Zona pellucida

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La zona pellucida è una membrana glicoproteica che avvolge l'uovo nei mammiferi. In particolare, si tratta di un involucro primario (prodotto dall'oocita stesso durante l'oogenesi) posto tra la membrana plasmatica della cellula uovo e le cellule follicolari.

Zona pellucida
L'ovulo umano osservato nel liquido follicolare, la zona pellucida è la parte più chiara
Anatomia del Gray(EN) Pagina 38
Identificatori
MeSHA05.360.490.690.950
FMA18674

Contiene i recettori per gli spermatozoi e contribuisce al blocco della polispermia. Inoltre, serve a proteggere l'embrione durante la segmentazione, induce la liberazione degli enzimi litici presenti nell'acrosoma e garantisce la specie-specificità della fecondazione.

Fisiologia

Di aspetto trasparente e spesso, viene a formarsi grazie al lavoro dell'ovocito. Rimane sino al momento dell'impianto, permettendo allo spermatozoo prima di aderirvi e poi di penetrarlo con difficoltà, coinvolgendo[chiarire in cosa?] circa 50.000 ligandi.[1].

Struttura e glicoproteine

La membrana è composta da 4 glicoproteine, che hanno ruoli molto importanti durante l'ovogenesi, la fecondazione e lo sviluppo pre-impianto.

  • ZP1: è una glicoproteina che collega ZP2 e ZP3. Una proteina ZP1 malfunzionante provoca il sequestro della ZP3 nel citoplasma, impedendo così la formazione della zona pellucida attorno all'oocita.[2]
  • ZP2: questa proteina è un componente strutturale della zona pellucida e ha un ruolo nel legame secondario e nella penetrazione dello spermatozoo dopo la reazione acrosomiale.[3]
  • ZP3: è la proteina che funziona da recettore nella zona pellucida e ha la funzione di legare lo spermatozoo all'inizio della fecondazione[4].
  • ZP4.

Veterinaria

Una particolare forma la (PZP- Porcine zona pellucida) viene estratta dalle ovaie dei maiali.

Note

Bibliografia

  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.

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