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Lo SMS Emden fu un incrociatore leggero della marina imperiale tedesca (Kaiserliche Marine), entrato in servizio nel luglio del 1909 come seconda e ultima unità della classe Dresden e attivo durante le fasi iniziali della prima guerra mondiale.

Assegnato allo Ostasiengeschwader ("Squadra dell'Asia orientale", la forza navale incaricata di proteggere i possedimenti coloniali tedeschi nell'area dell'oceano Pacifico), allo scoppio della guerra l'incrociatore, agli ordini del capitano di fregata Karl von Müller, si separò dalla formazione per intraprendere una crociera corsara ai danni del traffico mercantile nemico nella zona dell'oceano Indiano. Operando in maniera indipendente, lo Emden percorse circa 30.000 miglia nautiche (56.000 chilometri) catturando e affondando 17 mercantili per un totale di 70.825 tonnellate di stazza lorda; l'incrociatore non esitò a compiere anche incursioni contro porti nemici, bombardando i depositi di carburante di Madras e attaccando il porto di Penang, dove furono affondati un incrociatore russo e un cacciatorpediniere francese. Nel corso dei suoi attacchi Müller si attenne scrupolosamente alle norme del diritto internazionale in materia di guerra navale: le navi civili furono fermate ed evacuate dall'equipaggio prima di essere affondate, e gli equipaggi catturati trattati con rispetto e inviati a terra alla prima occasione utile, una correttezza riconosciuta anche dagli stessi prigionieri.

Il 9 novembre 1914, durante un'incursione alle isole Cocos, lo Emden fu affrontato dall'incrociatore australiano HMAS Sydney: meglio armata, l'unità australiana fu ben presto capace di mettere fuori combattimento la nave tedesca, finita poi arenata sulla spiaggia dell'isola di North Keeling.

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