Debora Serracchiani

politica italiana (1970-)

Debora Serracchiani (Roma, 10 novembre 1970) è una politica italiana, deputata per il Partito Democratico dal 2018 e capogruppo alla Camera dal 2021 al 2023.

Debora Serracchiani

Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia
Durata mandato25 aprile 2013 –
26 marzo 2018
PredecessoreRenzo Tondo
SuccessoreMassimiliano Fedriga

Vicepresidente del Partito Democratico
Durata mandato17 marzo 2019 –
12 marzo 2023
ContitolareAnna Ascani
PresidentePaolo Gentiloni
Valentina Cuppi
PredecessoreBarbara Pollastrini
Domenico De Santis
SuccessoreChiara Gribaudo
Loredana Capone

Vicesegretaria del Partito Democratico
Durata mandato28 marzo 2014 –
7 maggio 2017
Vice diMatteo Renzi
ContitolareLorenzo Guerini
PredecessoreEnrico Letta
SuccessoreMaurizio Martina

Deputata della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
Partito Democratico
CoalizioneXVIII: Centro-sinistra 2018
XIX: Centro-sinistra 2022
CircoscrizioneFriuli-Venezia Giulia
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato14 luglio 2009 –
6 maggio 2013
LegislaturaVII
Gruppo
parlamentare
S&D[1]
CircoscrizioneItalia nord-orientale
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
DS (fino al 2007)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneAvvocato giuslavorista

Esponente del Partito Democratico, di cui ha ricoperto il ruolo di Vicesegretaria del Partito Democratico dal 28 marzo 2014 al 7 maggio 2017 assieme a Lorenzo Guerini, è stata parlamentare europea tra il 2009 ed il 2013 e Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia dal 25 aprile 2013 al 26 marzo 2018.

Dal 2019 al 2023 è stata vicepresidente del Partito Democratico, carica che ha condiviso assieme ad Anna Ascani.

Biografia

Nasce nella zona Casetta Mattei, nel quartiere Portuense di Roma[2], dove vive fino ai 25 anni. Il padre è stato prima operaio e poi impiegato di Alitalia[3]. Si diploma in un istituto tecnico commerciale[2][3] e si laurea in Giurisprudenza presso l'Università "La Sapienza" di Roma[4] nel 1994 con 110 e lode con una tesi di diritto commerciale[2].

Si trasferisce a Udine tra il 1994 e il 1995[5], dove esercita la professione di avvocato[6] specializzata in diritto del lavoro presso lo studio legale Businello, Virgilio, De Toma[3].

Nel 2009, in collaborazione con il giornalista Tommaso Cerno, ha pubblicato "Il coraggio che manca. A un cittadino deluso dalla politica" presso la collana BUR dell'editore Rizzoli. Sempre nello stesso anno inizia a collaborare con Il Fatto Quotidiano, e l'anno successivo con il quotidiano online il Post, collaborazioni che terminano tra il 2012/2013.

Dal 2018 è vicepresidente della Fondazione Italia USA.[7]

Carriera politica

Gli inizi

È stata consigliera circoscrizione nella 2ª circoscrizione di Udine e coordinatrice della Commissione circoscrizionale "Urbanistica - territorio e lavori pubblici".

Alle elezioni provinciali del 2006 viene eletta nel consiglio provinciale di Udine, tra le liste dei Democratici di Sinistra (collegio di Udine I). Rieletta in Consiglio provinciale nel 2008 nella lista del PD, ricopre il ruolo di vice-capogruppo e vice-presidente della Commissione Consiliare Ambiente ed Energia, oltre che componente della Commissione Statuto e Regolamenti. Nel dicembre del 2008 viene eletta segretario del Partito Democratico di Udine.

Il 21 marzo 2009 tiene un intervento all'Assemblea dei Circoli del PD[8] attaccando molte decisioni prese dalla dirigenza del partito, definendola "lontano dalla realtà"[9] raggiungendo a seguito di tale dibattito notorietà nazionale: ne sono esempio gli articoli a lei dedicati pochi giorni dopo da L'Unità[10] e dal quotidiano spagnolo El País[11], e la successiva intervista con Daria Bignardi nel suo talk show L'era glaciale su Rai 2[12]. Quasi subito viene definita, per la somiglianza fisica con il noto personaggio cinematografico e per il modo in cui è emersa la sua notorietà "l'Amélie Poulain della politica".[13][14]

Elezione al Parlamento europeo

Il 3 aprile 2009 Dario Franceschini, segretario "di transizione" del Partito Democratico, annuncia la candidatura della Serracchiani alle elezioni europee del 2009 nella circoscrizione Italia nord-orientale[15], dove risulta eletta con 144 558 preferenze complessive, di cui 73 910 preferenze nel Friuli-Venezia Giulia (risultando la persona più votata della sua regione e circoscrizione).[9][16]

Dei 73 europarlamentari italiani Serracchiani risulta 67ª per tasso di presenze, con una frequenza del 69% di presenze[17]; risulta inoltre al 25º posto sui 73 parlamentari italiani per numero di interrogazioni, con 104 attività registrate[18]. Complessivamente, su 736 deputati, Debora Serracchiani è 588ª nella classifica presenze[19] e 288ª nella classifica delle interrogazioni parlamentari.[19]

Alle elezioni primarie del PD nel 2009 sostiene la mozione di Dario Franceschini, nella sua corsa alla riconferma come segretario del Partito Democratico, contribuendo a creare la lista per le primarie "Semplicemente Democratici". Si candida a segretario regionale del PD in Friuli-Venezia Giulia, e viene eletta con le primarie del 25 ottobre 2009, dimettendosi dalla carica il 26 aprile 2013[20], in seguito alla sua elezione come Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, dimissioni presentate il 6 maggio 2013[1].

Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia del 2013.

Alle elezioni regionali in Friuli-Venezia Giulia del 21 e 22 aprile 2013[21] viene candidata alla presidenza della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, regione in cui risiede, con le liste Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori, Slovenska Skupnost e "Cittadini per Debora Serracchiani presidente"[22], risultando eletta Presidente del Friuli con 211 508 voti pari al 39,39%, contro i 209 442 voti pari al 39,00% dei consensi al presidente uscente e candidato del centro-destra Renzo Tondo (PdL)[23], diventando la seconda donna a ricoprire la carica di Presidente del Friuli-Venezia Giulia, dopo Alessandra Guerra della Lega Nord dal 1994 al 1995.

Il 5 giugno 2013 viene scelta come responsabile nazionale dei trasporti e infrastrutture del Partito Democratico, nella nuova segreteria nazionale guidata dal "reggente" Guglielmo Epifani. In quel periodo viene considerata vicina all'ex segretario del PD e ministro per i rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.[24][25]

Il 9 dicembre 2013 viene riconfermata come responsabile nazionale trasporti e infrastrutture nella segreteria nazionale del neoeletto segretario Matteo Renzi[25][26]. Il successivo 28 marzo 2014, l'assemblea nazionale PD la nomina vicesegretaria del partito assieme a Lorenzo Guerini, ricoprendo l'incarico fino al 7 maggio 2017, durante questo periodo assieme a Guerini vengono soprannominati "Albano e Romina"[27]. A maggio 2017 viene successivamente confermata come membro nella 2º segreteria nazionale "unitaria" di Renzi.[28]

Il 12 novembre 2017 all'assemblea regionale del PD a Udine dichiara che non si ricandiderà alle elezioni regionali del 2018, ma alle politiche dello stesso anno[25]; dopo la rinuncia della Serracchiani, il centro-sinistra candida a presidente regionale l'ex sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello (PD), che verrà sconfitto dal candidato del centrodestra Massimiliano Fedriga (Lega).[29][30]

Iniziative

Nel 2016 ha proposto e ottenuto l'approvazione di una legge regionale che ha ufficialmente abolito le Province del Friuli-Venezia Giulia, spostando le loro competenze al livello amministrativo tra il Comune e la Regione[31]. Il Friuli-Venezia Giulia è stata la prima Regione d'Italia ad attuare il "ddl Delrio" del 2014.[32]

Elezione a deputata

Debora Serracchiani alla manifestazione PD a piazza del Popolo 2023

Alle elezioni politiche del 2018 viene candidata nel collegio uninominale di Trieste per la Camera dei Deputati, per la coalizione di centro-sinistra in quota PD, ma viene sconfitta dall'ex presidente Tondo[33] candidato della coalizione di centro-destra, ottenendo il 26,14% delle preferenze, contro il 38,20% dell'avversario. Risulta invece eletta con i resti come seconda nella lista del collegio plurinominale Friuli-Venezia Giulia nella XVIII legislatura Italiana[34]. Il 6 marzo 2018 si dimette dalla segreteria del PD, a seguito del risultato deludente ottenuto dal partito alle politiche 2018.

Alle elezioni primarie del PD nel 2019 sostiene la mozione del segretario uscente Maurizio Martina come candidato alla segreteria, che risulterà perdente, e venendo successivamente eletta vicepresidente del Partito Democratico in rappresentanza della minoranza sconfitta al Congresso.[25]

Il 29 luglio 2020 viene eletta presidente dell'11ª Commissione permanente Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati, succedendo al leghista Andrea Giaccone.

Il 30 marzo 2021 viene eletta, con 66 preferenze, capogruppo del PD alla Camera dei deputati, contro le 24 preferenze dell'ex ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, la singola preferenza per Barbara Pollastrini, una nulla e un astenuto.[35][36][37]

Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene candidata per la Camera dei deputati nei collegi plurinominali Piemonte 1 - 01 e del Friuli come capolista della lista Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista risultando eletta. Il 18 ottobre 2022 viene riconfermata capogruppo del PD alla Camera ma,in seguito al cambio di segreteria,decade da questo ruolo il successivo 28 marzo 2023.[38]

Onorificenze

«Per aver contribuito ad approfondire i rapporti di collaborazione sloveno-italiana a livello bilaterale e regionale e il sostegno allo sviluppo della minoranza slovena in Italia come elemento di avvicinamento tra i due Stati.»
— Lubiana
— 13 gennaio 2015[39]

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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