SN 1054

supernova nella costellazione del Toro osservata nel 1054

SN 1054 (Supernova del Granchio) è una supernova che fu osservata dalla Terra nella costellazione del Toro a partire dal 4 luglio 1054, calendario giuliano.

SN 1054
Il resto della supernova, la Nebulosa del Granchio
Scoperta1054
Galassia ospiteVia Lattea
Tipo di supernovasupernova di tipo II
Stella progenitrice?
Tipo progenitricesupergigante rossa (?)
CostellazioneToro
Distanza dal Sole6500 a.l.
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta5h 34,5m :
Declinazione+22° 01′ :
Lat. galattica184,6
Long. galattica−5,8
Dati fisici
Indice di colore (B-V)?
Dati osservativi
Magnitudine app.−6
Magnitudine di picco−6[1]

Storia delle osservazioni

La pittura rupestre del Chaco Canyon, opera degli indios Anasazi, che ritrae la luna assieme a SN 1054.

L'esplosione stellare fu osservata e registrata dagli astronomi cinesi ed arabi, i quali scrissero che fu talmente brillante da risultare visibile durante il giorno per 23 giorni consecutivi e durante la notte per 653 giorni consecutivi.[1][2][3]Situata nella nostra Galassia, la Via Lattea, ad una distanza di 6 500 anni luce, era quasi certamente una supernova di tipo II.

Vi sono anche testimonianze lasciate da alcune popolazioni di nativi americani, come i Mimbres e gli Anasazi, che fanno presupporre che essi videro e registrarono l'esplosione di SN 1054; infatti nei pressi di Penasco Blanco vi è una pittura rupestre Anasazi che potrebbe ritrarre SN 1054.[4]

Si dice anche che una non meglio interpretata registrazione, riscontrata in diversi annali di alcuni monasteri irlandesi, fosse originariamente riferita ad SN 1054; il testo subì tuttavia delle profonde corruzioni, al punto che divenne un simbolo allegorico della prossima venuta dell'Anticristo.[5]

Quello che attualmente resta di SN 1054 è la Nebulosa del Granchio,[2] detta anche Messier 1 o M1 poiché fu il primo oggetto inserito da Charles Messier nel suo celebre catalogo nel 1774.

Sorgente di raggi X e pulsar

Il 29 aprile 1963 un rivelatore posto su un razzo-sonda ad alta quota del tipo Aerobee permise di individuare, alle coordinate RA 05h 31,5m : Dec +22° : (epoca J1950), un'intensa emissione di raggi X a partire dal resto della supernova; la sorgente appena scoperta fu denominata Taurus X-1,[6] ed emetteva una quantità di energia 100 volte superiore a quella riscontrata nel visibile.

Il 9 novembre 1968 fu individuata dal Radiotelescopio di Arecibo, a Porto Rico, una pulsar all'interno della nebulosa, la Pulsar del Granchio, che effettua 30 rotazioni al secondo. Questa pulsar ha perso dall'esplosione circa i due terzi della sua energia cinetica.

Note

Bibliografia

  • Giovanni Lupato, SN1054: una supernova sul Medioevo, Birona, Galliera Veneta, 1997. ISBN 88-86739-12-5.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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