Scarpe grosse

film del 1940 diretto da Dino Falconi
Disambiguazione – Se stai cercando il cortometraggio del 1963, vedi Scarpe grosse (film 1963).

Scarpe grosse è un film italiano del 1940 diretto da Dino Falconi.

Scarpe grosse
Amedeo Nazzari ed Elena Altieri in una sequenza del film
Paese di produzioneItalia
Anno1940
Durata83 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaDino Falconi
Soggettodalla commedia teatrale Bors Istvan di Sandor Hunyadi
SceneggiaturaDino Falconi
ProduttoreSalvatore Persichetti
Produttore esecutivoOscar Gatto
Casa di produzioneFono Roma, ENIC
Distribuzione in italianoENIC
FotografiaDomenico Scala
MontaggioInes Donarelli e Vincenzo Sorelli
MusicheEttore Montanaro
ScenografiaPiero Filippone
Interpreti e personaggi

Trama

Un contadino eredita dal padre naturale un enorme possedimento di terre selvagge e abbandonate. Con il duro lavoro, senza tener conto delle rimostranze del fratello del defunto, rende la landa desolata una campagna ricca e opulenta. Sposerà la figlia del suo nemico.

Produzione

Foto di scena con Amedeo Nazzari e Lilia Silvi

Girato negli stabilimenti SAFA-Palatino di Roma. Il film venne ispirato a Dino Falconi dal film ungherese "Bors Istvan" presentato alla Mostra di Venezia nel 1939 e basato sulla commedia di Sandor Hunyadi.

Contributi tecnici

  • Camillo Del Signore: arredamenti
  • Carlo Malatesta: aiuto regia
  • Emanuele Weiss e Mario Amari: fonici
  • Alberto Paoletti: direzione orchestrale
  • Gino Rovesti: Consulente agricolo

Critica

Filippo Sacchi sul Corriere della Sera del 30 novembre 1940: «Un piacevole e grazioso film. Solo, nella seconda parte i soggettisti hanno avuto il torto per me di calcare un tono declamatorio e moraleggiante, bellissimo in altra sede, ma qui sproporzionato all'occasione tipicamente comico-sentimentale del soggetto. [...] A ogni modo il complesso è francamente divertente. Dino Falconi ha diretto con gusto, con brio e con sicurezza. [...] Amedeo Nazzari è lepidissimo nella prima metà del personaggio, sinché dura il suo stadio di acclimatazione alla ricchezza, poi scavalca di colpo le sfumature: tuttavia il tipo è teatralmente riuscito».

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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