Terra (elemento)

uno dei quattro elementi tradizionali

La terra, dimora e luogo d'origine dell'umanità, è stata spesso venerata come un elemento simbolico, dotato di una propria valenza spirituale, da diverse tradizioni di pensiero.

Simbolo alchemico della terra.[1]

Proprietà alchemiche e spirituali

All'immagine della terra è spesso associata l'idea di fertilità e germoglio.

«Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.»

La terra è l'ultimo, in ordine di sequenza, dei quattro elementi fondamentali secondo le cosmogonie occidentali e le tradizioni sapienziali dell'antichità. Era comunemente associata alla praticità, all'approccio materialista, alla moderazione e alla creatività data la sua natura plastica. Era anche attinente agli aspetti fisici e sensuali della vita, oltre a possedere i seguenti attributi:[2]

  • la proprietà del secco e del freddo, che la contrappongono all'aria calda e umida;
  • il punto cardinale Nord;
  • il genere femminile, legato alla sua indole materna.[2]
Altri simboli del principio vitale della terra sono il rombo, il quadrato, o la croce, sintesi del quattro.[3]

In alchimia la terra è associata al numero 4, laddove i tre elementi precedenti, il fuoco creatore, l'acqua su cui si esercita l'atto del creare, e l'aria che stabilizza l'equilibrio del creato, si ripresentano mescolati insieme su un altro livello, il quale costituisce dunque il risultato finale della creazione ma anche un nuovo inizio.[3] Identificabile con tutto ciò che è solido e oppone resistenza, anche metaforicamente, la terra secondo gli alchimisti consente di dare luogo al sale dei filosofi se abbinata al fuoco.[4]

L'essere elementale invocato nelle trasmutazioni alchemiche in tal caso è lo Gnomo, che opera nel corrispettivo etereo di questo elemento, ossia l'etere-vitale, da cui deriva l'aspetto odierno della creazione nella sua forma solida e minerale. Cercando continuamente di smaterializzare la terra per ricondurla all'etere-vitale, gli Gnomi secondo Steiner si rendono responsabili della fuoriuscita verso l'alto dei germogli delle piante.[5]

Come fuoco, acqua e aria, la terra è inoltre uno dei quattro elementi in cui è suddiviso lo Zodiaco; i segni di terra, in particolare, comprendono Toro, Vergine e Capricorno.

Negli arcani minori dei Tarocchi la terra corrisponde al seme di denari.[3] Tra i quattro umori governa la bile nera, e fra i temperamenti predomina nel malinconico.[6]

Tradizione greca e romana

Un esaedro, solido platonico che rappresenta la terra

Secondo la mitologia greca, Prometeo plasmò i primi uomini dalla terra, a partire da un composto fangoso. Col filosofo Empedocle di Agrigento (495 - 435 a.C.), la terra divenne uno dei quattro elementi classici, insieme al fuoco, all'aria, e all'acqua. Empedocle li chiamava "radici".

Platone (427-347 a.C.) accolse nella sua filosofia la dottrina dei quattro elementi di Empedocle. Nel Timeo, suo dialogo cosmologico, il solido platonico associato alla terra è il cubo, che è formato da sei facce quadrate. Egli collocava la terra tra il fuoco (costituito da quattro lati triangolari) e l'aria (rappresentata da otto facce triangolari).[7]

Allievo di Platone fu Aristotele (384-322 a.C.), il quale ha fornito una diversa spiegazione per i quattro elementi, basata su coppie complementari. Egli li dispose su sfere elementali concentriche di diversa altezza a formare il mondo sublunare, con la terra nel punto più basso e centrale dell'universo. Secondo Aristotele, la terra è sia fredda che secca, e concettualmente occupa un posto intermedio fra le qualità del fuoco e dell'acqua. Ai suoi antipodi sta l'aria.[8]

Tradizione cinese

Nella filosofia cinese la terra (土 in caratteri cinesi, in pinyin) è il terzo dei cinque elementi, i cosiddetti wu xing, di cui essa rappresenta la fase mediana.[9] Trovandosi al centro del ciclo dei mutamenti, possiede un'energia in equilibrio tra yin e yang, caratterizzata da introspezione e raccoglimento.[9] È il momento della raccolta dopo la massima fioritura dell'estate (fuoco), e difatti corrisponde al periodo dell'anno in cui il Sole è nella Vergine, cioè all'incirca a settembre, o alle ore 15 nella suddivisione della giornata.[10]

Ideogramma cinese della terra.

Essendo un elemento trasformativo che funge da raccordo, viene associata anche ad ogni transito di stagione,[9] al baricentro tra i quattro punti cardinali, al pianeta Terra,[11] al colore giallo-ocra, al clima umido,[12] al pianeta Saturno, e al Drago Giallo (Huáng-Lóng) che è una quinta creatura mitologica oltre alle quattro costellazioni animali.[11]

La solidità e la stabilità della terra si traducono psicologicamente in una persona pratica, sicura e responsabile, che conta sulla propria intraprendenza e organizzazione per raggiungere obiettivi concreti e durevoli.[13]Altri suoi attributi includono premura, armonia,[14] e radicamento.[15]

In ambito medico l'emozione negativa associata alla terra è però la preoccupazione,[16] a cui fa da contraltare la capacità di riflessione e di ponderazione.[17]Gli organi che essa governa, dimora propria del Qi,[18] sono la milza, comprendente anche il pancreas (di natura yin), e lo stomaco (yang).[19] Questi che sono ritenuti gli organi-madre dell'organismo, in quanto nutrono e conservano il corpo,[19] sono collegati attraverso i relativi meridiani alle funzioni della bocca, dei tessuti connettivi, del sangue, del sistema immunitario, e del seno.[20] Un loro squilibrio, dovuto a un eccesso di pessimismo, può ripercuotersi ad esempio in gastriti, o in disturbi delle difese immunitarie.[21]

Illustrazione dei cinque elementi secondo la filosofia cinese, con al centro la terra.

Nell'astrologia cinese la terra connota i segni del Bue, del Drago, della Capra e del Cane,[22] sebbene essa costituisca il perno centrale degli elementi come descritto dall'I Ching e nel feng shui, e quindi conferisca le sue qualità a tutti e 12 gli animali. Questi si alternano nel cosiddetto ciclo sessagesimale risultante dalla combinazione dei dieci tronchi celesti, ossia dei cinque elementi nelle loro forme yin e yang,[23] con i dodici rami terrestri, o segni zodiacali cinesi.[22] In particolare:

  • gli anni d'acqua di natura yang finiscono in 8 (ad esempio 1978).[22]
  • gli anni d'acqua di natura yin terminano con la cifra 9 (ad esempio 1979).[22]

Nel ciclo generativo dei wu xing o cinque elementi, la terra è prodotta dal fuoco, il quale «riduce ogni cosa in cenere che ridiventa parte della terra al fine di nutrire la vita»;[24] la terra a sua volta genera il metallo, poiché «tutti i metalli devono essere estratti dalla terra in cui risiedono».[25]

Nel ciclo distruttivo di controllo, invece, la terra domina l'acqua, perché le dighe e i canali costruiti nel terreno la contengono, ne dirigono il flusso, ed il suolo l'assorbe.[26] Il legno, viceversa, governa la terra impedendone l'erosione, avviluppandola tra le radici degli alberi, prosciugandola e succhiandone i nutrienti.[27]

Note

Bibliografia

  • F. Rigotti, P. Schiera, Aria, terra, acqua, fuoco: i quattro elementi e le loro metafore, Il Mulino, Bologna 1996 ISBN 8815055398
  • Philip Ball, Elementi, trad. di S. Bourlot, Codice editore, 2007 ISBN 8875780803

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