Sud chiama Nord

partito politico italiano

Sud chiama Nord (ScN) è un partito politico di ispirazione autonomista[13][14] e meridionalista[15], attivo principalmente in Sicilia e guidato da Cateno De Luca, deputato all'ARS e sindaco di Taormina.

Sud chiama Nord
LeaderCateno De Luca
PresidenteLaura Castelli[1][2]
StatoBandiera dell'Italia Italia
SedeVia Oratorio San Francesco 5 - Messina[3]
AbbreviazioneScN
Fondazione25 giugno 2022
Derivato daSicilia Vera
IdeologiaAutonomismo[3]
Antisistema
Meridionalismo[4]
Regionalismo[3][5]
Federalismo[6][7][8]
Populismo[9]
Euroscetticismo moderato[10]
CollocazioneTrasversale[11]
CoalizioneLibertà (dal 2024)
Seggi Camera
1 / 400
Seggi Senato
0 / 200
Seggi Europarlamento
0 / 76
Seggi Consigli regionali
6 / 896
Iscritti14.000 (2024) [12]
Colori     Giallo
     Rosso
Sito webwww.sud-chiamanord.it/

Storia

Sicilia Vera

Nel 2007 Cateno De Luca, allora deputato del Movimento per le Autonomie all'Assemblea regionale siciliana, fonda il movimento Sicilia Vera.[16][17] In vista delle elezioni regionali in Sicilia del 2008, De Luca trova un accordo con il MpA per essere rieletto nelle sue liste. Alle elezioni regionali in Sicilia del 2012 De Luca si candidò alla presidenza della regione con la propria lista elettorale "Rivoluzione Siciliana" (che includeva anche Sicilia Vera),[18][19] ma ottenne appena l'1,2% dei voti, non venendo rieletto all'ARS.[20] In occasione delle elezioni regionali in Sicilia del 2017 Sicilia Vera concluse un accordo elettorale con l'Unione di Centro;[21] De Luca fu così rieletto all'ARS, ma già il successivo 20 dicembre abbandonò il gruppo UdC e si unì al gruppo misto.[22]

Alle elezioni amministrative del 2018 De Luca fu eletto al ballottaggio (con il 65,3% dei voti) sindaco di Messina, a capo di una serie di liste civiche[16] nessuna delle quali aveva però ottenuto anche un solo seggio, a causa della soglia di sbarramento del 5%.[23]Il 30 ottobre 2018 De Luca rassegnò le dimissioni da deputato regionale, optando per la carica di sindaco di Messina; il seggio vacante fu assegnato a Danilo Lo Giudice, sindaco di Santa Teresa di Riva e membro di Sicilia Vera, che aderì al gruppo misto.[24]Per le elezioni europee del 2019, De Luca concluse un accordo con il coordinatore siciliano di Forza Italia Gianfranco Miccichè, ottenendo la candidatura nelle loro liste di Dafne Musolino (Sicilia Vera).

Alle elezioni amministrative del 2022 il candidato sindaco di Messina Federico Basile, sostenuto da una serie di liste civiche riconducibili a Sicilia Vera, vinse con il 45,6% dei voti, mentre la sua coalizione ottenne 20 seggi su 36 in consiglio comunale.[25]

La fondazione e le elezioni del 2022

La senatrice Dafne Musolino e il deputato Francesco Gallo, eletti al Parlamento alle elezioni del 2022

Il 25 giugno 2022 De Luca fonda il nuovo movimento Sud chiama Nord (federato con Sicilia Vera),[26] a sostegno della sua candidatura alla presidenza della Regione Siciliana. Assume il ruolo di coordinatore del nuovo movimento, mentre ne diviene segretario l'eurodeputato Dino Giarrusso, ex membro del Movimento 5 Stelle. Al movimento aderisce anche l'ex inviato de Le Iene Ismaele La Vardera, assumendo il ruolo di presidente federale e portavoce della campagna elettorale di De Luca per le elezioni regionali di settembre.[27][28] All'inizio di agosto si rompe l'accordo politico tra De Luca e Giarrusso, a causa di divergenze sulle candidature alle elezioni politiche italiane del 2022, cosicché il movimento Sud chiama Nord resta guidato dal solo De Luca.[29] Il 4 agosto aderisce al partito il deputato Carmelo Lo Monte, che nel settembre 2019 aveva lasciato la Lega e votato la fiducia al governo Conte II; questo dà una rappresentanza parlamentare alla neonata formazione politica.[30][31]

Alle politiche del 25 settembre 2022, dopo aver rifiutato un’alleanza con Italia Viva di Matteo Renzi,[32] viene presentata la lista "De Luca Sindaco d'Italia - Sud chiama Nord" in tutti i collegi elettorali della Sicilia (oltre che in Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna e Puglia), che riesce ad eleggere due parlamentari: il deputato Francesco Gallo e la senatrice Dafne Musolino, entrambi nei rispettivi collegi uninominali di Messina.[33] Entrambi i parlamentari deluchiani si collocano all'opposizione del Governo Meloni, astenendosi dal voto di fiducia sia alla Camera che al Senato.[34]

Alle elezioni regionali in Sicilia dello stesso giorno, De Luca è invece candidato alla presidenza della regione, sostenuto da "De Luca Sindaco di Sicilia - Sud chiama Nord", Sicilia Vera e liste civiche. De Luca ottiene il 25% delle preferenze, risultando il primo non eletto dietro al candidato di centro-destra Renato Schifani, mente ScN riceve il 14% dei voti, conquistando 8 dei 70 seggi nell'assemblea regionale.[35] A Palazzo dei Normanni, i deputati deluchiani si collocano all'opposizione e costituiscono due gruppi distinti da 4 deputati ciascuno, uno per Sud chiama Nord e uno per Sicilia Vera, seppur entrambi siano sotto la guida politica di De Luca.[36][37]

Elezioni regionali e amministrative del 2023-2024 e la corsa alle europee

Alle elezioni amministrative del 2023[38], Sud chiama Nord si presenta con una propria lista in tutti i comuni siciliani capoluogo di provincia che vanno alle urne: a Catania sostengono il candidato Gabriele Savoca, a Siracusa sostengono il candidato Roberto Trigilio, a Trapani il candidato Francesco Brillante in un'ampia coalizione che comprende anche il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Terzo Polo, a Ragusa il sindaco uscente Giuseppe Cassì in una coalizione di liste civiche. Il leader Cateno De Luca si candida invece alla carica di sindaco di Taormina, dove riesce a sconfiggere al primo turno il sindaco uscente di centro-sinistra, Mario Bolognari. [39] Nei capoluoghi al voto il partito ottiene risultati modesti tranne che a Ragusa, dove ottiene il 6,43% dei voti e riesce ad eleggere un consigliere comunale.[40] A Riposto e a Roccalumera invece i consiglieri regionali di ScN Davide Vasta e Giuseppe Lombardo vengono eletti alla carica di sindaco.

Alle elezioni politiche suppletive del 2023 per il collegio uninominale Lombardia - 06 (Monza) del Senato (rimasto vacante a seguito della morte di Silvio Berlusconi) il partito candida il proprio leader Cateno De Luca, utilizzando tuttavia, invece dell'usuale denominazione Sud chiama Nord, un simbolo recante il nome Sud con Nord.[41] De Luca raccoglie però solo 2.313 preferenze pari all'1,76% piazzandosi terzo.

Il 5 ottobre 2023, con il passaggio di Dafne Musolino a Italia Viva, il partito perde la propria rappresentanza al Senato.[42]

Il 19 novembre 2023 l'onorevole Edy Bandiera (già assessore regionale e attuale vicesindaco del comune di Siracusa) e tutto il gruppo dirigente del movimento civico Ho scelto Siracusa, aderiscono Sud chiama Nord.[43]

Il 28 gennaio 2024 aderisce al partito Anna Macina, ex sottosegretaria di Stato al Ministero della giustizia nel governo Draghi.[44][45]

Il 24 febbraio si sono tenute le elezioni per eleggere il coordinamento regionale. Sono stati eletti Danilo Lo Giudice coordinatore regionale, Edy Bandiera, Davide Vasta, Gino Macaddino vice coordinatori, Giuseppe Lombardo tesoriere, Angelo Bellina responsabile organizzazione.

Alle regionali in Sardegna del 25 febbraio Sud chiama Nord stipula un accordo federativo con l'ex MpA Franco Cuccureddu, rappresentante del partito di De Luca sull'isola: la lista civica Orizzonte Comune raccoglie il 3,5% nella vittoria di Alessandra Todde, candidata di centro-sinistra e Movimento 5 Stelle, eleggendo tre consiglieri tra i quali lo stesso Cuccureddu che verrà poi nominato assessore al turismo.[46] Alle regionali in Basilicata invece il coordinatore locale di ScN Vincenzo Clemente si candida tra le fila dell’Unione di Centro a sostegno dell’uscente Vito Bardi ma non viene eletto.

Dopo aver preannunciato, in occasione dell’assemblea nazionale del partito del 2-3 marzo, il lancio di una lista denominata "Libertà" assieme ad altre forze politiche e civiche euroscettiche in vista delle europee di giugno,[47] nelle settimane seguenti vengono annunciati gli accordi con diverse forze politiche: Partito Popolare del Nord (poi ritiratosi), Movimento per l'Italexit (neonata formazione composta da ex dirigenti e coordinatori regionali di Italexit), i Civici in Movimento di Sergio Pirozzi (ex sindaco di Amatrice ed ex consigliere regionale del Lazio), Popolo Veneto, Rassemblement valdôtain (movimento valdostano che conta 4 consiglieri che hanno lasciato la Lega e che presenta una lista collegata a Libertà), il Capitano Ultimo, l’animalista Enrico Rizzi, l'ex deputata e testimone di giustizia Piera Aiello (candidata al Sud e nelle Isole), Partito Moderato d'Italia di Paolo Silvagni (candidato nel Nord-Est), Noi Agricoltori & Pescatori di Luana Guazzetti e Mauro Beccari (candidato nel Nord-Est) con presidente il giornalista d’inchiesta Francesco Amodeo, Grande Nord, Vita, Insieme Liberi (già lista elettorale che si era presentata alle elezioni regionali in Friuli Venezia-Giulia del 2023 e ora confederazione di sigle guidata dal consigliere comunale di Trieste Ugo Rossi, candidato nel Nord-Est), Partito Pensionati + Salute, Fronte Verde di Vincenzo Galizia e del consigliere regionale delle Marche Giacomo Rossi, Sovranità di Marco Mori (ex CasaPound, Italexit e poi Indipendenza!, candidato nel Nord-Ovest), Il Popolo della Famiglia, Progresso Sostenibile (poi ritiratosi), Noi Ambulanti Liberi di Irene Fabietto, il Vero Nord (movimento d’ispirazione leghista) oltre alla sua Sicilia Vera, ai Liberalsocialisti per l’Italia di Antonino Di Stefano e Centro di Fabrizio Manfredini (non presenti nel simbolo).[48][49][50][51][52][53][54][55][56][57][58] La lista viene ufficialmente lanciata il 6 aprile al Teatro Quirino di Roma davanti a circa 1200 persone e alla presenza dei rappresentanti di tutte le forze che hanno deciso di aderire.[59] I candidati di tutte le circoscrizioni invece vengono presentati tra il 16 e il 20 aprile con Cateno De Luca e Laura Castelli che sono capilista in tutta Italia.[60]

Libertà si presenta come lista anche alle regionali in Piemonte di giugno con candidato Alberto Costanzo, avvocato di Casale Monferrato che nel 2019 aveva corso per la carica di sindaco sostenuto da CasaPound e Nuove Voce Civica arrivando ultimo; tra gli aderenti alla lista per le europee sostengono la corsa di Costanzo Sud chiama Nord, Grande Nord, Movimento per l’Italexit, Popolo della Famiglia, Partito Pensionati + Salute, Vita, Insieme Liberi e in piu Noi Popolo Unito, comitato di cui lo stesso avvocato è portavoce.[61]

Alle comunali Sud chiama Nord appoggia Filippo Maria Drago come candidato sindaco ad Aci Castello, l'uscente del Movimento 5 Stelle Roberto Gambino a Caltanissetta, Terenziano Di Stefano a Gela, Francesco Muzzopappa a Vibo Valentia, Salvatore Ficili a Castelvetrano, Nino Vitale a Cinisi, i candidati del M5S Filippo Parello a Monreale e Antonio Pitruzzella a Campobello di Licata e Anna Paola Giuliani a San Severo all’interno della lista Libertà con Insieme Liberi e Giuliani Sindaco.[62][63][64][65][66][67][68]

Ideologia

Il partito si ispira ai programmi e ai valori autonomisti, meridionalisti e federalisti[69][70], nel quadro di un decentramento amministrativo concreto ed efficace e un maggior potere decisionale per gli amministratori locali,[6] nonostante l'opposizione all'ipotesi dell'autonomia differenziata.[71][72] Il partito è inoltre favorevole ad aumentare i poteri del Presidente del Consiglio, paragonato a un "sindaco d'Italia" all'interno del manifesto politico.[6] Il partito ha espresso, per voce del leader Cateno De Luca, posizioni populiste e anti-sistema,[9] opponendosi ai partiti politici tradizionali e promuovendo una linea dura contro corruzione e mafia.[73] Il partito è inoltre favorevole alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina,[74] esprimendo tuttavia perplessità circa la realizzabilità dell'opera in tempi brevi.[75] Per quanto riguarda le politiche europee, De Luca ha espresso contrarietà alla Politica agricola comune dell'Unione Europea.[10] In tema di diritti civili, il partito si è dichiarato favorevole al riconoscimento delle famiglie omogenitoriali.[76]

Struttura

Leader

Presidente

  • Ismaele La Vardera (25 giugno 2022 – 5 gennaio 2024)
  • Laura Castelli (dal 5 gennaio 2024)

Portavoce

Nelle istituzioni

Camera dei deputati

XIX Legislatura
1 deputato

Francesco Gallo

Senato della Repubblica

XIX Legislatura
0 senatori

Dafne Musolino (fino al 5 ottobre 2023)

Risultati elettorali

ElezioneVoti%Seggi
Politiche 2022Camera212 6850,76
1 / 400
Senato271 5490,99
1 / 200
Regionali 2022Sicilia254.45313,6%
8 / 70

Simboli

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni