Gabriel Attal

politico francese

Gabriel Attal (Clamart, 16 marzo 1989) è un politico francese, primo ministro francese dal 9 gennaio 2024; è stato portavoce del Governo Castex dal 2020 al 2022 e Ministro dell'Educazione Nazionale e della Gioventù nel Governo Borne fra il 2023 e il 2024.

Gabriel Attal

Primo ministro della Francia
In carica
Inizio mandato9 gennaio 2024
PresidenteEmmanuel Macron
PredecessoreÉlisabeth Borne

Ministro dell'Educazione Nazionale e della Gioventù della Repubblica Francese
Durata mandato20 luglio 2023 –
9 gennaio 2024
PresidenteEmmanuel Macron
Capo del governoÉlisabeth Borne
PredecessorePap Ndiaye

Ministro delegato incaricato dei conti pubblici della Repubblica francese
Durata mandato20 maggio 2022 –
20 luglio 2023
PresidenteEmmanuel Macron
Capo del governoÉlisabeth Borne
PredecessoreOlivier Dussopt

Portavoce del governo francese
Durata mandato6 luglio 2020 –
20 maggio 2022
PresidenteEmmanuel Macron
Capo del governoJean Castex
PredecessoreSibeth Ndiaye
SuccessoreOlivia Grégoire

Segretario di Stato del Ministero dell'educazione nazionale e della gioventù
Durata mandato16 ottobre 2018 –
6 luglio 2020
PresidenteEmmanuel Macron
Capo del governoÉdouard Philippe

Deputato dell'Assemblea nazionale
Durata mandato21 giugno 2017 –
16 novembre 2018
LegislaturaXV
Gruppo
parlamentare
LaREM
Circoscrizione10ª degli Hauts-de-Seine

Dati generali
Partito politicoRenaissance (dal 2016)
In precedenza:
PS (2006-2016)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
Laurea in giurisprudenza
UniversitàIstituto di studi politici di Parigi
Università Panthéon-Assas
FirmaFirma di Gabriel Attal

Biografia

Giovinezza e studi

Nato a Clamart nel 1989,[1] Attal è cresciuto a Parigi insieme alle sue tre sorelle.[1][2] Suo padre, Yves Attal (morto nel 2015), era un avvocato e produttore cinematografico di origine ebrea tunisina, mentre sua madre, Marie de Couriss, lavorava in una società di produzione cinematografica ed era discendente di cristiani ortodossi provenienti da Odessa.[2][3]

Dopo aver studiato all'École alsacienne, istituto privato con sede nel VI arrondissement di Parigi,[2][4] ha frequentato l'Istituto di studi politici di Parigi, dove ha conseguito la laurea in scienze politiche;[5][6] si è iscritto poi all'Università Panthéon-Assas, dove ha conseguito una seconda laurea in giurisprudenza.[6]

Carriera politica

L'attività politica di Attal è iniziata nel 2006, quando prese parte alle manifestazioni di piazza contro il disegno di legge per l'istituzione del Contrat première embauche (CPE), proposto dal governo de Villepin.[4] Poco dopo, si è iscritto al Partito Socialista, e ha ufficialmente sostenuto la candidatura di Ségolène Royal alle elezioni presidenziali del 2007.[2][7]

Dopo aver collaborato con Marisol Touraine durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 2012, dal 2012 al 2017 ha lavorato come responsabile delle relazioni con il Parlamento e consulente per il Ministero della salute durante la presidenza di François Hollande.[5][7]

Nel 2014, è stato eletto consigliere del comune di Vanves nella lista del Partito Socialista, diventando in seguito capo dell'opposizione alla giunta.[5][8]

Nel 2016, Attal ha lasciato il Partito Socialista per unirsi al partito centrista En Marche, guidato da Emmanuel Macron.[2][7][9] Quindi, l'anno successivo, si è candidato come deputato all'Assemblea nazionale per la 10ª circoscrizione degli Hauts-de-Seine alle elezioni legislative di quell'anno, tra le file di La République En Marche,[5][7] venendo eletto con il 60,9% dei voti.[5][10] Ha quindi iniziato la sua carriera da parlamentare entrando nella Commissione Cultura e Istruzione dell'Assemblea nazionale,[11] per poi partecipare alla stesura di una proposta di legge sulla riforma dell'istruzione universitaria,[7][12] e infine essere nominato portavoce di LREM nel gennaio del 2018.[13]

Il 16 ottobre 2018, a 29 anni, Attal è stato nominato Segretario di Stato al Ministero dell'educazione nazionale all'interno del governo Philippe II;[2][7] è così diventato il membro più giovane del governo francese nella storia della Quinta Repubblica.[2][7] Nello stesso anno, però, ha ricevuto diverse critiche per i suoi commenti relativi allo sciopero dei dipendenti di SNCF Réseau e alle proteste degli studenti contro la riforma dell'istruzione.[2]

Il 6 luglio 2020, Attal è stato nominato portavoce di governo dal neo primo ministro Jean Castex,[14] acquisendo particolare popolarità durante il periodo della pandemia di COVID-19[9][15] e ricoprendo l'incarico fino al 2022;[16] il 20 maggio dello stesso anno, in seguito alla formazione del governo Borne, è diventato ministro delegato incaricato dei conti pubblici.[17]

In seguito a un rimpasto di governo deciso dal Presidente Macron, il 20 luglio 2023 Attal è stato nominato Ministro dell'Educazione nazionale e della gioventù nel nuovo governo di Élisabeth Borne,[16][18] succedendo a Pap Ndiaye.[18] Nel periodo in cui ha ricoperto tale incarico, si è distinto ed è stato criticato soprattutto per la sua decisione di vietare l'uso dell'abaya nelle scuole,[19][20] oltreché per un'ampia riforma del sistema scolastico nazionale,[21] che prevedeva, fra le altre cose, una completa riorganizzazione delle scuole medie[21] e l'introduzione delle divise scolastiche.[21][22]

Il 9 gennaio 2024, in seguito alle dimissioni di Borne, Attal è stato nominato come nuovo Primo ministro francese dal Presidente Emmanuel Macron.[9][16][23] A 34 anni, è diventato così il capo di governo più giovane nella storia della Quinta Repubblica, superando il precedente record di Laurent Fabius,[15][23] nonché il primo dichiaratamente omosessuale.[2][16][23] Ha giurato e si è insediato ufficialmente a Palazzo Matignon due giorni dopo, in seguito alla formazione del suo governo.[24][25] Uno dei suoi primi compiti da Primo ministro è stata la gestione delle trattative con i sindacati degli agricoltori francesi in seguito alle proteste della categoria contro alcune politiche nazionali ed europee sull'agricoltura.[26][27]

Vita privata

Apertamente omosessuale, nel 2017 si è unito civilmente all'attuale Ministro degli affari esteri della Francia Stéphane Séjourné, all'epoca eurodeputato.[9][15] La coppia si è in seguito separata, pur senza darne conferma ufficiale.[15]

Ha dichiarato di essere stato vittima di bullismo omofobico durante l'adolescenza.[15][28]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN2436160245351952640008 · GND (DE1296823032