Suni
Suni (Sune in sardo) è un comune italiano di 979 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna, nella antica regione della Planargia. Fa parte della diocesi di Alghero-Bosa. Dista 53 km da Alghero e 58 km da Oristano.
Suni comune | |
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(IT) Sùni (SC) Sùne | |
Nuraghe Nurradeo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Oristano |
Amministrazione | |
Sindaco | Massimo Falchi (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 40°16′51.01″N 8°33′00.71″E / 40.280835°N 8.550196°E |
Altitudine | 340 m s.l.m. |
Superficie | 47,46 km² |
Abitanti | 979[2] (31-12-2023) |
Densità | 20,63 ab./km² |
Comuni confinanti | Bosa, Flussio, Modolo, Pozzomaggiore (SS), Sagama, Sindia (NU), Tinnura |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09090 |
Prefisso | 0785 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 095087 |
Cod. catastale | L006 |
Targa | OR |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Nome abitanti | (IT) sunesi (SC) sunesos |
Patrono | Santa Maria della Neve |
Giorno festivo | 5 agosto[1] |
Cartografia | |
Posizione del comune di Suni all'interno della provincia di Oristano | |
Sito istituzionale | |
Storia
L'area fu abitata già in epoca prenuragica, nuragica e romana, per la presenza sul territorio di numerose testimonianze archeologiche, tra cui domus de janas, necropoli ipogeiche e nuraghi.
Nel medioevo appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria della Planargia. Alla caduta del giudicato (1259) venne governato dai Malaspina e successivamente (1308) entrò a far parte del Giudicato di Arborea. Intorno al 1420 passò sotto il dominio del Regno di Sardegna aragonese e divenne un feudo, concesso inizialmente alla famiglia Villamarina, per poi essere incorporato nel XVIII secolo dai Savoia insieme a Flussio nel marchesato della Planargia, feudo dei Paliaccio. Fu riscattato agli ultimi feudatari nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Ai sensi della Legge Regionale n. 10 del 13 ottobre 2003, che ha ridefinito le circoscrizioni delle province sarde, il comune di Suni è passato dalla provincia di Nuoro alla provincia di Oristano.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Suni sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 agosto 1959.[4]
«Stemma d'azzurro, al falcone al naturale, posato su un picco roccioso, nascente dalla punta, accostato nel canton sinistro del capo da un grappolo d'uva d'oro, pampinoso di due, di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]
Lingue e dialetti
La variante del sardo parlata a Suni è quella logudorese centrale o comune.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Angelo Demetrio Cherchi | Lista civica "Un futuro per Suni" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Massimo Falchi | Lista civica "Siamo Suni" | Sindaco |
Note
Bibliografia
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 7 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Suni
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Suni
Collegamenti esterni
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235741307 |
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