Giro d'Italia 2005

ottantottesima edizione della corsa ciclistica

Il Giro d'Italia 2005, ottantottesima edizione della "Corsa Rosa" (valida come tredicesima prova del neonato circuito UCI ProTour), si svolse dal 7 al 29 maggio 2005 su un percorso di 3 435,9 km ripartiti in un cronoprologo e venti tappe. Fu vinto da Paolo Savoldelli davanti a Gilberto Simoni e José Rujano.

Bandiera dell'Italia Giro d'Italia 2005
Il percorso
Edizione88ª
Data7 maggio - 29 maggio
PartenzaReggio Calabria
ArrivoMilano
Percorso3 435,9 km, prol. + 20 tappe
Tempo91h25'51"
Media37,375 km/h
Valida perUCI ProTour 2005
Classifica finale
PrimoBandiera dell'Italia Paolo Savoldelli
SecondoBandiera dell'Italia Gilberto Simoni
TerzoBandiera del Venezuela José Rujano
Classifiche minori
PuntiBandiera dell'Italia Paolo Bettini
MontagnaBandiera del Venezuela José Rujano
SquadreBandiera dell'Italia Liquigas-Bianchi
IntergiroBandiera dell'Italia Stefano Zanini
Super TeamBandiera del Belgio Davitamon-Lotto
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Giro d'Italia 2004Giro d'Italia 2006

Savoldelli, che bissò la vittoria del 2002, s'impose a dispetto dei pronostici, che vedevano favoriti Damiano Cunego (vincitore dell'edizione precedente), il suo compagno di squadra Gilberto Simoni, e Ivan Basso. Savoldelli fece leva sulla propria regolarità e abilità strategica conquistando la vittoria nonostante gli infortuni subiti nei due anni precedenti.

Tappe

TappaDataPercorsokmVincitore di tappaLeader cl. generale
prol.7 maggioReggio Calabria > Reggio Calabria (cron. individuale)1,1 Brett Lancaster Brett Lancaster
8 maggioReggio Calabria > Tropea208 Paolo Bettini Paolo Bettini
9 maggioCatanzaro Lido > Santa Maria del Cedro178 Robbie McEwen Robbie McEwen
10 maggioDiamante > Giffoni Valle Piana205 Danilo Di Luca Paolo Bettini
11 maggioGiffoni Valle Piana > Frosinone220 Luca Mazzanti Paolo Bettini
12 maggioCelano > L'Aquila223 Danilo Di Luca Danilo Di Luca
13 maggioViterbo > Marina di Grosseto153 Robbie McEwen Paolo Bettini
14 maggioGrosseto > Pistoia211 Koldo Gil Danilo Di Luca
15 maggioLamporecchio > Firenze (cron. individuale)45 David Zabriskie Danilo Di Luca
16 maggioFirenze > Ravenna142 Alessandro Petacchi Danilo Di Luca
17 maggiogiorno di riposo
10ª18 maggioRavenna > Rossano Veneto201,6 Robbie McEwen Danilo Di Luca
11ª19 maggioMarostica > Zoldo Alto150 Paolo Savoldelli Ivan Basso
12ª20 maggioAlleghe > Rovereto175 Alessandro Petacchi Ivan Basso
13ª21 maggioMezzocorona > Ortisei218 Iván Parra Paolo Savoldelli
14ª22 maggioEgna > Livigno210 Iván Parra Paolo Savoldelli
15ª23 maggioLivigno > Lissone147 Alessandro Petacchi Paolo Savoldelli
24 maggiogiorno di riposo
16ª25 maggioLissone > Varazze210 Christophe Le Mével Paolo Savoldelli
17ª26 maggioVarazze > Limone Piemonte194 Ivan Basso Paolo Savoldelli
18ª27 maggioChieri > Torino (cron. individuale)34 Ivan Basso Paolo Savoldelli
19ª28 maggioSavigliano > Sestriere190 José Rujano Paolo Savoldelli
20ª29 maggioAlbese con Cassano > Milano120,2 Alessandro Petacchi Paolo Savoldelli
Totale3 435,9

Squadre e corridori partecipanti

Lo stesso argomento in dettaglio: Partecipanti al Giro d'Italia 2005.

Presero parte alla prova le venti squadre con licenza UCI ProTeam. Ammesse tramite l'assegnazione di wild-card furono Ceramiche Panaria-Navigare e Colombia-Selle Italia.

N.Cod.Squadra
1-9LAM Lampre-Caffita
11-19BTL Bouygues Télécom
21-29PAN Ceramiche Panaria-Navigare
31-39COF Cofidis
41-49CLM Colombia-Selle Italia
51-59C.A Crédit Agricole
61-69DVL Davitamon-Lotto
71-79DSC Discovery Channel
81-89SDM Domina Vacanze
91-99EUS Euskaltel-Euskadi
101-109FAS Fassa Bortolo
N.Cod.Squadra
111-119FDJ Française des Jeux
121-129GST Gerolsteiner
131-139IBA Illes Balears-C. d'Epargne
141-149LSW Liberty Seguros-Würth
151-159LIQ Liquigas-Bianchi
161-169PHO Phonak Hearing Systems
171-179QST Quick Step-Innergetic
181-189RAB Rabobank
191-199SDV Saunier Duval-Prodir
201-209CSC Team CSC
211-219TMO T-Mobile Team

Resoconto degli eventi

Dopo il prologo in notturna di Reggio Calabria, vinto dall'australiano Brett Lancaster, nelle prime frazioni tra sud e centro Italia furono due atleti, Paolo Bettini e Danilo Di Luca, ad alternarsi alla guida della classifica generale: il toscano vinse la tappa di Tropea e vestì di rosa per quattro giorni, l'abruzzese si impose invece a Giffoni Valle Piana e L'Aquila portando il simbolo del primato per cinque giorni. I distacchi tra i migliori rimasero comunque abbastanza contenuti (anche se nella cronometro di Firenze Damiano Cunego e Gilberto Simoni persero entrambi due minuti da Ivan Basso).

La vera battaglia iniziò con le prime Alpi. Nell'undicesima frazione, quella con arrivo a Zoldo Alto, Paolo Savoldelli conquistò la vittoria di giornata mentre Ivan Basso, giunto insieme a lui all'arrivo, prese la leadership temporanea; il campione in carica, Damiano Cunego, perse invece sei minuti, uscendo dalla corsa per la vittoria. Due giorni dopo, nella tappa di Ortisei vinta da Iván Parra, Savoldelli, Di Luca e Gilberto Simoni staccarono Basso di più di un minuto, con lo stesso Savoldelli che divenne la nuova maglia rosa. L'indomani Basso, in quel momento secondo in graduatoria, andò in crisi sull'ascesa verso lo Stelvio e giunse all'arrivo di Livigno con ben 42 minuti di ritardo, uscendo definitivamente di classifica. Quel giorno Simoni e Di Luca tentarono di staccare Savoldelli, ma senza particolari esiti.

Nella diciassettesima tappa, con traguardo a Limone Piemonte, si impose in solitaria un redivivo Ivan Basso; sia Simoni che il venezuelano José Rujano guadagnarono preziosi secondi su Di Luca e su Savoldelli – il quale però rimase in rosa – salendo rispettivamente al secondo e terzo posto in classifica. Il giorno dopo, nella cronometro di Torino, Basso riuscì a vincere nuovamente, mentre tutto il vantaggio che Simoni e Rujano avevano preso nella tappa precedente fu annullato dallo specialista Savoldelli. La corsa si decise nella successiva tappa a Sestriere, l'ultima decisiva. Rujano, Di Luca e Simoni tentarono allora l'attacco alla maglia rosa, staccando Savoldelli sul Colle delle Finestre. I tre scollinarono con Simoni leader virtuale, nell'ultima salita non riuscirono però a dare continuità all'azione. Di Luca perse contatto preda dei crampi, Rujano staccò Simoni e ottenne la vittoria di tappa, il trentino chiuse secondo di tappa. Savoldelli riuscì dal canto suo a riguadagnare sui fuggitivi e a mantenere il primato con soli 28 secondi su Simoni e 45 su Rujano.

Il Giro d'Italia andò così per la seconda volta, dopo il 2002, a Paolo Savoldelli, vincitore davanti a Simoni, Rujano e Di Luca. Quinto fu Juan Manuel Gárate, mentre Serhij Hončar, sul podio l'anno prima, chiuse sesto. Basso, andato in crisi nella tappa di Livigno, chiuse fuori dalla top 10.[1]

Quest'edizione del Giro segnò l'addio alle competizioni di Mario Cipollini, che salutò il mondo del ciclismo in occasione della cronometro di Reggio Calabria. Il "Re Leone" lasciò il testimone nelle mani di Alessandro Petacchi, che dimostrò di avere pochi rivali negli arrivi in volata, vincendo quattro tappe. La maglia ciclamino della classifica a punti andò però a Paolo Bettini, con Petacchi secondo nella speciale graduatoria. Il terzo classificato, José Rujano, vinse invece la maglia verde del Gran Premio della Montagna.

La decima tappa fu accorciata a 202 km, in seguito a una richiesta dei corridori. La partenza della quindicesima tappa fu spostata a Villa di Tirano, a causa del maltempo sulla Forcola di Livigno (la lunghezza fu ridotta a 147 km).

Dettagli delle tappe

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Brett LancasterCer. Panaria1'20"
2 Matteo TosattoFassa Bortoloa 1"
3 Alessandro PetacchiFassa Bortolos.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Brett LancasterCer. Panaria1'20"
2 Matteo TosattoFassa Bortoloa 1"
3 Alessandro PetacchiFassa Bortolos.t.
Descrizione e riassunto

Sul dannunziano "Chilometro più bello d'Italia" si corse un cronoprologo completamente pianeggiante in notturna.

La vittoria del prologo andò al giovane velocista australiano Brett Lancaster, già vincitore della medaglia d'oro alle olimpiadi di Atene nella specialità dell'inseguimento a squadre. Al terzo posto Alessandro Petacchi, preceduto dal compagno di squadra Matteo Tosatto.

L'emozione maggiore di questa tappa fu la passerella concessa dall'organizzazione a Mario Cipollini. "Re Leone", ritiratosi appena dieci giorni prima dall'attività agonistica, dopo la fine della gara ha percorso i 1.150 metri tra gli applausi della folla, indossando un body rosa.

1ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo BettiniQuick Step5h09'32"
2 Robbie McEwenDavitamona 3"
3 Alessandro PetacchiFassa Bortoloa 4"
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo BettiniQuick Step5h10'35"
2 Robbie McEwenDavitamona 12"
3 Alessandro PetacchiFassa Bortoloa 14"
Descrizione e riassunto

Dopo la partenza da Reggio Calabria si proseguiva lungo la costa ionica della Calabria fino a Siderno, da qui ci si dirigeva nell'entroterra fino a raggiungere la costa tirrenica a Vibo Valentia da dove si prosegue verso sudfino all'arrivo a Tropea

Prima tappa in linea e prima vittoria al Giro d'Italia in carriera per Paolo Bettini, che indossò anche l'ambita maglia rosa. A 17 km dall'arrivo il gruppo, guidato dalle squadre dei velocisti, riuscì a riprendere i fuggitivi di giornata e rimase compatto fino ad un chilometro dall'arrivo, alla base di uno strappo di 400 metri con pendenze fino al 15% nei primi 100 m.

All'inizio della salita, con uno scatto, Bettini riuscì a fare il vuoto ed arrivare all'arrivo con un margine minimo, beffando i velocisti e conquistando la maglia rosa.

2ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Robbie McEwenDavitamon4h34'47"
2 Isaac GálvezIlles Balearss.t.
3 Robert FörsterGerolsteiners.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Robbie McEwenDavitamon9h45'14"
2 Paolo BettiniQuick Stepa 8"
3 Alessandro PetacchiFassa Bortoloa 22"
Descrizione e riassunto

Tappa completamente pianeggiante, dalla frazione di Catanzaro posta sul Mar Ionio ci si dirigeva come nel giornoprecedente verso la costa tirrenica, andando questa volta verso nord fino a Santa Maria del Cedro in provincia di Cosenza.

La seconda tappa del Giro fu una classica tappa per velocisti. Poco dopo la partenza si staccò una fuga di un gruppetto di sei ciclisti, che arrivarono a guadagnare un vantaggio massimo di cinque minuti e vennero ripresi ad una ventina di chilometri dall'arrivo dal gruppo, che proseguì compatto fino al traguardo. Nello sprint finale non vinse il favorito della vigilia Alessandro Petacchi, ma l'australiano Robbie McEwen che, grazie ai 20" di abbuono, riuscì anche a far sua la maglia rosa di leader della classifica generale.

A 40 km dall'arrivo Alberto López de Munain fu vittima di una brutta caduta, riportando diverse fratture sia alla clavicola sinistra che alla scapola sinistra che ad altre costali, oltre ad un versamento nei polmoni.

3ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Danilo Di LucaLiquigas5h24'17"
2 Damiano CunegoLampres.t.
3 Stefano GarzelliLiquigass.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo BettiniQuick Step15h09'35"
2 Danilo Di LucaLiquigasa 9"
3 Damiano CunegoLamprea 23"
Descrizione e riassunto

Tappa dal percorso meno pianeggiante rispetto alla precedente, si partiva dalla località balneare di Diamante, proseguendo lungo il litorale fino a Praia a Mare per poi dirigersi verso l'interno ed entrare in Basilicata. A partire da Lagonegro il percorso della tappa affiancava l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fino a raggiungere Salerno. Da Salerno si raggiungeva Giffoni Valle Piana, passando per la suggestiva salita di Santa Tecla (376 m), principale difficoltà della tappa posta a pochi chilometri dall'arrivo.

Tappa caratterizzata da una lunghissima fuga con protagonista l'australiano Russell Van Hout che, partito al km 8, accumulò un vantaggio di 15 minuti, prima di essere raggiunto al km 177. Danilo Di Luca fu il vincitore e l'uomo più brillante della terza tappa, che lo ha visto trionfante in una volata combattutissima con Damiano Cunego. All'inizio della salita di Santa Tecla sotto la spinta di Paolo Bettini e dei ciclisti della squadra di Di Luca, i migliori accelerarono staccando i velocisti. McEwen arrivò al traguardo con circa un minuto di ritardo e perse la maglia rosa a favore di Paolino Bettini che chiuse sesto nella volata finale.

Ad Eboli due spettatori tentarono di scalciare i ciclisti in gruppo in mezzo alla strada.

4ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Luca MazzantiCer. Panaria5h10'09"
2 Dario David CioniLiquigass.t.
3 Michele ScarponiLiberty Seg.s.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo BettiniQuick Step20h19'44"
2 Danilo Di LucaLiquigasa 13"
3 Luca MazzantiCer. Panariaa 16"
Riassunto

Tappa quasi completamente pianeggiante, adatta ai velocisti. Si continua a salire verso nord, la carovana del giro raggiunge passa per le città di Nocera Inferiore, Nola, Maddaloni, Caserta, quindi lasciando la Campania ed entrando nel Lazio, Cassino, Arce fino all'arrivo di Frosinone.

Sembrava una tipica tappa per velocisti, con la solita fuga iniziale animata dall'ingegnere Marco Pinotti e l'anziano Cédric Vasseur, partiti al km 24 e ripresi dopo circa 160 km. Complice il percorso, formato da curve, controcurve, salitelle e ripide discese, ed alcune cadute, il gruppo si frammentò e la tappa si movimentò. Nella discesa prima dell'arrivo si gettò a capofitto Celestino, ed in pochi riuscirono a stargli dietro. Nel rettilineo finale in cinque si avvantaggiarono di poco sul resto del gruppo ed iniziò una volata ristretta.

Partì per primo Paolo Bettini, che chiuse Baden Cooke contro le transenne, causandone la caduta. Lo stesso Bettini vinse sul traguardo ma, in seguito al ricorso dell'australiano, la giuria declassò Bettini all'ultimo posto del drappello, consegnando la vittoria a Luca Mazzanti.

Tra gli uomini con ambizioni di vittoria finale Paolo Savoldelli fu quello che perse più terreno, quasi un minuto.

5ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Danilo Di LucaLiquigas6h01'18"
2 Marzio BruseghinFassa Bortolos.t.
3 Mauricio ArdilaDavitamona 2"
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Danilo Di LucaLiquigas26h20'55"
2 Paolo BettiniQuick Stepa 3"
3 Luca MazzantiCer. Panariaa 25"
Descrizione e riassunto

Si ripartì dall'Abruzzo, con la prima tappa di montagna che si svolse quasi interamente all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo con tre Gran Premi della montagna. Era dal 1965 che il Giro non faceva tappa a L'Aquila, tra i vincitori di tappe arrivate nel capoluogo abruzzese Gino Bartali nel 1935 e nel 1936.

L'abruzzese Danilo Di Luca riuscì a coronare il suo sogno, vincendo la tappa e vestendo la maglia rosa il giorno in cui il Giro passava vicino a casa sua. La tappa con le prime montagne vissee sull'inseguimento del gruppo principale ad un gruppetto di corridori in fuga per circa 170 km, tra cui vi era la maglia rosa. Infatti Bettini si inserisce tra i fuggitivi che arrivarono ad avere circa otto minuti di vantaggio. Le squadre dei favoriti tirarono per chiudere il divario, ricompattando la corsa a soli 13 km dall'arrivo.

In vista del traguardo Bruseghin provò ad anticipare la volata, Di Luca in rimonta lo sorpassò poco prima del traguardo e vinse. L'abruzzese vestì la maglia rosa con tre secondi su Bettini.

6ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Robbie McEwenDavitamon3h37'17"
2 Jaan KirsipuuCrédits.t.
3 Volodymyr BilekaDiscovery Ch.s.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo BettiniQuick Step29h58'09"
2 Danilo Di LucaLiquigasa 3"
3 Damiano CunegoLamprea 28"
Descrizione e riassunto

Tappa breve, praticamente pianeggiante, con partenza da Viterbo in direzione del lago di Bolsena, da cui si proseguiva verso Valentano per poi entrare in Toscana ed attraversare la Maremma (passando per Manciano e Scansano) fino a raggiungere Grosseto e da lì Marina di Grosseto.

Rientrano dunque in azione i velocisti. Il gruppo percorse compatto i pochi chilometri della tappa, con Bettini che, tagliando per primo il traguardo dell'Intergiro, guadagnò 6" di abbuono che gli permeisero di scavalcare Di Luca in classifica generale.

Il favorito per lo sprint, Alessandro Petacchi, rimase coinvolto in una caduta a circa 2 chilometri dal traguardo, provocata dal suo stesso treno, che lo tagliò fuori dalla volata finale. Lo sprint venne vinto agevolmente dall'australiano McEwen, al secondo centro in questo Giro.

7ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Koldo GilLiberty Seg.5h08'17"
2 Damiano CunegoLamprea 20"
3 Danilo Di LucaLiquigass.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Danilo Di LucaLiquigas35h06'41"
2 Damiano CunegoLamprea 26"
3 Mirko CelestinoDomina Vac.a 54"
Descrizione e riassunto

Tappa caratterizzata dalla salita del Sammommè a pochi chilometri dall'arrivo, da affrontare dopo essere già passati sul traguardo. Percorso interamente in Toscana, i principali centri che si toccarono dopo la partenza da Grosseto furono Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi e Castelfiorentino. Il Giro arriva per la quarta volta a Pistoia, la prima risale al 1928, tappa vinta da Albino Binda, fratello minore del gran dominatore dell'epoca Alfredo Binda.[2]

Vinse Koldo Gil, conterraneo di Miguel Indurain. Lo spagnolo fu autore di una fuga di circa 190 km, prima in compagnia di altri venti ciclisti, staccatisi via via lungo il percorso, gli ultimi nella dura salita del Sammommè. Lungo l'ascesa finale terminò ormai definitivamente l'avventura in rosa di Paolo Bettini, che rimase attardato ed arrivò al traguardo con circa due minuti di ritardo dai migliori. A fine salita tra i favoriti si staccarono anche Ivan Basso, Stefano Garzelli e Dario David Cioni che arriveranno al traguardo a circa 30 secondi rispetto a Danilo Di Luca che riconquistò la maglia rosa, Gilberto Simoni e Damiano Cunego, che si impegnò nello sprint per il secondo posto non sapendo che Koldo Gil aveva già vinto la tappa.

8ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 David ZabriskieTeam CSC58'31"
2 Ivan BassoTeam CSCa 17"
3 Paolo SavoldelliDiscovery Ch.s.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Danilo Di LucaLiquigas36h06'47"
2 Ivan BassoTeam CSCa 9"
3 Paolo SavoldelliDiscoverya 35"
Descrizione e riassunto

Prima corsa contro il tempo di questo Giro d'Italia, con partenza da Lamporecchio ed arrivo a Firenze, all'interno del Parco delle Cascine. Primi 18 km della tappa abbastanza nervosi, culminanti con il Gran Premio della Montagna de Il Pinone a cui seguiva una discesa di 9 km, mentre gli ultimi 17 km sono completamente pianeggianti. Il Giro è arrivato a Firenze già 28 volte, la prima nel 1909, vinse Luigi Ganna, l'ultima nel 1989.

Vittoria di David Zabriskie, americano che nessuno aveva pronosticato e compagno di squadra di Ivan Basso. Fu proprio Basso uno dei protagonisti in positivo della tappa, infatti il varesino, dato in crisi nella tappa precedente, sfoderò una prestazione maiuscola, giungendo secondo a 17" e lasciando a più di 2 minuti sia Damiano Cunego che Gilberto Simoni. Altri protagonisti in positivo furono la maglia rosa che riuscì a limitare i danni ed a tenere la maglia e Paolo Savoldelli che terminò terzo, mentre tanto Cunego che Simoni realizzarono una prova deludente, leggermente meglio Garzelli ed il campione italiano a cronometro Cioni, che persero rispettivamente circa 1' e 40" da Basso.

9ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Alessandro PetacchiFassa Bortolo3h15'32"
2 Paolo BettiniQuick Steps.t.
3 Aurélien ClercPhonaks.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Danilo Di LucaLiquigas39h22'19"
2 Ivan BassoTeam CSCa 9"
3 Paolo SavoldelliDiscoverya 35"
Descrizione e riassunto

Dopo le fatiche della cronometro, una tappa per velocisti, con un GPM sui 907 m s.l.m. del Passo del Muraglione a 90 km dall'arrivo. La partenza era situata nel sobborgo fiorentino di Ponte a Ema, la località dove nacque Gino Bartali e dove si trova un museo dedicato al grande campione, poi ci si dirigeva verso est fino ad arrivare in Emilia-Romagna.

Petacchi ottenne la prima vittoria dall'inizio del Giro, dopo i problemi nelle tappe precedenti adatte agli sprinter. Secondo a sorpresa Bettini, che riuscì a sprintare con i migliori velocisti.

10ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Robbie McEwenDavitamon5h29'21"
2 Alessandro PetacchiFassa Bortolos.t.
3 Stuart O'GradyCofidiss.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Danilo Di LucaLiquigas44h51'40"
2 Ivan BassoTeam CSCa 9"
3 Paolo SavoldelliDiscoverya 35"
Descrizione e riassunto

Dopo la prima giornata di riposo si ripartì per una tappa completamente pianeggiante attraverso la Pianura Padana, con passaggio da Ferrara, Rovigo e Padova, prima di raggiungere Rossano Veneto in provincia di Vicenza, dove un circuito cittadino venne ripetuto tre volte prima del traguardo.

L'unica fuga consistente fu quella di Raffaele Illiano, 70 km in solitaria, annullata a 30 km dal traguardo. L'organizzazione decise inoltre di considerare non il tempo all'arrivo ma quello al primo passaggio per il traguardo nel circuito per evitare possibili problemi dovuti a cadute o alla pioggia. Dunque gruppo compatto fin sul traguardo, con le squadre dei velocisti a fare il lavoro per lanciare gli sprinter e Petacchi venne bruciato proprio sulla linea del traguardo da McEwen.

Nel pomeriggio i Carabinieri del NAS effettuarono una perquisizione nell'albergo che ospitava le squadre Davitamon-Lotto e Saunier Duval-Prodir, sequestrando alla squadra belga un Alti-Trainer, una sorta di camera ipobarica che può aumentare la percentuale di ossigeno nell'aria, facendo così modificare la percentuale di emoglobina nel sangue senza usare prodotti dopanti.

11ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery Ch.4h13'43"
2 Ivan BassoTeam CSCs.t.
3 Gilberto SimoniLamprea 21"
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Ivan BassoTeam CSC49h05'20"
2 Paolo SavoldelliDiscoverya 18"
3 Danilo Di LucaLiquigasa 1'04"
Descrizione e riassunto

Prima vera tappa di montagna, con partenza da Marostica in provincia di Vicenza. Il percorso era in leggera ascesa per i primi 80 km circa, poi iniziavano le salite vere, con quattro GPM negli ultimi 70 km ed arrivo in salita, ai 1514 m di Zoldo Alto, nel comprensorio Dolomiti Stars, provincia di Belluno.

Uno dei favoriti per la vittoria finale, Damiano Cunego, va in crisi e giunge al traguardo solo ventisettesimo, ad oltre sei minuti dal vincitore Paolo Savoldelli, che precede Ivan Basso, capace di portare un attacco sul passo Duran. Solo Simoni e Di Luca riescono a limitare i danni. Basso conquista la maglia rosa.

12ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Alessandro PetacchiFassa Bortolo4h50'00"
2 Paride GrilloCer. Panarias.t.
3 Isaac GálvezIlles Balearss.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Ivan BassoTeam CSC53h55'20"
2 Paolo SavoldelliDiscoverya 18"
3 Danilo Di LucaLiquigasa 1'04"
Descrizione e riassunto

Dopo circa 25 km dalla partenza da Alleghe si transitava sui 1918 m del Passo San Pellegrino che segnava il confine tra ilVeneto ed il Trentino-Alto Adige. Il Passo era anche l'unica asperità della tappa, da lì fino all'arrivo una lunga discesa. Si passava in Val di Fassa e Val di Fiemme attraverso le località turistiche di Moena, Predazzo e Cavalese, poi si arrivava in Val di Cembra prima di scendere verso Trento. Si continuava seguendo il corso dell'Adige verso sud fino ad Ala per poi tornare verso nord sempre lungo il corso dell'Adige e raggiungere il traguardo di Rovereto, dove il Giro arrivava per la terza volta.

Frazione per velocisti. Vinse Alessandro Petacchi, che anticipò Paride Grillo e lo spagnolo Isaac Gálvez, grazie al lavoro fatto dal treno della Fassa Bortolo nel preparare la volata ad Ale-Jet.

13ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Iván ParraColombia6h31'34"
2 Juan Manuel GárateSauniera 23"
3 José RujanoColombiaa 23"
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery60h31'12"
2 Ivan BassoTeam CSCa 50"
3 Danilo Di LucaLiquigasa 53"
Descrizione e riassunto

Tappa con cinque Gran Premi della montagna, di cui l'ultimo a 5 km dall'arrivo. Si superò quota 2000 metri per tre volte, passo Sella 2244 m, passo Gardena 2121 m e passo delle Erbe 2004 m. Si partiva da Mezzocorona, pochi chilometri a nord di Trento, e ci si dirigeva verso nord. Era la seconda volta che il Giro fa tappa ad Ortisei, la prima fu nel 1940, vinse Gino Bartali.

Con l'arrivo delle montagne dure, la classifica si rimescolò. La vittoria di tappa andò ad Iván Parra, colombiano della Selle Italia, che fino a pochi mesi prima non aveva neppure una squadra: partì a 200 km dall'arrivo e portò fino in fondo la sua fuga. Sulla salita finale Savoldelli attaccò e Basso, a causa di scorretta alimentazione effettuata il giorno prima perse più di un minuto. Tennero invece Danilo Di Luca e Gilberto Simoni, che arrivarono al traguardo a soli sette secondi da Savoldelli. Lo stesso Savoldelli indossò la maglia rosa, con 50 secondi di vantaggio su Basso.

14ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Iván ParraColombia6h46'33"
2 Tadej ValjavecPhonaka 1'50"
3 José RujanoColombias.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery67h21'28"
2 Danilo Di LucaLiquigasa 25"
3 Gilberto SimoniLamprea 1'48"
Descrizione e riassunto

Partenza da Egna con la prima salita dopo circa 30 km verso i 1000 metri s.l.m. di Frassineto, quindi dopo altri 30 km circa la discesa verso Merano e da qui una leggera salita fino al km 122 dove iniziava la scalata della montagna più alta di questo Giro d'Italia, la Cima Coppi, il passo dello Stelvio a 2758 m. Dallo Stelvio discesa verso Bormio e da qui nuova salita verso il Passo del Foscagno e l'arrivo a Livigno. Era la seconda volta che il Giro faceva tappa a Livigno, la prima volta nel 1972 con vittoria di Eddy Merckx.

La tappa vide la definitiva uscita dalla lotta per la vittoria di Ivan Basso che, colpito da congestione gastrintestinale, crollò letteralmente sullo Stelvio, perdendo più di 18 minuti (saranno oltre 42' all'arrivo). La vittoria andò ancora una volta al colombiano Iván Parra che, con un'altra fuga di 171 km (più di 300 in due giorni), andò a vincere a Livigno. Il venezuelano José Rujano transitò per primo sul Passo dello Stelvio, aggiudicandosi la cima Coppi. A muovere le acque in classifica, oltre al crollo di Basso, ci pensò Gilberto Simoni che, con un breve attacco sull'ultimo strappo, staccò la maglia rosa Savoldelli, colpito da crampi, che riuscì a recuperare qualcosa in discesa, fermando il cronometro a soli 20" da Simoni e Di Luca.

15ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Alessandro PetacchiFassa Bortolo3h32'41"
2 Erik ZabelT-Mobiles.t.
3 Paolo BettiniQuick Steps.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery70h54'09"
2 Danilo Di LucaLiquigasa 25"
3 Gilberto SimoniLamprea 1'48"
Descrizione e riassunto

Si trattava di una tappa per velocisti. Subito dopo la partenza da Livigno sconfinamento in Svizzera e passaggio, dopo circa 10 km dalla partenza, sul Gran Premio della Montagna di Forcola di Livigno a quota 2315 m seguito da una discesa continua fino all'ingresso in Italia, dopo circa 50 km. Ritornati in provincia di Sondrio altri 150 km di pianura fino al traguardo, con passaggio da Sondrio, Morbegno, il lungolago verso Lecco. Dopo Lecco si passava in Brianza fino ad arrivare a Lissone dove era posto il traguardo dopo due giri di un circuito cittadino.

La tappa venne accorciata, sia all'inizio che alla fine, a causa delle condizioni meteorologiche. Invece di partire da Livigno infatti, a causa del maltempo, la gara prese il via a Tirano al chilometro 50, mentre a Lissone i cronometri vennero fermati al primo passaggio del circuito finale, causa una pericolosa strettoia a soli 500 metri dal traguardo. Le squadre dei velocisti si organizzarono per lanciare i propri sprinter verso il traguardo, dove si impose Alessandro Petacchi che, partito a 250 metri, vinse con oltre mezza bicicletta di vantaggio su Zabel.

16ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Christophe Le MévelCrédit4h50'51"
2 Christophe BrandtDavitamona 9"
3 Alessandro VanottiDominaa 16"
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery76h07'16"
2 Danilo Di LucaLiquigasa 25"
3 Gilberto SimoniLamprea 1'48"
Descrizione e riassunto

Dopo il giorno di riposo e prima delle ultime frazioni, ancora una tappa completamente pianeggiante. Il percorso rendeva la tappa simile ad una piccola Milano-Sanremo, anche se meno impegnativa sia per chilometraggio che per altimetria. Dopo essere passati nelle vicinanze di Milano, ci si dirigeva verso sud passando per Abbiategrasso ed entrando in Piemonte, in provincia di Alessandria. Si passa per Tortona e Novi Ligure, quindi si entrava in Liguria, provincia di Savona. Era la quarta volta che il Giro arriva a Varazze, la prima volta, nel 1976, vinse Francesco Moser.

A 100 km dal traguardo un gruppo di 17 corridori fecero partire la fuga decisiva. Arrivano fino ad un paio di chilometri dalla fine dandosi cambi regolari ed accumulando un vantaggio sul gruppo che arrivò con oltre 22 minuti di ritardo. A 1.400 metri dal traguardo, nessuno riuscì a reagire allo scatto di Christophe Le Mevel che taglio per primo il traguardo di Varazze.

17ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Ivan BassoTeam CSC5h15'46"
2 José RujanoColombiaa 1'06"
3 Gilberto SimoniLampres.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery81h24'50"
2 Gilberto SimoniLamprea 58"
3 José RujanoColombiaa 1'24"
Descrizione e riassunto

Nella prima delle tappe finali e decisive si lasciava il mare dirigendosi verso l'interno, fino a giungere in Piemonte in provincia di Cuneo, passando per Mondovì, il santuario di Vicoforte, Borgo San Dalmazzo, Cuneo e Limone Piemonte. Da qui iniziava l'ascesa verso il Colle di Tenda, al confine con la Francia, dove era posto il traguardo, una salita di 13 km con pendenze elevate soprattutto nella parte finale.

La prima tappa con arrivo in Piemonte, vide in particolare il riscatto di Ivan Basso che, dopo aver perso più di 42 minuti sullo Stelvio, vinse la sua prima tappa della corsa rosa con oltre un minuto di vantaggio sugli altri corridori. Dopo un primo scatto sul Colletto del Moro, insieme al compagno di squadra Schleck ed altri quattro corridori, Basso replicò sui 13 km di salita che portavano al confine italo-francese, staccando tutti e mantenendo la promessa fatta sullo Stelvio a Bjarne Riis. Tra gli uomini di classifica Gilberto Simoni attaccò a 5 km dal traguardo, mentre Savoldelli non ebbe la forza per reagire, Danilo Di Luca riuscì solo inizialmente a tenere il passo del trentino, ma poi crollò. Dietro Simoni rimase solo José Rujano che lo anticipò nello sprint finale.

18ª tappa

  • 27 maggio: Chieri > TorinoCronometro individuale – 34 km
Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Ivan BassoTeam CSC45'05"
2 Vladimir KarpecIlles Balearsa 9"
3 David ZabriskieTeam CSCa 20"
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery82h10'18"
2 Gilberto SimoniLamprea 2'09"
3 José RujanoColombiaa 3'00"
Descrizione e riassunto

Dopo l'arrivo in salita della tappa precedente e prima dell'ultima tappa di montagna del giorno successivo, si affrontò questatappa a cronometro. Partenza da Chieri con l'ascesa dopo pochi chilometri del colle di Superga con il passaggio vicino alla basilica ed al monumento che ricorda la tragedia del Grande Torino del 4 maggio 1949. Da qui si scendeva verso la città di Torino, passando vicino al velodromo dedicato alla memoria di Fausto Coppi. L'arrivo era all'interno del Parco del Valentino. Il Giro era arrivato già 37 volte a Torino, la prima nel 1909, vinse Luigi Ganna, l'ultima nel 1982 con vittoria di Bernard Hinault.

I pochi chilometri bastarono ad Ivan Basso per concedere il bis. Tra gli uomini di classifica, Paolo Savoldelli riuscì ad aggiungere oltre un minuto al vantaggio sul diretto inseguitore Gilberto Simoni, mettendo una seria ipoteca sulla vittoria finale.

19ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 José RujanoColombia5h49'30"
2 Gilberto SimoniLamprea 26"
3 Danilo Di LucaLiquigasa 1'35"
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery91h25'51"
2 Gilberto SimoniLamprea 28"
3 José RujanoColombiaa 45"
Descrizione e riassunto

Partenza da Savigliano in direzione di Pinerolo e, dopo circa 60 km dalla partenza, si iniziava a scalare per la prima volta la salita del Sestriere dove era posto l'arrivo. La salita vera e propria iniziava al km 90 circa, a Pragelato, per poi scendere verso la Valle di Susa. Dopo Meana di Susa iniziava la salita del Colle delle Finestre, affrontata per la prima volta dal Giro. L'ascesa, che arrivava fino a quasi 2200 metri s.l.m., era caratterizzata da un tratto di otto chilometri privo di asfalto ed opportunamente trattato per permettere il passaggio dei ciclisti. Dal Colle iniziava una breve discesa di una decina di chilometri, prima di affrontare per la seconda volta nella giornata il Sestriere, con il traguardo posto a quota 2035 m. Il Giro era arrivato altre quattro volte sul Sestriere, tra queste il 1993 quando vinse Miguel Indurain.

La lotta cominciò prestissimo, dopo meno di 50 km di corsa. I tre corridori in fuga (Ivanov, Renshaw e Niermann), raggiunsero un vantaggio massimo di 17 minuti sul gruppo, salvo poi essere pian piano ripresi nella parte finale della tappa. Tra gli uomini in lotta per la maglia rosa, l'attacco di Simoni arrivò all'inizio del Colle delle Finestre, mentre Savoldelli perse subito contatto, incapace di reggere il ritmo dei fuggitivi, badando a gestire il vantaggio in classifica. Simoni, accompagnato da Danilo Di Luca e da José Rujano, arrivò in cima al colle, con oltre 2 minuti e 20", sfilando virtualmente la maglia rosa a Savoldelli.

In discesa il bergamasco recuperò oltre 30". Avrebbe potuto guadagnare ancora più terreno, ma a metà discesa, una volta raggiunto Serhij Hončar, rallentò per restare con l'ucraino con l'obiettivo di trovare aiuto in vista della successiva (seconda) salita del Sestriere, evitando così di doverla affrontare in solitaria. In fondo alla discesa, i tre attaccanti si trovarono con un vantaggio di oltre un minuto e 30". A decidere la tappa furono i 14 km di salita che portavano al traguardo: immediatamente Di Luca si trovò in balia dei crampi, staccandosi dai compagni di fuga. Rimasti soli, Simoni e Rujano persero secondi su Savoldelli, che ridusse il distacco grazie anche all'aiuto del belga Wim Van Huffel e da Mauricio Ardila. A pochi chilometri dal traguardo, Rujano portò l'attacco finale, sfiancando Simoni ed arrivando al traguardo con più di 20 secondi di distacco sul corridore trentino, che abbandonò le speranze di vincere la Corsa Rosa.

20ª tappa

Risultati
Classifica di tappa
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Alessandro PetacchiFassa Bortolo3h24'08"
2 Erik ZabelT-Mobiles.t.
3 Robert FörsterGerolsteiners.t.
Classifica generale
Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery88h01'43"
2 Gilberto SimoniLamprea 28"
3 José RujanoColombiaa 45"
Descrizione e riassunto

Ultima tappa e passerella finale per i vincitori delle varie classifiche. La partenza era ad Albese con Cassano, luogo di nascita di Fabio Casartelli, lo sfortunato ciclista defunto dieci anni prima sulle strade del Tour de France.

Da questo centro in provincia di Como ci si dirigeva verso sud in direzione di Milano passando per Cantù e Saronno.Arrivati a Milano si passava nella nuova zona fiera, nel comune di Pero, prima di entrare nel circuito identico a quello dell'edizione 2007, che passava per il centro della città. Era la settantanovesima volta che il Giro terminava a Milano.

Gruppo compatto fin sul traguardo, con pochi scatti sempre riassorbiti nel giro di pochi chilometri. In volata, grazie anche al lavoro fatto dal treno della Fassa Bortolo, vinse Alessandro Petacchi che, anticipando il tedesco Erik Zabel, si aggiudicò quest'ultima tappa del Giro d'Italia 2005 e raggiunse la 99ª vittoria in carriera.

Evoluzione delle classifiche

TappaVincitoreClassifica generale
Maglia rosa
Classifica a punti
Maglia ciclamino
Classifica scalatori
Maglia verde
Classifica intergiro
Maglia blu
Trofeo Fast TeamTrofeo Super Team
Prol.Brett LancasterBrett Lancasternon assegnatanon assegnatanon assegnataFassa Bortolonon assegnata
Paolo BettiniPaolo BettiniPaolo BettiniThorwald VenebergSven KraußLiquigas-BianchiDavitamon-Lotto
Robbie McEwenRobbie McEwenRobbie McEwen
Danilo Di LucaPaolo BettiniDario David CioniLiquigas-Bianchi
Luca MazzantiPaolo Bettini
Danilo Di LucaDanilo Di LucaDanilo Di LucaJosé Rujano
Robbie McEwenPaolo BettiniRobbie McEwenDavitamon-Lotto
Koldo GilDanilo Di LucaDanilo Di LucaKoldo GilLampre-CaffitaLiquigas-Bianchi
David ZabriskieLiquigas-Bianchi
Alessandro Petacchi
10ªRobbie McEwenRobbie McEwenDavitamon-Lotto
11ªPaolo SavoldelliIvan BassoJosé Rujano
12ªAlessandro Petacchi
13ªIván ParraPaolo SavoldelliPaolo Bettini
14ªIván ParraDanilo Di LucaLiquigas-Bianchi
15ªAlessandro PetacchiPaolo BettiniPaolo BettiniDavitamon-Lotto
16ªChristophe Le Mével
17ªIvan BassoStefano Zanini
18ªIvan Basso
19ªJosé Rujano
20ªAlessandro Petacchi
Classifiche finaliPaolo SavoldelliPaolo BettiniJosé RujanoStefano ZaniniLiquigas-BianchiDavitamon-Lotto

Classifiche finali

Classifica generale - Maglia rosa

Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Paolo SavoldelliDiscovery91h25'51"
2 Gilberto SimoniLamprea 28"
3 José RujanoColombiaa 45"
4 Danilo Di LucaLiquigasa 2'42"
5 Juan Manuel GárateSauniera 3'11"
6 Serhij HončarDominaa 4'22"
7 Vladimir KarpetsIlles Balearsa 11'15"
8 Pietro CaucchioliCrédita 11'38"
9 Marzio BruseghinFassa Bortoloa 11'40"
10 Emanuele SellaPanariaa 12'33"

Classifica a punti - Maglia ciclamino

Pos.CorridoreSquadraPunti
1 Paolo BettiniQuick Step162
2 Alessandro PetacchiFassa Bortolo154
3 Danilo Di LucaLiquigas136
4 Paolo SavoldelliDiscovery124
5 Ivan BassoCSC114

Classifica scalatori - Maglia verde

Pos.CorridoreSquadraPunti
1 José RujanoColombia143
2 Iván ParraColombia57
3 Gilberto SimoniLampre45
4 Ivan BassoCSC41
5 Danilo Di LucaLiquigas29

Classifica Intergiro - Maglia azzurra

Pos.CorridoreSquadraTempo
1 Stefano ZaniniQuick Step54h37'01"
2 Paolo BettiniQuick Stepa 27"
3 Sven KraußGerolsteinera 30"
4 Bram SchmitzT-Mobilea 2'16"
5 Ivan BassoCSCa 2'31"

Classifica a squadre - Trofeo Fast Team

Pos.SquadraTempo
1 Liquigas-Bianchi274h42'31"
2 Crédit Agricolea 24'28"
3 Lampre-Caffitaa 29'21"
4 Domina Vacanzea 32'27"
5 Illes Balears-Caisse d'Epargnea 1h08'29"

Classifica a squadre - Trofeo Super Team

Pos.SquadraPunti
1 Davitamon-Lotto347
2 Liquigas-Bianchi316
3 Domina Vacanze311
4 Fassa Bortolo296
5 Illes Balears-Caisse d'Epargne224

Punteggi UCI

Pos.CorridoreSquadraPunti
1 Paolo SavoldelliDiscovery Ch.85
2 Gilberto SimoniLampre69
3 Danilo Di LucaLiquigas53
4 Juan Manuel GárateSaunier Duval42
5 Serhij HončarDomina Vac.35
6 Vladimir KarpecIlles Balears32
7 Pietro CaucchioliCrédit Agricole26
8 Marzio BruseghinFassa Bortolo24
9 Wim Van HuffelDavitamon16
10 Alessandro PetacchiFassa Bortolo16
11 Markus FothenGerolsteiner13
12 Dario CioniLiquigas-Doimo13
13 Robbie McEwenDavitamon11
14 Ivan BassoTeam CSC10
15 Daniel AtienzaCofidis9
16 Tadej ValjavecPhonak9
17 Damiano CunegoLampre7
18 Paolo BettiniQuick Step6
19 Aitor OsaIlles Balears5
20 Samuel SánchezEuskaltel4
21 Paolo SavoldelliDiscovery Ch.4
22 Erik ZabelT-Mobile Team4
23 David ZabriskieTeam CSC4
24 Koldo GilLiberty Seg.3
25 Christophe Le MévelCrédit Agricole3
26 Matteo TosattoFassa Bortolo2
27 Giampaolo CarusoLiberty Seg.2
28 Jaan KirsipuuCrédit Agricole2
29 Isaac GálvezIlles Balears2
30 Robert FörsterGerolsteiner2
31 Christophe BrandtDavitamon2
32 Stefano GarzelliLiquigas1
33 Stuart O'GradyCofidis1
34 Aurélien ClercPhonak1
35 Volodymyr BilekaDiscovery Ch.1
36 Michele ScarponiLiberty Seg.1
37 Mauricio ArdilaDavitamon1
38 Isaac GálvezIlles Balears1
39 Alessandro VanottiDomina Vac.1

Note

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