Anoxypristis cuspidata

specie di pesce

Il pesce sega dal rostro lungo[2] (Anoxypristis cuspidata (Latham, 1794)) è un pesce appartenente alla famiglia Pristidae[3] proveniente dall'oceano Indiano e dall'oceano Pacifico[4]. È una specie costiera classificata come "in pericolo" (EN) dalla lista rossa IUCN perché minacciato dalla pesca e dal deterioramento del suo habitat[1]. È l'unica specie del genere Anoxypristis[5].

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Anoxypristis cuspidata
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseChondrichthyes
SottoclasseElasmobranchii
InfraclasseEuselachii
SuperordineBatoidea
OrdinePristiformes
FamigliaPristidae
GenereAnoxypristis
SpecieA. cuspidata
Nomenclatura binomiale
Anoxypristis cuspidata
(Latham, 1794)
Sinonimi

Squalus semisagittatus
Shaw, 1804

Distribuzione e habitat

Vive sia in mare che in acqua salmastra; è diffuso negli estuari dei fiumi dal mar Rosso al Giappone[4]. Nuota intorno ai 40 m di profondità in zone con fondali sabbiosi[1].

Descrizione

Un esemplare
Rostro di Anoxypristis cuspidata

Il corpo è appiattito sul ventre, squaliforme, con due pinne dorsali a triangolo e pettorali allargate. La lunghezza massima registrata è di 470 cm[4]. Il rostro può presentare fino a 22 paia di denti. La colorazione è grigiastra, più scura sul dorso[4]. Vivono fino a 9 anni[1].

Biologia

Alimentazione

È una specie carnivora; la sua dieta è composta sia da pesci che da cefalopodi (seppie)[6].

Riproduzione

È ovoviviparo e la fecondazione è interna. La maturità sessuale viene raggiunta dalle femmine quando misurano oltre 230 cm[1]. Le nascite avvengono durante la primavera[7] dopo una gestazione che dura fino a 5 mesi[8].

Conservazione

Questa specie viene classificata come "in pericolo" (EN) dalla lista rossa IUCN perché è ricercata sia per la carne che per le pinne; Anoxypristis cuspidata, essendo una specie costiera, è minacciata anche dal degrado del suo habitat dovuto soprattutto all'urbanizzazione delle coste[1]. In alcune località ne è stata vietata la pesca e la specie è stata inserita nell'appendice I della CITES[1][4].

Pesca

Viene pescato soprattutto in Asia[4], anche per essere mangiato[9].

Pericolosità

Tenta di difendersi con il rostro se minacciato e può causare lesioni[4].

Note

Bibliografia

  • (EN) Ramón Bonfil, Mohamed Abdallah, Field Identification Guide to the Sharks and Rays of the Red Sea and Gulf of Aden, Food & Agriculture Org., 2004.

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