Vilayet

suddivisione amministrativa di primo livello del tardo Impero ottomano (dal 1867)

Il Vilayet (pronuncia turca: [vilaːˈjet]) fu una suddivisione amministrativa di primo livello del tardo Impero ottomano, introdotta con la promulgazione della Legge dei Vilayet (in turco Teşkil-i Vilayet Nizamnamesi) del 21 gennaio 1867.[1] La riforma rientrava nell'ambito delle riforme amministrative in corso che venivano emanate in tutto l'impero e sancite nell'editto imperiale del 1856. La riforma fu inizialmente attuata a livello sperimentale nel Vilayet del Danubio, formato appositamente nel 1864 e guidato dal leader riformista Mithat Pascià. La riforma fu attuata gradualmente e solo nel 1884 fu applicata a tutte le province dell'Impero.

Legge dei vilayet (in francese; 1867), nel Volume II della Legislation ottomane.
I Vilayet dell'Impero Ottomano intorno al 1899.

Etimologia

Il termine vilayet deriva dalla parola araba wilayah o wilaya (ولاية‎). Mentre in arabo, la parola wilaya è usata per denotare una provincia o una regione o un distretto senza alcuna connotazione amministrativa specifica, gli Ottomani la usavano per denotare una specifica divisione amministrativa.[2]

Divisione amministrativa

L'Impero ottomano aveva già iniziato a modernizzare la sua amministrazione e a regolarizzare le sue province (eyalet) negli anni 1840,[3] ma la legge dei Vilayet la estese all'intero territorio ottomano, con una gerarchia regolarizzata di unità amministrative: il vilayet, guidato dal vali, era suddiviso in sotto-province (sangiaccato o liva) sotto un mutasarrif, ulteriormente in distretti (kaza) sotto un kaimakam e in comuni (nahiye) sotto un müdir.[1]

Il vali era il rappresentante del Sultano nel vilayet e quindi il capo supremo dell'amministrazione. Era assistito dai segretari addetti alle finanze (defterdar), corrispondenza e archivi (mektubci), rapporti con gli stranieri, lavori pubblici, agricoltura e commercio, nominati dai rispettivi ministri. Insieme al capo della giustizia (mufettiş-i hukkam-i Şeri'a), questi funzionari formavano il consiglio esecutivo del vilayet. Inoltre, vi era un consiglio provinciale eletto di quattro membri, due musulmani e due non musulmani. Il governatore del capo sanjak (merkez sanjak), dove si trovava la capitale del vilayet, sostituiva il vali in assenza di quest'ultimo. Una struttura simile veniva replicata nei livelli gerarchici inferiori, con consigli esecutivi e consultivi tratti dagli amministratori locali e, seguendo una prassi consolidata, dai capi delle varie comunità religiose locali.[4]

Mappa

Vilayet dell'Impero Ottomano intorno al 1900


Elenco

Vilayet, sangiaccati e autonomie, nel 1876 circa.

Vilayet, sangiaccati e autonomie, nel 1876 circa:[5]

Vilayet e sangiaccati indipendenti nel 1917

Vilayet e sangiaccati indipendenti nel 1917:[6]

VilayetSangiaccati indipendenti:

Mappe

Note

Bibliografia

  • Sublime Porte, Sur la nouvelle division de l’Empire en gouvernements généraux formés sous le nom de Vilayets, Constantinople, 1867. - About the Law of the Vilayets

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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