell'azienda piacentina Società Emiliana Trasporti Autofiloviari che forniscono regolare servizio di trasporto lungo la val d'Aveto, passando per Santo Stefano d'Aveto e Marsaglia (Corte Brugnatella).

Amministrazione

Il municipio
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
19611964Francesco SbertoliSindaco
196514 giugno 1985Arturo CellaDemocrazia CristianaSindaco
14 giugno 19856 giugno 1990Arturo CellaDemocrazia CristianaSindaco
30 giugno 199024 aprile 1995Arturo CellaDemocrazia CristianaSindaco
24 aprile 199514 giugno 1999Alessandro Marianilista civicaSindaco
14 giugno 199914 giugno 2004Silvio CellaRinascita
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 20048 giugno 2009Silvio CellaRinascita
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 200926 maggio 2014Roberto FontanaRinascita
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
26 maggio 201427 maggio 2019Daniele MareschiL'Aveto Libertà
(lista civica di centro-destra)
Sindaco[20]
27 maggio 2019in caricaMarcello RoncoliCrescere
(lista civica)
Sindaco

Altre informazioni amministrative

Rezzoaglio fa parte dell'Unione dei comuni montani dell'Alta Val d'Aveto.

Note

Bibliografia

  • R. Zanussi San Colombano d'Irlanda Abate d'Europa - Ed. Pontegobbo
  • Giovanni Ferrero, Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario, 2003.
  • A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
  • Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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