Elezioni presidenziali in Russia del 2024
Elezioni presidenziali in Russia del 2024 | ||||
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Stato | Russia | |||
Data | 15-17 marzo | |||
Affluenza | 77,49% ( 9,95%) | |||
Candidati | ||||
Partiti | ||||
Coalizioni | - | Unione delle Forze Politiche Progressiste | ||
Voti | 76.277.708 87,28% | 3.768.470 4,31% | 3.362.484 3,85% | |
Risultati per soggetto federale | ||||
Presidente uscente | ||||
Vladimir Putin (Ind.) | ||||
2030 |
Le elezioni presidenziali in Russia del 2024 si sono tenute dal 15 al 17 marzo per l'elezione del Presidente della Federazione Russa.[1][2][3]
Esse hanno visto, sin da subito e senza troppe sorprese, la rielezione del Presidente uscente Vladimir Putin, con un risultato plebiscitario pressoché assoluto dell'87,28%, conferendo così a quest’ultimo un nuovo mandato da capo di stato, anche grazie all’opposizione di facciata e artifici vari nel processo elettorale[4]. La tornata elettorale è stata caratterizzata da varie manifestazioni di dissenso durante le operazioni[5]; tra queste, la più rilevante è stata il cosiddetto “Mezzogiorno contro Putin”, già teorizzato dal defunto Aleksej Naval'nyj, che ha visto migliaia di oppositori radunarsi, con il pretesto di votare, a tale orario.[6]
Secondo il Levada Center, istituto di sondaggi russo indipendente riconosciuto dalla Federazione Russa come agente straniero, dal 2022 il consenso di Vladimir Putin è stabile sopra l’80%.[7] L'istituto sociologico suggerisce che questo risultato alle urne corrisponde agli esiti delle loro indagini, ma attribuisce il risultato alla censura e alla propaganda di stato nel Paese.[8][9]
Un'analisi condotta dal giornale "Novaja Gazeta Europe", eseguita confrontando la distribuzione dei voti per i diversi candidati con l'affluenza alle urne in ogni singolo seggio elettorale, stima che almeno 22 milioni di voti per il presidente uscente Vladimir Putin potrebbero essere stati ottenuti in modo fraudolento.[10]
Contesto
Le elezioni presidenziali del marzo 2024 rispetto alle precedenti hanno avuto una serie di novità e particolarità.
Innanzitutto, grazie ad una riforma costituzionale attuata nel 2020, il Presidente uscente, Vladimir Putin, ha potuto ricandidarsi anche per questa elezione, tramite l'azzeramento dei suoi mandati esercitati a partire da tale modifica[11]. Quest'ultima, tuttavia, ha anche portato alla riorganizzazione del limite costituzionale di due mandati consecutivi in un limite di due mandati complessivo, non precludendo così la possibilità, per il capo dello Stato, di partecipare ad un'ulteriore elezione, compresa questa.[12]
In aggiunta poi, trattandosi delle prime elezioni nazionali nella Federazione dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, avvenuto nel 2022, potranno partecipare (oltre alla già incorporata Crimea) anche i territori di Cherson, Zaporižžja e le due ex autoproclamate repubbliche popolari di Doneck e Lugansk, essendo state anche queste annesse unilateralmente tramite referendum. Si tratta altresì della prima tornata elettorale dopo il tentato golpe del Gruppo Wagner nel giugno del 2023.
Socialmente parlando invece, conseguentemente al sorgere della problematica militare, svariati candidati, più o meno efficacemente, hanno tentato di partecipare nell'ottica degli ideali incarnati dalle proteste anti-belliche, manifestando opinioni di dissenso, seppur in modo più soffuso. Tra questi, i tentativi più noti sono stati quelli di Ekaterina Duncova e di Boris Nadeždin,[13] entrambi rifiutati.[14][15]
Come nel caso della tornata precedente, infine, anche in questa Aleksej Naval'nyj, oppositore filo-occidentale di Vladimir Putin, dovendo scontare diverse condanne, per legge è stato ritenuto incandidabile[16]. In ogni caso, Naval'nyj è comunque deceduto, in circostanze ritenute sospette dai suoi avvocati, poco tempo dopo in carcere durante la campagna elettorale.[17]
Sistema elettorale
Per l'elezione del Presidente, la legge elettorale russa prevede l'applicazione di un sistema maggioritario a doppio turno, secondo cui, per essere eletti già al primo turno, è necessaria la maggioranza assoluta dei voti.
Se ciò non avviene, si attua un secondo turno di votazione tre settimane dopo, in cui risulta eletto il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti.[18]
In aggiunta a ciò, la Costituzione della Federazione Russa, all'Art. 81, § (3) riformato tramite il referendum costituzionale del 2020, prevede che i candidati debbano[19]:
- Avere almeno 35 anni di età (requisito non modificato);
- Essere residenti in Russia per almeno 25 anni (precedentemente 10 anni);
- Non avere una cittadinanza straniera o un permesso di soggiorno in un paese straniero, né al momento delle elezioni né in qualsiasi momento prima (nuovo requisito).
Con l'aggiunta, non costituzionale ma tramite legge ordinaria (ex § 4), di godere dei diritti civili e politici.
Candidati
Il 9 febbraio 2024, Commissione Elettorale Centrale ha concluso il processo di esame delle richieste dei vari candidati, annunciando l'accettazione (e dunque la conseguente registrazione sulla scheda elettorale) di quest'ultimi[20]:
Candidato | Partito | Logo | Data di accettazione | ||
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Vladislav Davankov | Nuova Gente[21][22][23] | 5 gennaio 2024 | |||
Vladimir Putin | Indipendente (supportato da Fronte Popolare Panrusso)[24] | 29 gennaio 2024 | |||
Leonid Sluckij | Partito Liberal-Democratico[23][25][26] | 5 gennaio 2024 | |||
Nikolaj Charitonov | Partito Comunista[23] | 9 gennaio 2024 |
Candidati respinti alla presentazione delle firme
I seguenti candidati sono stati rifiutati dalla Commissione Elettorale Centrale:
Candidato | Partito | Firme raccolte e verificate | Motivazione del rifiuto ed eventi successivi | ||
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Sergey Malinkovich | Comunisti di Russia | Dopo essere stato nominato dal suo partito il 28 dicembre 2023, ed aver presentato i documenti per registrarsi alla CEC il 1º gennaio 2024, è stato rifiutato per mancanza del quorum necessario di firme e per irregolarità su alcune di queste. | |||
Boris Nadeždin | Iniziativa Civica | Annunciata la sua partecipazione con Iniziativa Civica il 31 ottobre 2023[30] e forniti i documenti il 26 dicembre (poi accettati due giorni dopo)[31], fu rifiutato l'8 febbraio 2024 a causa dell'invalidazione, per irregolarità, di varie firme (all'annuncio, >5%)[32]. Nei fatti, nonostante che, secondo Nadeždin, il partito avesse avrebbe raccolto più di 200.000 firme, la Commissione ne contò solo 104.734, poi ridotte, dopo vari controlli, sotto la soglia ammessa per correre alle elezioni.[33][34][35] Per questi motivi, il candidato ha presto annunciato che avrebbe fatto appello alla Corte Suprema contro il suo rifiuto, mentre il portavoce presidenziale Dmitrij Peskov supportò presto la decisione della Commissione dichiarando che "Non c'è niente da commentare ci sono regole stabilite per i candidati".[36][37][38][39] Gli appelli furono dunque divisi in tre casi[40]:
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Sondaggi politici
Data | Casa sondaggistica | Vladimir Putin | Boris Nadeždin | Nikolaj Charitonov | Vladislav Davankov | Leonid Sluckij | Contro tutti |
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03/2024 | IRPZ | 56% | — | 5% | 9% | 3% | 27% |
02/2024 | Russian Field | 61% | 8% | 3% | 2% | 3% | 21% |
Risultati
La Commissione Elettorale Centrale annuncia ufficialmente la vittoria del Presidente in carica, Vladimir Putin, con l’87,28% (e le posizioni degli altri candidati, rispettivamente, al 4,31%, 3,85% e 3,20%).[41]
Candidati | Partiti | Voti | % | |||||
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Indipendente - Fronte Popolare Panrusso (IND-ONF) | 76 277 708 | 87,10 | ||||||
3 768 470 | 4,30 | |||||||
Nuova Gente - Unione delle Forze Politiche Progressiste (NL-SPPS) | 3 362 484 | 3,84 | ||||||
2 795 629 | 3,19 | |||||||
Voti non validi | 1 371 784 | 1,57 | ||||||
Totale | 87 576 075 | 100 | ||||||
Elettori | 113 011 059 |
Riepilogo dei voti | |||||
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Vladimir Putin[N 1] | 87,10% | ||||
Nikolaj Charitonov | 4,30% | ||||
Vladislav Davankov | 3,84% | ||||
Leonid Sluckij | 3,19% |
Note
Annotazioni
Fonti
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulle elezioni presidenziali in Russia del 2024
Collegamenti esterni
(RU) Risultati, su cikrf.ru, Commissione Elettorale Centrale.