Cantieri Culturali alla Zisa

museo di Palermo

I Cantieri Culturali alla Zisa (ex Officine Ducrot) sono un'ex area industriale di Palermo, realizzata da Vittorio Ducrot. Oggi ospita eventi espositivi e culturali.

Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, ingresso da via Paolo Gili

Insieme all'ex stabilimento chimico all'Arenella è uno degli esempi principali di archeologia industriale presenti a Palermo.

Storia

Il reparto tappezzeria della fabbrica di mobili Ducrot, Palermo 1927.

La struttura venne costruita tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, per ospitare le Officine Ducrot e lo Studio Ducrot, comprendendo 23 capannoni su un'area di 55.000 mq. Grande l'importanza storica ed economica di quest'area, con il mobilificio che ospitò fino a mille operai, e dove furono realizzate opere in legno e metallo in stile liberty disegnate dell'architetto palermitano Ernesto Basile. Alcuni di questi mobili vennero utilizzati come arredi dei saloni delle navi da crociera della Flotta Florio e per gli arredi di Palazzo Montecitorio. Il Basile poi fu sostituito dal suo allievo Giuseppe Spatrisano.

Ospitarono negli anni '30 anche l'Aeronautica Sicula. Nel 1939 spazi e attività furono ceduti da Ducrot a un imprenditore genovese. Dopo la seconda guerra mondiale lo stabilimento entrò in crisi e si riconvertì nelle produzioni ferroviarie, ma fallì definitivamente negli anni '60.

Negli anni '70 parte dell'area fu destinata a edilizia popolare e alcuni padiglioni demoliti. L'area rimanente fu acquisita nel 1995 dal comune di Palermo.[1].

Descrizione

Oggi quest'area è data in gestione dal Comune, ed è utilizzata come spazio espositivo per eventi teatrali, musicali, cinematografici e iniziative culturali di ogni genere. L'area attualmente ospita la sede dell'Institut français de Palerme, il centro culturale tedesco Goethe-Institut, l'Istituto Gramsci Siciliano (con la relativa biblioteca)[2] e la sede palermitana della Scuola nazionale di cinema appartenente al Centro sperimentale di Cinematografia.

Cantieri Culturali della Zisa di Palermo padiglione ZAC, la sera

Dal 2004 i padiglioni Galleria Bianca, Grande Vasca, sala Blu Cobalto, Spazio nuovo e Spazio Ducrot, ha sede l’Accademia di belle arti di Palermo con i laboratori "storici" dei corsi di scultura, pittura, scenografia, progettazione della moda, design grafico, e dei corsi innovativi di Audio Video e Multimedia, progettazione dei sistemi espositivi e museali ed infine il corso di fotografia.

Dal 2012 è sede anche di ZAC_ Zisa Zona Arti Contemporanee, nonché del primo cinema pubblico siciliano – intitolato a Vittorio De Seta – e della Filmoteca regionale, dello Spazio Michele Perriera, dell'Associazione Ester Mazzoleni, oltreché sede di manifestazioni internazionali come il Sicilia Queer filmfest[3], Soleluna - Un ponte tra le culture[4], e dell'Efebo d'Oro.

Dal 5 marzo 2017 è sede del Centro Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia e, nel quadro del programma di Palermo Capitale italiana della Cultura[5], è stata inaugurata, presso il cinema De Seta, l'edizione palermitana di Manifesta[6].

Cantieri Culturali della Zisa di Palermo Cinema De Seta, targa ingresso padiglione 7

Nel 2018 è stato inaugurato lo Spazio Franco, dedicato alla creazione multidisciplinare[7], in cui si è svolta l'edizione annuale del Sabir Festival, dedicato alle culture mediterranee[8], ed è stato ospitato, inoltre, il Festival delle letterature migranti[9].

Nel 2019 è stato inaugurato uno spazio per la sezione regionale di Legambiente[10], ed è divenuta sede del MainOFF Festival dedicato alla musica elettronica e alle arti visive[11].

Dal 2022 vi ha sede Protego, un centro contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere[12][13].

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Note

Voci correlate

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