Elezioni europee del 2009 in Italia

7ª elezione degli europarlamentari spettanti all'Italia
Elezioni europee del 2009
AreaBandiera dell'Unione europea Unione europea
StatoBandiera dell'Italia Italia
Data
6 e 7 giugno 2009
LegislaturaVII
Affluenza65,05% (Diminuzione6,67%)
Eletti72 Europarlamentari
Seggi per gruppo politico
PPE
35 / 72
S&D
21 / 72
EFD
9 / 72
ALDE
7 / 72
Distribuzione del voto per comune
20042014

Le elezioni europee del 2009 in Italia si sono tenute il 6 e il 7 giugno 2009[1] per eleggere i 72 membri italiani della VII legislatura del Parlamento europeo.

Le elezioni si sono tenute un sabato e una domenica, come già avvenne nel giugno 2004.[2] Nei consolati italiani dell'Unione europea, le elezioni si sono tenute, invece, il 5 e il 6 giugno. In contemporanea ad esse si è svolta anche la tornata ordinaria delle elezioni amministrative provinciali e comunali.

In base al dettame del trattato di Nizza, la delegazione italiana al Parlamento europeo è diminuita da 78 a 72 deputati, onde far spazio ai rappresentanti dei nuovi membri e non superare il tetto di 736 deputati complessivi. Il numero dei deputati spettanti all'Italia secondo il trattato di Lisbona avrebbe dovuto invece essere di 73 ed è entrato in vigore su questo punto dal 1º dicembre 2011.

Sistema elettorale

Lo stesso argomento in dettaglio: Legge elettorale italiana per il Parlamento europeo.
Le circoscrizioni italiane per le elezioni europee del 2009

Le elezioni europee in Italia del 2009 si tennero con il sistema di voto introdotto con la legge elettorale per l'elezione dei rappresentanti italiani presso il Parlamento europeo deliberata con provvedimento numero 18 del 24 gennaio 1979. Il 20 febbraio 2009 però il Parlamento italiano introdusse una soglia di sbarramento del 4%.

Il territorio nazionale italiano era suddiviso in 5 circoscrizioni plurinominali assegnatarie di un numero di seggi variabili a seconda della popolazione ed il complesso delle circoscrizioni elettorali formava il collegio unico nazionale. La ripartizione dei seggi si effettuava dividendo il numero degli abitanti della Repubblica per il numero dei rappresentanti spettante all'Italia nel Parlamento europeo, e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, risultante dell'ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.

La legge in oggetto era improntata ad un principio di proporzionalismo. Il calcolo dei seggi attribuiti ad ogni lista avveniva semplicemente a livello centrale nel collegio unico nazionale, per tramite del metodo Hare-Niemeyer dei quozienti naturali e dei più alti resti. Determinato il numero di seggi spettanti ad ogni partito, gli stessi venivano suddivisi fra le singole liste circoscrizionali con lo stesso principio proporzionale puro: ne consegue il ruolo meramente procedurale delle circoscrizioni, e la possibilità della variazione del numero complessivo dei rappresentanti delle singole ripartizioni.

Per le liste delle minoranze linguistiche era prevista la possibilità di collegamento con una lista di orizzonte nazionale: in tal caso i voti della lista linguistica andavano ad incrementare quelli della lista nazionale, ottenendo uno dei suoi seggi qualora un candidato linguistico ottenesse almeno 50 000 suffragi. Inoltre la legge prevedeva il voto di preferenza plurimo per i candidati della lista: ogni elettore poteva esprimere il proprio gradimento fino a tre candidati, e gli stessi vengono proclamati eletti, nel limite degli scranni ottenuti da ogni lista circoscrizionale, secondo la graduatoria di consensi ottenuta. Si segnala infine che il diritto di voto era consentito anche ai cittadini italiani residenti nelle altre nazioni che partecipavano all'elezione del Parlamento europeo.

Circoscrizioni

Il territorio nazionale italiano, che assegnava 72 seggi, venne suddiviso in 5 circoscrizioni plurinominali così ripartite:

  1. I Circoscrizione Italia nord-occidentale (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia) - 21 seggi e scheda grigia;
  2. II Circoscrizione Italia nord-orientale (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna) - 15 seggi e scheda marrone;
  3. III Circoscrizione Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio) - 15 seggi e scheda rossa;
  4. IV Circoscrizione Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) - 15 seggi e scheda arancione;
  5. V Circoscrizione Italia insulare (Sicilia, Sardegna) - 6 seggi e scheda rosa.

Delegazioni presenti al Parlamento Europeo al momento del voto

Fino al voto di giugno erano presenti al Parlamento Europeo le seguenti delegazioni italiane:

Gruppo politico al Parlamento europeoDelegazioniSeggi
Gruppo del Partito Popolare Europeo - Democratici Europei
Forza Italia20
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro2
Partito Pensionati1
Südtiroler Volkspartei1
Gruppo del Partito del Socialismo Europeo
Partito Democratico (ex DS)12
Partito Socialista4
Sinistra Democratica3
Indipendenti2
Unione per l'Europa delle Nazioni
Alleanza Nazionale8
Lega Nord3
La Destra1
Indipendenti1
Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa
Partito Democratico (ex DL)4
Lista Emma Bonino2
Partito del Sud1
Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica
Partito della Rifondazione Comunista5[3]
Partito dei Comunisti Italiani2[4]
Non iscritti
Movimento Sociale Fiamma Tricolore1
Forza Nuova1
Indipendenti1
I Verdi/Alleanza Libera Europea
Federazione dei Verdi2

Risultati

Sono 16 i partiti e movimenti che hanno presentato le proprie liste in almeno una circoscrizione. Di queste 11 sono presenti in tutta Italia, due in buona parte del Paese e tre, quelle delle minoranze linguistiche, in una sola circoscrizione.[5]

ListePartito europeoGruppoVoti%SeggiDifferenza
%Seggi
Il Popolo della Libertà (PdL)PPEPPE10 797 29635,26291,35 3
Partito Democratico (PD)S&D7 999 47626,12214,96 3
Lega Nord (LN)NessunoEFD3 126 18110,2195,25 5
Italia dei Valori (IdV)ELDRALDE2 450 6438,0075,86 5
Unione di Centro (UdC)[6]PPEPPE1 995 0216,5150,62
Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani (PRC-PdCI)SE1 037 8623,39-5,09 7
Sinistra e Libertà (SeL)
(MpS - SD - PS - Verdi)
PSE[7]
PVE[8]
957 8223,13-nuovo4
Lista Bonino-Pannella (LBP)ELDR743 2842,43-0,18 2
L'Autonomia
(MpA - Destra - Pensionati - AdC)
Libertas681 2902,22-nuovo1
Fiamma Tricolore - Destra Sociale (FT-DS)246 4030,80-0,07 1
Partito Comunista dei Lavoratori (PCL)166 5310,54-nuovo
Forza Nuova (FN)FNE147 3430,48--
Südtiroler Volkspartei (SVP)[9]PPEPPE143 5090,4710,02
Liberal Democratici - MAIE (LD-MAIE)71 0670,23-nuovo
Vallée d'Aoste (VdA)[10]
(UV - FA - SA)
32 9130,11--
Autonomie Liberté Démocratie (ALD)[11]27 1990,09-nuovo
Totale30 623 84010072
Schede bianche e nulle2 125 1646,49
Votanti32 749 00465,05
Elettori50 342 153100

Eletti

Lo stesso argomento in dettaglio: Europarlamentari dell'Italia della VII legislatura.

Di seguito viene proposta l'attribuzione finale dei seggi per gruppo di appartenenza al Parlamento europeo[12]:

Gruppo parlamentareSeggiNote
Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE)35[13]
Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D)21[14]
Europa della Libertà e della Democrazia (EFD)9[15]
Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE)7[16]
Totale72

Nel corso della legislatura, è entrato in vigore il Trattato di Lisbona, sulla base di disposizioni approvate dal Consiglio europeo, e l'Italia si è vista così assegnare un 73º seggio, andato a ricadere nelle liste dell'Unione di Centro: Gino Trematerra fa quindi parte del Parlamento europeo dal 1º dicembre 2011.[17]

Trasmissioni televisive e radiofoniche pubbliche

Distribuzione geografica, per provincia, del voto 2009 per il Parlamento Europeo.

In aprile 2009, la commissione di vigilanza Rai, presieduta da Sergio Zavoli, ha approvato il regolamento delle elezioni europee del 6 e 7 giugno. «Le trasmissioni garantiranno spazi alle forze politiche che hanno eletto con un proprio simbolo almeno due rappresentanti al Parlamento europeo; nonché alle forze politiche cui dichiari di appartenere almeno un rappresentante italiano al Parlamento europeo e che nell'ultimo quinquennio abbiano partecipato con proprio simbolo alle elezioni per il rinnovo del Parlamento nazionale»

«Spazi saranno garantiti, inoltre, alle altre forze politiche che costituiscono gruppo in almeno un ramo del Parlamento nazionale, ai partiti che hanno eletto, con un proprio simbolo, almeno un rappresentante nel Parlamento nazionale e che sono riferibili oggettivamente a una delle minoranze previste dalla legge; ai gruppi misti della Camera e del Senato». «Il tempo disponibile per le trasmissioni sarà ripartito per il 70% in misura paritaria, per il 30% in proporzione alla forza parlamentare nelle Assemblee nazionali. Alle conferenze stampa dei rappresentanti di lista prenderà parte un numero uguale di giornalisti, entro il massimo di cinque, indicati dalla Rai, anche tra quelli non dipendenti dalle sue testate».

Note

Note

Fonti

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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