Kanji

caratteri della scrittura giapponese
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Kanji

Kana

Utilizzato nel

Braille

Rōmaji

  • Hepburn (uso comune)
  • Kunrei (ISO 3602)
  • Nihon (ISO 3602 traslitt.)
  • JSL (traslitterazione)
  • Wāpuro (tastiera)

Ateji

Punteggiatura

I kanji (漢字?, kanji, "caratteri han", cioè "caratteri cinesi" o sinogrammi) sono i caratteri di origine cinese usati nella scrittura giapponese in congiunzione con i sillabari hiragana e katakana.

Generalità

Origine, approdo in Giappone e accomodamento

la parola "kanji" scritta in sinogrammi e con andamento verticale

I sinogrammi (in caratteri semplificati 汉字) sono nati nella Cina antica e, in origine, erano dei pittogrammi (形象), cioè dei disegni che sono andati via via semplificandosi di elementi naturali, parti del corpo, utensili, animali e simili (e.g. riso 米, cavallo 马, coltello 刀, bocca 口, le gocce di pioggia che scendono da una nuvola 雨...). Questi pittogrammi venivano usati perlopiù per compiere delle scapulomanzie, cioè delle divinazioni/previsioni sul futuro attraverso l'uso delle ossa. Infatti, i sinogrammi venivano incisi sui gusci di tartaruga (龟甲) e le scapole di bue, questi ultimi venivano messi sul fuoco e, in base alle screpolature, si formulava una profezia. Tra le altre prime tracce, si contano anche le incisioni sui vasi in bronzo della dinastia Zhou (周朝), che indicano per esempio i proprietari dei vasi. Questi vasi di bronzo (青铜器) venivano usati per contenere cibo, vino, armi, soldi (nella Cina antica, le monete avevano la forma di una conchiglia siccome, in un'epoca anteriore, si usavano le conchiglie 贝 come mezzi di scambio) o erano usati durante i sacrifici, per esempio per effettuare le libagioni (cioè l'atto di rovesciare il contenuto di un vaso per terra come offerta a dei o antenati. Il carattere 鬯 immortala il vino sacrificale, insaporito con degli aromi e con un mestolo in basso). Altri caratteri potevano trovarsi incisi su specchi in vetro e bronzo o su pettini, oggetti spesso conservati nelle tombe dei nobili.

Al tempo, uno dei mezzi più usati per scrivere era il rotolo formato da listelli di bambù intrecciati, che si disegnavano con il pittogramma 冊 (in altri casi, i caratteri si incidevano su oggetti come i vasi di bronzo, su pietra o si scrivevano sulla seta). Per scrivere, si usava un inchiostro (墨水) formato da fuliggine filtrata, mescolata con la colla (resina fusa), messa in uno stampino decorato e ridotta ad un blocchetto che si scioglieva con l'acqua e lo sfregamento in una scodella di pietra. Per scrivere, si usava un pennino di legno (聿), rinforzato poi con un cappuccio di cuoio e sostituito più avanti con il pennello con i peli.

Con il proliferare dei caratteri e il loro impiego in letteratura e nell'amministrazione, i sinogrammi vennero creati usando, nella maggior parte dei casi, una struttura detta "pianpang", tale per cui a un radicale si affianca una chiave di lettura. In altre parole, accanto a un pittogramma che indica il campo semantico/di significato del carattere, si scrive un ulteriore carattere che indica la pronuncia e/o altre informazioni sul suo significato. Per esempio, il carattere 秒 indica oggi in cinese il concetto di "secondo" (unità di tempo) e, in origine, indicava l'arista, che fa parte della copertura esterna del chicco di riso insieme alle due glumelle. Il radicale è 禾, che indica il grano, mentre la chiave di lettura è 少 e indica sia la pronuncia, sia il concetto di "piccolo" e, in origine, la "sabbia" (è un pittogramma che raffigura i granelli di sabbia, che oggi si indica come 沙). I radicali, detti "busu" (部首), sono quindi diventati i "mattoncini" dei sinogrammi e la loro sistemazione più nota universalmente è la lista dei 214 Radicali Kangxi (康熙部首), che prendono il nome dal Dizionario Kangxi (康熙字典), pubblicato nel 1716, durante la Dinastia Qing (清朝). I radicali servono anche a cercare i kanji nei dizionari cartacei e virtuali, siccome i caratteri sono ordinati solitamente per radicale, a loro volta ordinati in base al numero di tratti. Tutti i sinogrammi hanno un ordine dei tratti prescrittivo che, se seguito, contribuisce alla migliore resa grafica del carattere.

I caratteri cinesi sono arrivati in Giappone attraverso i coreani del regno di Baekje (百濟 백제, Corea meridionale) nel Periodo Yamato (大和時代 Yamato-jidai, collocato tra 250-710d.C.), seguito poi dal periodo Nara (奈良時代, dal nome della capitale del tempo). Per la precisione, un monaco coreano buddista semi-leggendario di nome Wangin 왕인, 王仁 (giapponese: Wani) li avrebbe portati in Giappone durante un viaggio mentre in Giappone regnava l'imperatore Ōjin (応神). Per la precisione, il Nihon Shoki (日本書紀) del 720d.C. nel decimo volume dice che Wani è arrivato in Giappone durante il 16º anno del regno di Ōjin, il 15º Imperatore del Giappone (la data tradizionale è 270-310d.C., ma la data reale è semi-sconosciuta). Un'altra fonte che parla di Wani è il Kojiki (古事記) del 712 d.C., che aggiunge che Wani fu mandato in Giappone dal re di Baekje insieme al Lunyu 论语 (le Massime di Confucio) e al Classico dei Mille Caratteri (千字文), un famoso testo usato tradizionalmente nell'apprendimento dei sinogrammi. Il Nihon Shoki dunque indica il 286d.C. come l'anno dell'arrivo dei sinogrammi in Giappone, ma il Kojiki indica il 372d.C., mentre altre fonti ancora sostengono il 404d.C. Nessuna fonte coreana parla di Wani.

Fin dai tempi del cinese arcaico (Old Chinese 上古汉语, parlato durante le dinastie Xia 夏朝, Shang 商朝, Zhou, a cui risalgono i vasi di bronzo, Qin 秦朝 e Han 汉朝), la lingua cinese era frammentata in dialetti, ma durante il Primo Cinese Medio (中古汉语, fine delle Dinastie del Nord e del Sud, dinastie Sui 隋朝, Tang 唐朝 e Song 宋朝), parlato grossomodo quando i sinogrammi stavano entrando in Giappone, si era confezionata una pronuncia colta e standard per leggere le poesie in modo corretto, creata con un compromesso tra le varietà del nord e del sud e formalizzata in delle raccolte di sinogrammi ordinati per rima, detti "rimari". Due celebri rimari sono il Qieyun 切韵 e la sua espansione, il Guangyun 广韵. In Giappone invece si parlava l'Old Japanese (giapponese arcaico, Joudai Nihon-go 上代日本語), finito con la fine del Periodo Nara (794d.C.; la dinastia Sui regna a partire dal 581d.C.) e l'inizio del periodo Heian (平安, dal nome della capitale del tempo, Heian, oggi Kyoto 京都): il giapponese, a partire dal Primo Giapponese Medio (Early Middle Japanese, 中古日本語 Chūko nihongo) si è arricchito di vocaboli cinesi con la pronuncia in Primo Cinese Medio, nata circa 200 anni prima e di cui esistono svariate ricostruzioni, per esempio Baxter 2011. Ha subito trasformazioni sia esogene che endogene, come la nascita della tensificazione e l'aggiunta di -n a fine sillaba, prima inesistente, per l'influsso delle sillabe cinesi. La *-m del Primo Cinese Medio (conservata in parte anche durante il Primo Mandarino, durante il khanato mongolo) venne accomodata dai giapponesi con la sillaba "mu", poi fatta convergere nell'attuale -n (entrambe le pronunce sono evolute nel tempo).

I giapponesi, che non avevano nessun alfabeto, presero i sinogrammi (che chiamarono "kanji" 漢字) per scrivere, anche se erano parzialmente inadatti per la lingua giapponese (il giapponese ha la morfologia, siccome per esempio il verbo si coniuga, mentre il cinese è una lingua isolante, siccome ogni parola non subisce mai nessuna variazione di nessun tipo). Pertanto, i giapponesi usarono alcuni kanji come dei fantocci grafici messi in fila per indicare la pronuncia di una frase in giapponese. Questo utilizzo, tale per cui non si tiene in considerazione il significato dei kanji ma solo la loro pronuncia, si chiama "man'yoogana" 万葉仮名, risale al Periodo Nara e prende il nome da una raccolta di poesie del Periodo Nara, detta Man'yooshuu 万葉集. Dalla semplificazione di questi kanji, ridotti a uno schizzo calligrafico sinuoso o spigoloso per opera dei monaci buddisti, sono nati i due kana: hiragana 平仮名 e katakana 片仮名, importanti per trascrivere i prestiti e indicare la morfologia della lingua giapponese. Un terzo kana composto da variazioni dell'hiragana, detto hentaigana 変体仮名, è stato abbandonato a inizio '900 con l'ufficializzazione dell'hiragana. Senza un simile mezzo, i giapponesi sarebbero stati costretti a scrivere usando la grammatica del cinese classico, detta wenyan 文言, perfettamente adatta ai sinogrammi e dall'aspetto molto snello e minimalista (l'apporto grammaticale è ridotto al minimo e quasi tutte le parole usate sono monosillabiche).

I kanji furono poi utilizzati per trascrivere i prestiti cinesi ("lessico sino-giapponese"), riadattati come fonologia alla lingua giapponese, e disambiguare le omofonie. Ai kanji furono affiancate due tipologie basilari di pronunce: quella cinese e quella nativa giapponese. Quando un kanji si usa in isolamento, indica un concetto che tuttavia si legge con la pronuncia giapponese, detta "kun'yomi" 訓読み (e.g. 心 indica il "cuore" o la "mente", è il pittogramma di un cuore con delle arterie e si pronuncia "kokoro").

Quando un kanji si usa in combinazione con altri e indica un prestito cinese, si legge con la pronuncia cinese, detta "on'yomi" 音読み, a sua volta suddivisa in più tipologie in base al periodo storico (quella più arcaica è la go-on 呉音, parlata nello stato di Wu, dove oggi si trova Shanghai; essa è poi seguita dalla kan-on 漢音, derivante dalla parlata della capitale Chang'an durante la dinastia Tang, e infine è seguita dalla tousou-on 唐宋音, risalente alla Dinastia Song e Ming, e da una pronuncia entrata nell'uso comune anche se derivante da una confusione di pronunce, detta kan-yoo'on 慣用音. In una quarta categoria a sé, ci sono le letture totalmente irregolari dei caratteri, usata in parole giapponesi, dette jukujikun 熟字訓 e usate per esempio nel vocabolo "Yamato" 大和 o 倭, un'antica etnia giapponese che dà il nome a una prefettura omonima e che è anche un arcaismo per indicare il Giappone, che oggi invece si chiama "Nippon" o "Nihon" 日本. La quinta categoria è pure una pronuncia irregolare usata perlopiù in nomi propri e si chiama nanori 名乗り).

In alcuni casi, i giapponesi arrivarono a creare dei kanji inventati da zero per indicare concetti specifici della lingua giapponese. Questi kanji in particolare sono detti "caratteri nazionali", cioè "kokuji". Quanto alle caratteristiche fonetiche del Primo Cinese Medio, inesistenti nell'Old Japanese (come già accennato, quest'ultimo non aveva nessuna coda nasale a fine sillaba e non aveva gli stop consonantici senza rilascio udibile di suono *-p, *-t, *-k, a cui si aggiungono le tre code nasali in Primo Cinese Medio *-ng, *-n. *-m), esse sono state accomodate alla lingua giapponese: per esempio, lo stop *-k è diventato "ku" oppure "ki" (per esempio, la sillaba che indica il concetto di "studio, studiare" si pronunciava *haewk e, in giapponese, è stata accomodata come "gaku").

Siccome i kanji di per sé indicano poche informazioni sulla pronuncia, in alcune opere glossate (al tempo, si scriveva in verticale e da sinistra a destra) e nei dizionari si affiancavano i kanji all'hiragana o katakana in piccolo per indicare la pronuncia. Quest'uso dei kana viene detto "furigana" 振り仮名, mentre la grafia tradizionale verticale, molto adatta alla scrittura su listelli di bambù e per glossare un testo, si chiama tategaki (縦書き); la grafia occidentale viene invece detta yokogaki (横書き). Quindi i kana hanno assunto questo terzo utilizzo, cioè di indicatore della pronuncia. Siccome i kanji sono inadatti alla morfologia giapponese, nella scrittura tipicamente si affiancano hiragana, katakana (usato anche per trascrivere i prestiti dalle altre lingue nel mondo, detti gairaigo 外来語) e kanji. Questi ultimi, per esempio, indicano una parola cinese o la radice di un verbo o aggettivo, a cui si affianca la morfologia in hiragana e un eventuale furigana. I caratteri in hiragana che si scrivono per indicare la morfologia giapponese vengono detti okurigana 送り仮名. Al tempo, non esistevano la punteggiatura e la scrittura in orizzontale, importate dall'Occidente durante l'apertura ai colonialisti nella metà '800.

Numero di kanji e riforme

Il Dizionario Kangxi, pubblicato nella Cina imperiale nel 1716, presenta circa 49.000 caratteri cinesi ed è stato a lungo un riferimento chiave nello studio dei kanji, finché nel 1960 non fu completato in Giappone il 大漢和辞典 (Dai kanwa jiten) di Tetsuji Morohashi, contenente circa 50.000 kanji. Più di recente, nel 1994, è stato pubblicato nella Repubblica Popolare Cinese il Zhonghua Zihai (caratteri cinesi semplificati: 中华字海; caratteri cinesi tradizionali: 中華字海; pinyin: Zhōnghuá Zìhǎi), il più grande dizionario di caratteri cinesi disponibili per la stampa, contenente 85.568 caratteri. Si può però tranquillamente affermare che, comprendendo anche tutte le varianti regionali e versioni obsolete dei kanji creati, il totale di tutti i kanji sia di molto superiore.

Nel novembre 1922 venne confezionata una lista ufficiale di 1962 kanji detta Tōyō kanjihyō (当用漢字表). La sua pubblicazione ufficiale, con il numero fissato a 1850, risale al 16 novembre 1946 ed era affiancata dall'intento di creare una lista ufficiale di kanji diffusi con una sola scrittura ufficiale, scevra da varianti regionali e da caratteri rari e obsoleti e piena di caratteri necessari per il solo uso quotidiano. Sempre nel 1946, venne promulgata la semplificazione di questi caratteri, che comunque non è estesa come quella che ha riguardato i caratteri in uso nella Cina continentale. La loro semplificazione viene detta shinjitai 新字体, mentre i caratteri tradizionali sono chiamati Kyūjitai (舊字體/旧字体) e, nonostante la sostituzione, non sono mai stati banditi per legge, ragion per cui si possono ancora usare. Pochi anni dopo, il 5 luglio 1956, con un annuncio del Japanese Language Council, molti kanji rari e non presenti nella lista vennero sostituiti con kanji più comuni (questa usanza è detta kakikae 書きかえ) o con il kana (mazegaki 交ぜ書き).

Nel 1981, la lista di 1850 caratteri venne sostituita con quella che è la lista di jōyō kanji (常用漢字), che oggi è la lista ufficiale di 2136 kanji di uso corrente (la versione più aggiornata risale al 2010). Tutti questi caratteri vengono insegnati durante l'istruzione obbligatoria anno dopo anno, in base a una suddivisione ufficiale (e.g. i 1026 kanji usati nei 6 anni di scuola elementare in Giappone si chiamano kyōiku kanji 教育漢字 e l'ultimo aggiornamento di questa sotto-lista è del 2020).

Nel 1946, in base a un decreto ministeriale, venne sancito che i kanji selezionabili come nome di persona si potevano estrarre solo dai Tooyoo kanji. Solo successivamente venne rilasciata quella che sarà nota come la lista di Jinmeiyoo kanji, cioè i kanji da cui, per legge, si può selezionare il nome personale di una persona. La versione più aggiornata, risalente al 2017, ne contiene 863. Caratteri come 痔, che indica le emorroidi, vennero scartati da questa lista.

Queste due riforme che riguardano i kanji sono state affiancate a una riforma del kana, tale per cui due sillabe obsolete, ゐ/ヰ wi e ゑ/ヱ we, vennero epurate. Tutti i kanji che non fanno parte delle due liste ufficiali vengono detti Hyōgai kanji 表外漢字.

Paragoni con gli hanja coreani e gli hán tự vietnamiti

I kanji sono l'analogo degli hanja (漢字), cioè i sinogrammi presi in prestito dai coreani per scrivere (neanche loro avevano un alfabeto proprio) durante un periodo di espansione del buddismo cinese nella penisola coreana. Questo ingresso di caratteri è stato accompagnato dall'ingresso di una larga quantità di lessico cinese, accomodato alla lingua coreana e detto "lessico sino-coreano", che oggi forma il 57% del lessico coreano. Gli hanja, siccome erano adatti a scrivere i prestiti sino-coreani ma erano inadatti alla lingua coreana (come il giapponese, era ed è dotata di morfologia) venivano usati in modo analogo al man'yoogana giapponese (il sistema di scrittura in questione si chiama hyangchal). In alternativa, erano stati affiancati a un alfabeto molto snello e confezionato apposta dal re Sejong il Grande (세종대왕, 世宗大王) della Dinastia Joseon (조선, 朝鮮) nel 1443 e promulgato nel 1446, detto hangeul (한글). Era stato formato non a partire da una stilizzazione dei caratteri hyangchal, ma dalla stilizzazione di una serie di disegni che mostravano la posizione della lingua nel cavo orale (per esempio, il simbolo ㅁ indica il suono /m/ e rappresenta una bocca chiusa). L'alfabeto hangeul ha un utilizzo analogo ai due kana giapponesi, mentre gli hanja erano usati per scrivere il lessico sino-coreano e coreano con un accomodamento identico a quello giapponese: un hanja in isolamento ha una pronuncia coreana (per esempio, 水 indica l'acqua, è anche un Radicale Kangxi e, in coreano, si pronuncia "mul"), mentre un intero vocabolo sino-coreano ha una pronuncia cinese, che però è composta da una pronuncia unica con poche pronunce multiple in dei casi sporadici (per esempio, nella parola 水道, che indica il canale idrico, "sudo", si pronuncia "su"). Il carattere, nei testi antichi, veniva affiancata da un puntino per indicare un'intonazione crescente e due punti in colonna per indicare un'intonazione discendente. L'hangeul veniva anche usato in modo analogo al furigana. Il "furigana" coreano non ha un nome preciso ma, in editoria, quando dei piccoli caratteri si affiancano ad altri caratteri con funzione esplicativa, questo fenomeno si dice "ruby", i caratteri vengono detti "ruby characters" e in coreano la parola "ruby" si trascrive con una traslitterazione fonetica perfetta, 루비. Come già accennato, i coreani hanno poi introdotto i sinogrammi in Giappone. Gli hanja non hanno mai subito semplificazioni, accanto a loro sono stati creati dei caratteri nazionali detti "gukja" 国字 e sono studiati nell'istruzione obbligatoria: in Corea del Sud, la lista ufficiale di hanja con cui si deve entrare in contatto durante la scuola media e superiore (16 agosto 1972, aggiornata una sola volta il 31 dicembre 2000) ne contiene 1800; in Corea del Nord, 3000. Tuttavia, nella vita quotidiana, non vengono usati. La loro pronuncia è molto conservativa, siccome preserva molte caratteristiche del Primo Cinese Medio. Quindi, ci sono molte analogie tra gli hanja e i kanji, anche se non coincidono in toto.

Quanto al Vietnam, anche i vietnamiti non avevano un alfabeto e hanno preso a prestito in un periodo che grossomodo corrisponde alla Dinastia Tang (618 d.C.) i sinogrammi per scrivere, insieme alla grammatica cinese arcaica, il wenyan. Quindi, nell'ordine, i coreani sono stati i primi a prenderli a prestito, poi li hanno passati ai giapponesi e infine sono stati adottati dai vietnamiti. I sinogrammi in Vietnam servono a scrivere i prestiti sino-vietnamiti, sono detti hán tự e non sono mai stati semplificati. La loro pronuncia è unicamente sino-vietnamita, non hanno una pronuncia nativa se usati in isolamento e questa pronuncia è anch'essa molto conservativa siccome ritiene molte caratteristiche fonetiche del Primo Cinese Medio, osservabili anche negli hanja e, in parte, nei kanji. Le parole native vietnamite venivano trascritte con un vastissimo corpus di caratteri nativi coreani, detti quoc tự. Questi ultimi non sono mai stati formalizzati e dunque sono pieni di varianti. Tutto il sistema di scrittura formato da hán tự e quoc tự viene detto "chữ nôm". Il chữ nôm è stato affiancato da un alfabeto latino provvisto di diacritici per indicare la modulazione tonale (il vietnamita è una lingua tonale: la nascita del tono crescente in vietnamita e Primo Cinese Medio deriva dalla caduta di un colpo di glottide/stacco glottale a fine sillaba, che equivale a un colpetto di tosse, mentre il tono discendente in entrambe nasce dalla lenizione e caduta di una *-s a fine sillaba). L'alfabeto latino in questione era basato sulla pronuncia portoghese e confezionato dai missionari portoghesi arrivati in Vietnam nel '600 (il primo dizionario di vietnamita scritto da un europeo è il Dictionarivm Annamiticvm, Lvsitanvm et Latinvm di Alexander de Rhodes, pubblicato a Roma nel 1651, scritto unicamente in alfabeto latino e contenente il vietnamita, il portoghese europeo e il latino classico). A essi, si affiancano anche dei dizionari di vietnamita unito agli hán tự (es. il dizionario in latino di Pigneau del 1773, Dictionario Annamitico-Latinum, pubblicato postumo da Jean-Louis Taberd nel 1838). Mentre i kanji sono tuttora usati e gli hanja sono pressoché in disuso ma sono studiati nelle scuole, i chữ nôm in Vietnam sono stati aboliti per decreto imperiale nel 1918 e l'alfabeto latino, il quoc ngu', prese il sopravvento nell'educazione obbligatoria. In coreano, questo alfabeto si usa perlopiù solo per romanizzare l'hangeul, mentre in giapponese si usa per romanizzare i kana e la pronuncia dei kanji (il sistema più usato è quello Hepburn, dal nome di un missionario cristiano che nel 1867 ha pubblicato un celebre dizionario di giapponese-inglese)

Evoluzione storica

Per contestualizzare e legare i kanji alle varietà linguistiche del giapponese lungo la storia e a tratti storici del Giappone, è utile legare i tre in un breve resoconto storico suddiviso in ere, a loro volta legate alle varietà linguistiche. Simili cenni storico-linguistici sono ancora più importanti nello studio dei chu nom vietnamiti.

Introduzione e Periodo Jomon (?)

La prima fase nota del giapponese è di difficile datazione precisa ed è il Proto-Giapponese (Proto-Japanese oppure Proto-Japonic) 日本祖語, una forma non attestata ma ricostruita attraverso i dati linguistici a disposizione con la comparazione, metodo usato pure con la ricostruzione di lingue come il Proto-Germanico, il Proto-Indoeuropeo, l'Old Chinese, la pronuncia del Primo Cinese Medio ecc. Siccome la lingua non è attestata, ogni suo suono e parola è affiancato da un asterisco, largamente usato negli studi di filologia. Questa varietà era la base di tutte le varietà di giapponese, inclusi i dialetti (e.g. dialetto di Okinawa) e le lingue delle isole Ryukyu (dette anche "Isole Pescadores"). L'origine del giapponese è controversa, come anche la sua classificazione esatta in una famiglia linguistica. Quanto alla datazione del Proto-Giapponese, se si prende come riferimento l'inizio del Giapponese Antico, esso risale a prima del 710 d.C. Prima di questa data, le quattro ere individuate sono quelle appartenenti al paleolitico e al neolitico (anche in Cina c'erano numerose culture neolitiche, prima che esistesse un territorio dominato da un sovrano ma non imperatori, come le dinastie Xia 夏朝, Shang 商朝 e Zhou 周朝) e due periodi pre-imperiali.

Il primo periodo noto della storia giapponese è quello Jōmon (縄文時代, Jōmon jidai), 14.000 a.C.-1000 a.C., in cui l'arcipelago giapponese (che si stava via via separando geograficamente dalla costa cinese durante l'ultima era glaciale) era abitato dai cacciatori, pescatori di salmone e raccoglitori che si sono poi sedentarizzati costruendo le case a fossa (pit-house), coltivando il riso nelle risaie e imparando a lavorare il bronzo e il ferro in metallurgia. Il nome dell'era deriva dall'usanza di costruire i vasi mettendo il materiale in uno stampino fatto di corda arrotolata per decorare la superficie del vaso. Una volta tolta la corda, sulla superficie del vaso restavano i segni della corda, una sorta di motivo/texture decorativa. Di questo periodo, restano molti artefatti di cultura materiale, inclusi gioielli fatti con le conchiglie (nella Cina antica, invece, si usavano come moneta; poi venne inventata la moneta, che poteva avere anche la forma di una conchiglia) e delle statuine delle Dogū (土偶). Il periodo Jomon è suddivisibile in più sotto-periodi in primis in base al tipo di ceramiche prodotte. Nel periodo Jomon finale, iniziarono i primi rapporti con gli abitanti della penisola coreana.

Periodo Yayoi (?)

Il secondo periodo noto è quello neolitico, Periodo Yayoi (弥生時代, Yayoi jidai), 1000 a.C.-300 d.C. In questo periodo, il gruppo di agricoltori Yayoi, proveniente dalla Corea, si è mescolato in modo più o meno violento con i Jomon. Il nome "Yayoi" deriva da una località di Tokyo in cui si trovarono dei resti di questa cultura, che non si limitano a vasi costruiti ancora alla maniera dei Jomon, ma anche a campane cerimoniali di ferro Dōtaku (銅鐸) e attrezzi agricoli e armi fatti entrambi in ferro. A questo periodo risale la diffusione delle lingue giapponiche ("Japonic Languages") nell'arcipelago. Verso la fine di quest'era, ci sono i primi resoconti sui giapponesi nelle opere cinesi. Al tempo, in Cina regnava la Dinastia Han, che successe ai Qin, la prima dinastia imperiale che unificò la Cina dopo un lungo periodo di guerre tra feudi. Gli Han registrano il primo nome noto del Giappone, "Wa" (倭), "storpio, distante, sottomissivo" (Putonghua: wo3). Il carattere poi è stato sostituito con 和 "Wa", che indica il concetto di armonia. Sempre a questo periodo risalgono i primi contatti con la Dinastia Han orientale, cinese. In generale, i cinesi indicavano anticamente i non-cinesi con il carattere 夷 yi2, che indica i "barbari". Il carattere rappresenta un uomo con le braccia distese 大 e con un arco 弓 sulla schiena. Un nome di un paese dentro il territorio di "Wa" indicato dai cinesi è Yamatai-koku o Yamato-koku (邪馬台国), ma non si sa se ha un legame con Yamato (大和国), il secondo nome noto del Giappone, dal nome di un'omonima etnia, e oggi nome di una provincia giapponese. Questo paese sarebbe stato governato dopo un periodo di guerre civili da una regina e sciamana la cui esistenza è oggetto di dibattito, Himiko o Pimiko (卑弥呼). I cinesi passarono poi il concetto di società gerarchica agli Yayoi. I cinesi stessi poi sono gli inventori di molte filosofie orientali come il confucianesimo e il daoismo, entrate con il passare del tempo in Giappone. Infine, in questo periodo sarebbe esistito il primo Imperatore del Giappone, che però è una figura leggendaria insieme ai 10 imperatori successivi. Il suo nome è Jimmu (神武天皇, Jinmu-tennō), avrebbe regnato dal 660 a.C. al 585 a.C. dopo la cattura di Yamato e diceva di essere il figlio del Dio Sole Amaterasu.

Periodo Kofun (Proto-giapponese)

il Periodo Kofun 古墳時代 (300-538) è quello in cui i giapponesi iniziano a raccogliersi sotto l'autorità di un unico leader (Ōkimi 大王, Grande Re) di Yamato, che però non ha ancora il titolo di "Imperatore" cioè il Tennō (天皇), tenendo conto che gli imperatori di cui si ha notizia anche per gran parte di questo periodo sono figure leggendarie o problematiche da definire. Questi leader erano seppelliti in dei tumuli a forma di buco di serratura detti "kofun" 古墳, riempiti al loro interno di statue di terracotta che raffiguravano guerrieri e cavalli, gli Haniwa (埴輪). Questi leader si espansero tramite accordi con i capi locali o guerre (ogni clan 豪族 gōzoku, aveva un patriarca 氏上, Uji-no-kami, incaricato di occuparsi dei rituali propiziatori al Dio del clan, il kami 神). Alcuni di questi clan avevano origini cinesi o coreane (gli stranieri del tempo sono indicati con il termine 渡来人 toraijin) e alcuni dei membri erano capaci di scrivere con i sinogrammi. A questo periodo risale uno dei primi artefatti giapponesi che reca dei sinogrammi, la Spada di Inariyama (稲荷山古墳出土鉄剣, Inariyama kofun shutsudo tekken), prodotta forse nel 531 e appartenente a un guerriero, Wowake Omi 乎獲居臣. Un esempio di clan aventi origini cinesi è quello degli Hata (秦), formato da discendenti dell'Imperatore Qin e che introdusse la sericoltura (coltivazione del baco da seta) in Giappone. Gli Okimi avevano rapporti con i cinesi, a quel tempo non sotto una guida imperiale (il periodo dei Tre Regni e Dinastie del Nord e del Sud finisce con l'unificazione sotto la Dinastia Sui nel 589). I cinesi hanno registrato i nomi di 5 Okimi, i 倭の五王, i Wa no go ō, i "5 Sovrani di Wa", cioè San (讃), Chin (珍), Sai (濟), Kō (興) e Bu (武; la pronuncia più antica è "Mu"). Nel periodo Kofun, il buddismo entrò in Giappone portato da monaci indiani (chiamavano il Giappone "扶桑" Fusō) e, nel periodo successivo, con i monaci cinesi e coreani. Il Buddismo in Giappone è la religione più diffusa insieme allo Shintoismo. Ma la più grande introduzione a livello linguistico del periodo è l'introduzione dei sinogrammi in Giappone, attestato non solo dalla Spada di Inariyama, ma pure dal Nihon Shoki. Stando al resoconto di quest'ultima opera, sono stati introdotti come già accennato da un monaco leggendario coreano del Regno di Baekje, Wani, al tempo dell'Imperatore Ōjin (応神天皇, Ōjin-tennō), un altro Imperatore problematico da definire. Ojin regnò dal 270 al 310, ma i kanji sarebbero stati introdotti in Giappone più tardi, intorno al 404. Poco dopo, nel 453, è iniziato il regno di Ankō (安康天皇, Ankō-tennō), il primo Imperatore su cui c'è consenso circa la sua esistenza effettiva (r. 453-456, morto assassinato per una vendetta). Forse Anko era uno dei 5 Sovrani di Wa, Kō 興.

Periodo Asuka (Proto-giapponese)

Il Periodo Asuka 飛鳥時代 (538-710), periodo che prende il nome dall'omonima regione, è contrassegnato da grandi cambiamenti sociali a causa della diffusione del Confucianesimo, insegnato ai burocrati della corte. In questo periodo, il Giappone da "Yamato" o "Wa" viene chiamato "Nippon", 日本. La corte imperiale era a Yamato, oggi "Nara" ma non aveva una capitale fissa. Su modello cinese, venne creato un apparato statale imperiale verticistico e venne adottata la scrittura cinese con la grammatica cinese classica per comunicare. La pronuncia del tempo, adattata a quella giapponese, era quella del Primo Cinese Medio, parlato durante le Dinastie del Nord e del Sud e le Dinastie Sui e Tang. Questa pronuncia è quella registrata in rimari come il Qieyun. Contemporaneamente al Confucianesimo, si diffuse il Buddismo in modo capillare a partire in particolare dal 552, quando il Re Seong di Baekje (聖明王) mandò un gruppo di monaci con dei sutra in missione presso l'Imperatore Kinmei (欽明天皇), che si stava insediando (r. 539-571). Sempre nello stesso periodo, si diffuse anche il Daoismo in Giappone. Nel 645-649 si colloca la riforma Taika (大化の改新, Taika no kaishin), influenzata dal Confucianesimo e mirata a aumentare la centralizzazione del potere: venne abolita l'ereditarietà dei titoli nobiliari, il codice di leggi venne riformato, venne istituita la leva militare e la tassa sulla terra, il territorio di Nippon venne suddiviso in 66 provincie e venne istituito un sistema di esami simili agli Esami Imperiali cinesi ma aperto solo ai figli dei nobili. L'ultimo grande atto storico è l'inizio della diffusione delle monete in Giappone: nel 708 vennero coniate le prime monete in rame con un buco in mezzo (Wadōkaichin 和同開珎), alla maniera cinese (il buco serviva per legarle con lo spago e formare una collana, per comodità o per creare un monile). A questo periodo (650-750 circa) risalgono i mokkan (木簡), cioè delle tavolette lunghe e sottili di legno su cui i giapponesi hanno scritto in kanji dei messaggi semplici in tono colloquiale. Il linguaggio usato è il Wenyan e l'Old Japanese. Simili tavolette, dette "mokgan", sono state trovate pure in Corea.

Periodo Nara (Old Japanese)

Il 710-794 è detto Periodo Nara 奈良時代: nel 710 per ordine dell'Imperatrice Genmei (元明天皇) venne istituita la prima capitale fissa dell'Impero Giapponese per imitare Chang'an (Dinastia Tang). La città designata fu Heijō-kyō (平城京), rinominata Nara. Si smise quindi di cambiare la capitale al momento della morte dell'Imperatore (si credeva che, alla sua morte, il posto diventasse inquinato). In questo periodo è collocato la prima varietà di vera e propria lingua giapponese, il Giapponese Antico (Old Japanese), 上代日本語. Sono poi scritte le prime opere giapponesi di storia del Giappone, come il Kojiki e il Nihon Shoki. Sono poi state scritte le waka, cioè le poesie giapponesi del periodo Nara, 和歌 o 倭歌. Molte di queste sono state scritte con i kanji solo e unicamente per rendere i suoni delle sillabe (utilizzo man'yogana) e la più grande antologia di waka del periodo è proprio il Man'yoshu. Per alleviare il carico economico sulla capitale, il sistema di potere fu decentralizzato, salvo poi ricentralizzarlo con un riassetto e uno spostamento della capitale.

Periodo Heian (Primo Giapponese Medio)

Il 794-1185 è detto Periodo Heian 平安時代 dal nome della capitale designata, oggi detta Kyōto (京都). In questo periodo si parlava il Primo Giapponese Medio (Early Middle Japanese) o "Giapponese Tardo-antico" , 中古日本語. In questo periodo si colloca l'invenzione del kana 仮名 attribuita a Kūkai 空海 (774-835), un monaco buddista che fondò la setta esoterica Shingon (真言宗, Shingon-shū). Contemporaneamente, si assiste all'incremento del potere dei samurai 侍, una casta di guerrieri che faceva da guardia ai clan nobili (per esempio il clan Fujiwara 藤原, il più potente del tempo). I samurai potevano essere poi promossi a signori feudali (大名, Daimyō), che a loro volta potevano assoldare i samurai per proteggere le loro terre, ripagandoli in moneta o anche in terra e viveri. Avevano poi l'obbligo di coltivare una forte morale, la lealtà al proprio padrone che si spingeva fino al sacrificio, la frugalità, la padronanza delle arti marziali e dell'uso della katana (Kenjutsu, "l'Arte della Spada" 剣術). Questo insieme di valori veniva chiamato Bushido, "la Via del Guerriero" (武士道; la parola comunque è stata coniata durante il Periodo Edo). I rōnin (浪人) invece erano i samurai che, alla morte del loro padrone, non commettevano il suicidio (seppuku/harakiri 腹切り), ma diventavano dei guerrieri erranti e senza padrone. In alternativa, erano samurai che avevano perso il favore del loro padrone. Sempre in questo periodo nasce la figura dello shōgun (将軍), cioè un generale che combatteva le tribù giapponesi che erano ostili al governo centrale, es. gli Emishi 蝦夷. Il più grande capolavoro letterario del periodo è il Genji monogatari, 源氏物語 della poetessa Murasaki Shikibu 紫 式部, una delle opere di letteratura di corte del tempo, ed è affiancato da "Note del guanciale" (枕草子, Makura no Sōshi) di Sei Shōnagon (清少納言), anche lei dama di corte, e dalla raccolta di poesie Iroha, di autore incerto. Questi lavori si affiancano poi a numerose calligrafie e opere vernacolari, che esplosero proprio per l'invenzione del kana, affiancato ai kanji. Verso la fine del periodo, due clan di nobili, i Taira 平 e i Minamoto 源, subirono un'ascesa, tale per cui il potere dei Fujiwara fu minacciato. Nel 1156, scoppiò una ribellione (Ribellione Hōgen 保元の乱, Hōgen no ran) per una questione di successione al trono imperiale e i clan Taira e Minamoto sconfissero in una breve guerra civile i Fujiwara. Poco dopo, un'altra breve guerra civile (Ribellione Heiji 平治の乱, Heiji no ran) nel 1159 e un'altra guerra civile molto più ampia (Guerra Genpei 源平合戦, Genpei kassen) nel 1185 a seguito di un colpo di Stato dei Taira (1179) portarono alla sconfitta del clan Taira da parte dei Minamoto.

Periodo Kamakura (Tardo Giapponese Medio)

Il Periodo Kamakura 鎌倉時代 va dal 1185 al 1573. In questo periodo si parla la varietà detta Tardo Giapponese Medio (Late Middle Japanese, 中世日本語) ed è stato instaurato il primo shogunato della storia del Giappone. Lo shogunato è il governo effettivo di un comandante militare, lo shogun. Per usare il vocabolo giapponese, il governo militare è indicato con "bakufu" (幕府). Il primo carattere è un riferimento alla tenda in cui alloggiava il comandante. Lo shogunato è stato instaurato dal capo del clan vincitore, Minamoto no Yoritomo 源 頼朝. Il nome del periodo invece deriva dalla nuova capitale, Kamakura. In questo periodo continua l'ascesa della casta dei samurai e il vincolo di fedeltà tra un guerriero/vassallo e il padrone della terra fa emergere un sistema feudale in Giappone, paragonabile a quello europeo nell'Alto Medioevo. Lo shogunato degli Yoritomo si dissolve a causa dei dissidi interni tra membri, tali per cui il potere non si consolidò mai. Una celebre opera del tempo, lo Hōjōki (方丈記, 1212) di Kamo no Chōmei (鴨 長明), un ex-politico e musicista (sapeva suonare il koto e il biwa) che si ritirò dal mondo per diventare monaco buddista, descrive il caos del periodo in cui è vissuto e guarda il mondo con uno sguardo pessimista, spiegando come ogni cosa sia effimera (無常). Tutto il periodo Kamakura infatti fu costellato da guerre e disastri naturali, che diedero una spinta al Buddismo. Queste guerre e dissidi non erano solo interni al clan Minamoto o rivolti a ciò che restava del clan Fujiwara, ma erano anche rivolte ai mongoli, che nel 1279 avevano conquistato la Cina, diventando la Dinastia Yuan, retta da Kublai Khan, nipote di Gengis Khan (Kublai fu il khan che accolse Marco Polo). Durante il khanato, i mongoli chiesero ai giapponesi di diventare uno stato vassallo e pagare i tributi per non essere invasi. Lo shogun rifiutò e, di conseguenza, i mongoli provarono a invadere il Giappone due volte insieme ai coreani di Goryeo. La prima volta fu nel 1274, poco prima della conquista totale della Cina, mentre la seconda volta fu nel 1281. Entrambe le battaglie fallirono perché un tifone, un "Vento Divino" (kamikaze, 神風), distrusse le due flotte. La fiducia nello shogunato come forma di governo aumentò perché i giapponesi capirono come fosse importante avere un buon esercito e un forte governo militare per difendersi dai paesi limitrofi. Lo shougunato Minamoto finì dopo una guerra tra clan (1336-1392), vinto dal clan ribelle degli Ashikaga.

Periodo Muromachi (Tardo Giapponese Medio)

Il Periodo Muromachi (室町時代, Muromachi jidai), in cui si parla ancora il Tardo Giapponese Medio, va dal 1336 al 1573, lungo tutto il periodo in cui è al potere il clan Ashikaga (shogunato Ashikaga). Il primo shogun è stato Ashikaga Takauji (足利 尊氏); il terzo shogun, Ashikaga Yoshimitsu, ha spostato la sede del governo a Kyoto, che al tempo si chiamava Edo ("Muromachi" è il nome di un quartiere di Kyoto). Il potere venne mantenuto in virtù di un bilanciamento di potere tra lo shogun e i daimyo, che avevano ottenuto molto potere nel corso degli anni, e lo shogunato è ricordato anche per i suoi rapporti cordiali con la Dinastia Ming, che aiutò lo shogun nella lotta contro i pirati giapponesi (倭寇, Wakō) in cambio di tributi. Questo periodo è poi contrassegnato dalla fioritura del teatro giapponese, di cui si ricordano il teatro Noh (能), sviluppato da Kan'ami (観阿弥) e Zeami (世阿弥), e il Kyogen (狂言). In questo periodo, gli europei approdarono in Giappone per fini commerciali o religiosi. I primi erano mercanti che, per esempio, avevano venduto i primi archibugi ai giapponesi; i secondi erano perlopiù missionari gesuiti che cercavano di fare proselitismo tra la popolazione, misurandosi con il problema dell'inculturazione e dell'apprendimento della lingua. Tuttavia, alcuni conflitti all'interno del clan indebolirono lo shogunato, la Guerra Ōnin (応仁の乱, Ōnin no Ran, 1467-1477) lasciò Kyoto devastata e indebolì ulteriormente lo shogunato Ashikaga, portando il Giappone all'anarchia. Iniziò dunque un lungo periodo di guerre (Sengoku 戦国, "Stati Combattenti", da non confondere con l'omonimo periodo cinese), durante il quale lo shogunato Ashikaga e il periodo Muromachi finirono perché Oda Nobunaga conquistò Kyoto nel 1568 e depose lo shogun nel 1573.

Periodo Azuchi-Momoyama (Tardo Giapponese Medio)

Il Periodo Azuchi-Momoyama (安土桃山時代) va dal 1573 al 1603 e prende il nome da due fortezze. La prima parte del periodo vede una serie di vittorie del clan Oda contro i clan avversari, anche grazie all'uso degli archibugi introdotti dagli europei. Questa serie di vittorie si arresta quando Oda Nobunaga (織田 信長) viene ucciso a tradimento da uno dei suoi generali, Akechi Mitsuhide: mentre Oda era in un tempio a Kyoto (il tempio Honnō) senza soldati di guardia per prendersi un momento di riposo da un viaggio, Akechi lo fece circondare da un gruppo di ribelli. Dopo uno scontro armato, Oda e il figlio si suicidarono mentre il tempio fu dato alle fiamme per loro stesso ordine. La riunificazione del Giappone nel 1590 e la sconfitta di tutti i clan rimanenti fu portata avanti da Toyotomi Hideyoshi (豐臣秀吉). Tuttavia, il clan Hideyoshi fu subito indebolito dalla sconfitta nelle due guerre di Corea, pianificate per conquistare la Cina della Dinastia Ming. Hideyoshi venne sconfitto nelle due Guerre Imjin (1592-1598) per la resistenza della Dinastia Joseon e della Dinastia Ming. Poco prima della seconda sconfitta, Toyotomi Hideyoshi morì, designando come erede il figlio di 5 anni, Toyotomi Hideyori, che avrebbe dovuto essere sostenuto da un gruppo di 5 capiclan potenti. Quando scoppiarono i dissidi in questo gruppo, il Giappone piombò nuovamente nel caos, finché uno di questi clan, i Tokugawa, riuscì a prevalere nella battaglia di Sekigahara (1600) contro il clan Toyotomi. Tre anni dopo viene fondato da Tokugawa Ieyasu (徳川 家康) lo shogunato Tokugawa, ponendo fine al Periodo Azuchi-Momoyama.

Periodo Edo (Primo Giapponese Moderno)

Il Periodo Edo 江戸時代 va dal 1603 al 1868 e prende il nome da "Edo", il vecchio nome di Tokyo, in cui si trovava la residenza dello shogun (la capitale era Kyoto). In questo periodo, si parlava la varietà linguistica detta Primo Giapponese Moderno (Early Modern Japanese), 近世日本語. Lungo tutto il periodo il potere è rimasto nelle mani del clan Tokugawa e dei vari daimyo, nonostante gli ultimi scontri con i lealisti di Toyotomi. Il periodo è caratterizzato da un forte isolazionismo rispetto al resto del mondo (Sakoku, 鎖国), tale per cui tutto il periodo fiorente di commercio con gli occidentali (南蛮貿易, Nanban bōeki) terminò. In più, un giapponese per editto non poteva più lasciare il paese; se l'avesse fatto, avrebbe avuto l'ordine di non tornarvi mai più. Dopodiché, il periodo è caratterizzato da episodi di repressione del cristianesimo. La rivolta di cristiani più famosa è la Rivolta di Shimabara (島原の乱, Shimabara no ran), in cui un gruppo di samurai cristiani provò a scagliarsi contro lo shogunato. La sollevazione (1637-1638) venne soffocata nel sangue. Di contro, il lungo periodo di pace del periodo Tokugawa e l'alto tasso di alfabetizzazione a Edo permisero una fioritura culturale (es. il teatro di marionette bunraku, il teatro kabuki, le geishe, il sumo, che comunque era già praticato da secoli prima, ecc.). Il Periodo Edo è anche il momento storico in cui Hanaya Yohei (華屋 与兵衛) inventa la versione moderna del sushi (1820) e in cui sono vissuti i più grandi produttori di stampe che hanno ispirato l'arte occidentale durante il Giapponismo: Kitagawa Utamaro (喜多川 歌麿), Katsushika Hokusai (葛飾 北斎) e Utagawa Hiroshige (歌川 広重). Il potere dei Tokugawa iniziò a calare durante il Tardo Periodo Tokugawa, in cui il malcontento dei giapponesi iniziò a manifestarsi a seguito di numerose carestie a cui lo shogunato non seppe rispondere adeguatamente. Contemporaneamente, lo shogun fu forzato ad aprirsi di fronte alla minaccia degli europei, che erano riusciti a fare capitolare un enorme impero (la Dinastia Qing in Cina) grazie alla superiorità tecnologica in guerra con la Prima Guerra dell'Oppio (1839-1842). Lo shogun dovette accogliere un ambasciatore europeo, il commodoro statunitense Matthew Perry, che forzò il Giappone ad aprire i propri porti al commercio estero nel 1853 con dei trattati ineguali. L'ingresso incontrollato di prodotti stranieri finì col mettere in crisi il mercato giapponese. Tutti questi eventi fecero auspicare agli oppositori una restaurazione, tale per cui l'Imperatore sarebbe dovuto tornare a guidare il Giappone e porre fine al bakufu (幕末, bakumatsu): lo slogan del tempo era "Sonnō jōi" (尊皇攘夷), "venerare l'Imperatore, cacciare i barbari" , riferito agli stranieri. Dopo che varie rivolte contro lo shogun fallirono, la Guerra Boshin 戊辰戦争 Boshin Sensō (1868-1869) riuscì ad abbattere lo shogunato Tokugawa.

Restaurazione Meiji (Giapponese Moderno)

L'Era Meiji (明治, 1868-1912) è l'ultima era presa in considerazione. In quest'epoca, si parla il Giapponese Moderno (Modern Japanese) 現代日本語, tuttora parlato. Il periodo, dopo la fine della Guerra Boshin, è contrassegnato dalla restaurazione dell'Imperatore, detta Restaurazione Meiji 明治維新, e da un periodo di profondo rinnovamento del Giappone. In primis, la capitale fu spostata a Tokyo, che smise di essere chiamata Edo. Tutte le terre furono poste poi sotto la giurisdizione dell'Imperatore e venne ceduta dai daimyo. Le terre del Giappone non vennero più suddivise in "han", 藩 (uno "han" era un territorio di proprietà del daimyo) ma vennero suddivise in prefetture. Alcuni potenti daimyo diventarono ministri o politici di alto rango. Il paese fu poi industrializzato e dotato di un efficiente sistema di infrastrutture di trasporto per persone e merci (la prima ferrovia in Giappone, la Tokyo-Yokohama, risale al 1872). L'industria leggera e pesante (tessile e siderurgica) faceva un largo uso di tecnologie occidentali e il suo monopolio era in mano a potenti clan industriali legati a grandi banche (zaibatsu 財閥). Esempi di questi conglomerati industriali sono Mitsubishi 三菱, Nissan 日産, Kawasaki 川崎, Mitsui 三井 e Sumitomo 住友. La politica fiscale venne modernizzata e la proprietà privata fu legalizzata. Venne istituito un sistema scolastico su modello occidentale, in cui venivano insegnate le scienze occidentali e le lingue straniere. Nel 1890, venne promulgata la prima Costituzione del Giappone, che dichiarava il Giappone una monarchia costituzionale e in cui l'Imperatore era il Capo di Stato e il Primo Ministro era il Capo di Governo. I giapponesi iniziarono a indossare i vestiti occidentali, accantonando in larga misura il kimono. Dopodiché, la casta dei samurai fu de facto abolita con l'introduzione della leva obbligatoria nel 1872. I samurai tentarono una ribellione fallita nel 1877, capitanata dal Saigō Takamori (西鄕 隆盛). Rimasti disoccupati, diventarono imprenditori, come anche alcuni daimyo che contribuirono a formare gli zaibatsu. Infine, il Giappone Meiji divenne una potenza coloniale e avversaria degli europei. Nel 1894-1895 strappò al decadente Impero Cinese l'isola di Taiwan (detta anche "Formosa"), e nel 1904-1905 vinse l'esercito dello Zar di Russia, che si opponeva ai giapponesi. Alcuni anni prima, nel 1876, aveva forzato la penisola coreana ad aprirsi al commercio con un trattato ineguale e, dopo la vittoria contro la Russia nel 1905, istituì un protettorato in Corea, strappata all'influenza di altre potenze straniere. Dopodiché, nel 1910, il Giappone annesse con la forza la Corea e depose Sunjong, l'ultimo Imperatore della Dinastia Joseon. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'Impero Giapponese si estendeva su Taiwan, la Corea, le Filippine, parte della Cina (inclusa l'Isola di Haikou), parte della Mongolia, l'Indonesia, la Malaysia, parte della Papua-Nuova Guinea, il Vietnam, il Laos, la Cambogia, il Brunei e la Thailandia (il 1942 fu l'anno di massima espansione, in piena Guerra nel Pacifico) e svariate isole nell'Oceano Pacifico. L'Era Meiji finisce con la morte dell'Imperatore Meiji nel 1912 e la successione del figlio, incoronato come 大正天皇, Taishō-tennō (1912-1926) e che inaugurerà l'Era Taishō.

I kanji oggi

Oggi i kanji sono ancora usati e fanno parte della scrittura della lingua giapponese, oltre che essere una sua peculiarità.

I 2136 kanji della lista di jōyō kanji sono obbligatori da studiare nell'istruzione superiore e sono necessari per scrivere a mano in modo fluente. La conoscenza di questi stessi caratteri rende la lettura molto scorrevole. La composizione di una parola sino-giapponese è poi facilmente spiegabile e memorizzabile se si guardano i kanji con cui è composta: per esempio, le parole "gakko", "gakusei" e "daigaku" significano "scuola", "studente" e "università", si scrivono 学校, 学生 e 大学 e hanno in comune le sillabe "gaku", che sono la pronuncia del sinogramma 学. Questo carattere indica il concetto di "studio, studiare" e disambigua la comunanza di concetto tra le tre parole. Uno studio filologico dei caratteri in base alle varietà di scrittura arcaiche (la varietà più antica può risalire anche ai gusci di tartaruga e ai vasi di bronzo Zhou) indica anche come mai il carattere si disegna in questo modo: la versione originale, 學, indica un bambino in fasce 子 con sopra due mani che manipolano i listelli di bambù di un abaco. La pronuncia in cinese moderno è "xue2", totalmente diversa, ma in Primo Cinese Medio secondo Baxter, 2011, si pronunciava *haewk, da cui è facile ottenere e imparare "gaku" e la versione coreana, 학 (hak).

Questi kanji sono necessari agli stranieri sia per apprendere la lingua giapponese, sia per superare la certificazione linguistica ufficiale della lingua giapponese, detta JLPT (Japanese Language Proficiency Test) e suddivisa in 5 livelli di difficoltà crescente (il numero 5 è quello più semplice, corrispondente a un A1 secondo il sistema CEFR). Questo test è affiancato da un ulteriore test dedicato ai soli kanji e diviso per livelli, detto Kanji Test.

I kanji, siccome sono sinogrammi con una semplificazione abbastanza marginale, sono anche utili per capire il cinese, soprattutto quando è scritto in caratteri tradizionali. Pertanto, la conoscenza dei kanji rende l'apprendimento della scrittura cinese meno gravosa, dal momento che tutti i caratteri eccetto i kokuji sono in comune e/o sono affiancati da una nuova versione da apprendere, che tuttavia consiste in una semplificazione. Lo stesso ragionamento vale al contrario, se si immagina un parlante straniero o nativo di lingua cinese che desidera imparare il giapponese a partire dai kanji del JLPT o Kanji Test e dal lessico sino-giapponese.

Un ragionamento analogo si può fare in entrambe le direzioni se l'apprendente conosce già gli hanja coreani (lessico sino-coreano, che forma il 57% del lessico coreano) e gli han tu' vietnamiti (lessico sino-vietnamita): chi li conosce può approdare con un vantaggio iniziale al lessico sino-giapponese e viceversa, poiché conosce già dei caratteri, l'ordine dei tratti, delle informazioni sulla pronuncia (con enfasi sulle caratteristiche appartenenti al Primo Cinese Medio) e conosce già i 214 Radicali Kangxi, con cui i sinogrammi si interpretano, ricercano e memorizzano. Queste conoscenze base aiutano anche nella memorizzazione e scrittura dei caratteri nazionali, siano essi kokuji giapponesi, gukja coreani o quoc tu' vietnamiti.

La pronuncia dei kanji permette inoltre di ricostruire la varietà del Primo Cinese Medio, da cui si ricava la pronuncia dei kanji stessi, degli hanja coreani e degli han tu' vietnamiti, dal momento che le loro pronunce sono piuttosto conservative (in particolare, lo sono quella coreana e vietnamita). In altre parole, ritengono molte caratteristiche del Primo Cinese Medio che, nel cinese moderno standard/putonghua, si sono perse ma che sono rintracciabili dai prestiti e da dialetti conservativi come il cantonese, lo shanghainese e i dialetti del gruppo Minnan. Per esempio, dal giapponese si può rintracciare *-t (oggi palatizzatosi in "chi" o modificatosi in "tsu", anticamente pronunciati *ti e *tu dai giapponesi) e *-k. Da un allungamento vocalico, si riottiene la coda nasale -ng, conservata in coreano e cinese moderno e, dalle iniziali del giapponese, si possono pure rintracciare molte consonanti che non si sono palatalizzate in cinese moderno, che si basa sulla varietà di Pechino (e non di Nanchino, in cui non era avvenuta la palatalizzazione). Per esempio, 京 si pronuncia "kyoo" e con questo sinogramma, che indica la capitale, si scrive 北京, cioè "Beijing" (Pechino). La consonante si è palatalizzata ma, dal giapponese (come anche dal coreano e dal vietnamita), si ricava che la consonante era velare e non palatale. La stessa pronuncia in inglese e italiano, Peking e Pechino, indica questa caratteristica. I kanji, insieme agli hanja, han tu' e al dialetto cantonese (conserva gli stop *-p, *-t, *-k e il suono nasale *-m) e shanghainese sono tappe obbligatorie per lo studio del Primo Cinese Medio (viceversa, la conoscenza della pronuncia di un sinogramma in Primo Cinese Medio spiega la pronuncia sino-xenica). Ai kanji, si affianca lo studio della pronuncia storica in base ai furigana, tale per cui si ripescano le sillabe obsolete ゐ/ヰ wi e ゑ/ヱ we, che sono molto preziose per ricostruire e trascrivere dei dittonghi derivati dal Primo Cinese Medio, conservati nelle lingue sino-xeniche e spariti nel giapponese moderno.

Infine, i kanji sono utilizzati da amatori e professionisti nella produzione di calligrafie artistiche, che si possono realizzare con una moltitudine di stili. Per esempio, nello stile a filo d'erba, i caratteri si scrivono con una grafia corsiva e senza discontinuità tra un tratto e l'altro, siccome l'inchiostro sciolto nella scodella viene fortemente diluito con l'acqua.

Tavola dei kanji JLPT1-4 con pronuncia sino-xenica e in Primo Cinese Medio

La tabella, dotata di una pulsantiera, raccoglie tutti i kanji dei primi quattro livelli del JLPT (Japanese Language Proficiency Test; 1 indica qui il livello A1). Accanto a loro, è indicata la pronuncia in giapponese (katakana +latinizzazione roomaji con il sistema Hepburn e l'allungamento vocalico segnalato come "ou" per mettere in mostra la trascrizione di un dittongo o del suono nasale velare "ng" in cinese). Accanto alla pronuncia in giapponese, è indicata la pronuncia in Primo Cinese Medio (Baxter, 2011), basata sulla ricostruzione della fonetica di un noto rimario detto Guangyun. Questa pronuncia, insieme al dialetto cantonese e al coreano moderno (e vietnamita, non presente), mostra delle informazioni sulla pronuncia arcaica. Laddove esistono più pronunce giapponesi, sono state selezionate quelle più vicine alla pronuncia del Primo Cinese Medio (sono perlopiù le go-on e le kan-on; le tousou-on sono in ogni caso scartate insieme alle kan'you-on in svariati casi). Dai dizionari arcaici o opere glossate con il furigana e i ruby characters, conservate e digitalizzate, si possono estrapolare le pronunce nelle varietà più arcaiche delle lingue sino-xeniche/della sinosfera (le interpretazioni). Infine, nella tabella è disponibile anche la pronuncia in cinese moderno standard/putonghua traslitterata con il pinyin e la versione semplificata dei kanji usata in cinese moderno, che rende alcuni kanji più riconoscibili. Nel Guangyun, un piccolo numero di caratteri è irreperibile. Nella lista, sono presenti due kokuji. Tutti quelli in *ny- hanno in giapponese una versione che inizia per j- palatale, che si pronunciava *z- /d͡z/.

Se si vuole affiancare la lista di kanji a una ricostruzione filologica dell'origine del sinogramma e del suo significato originale con preambolo, è disponibile una ricostruzione filologica dei sinogrammi sia cinesi che usati dai giapponesi presenti nell'HSK4 (B2) integrale, a cui si aggiungono i radicali Kangxi, che idealmente sono preliminari alla loro analisi, memorizzazione e scrittura. Il Primo Cinese Medio, derivato dall'Old Chinese/cinese antico, completa il quadro perché spiega la pronuncia sino-giapponese, delle altre lingue sino-xeniche, dei dialetti cinesi meridionali e le differenze con la pronuncia cinese moderna. Laddove la pronuncia in Primo Cinese Medio non è disponibile per un qualche motivo, viene indicata la pronuncia con il fanqie, preso in quasi tutti i casi dalla glossatura dello Shuowen Jiezi di Xu Xuan.

Kanji

漢字

+简体

Katakana e Romaji

カタカナ , ローマ字

(on'yomi 音読み)

Hanja

韓國語

(hangeul)

Cantonese

广东话

(Jyutping)

粤拼

Han tu'

(漢字)

Chu' Nom

Primo cinese medio

(Baxter, 2011)

中古汉语

*-p/t/k

*-m/ŋ

-n

Pinyin

拼音

(cifra-tono)

1イチ ichijat1nhất (irr.)'jit*-tyi1

+sandhi

1シチ shichicat1thấttshit*-tqi1
1萬, 万モン mon

バン ban

マン man

maan6vạnmjonH-nwan4
1サン san < サム samusaam1tam, tám, tạmsam(H)*-msan1
1ジョウ jou < ジヤウ zyau

ショウ shou < シヤウ syau

soeng5thướng, thượngdzyangH,

dzyangX

-ngshang4
1下 (丅)ゲ ge

カ ka

haa6há, hạhaeH, haeXxia4
1チュウ chuuzung1trung, trúngtrjuwng-ngzhong1
1キュウ kyuugau2cưu, cửukjuwXjiu3
1ニ niji6nhịnyijHer4
1ゴ gong5ngũnguXwu3
1ニン ninjan4nhân, nhơnnyinren2
1キン kin < キム kimu

コン kon < コム komu

gam1kimkim*-mjin1
1キュウ kyuujau1hu, hưuxjuwxiu1
1ガ ga

カ ka

ho4hahe2
1セン sensin1tiên, tiếnsen(H)-nxian1
1ニュウ nyuu < ニフ nifujap6nhậpnyip*-pru4
1八 (丷)ハチ hachibaat3bátpeat*-tba1
1ロク roku

リク riku

륙, 육luk6lụcljuwk*-kliu4
1円,

圆 < 圓

エン en < ヱン wenjyun4viênhjwen-nyuan2
1シュツ shutsu (< syuti)ceot1xuý, xuấttsyhwit*-tchu1
1ホク hokubak1bắcpok*-kbei3
1ジュウ juu < ジフ jifu

ジッ ji +tensificazione

sap6thậpdzyip*-pshi2
1セン sencin1thiêntshen-nqian1
1ゴ gong5ngọnguXwu3
1ハン hanbun3bánpanH-nban4
1ナン nan < ナム namunaam4namnom*-mnan2
1ユウ yuujau5hữuhjuwXyou3, you5
1ユウ yuujau6hữuhjuwHyou4
1メイ mei

ミョウ myou

ming4danh (irr.)mjieng-ngming2
1四 (亖)シ shisei3tứsijHsi4
1国 < 國

(囯)

コク kokugwok3quốckwok*-kguo2
1ド do

ト to

tou2thổthuX, duXtu3
1ガイ gai < グワイ gwaingoi6ngoạingwajHwai4
1ダイ dai

タイ tai

ダ da

대, 다daai6thái, đạidajH;

daH

dai4;

da4

1テン tentin1thiênthen-ntian1
1ニョ nyo녀, 여neoi5nhữ, nứ, nữ, nựnrjoXnv3
1シ shi

ツ tsu

zi2tí, tý, tửtsiXzi3, zi5
1学 < 學ガク gakuhok6họchaewk*-kxue2
1ショウ shou < セウ seusiu2tiểusjewXxiao3
1サン san

セン sen

saan1san, sơnsrean-nshan1
1川 (巛)セン sencyun1xuyêntsyhwen-nchuan1
1サ sazo2tá, tảtsaH, tsaXzuo3
1ネン nen년, 연nin4niênnen-nnian2
1後, 后ゴ gohau6hấu, hậuhuwX, huwHhou4
1ニチ nichijat6nhật, nhựtnyit*-tri4
1時, 时ジ jisi4thìdzyishi2
1書, 书ショ shosyu1thưsyoshu1
1ゲツ getsu < グヱツ gwetu

ガツ gatsu < グワツ gwatu

jyut6nguyệtngjwot*-tyue4
1モク mokumuk6mộcmuwkmu4
1ホン hon

("pon" in "Nippon")

bun2bôn, bản, bổnpwonX-nben3
1来 < 來ライ rai래, 내loi4lai, lãilojlai2
1東, 东トウ toudung1đôngtuwng-ngdong1
1コウ kou

ギョウ gyou

gaau3hiệu, hàohaewHxiao4
1ボ bomou5mô, mẫumuwXmu3
1毎 (每)マイ maimui5mỗimwoj(H), mwojXmei3
1気,

气 < 氣

キ ki

ケ ke

hei3khíkhj+jHqi4
1スイ suiseoi2thuỷsywijXshui3
1カ kafo2hoảxwaXhuo3
1フ fufu6phụ, phủbjuXfu4
1セイ sei

ショウ shou

saang1sanh, sinhsraeng-ngsheng1
1ナン nan < ナム namunaam4namnom*-mnan2
1ハク haku

ビャク byaku

baak6bạchbaek*-kbai2
1聞, 闻モン mon

ブン bun

man4văn, vấn, vặnmjun-nwen2
1ゴウ gou < ガウ gau

ギョウ gyou < ギヤウ gyau

hang4hàng, hànhhang, hangH > hang2

haeng(H) > xing2

-nghang2, xing2
1西セイ seisai1tây, têsejxi1
1見, 见ケン kengin3kiến, hiệnkeanH, kenH-njian4
1話, 话ワ wa

カイ kai

waa6thoạihwaejHhua4
1語, 语ゴ go

ギョ gyo

jyu5ngứ, ngữ, ngựngjoXyu3
1読,

读 < 讀

ドク doku

トク toku

독, 두duk6độduwk*-kdu2
1車 < 车シャ shace1xa (irr.)tsyhaeche1
1キン kin < キム kimu김, 금gam1kimkim*-mjin1
1長 < 长チョウ choucoeng4tràng, trướngdrjang-ngzhang3
1間 < 间カン kan

ケン ken

gaan1gian, giánkean-njian1
1ウ ujyu5vú, vũ, vụhjuXyu3
1電 < 电デン dendin6điệndenH-ndian4
1ジキ jiki

ショク shoku

sik6thựczyik*-kshi2
1高 (髙)コウ kou < カウ kaugou1caokawgao1
2フ fu

ふつ futsu

부, 불bat1bưu, bấtpjuw

(+versione in *-t)

(*-t)bu4 +sandhi
2世 (丗)セイ seisai3thếsyejHshi4
2シュ shuzyu2chủ, chúatsyuXzhu3
2ジ ji

ズ zu

si6sựdzriHshi4
2キョウ kyou < キヤウ kyau

ケイ kei

ging1kinhkjaeng-ngjing1
2シ shi

ジ ji

si6dzriXshi4
2ダイ dai

タイ tai

doi6đạidojHdai4
2イ iji5yiXyi3
2会 < 會カイ kai < クワイ kwaiwui2cối, hộihwajH > hui4

kwajH > kuai4

hui4, kuai4
2ジュウ juu < ヂユウ dyuu

チュウ chuu

zyu6trú, trụdrjuHzhu4
2体 < 體タイ tai

テイ tei

tai2thể(他禮切)ti3
2サク sakuzok3táctsak*-kzuo4
2使シ shisai2sứ, sửsriH, sriXshi3
2シャク shaku

セキ seki

ze3tsjaeH, tsjek*-kjie4
2ゲン gen < グヱン gwen

ガン gan < グヮン gwan

jyun4nguyênngjwon-nyuan2
2ケイ kei < クヱイ kwei

キョウ kyou < キヤウ kyau

hing1huynh, huốngxjwaeng-ngxiong1
2コウ kougung1côngkuwng-nggong1
2写 < 寫シャ shase2tảsjaeXxie3
2冬 < 鼕トウ toudung1đôngtowng-ngdong1
2セツ setsucit3thiếttshet*-tqie1, qie4
2別, 别ベツ betsubit6biệtbjet, pjet*-tbie2
2リキ riki

リョク ryoku

력, 역lik6lựclik*-kli4
2メン men

ベン ben

min5miễn, mẫnmjenX-nmian3
2動, 动ドウ doudung6độngduwngX-ngdong4
2イ iji1y, ế'ejHyi1
2キョ kyo

コ ko

heoi3khu, khứ, khửkhjoH, khjoXqu4
2コウ kou

ク ku

hau2khẩukhuwXkou3
2コ kogu2cổkuXgu3
2ダイ dai

タイ tai

toi4thai, đàidoj, thojtai2
2ドウ doutung4đồngduwng-ngtong2
2ミ mi

ビ bi

mei6vịmj+jHwei4
2ヒン hin

ホン hon

ban2phẩmphimX*-mpin3
2員, 员エン en < ヱン wen

イン in < ヰン win

jyun4viên, vânhjwen-nyuan2
2問, 问モン monman6vấnmjunH-nwen4
2図,

图 < 圖

ズ zu < ヅ tu

ト to

tou4đồdutu2
2ジ ji

チ chi

dei6địadijHdi4
2ドウ dou < ダウ dau

トウ tou < タウ tau

tong4đàng, đườngdang-ngtang2
2場, 场ジョウ jou < ヂヤウ dyau

チョウ chou < チヤウ tyau

coeng4tràng, trường(直良切)-ngchang3
2売,

卖 < 賣

メ me

バイ bai

maai6mạimeaHmai4
2ガ ga

ゲ ge

カ ka

haa6giá, giạ, hạhaeHxia4
2セキ sekizik6tịchzjek*-kxi1
2タ tado1đataduo1
2ヤ yaje6dạyaeHye4
2マイ maimui6muộimwojHmei4, mei5
2姉 < 姊,

(oggi

jie3, jie5)

シ shi

(姐, 저)

zi2tỉ, tỷtsijXzi3
2シ shici2thí, thỉ, thuỷsyiXshi3
2ジ ji (< zi)zi6tựdziHzi4
2アン anon1an'an-nan1
2シツ shitsusat1thấtsyit*-tshi4
2カ ka

ケ ke

gaa1cô, giakaejia1
2ショウ shou < セウ seusiu2 (poco)

siu3 (giovane)

thiếu, thiểusyewXshao3
2オク oku < ヲク wokuuk1ốc'uwk*-kwu1
2コウ kougung1côngkuwng-nggong1
2帰 < 歸,

キ kigwai1quy, quýkjw+jgui1
2広,

广 < 廣

コウ kou < クワウ kwaugwong2quáng, quảngkwangH, kwangX-ngguang3
2テン ten < テム temudim3điếmtemH*-mdian4
2ド do

ダク daku

ト to

タク taku

도, 탁dok6đạc, độduHdu4
2コン kon

ケン ken

gin3kiến, kiểnkjonH-njian4
2テイ tei

ダイ dai

dai6đễ, đệdejHdi4, di5
2強, 强キョウ kyou < キヤウ kyau

ゴウ gou < ガウ gau

koeng4cường, cưỡnggjang-ngqiang2
2タイ taidoi6đãidojXdai4, dai1
2シン shin < シム simusam1tâmsim*-mxin1
2思 (恖)シ shisi1tư, tứ, taisisi1, si5
2キュウ kyuu < キフ kifu

コウ kou < コフ kofu

gap1cấpkip*-pji2
2悪 < 惡,

アク aku

オ o

ok3ác'ak*-ke4
2イ iji3y, ý'iHyi4
2シュ shu (< syu)

ズ zu

sau2thủsyuwXshou3
2ジ ji < ヂ dici4trìdrichi2
2キョウ kyou < ケウ keugaau3giao, giáo(古孝切)jiao4
2モン mon

ブン bun

man4văn, vấnmjun-nwen2
2リョウ ryou < レウ reu료, 요liu2liêu, liệulewHliao4
2シン shinsan1tânsin-nxin1
2ホウ hou < ハウ faufong1bàngpjang-ngfang1
2リョ ryo려, 여leoi5lữljoXlv3
2ゾク zokuzuk6tộcdzuwk*-kzu2
2ソウ souzou2tảotsawXzao3
2メイ mei

ミョウ myou

ming4minhmjaeng-ngming2
2ヨウ you < ヤウ yau

エイ ei

jing2ánh(於敬切)-ngying2
2シュン shunceon1xuân (irr.)tsyhwin-nchun1
2昼 < 晝チュウ chuu < チウ tiuzau3trútrjuwHzhou4
2ヨウ you < 𛀁う/イェウ yeujiu6diệuyewHyao4
2ユウ yuujau5hữu, hựu, dựuhjuwXyou3
2フク fukufuk6phụcbjuwk*-kfu2, fu5
2チョウ chou < テウ teuziu1triêu, triều, tràodrjewchao2
2業, 业ギョウ gyou < ゲフ gefu

ゴウ gou < ゴフ gofu

jip6nghiệpngjaep*-pye4
2楽,

乐 < 樂

ラク raku

ガク gaku

락, 낙, 악lok6lạc, nhạclak > le4

ngaewk > yue4

le4, yue4
2カ kago1cakage1
2シ shizi2chi, chỉtsyiXzhi3
2セイ sei

ショウ shou < シヤウ syau

zeng3, zing3chinh, chínhtsyeng(H)-ngzheng4
2フ fu

ブ bu

bou6bộbuHbu4
2シ shisei2tửsijXsi3
2チュウ chuuzyu3chútrjuHzhu4
2カイ kaihoi2hảixojXhai3
2漢, 汉カン kanhon3hánxanH-nhan4
2ギュウ gyuungau4ngưungjuwniu2
2モツ motsu

ブツ butsu

mat6vậtmjut*-twu4
2トク tokudak6đặcdokte4
2ケン ken < クヱン kwenhyun2khuyểnkhwenX-nquan3
2リ ri리, 이lei5lí, lýliXli3
2ヨウ youjung6dụngyowngH-ngyong4
2デン dentin4điềnden(H)-ntian2
2チョウ chou < チヤウ tyau

テイ tei

ting2đinh, đỉnhdengX, thengX-ngting3, ding1
2ガ ga

カク kaku

화, 획waa2 (disegno)

waak6 (disegnare)

hoạ; hoạchhweaH > ga

hweak > kaku

*-khua4
2カイ kai

ケ ke

gaai3giớikeajHjie4
2ヘイ hei

ビョウ byou

beng6bệnhpjiengH-ngbing4
2 cioè

发 < 發

(发 < 髮

indica

i capelli)

ホツ hotsu

ハツ hatsu

faat3bátpjot*-tfa1, fa4, fa5
2テキ tekidik1đíchtek*-kdi1, de5
2モク mokumuk6mụcmjuwk*-kmu4
2シン shinzan1chântsyin-nzhen1
2チャク chaku

ジャク jaku

zoek3trước, trứ, trữtrjoH (>著)zhe5,

zhao2,

zhuo2

2チ chizi1tri, trítsyezhi1
2ゲン gen

ケン ken

jin4nghiên, nghiễnngen-nyan2
2シャ shase5dzyaeXshe4
2シ shisi1sijsi1
2シュウ shuucau1thu, thâutshjuwqiu1
2キュウ kyuugau3cứukjuwHjiu1
2クウ kuuhung1không, khốngkhuwng-ngkong1
2リュウ ryuu < リフ rifu

リツ ritsu (kan'yoo-on)

립, 입laap6lậplip*-pli4
2トウ tou < トフ tofu, タフ tafudaap3đáptop*-pda2
2紙, 纸シ shizi2chỉtsyeXzhi3
2終, 络シュウ shuuzung1chungtsyuwngzhong1
2習, 习ジュ ju < ジフ zifu

シュウ shuu < シフ sifu

zaap6tậpzip*-pxi2
2コウ kou < カウ kauhaau2khảokhawXkao3
2シャ shaze2giảtsyaeXzhe3
2ニク niku육, 유juk6nhục, nhụnyuwk, nyuwH*-krou4
2ジ ji (< zi)zi6tựdzijHzi4
2シキ shiki

ショク shoku

sik1sắcsrikse4
2カ ka < クワ kwa

ケ ke < クヱ kwe

faa1hoaxwaehua1
2エイ eijing1anh'jaeng-ngying1
2ジャ ja < ヂヤ dya차, 다caa4tràdraecha2
2親, 亲シン shincan1thân, thấntshin-nqin1
2ゴン gon

ゲン gen

jin4ngân, ngônngjon-nyan2
2計, 计ケイ keigai3kê, kếkejHji4
2試, 试シ shisi3thísyiHshi4
2買, 买メ me

バイ bai

maai5mãimeaXmai3
2貸, 贷タイ taitaai3thảithojHdai4
2質,

质 < 貭

チ chi

シツ shitsu

シチ shichi

지, 질zi3;

zat1

chấttrijH*-tzhi4
2セキ seki

シャク shaku

cek3thíchtshjek, tsyhekchi4
2ソウ souzau2tẩutsuwXzou3
2キ kihei2khỉkhiXqi3
2ソク sokuzuk1túctsjowkzu2
2転,

转 < 轉

テン tenzyun2chuyến, chuyểntrjwenX-nzhuan3
2キン kin

ゴン gon

コン kon (kan'yoo-on)

gan6cấn, cậngj+nH, gj+nX-njin4
2ソウ sousung3tốngsuwngH-ngsong4
2ツウ tsuutung1thôngthuwng-ngtong1
2週, 周シュウ shuuzau1chu (irr.)tsyuw(X)zhou1
2運, 运ウン unwan6vậnhjunH-nyun4
2ドウ dou < ダウ dau

トウ tou < タウ tau

dou6đáo, đạodawXdao4
2チョウ chou

ジュウ juu < ヂユウ dyuu

중;

cung5/6 (pesante)

cung4 (di nuovo)

trùng, trọngdrjowngX > zhong4

drjowng > chong2

-ngzhong4;

chong2

2ヤ yaje5yaeXye3
2銀, 银ギン ginngan4ngânngin-nyin2
2開, 开カイ kaihoi1khaikhoj, khojXkai1
2イン in < ヱン wenjyun2việnhjwenH-nyuan2
2ジュウ juu < ジフ zifu

シュウ shuu < シフ sifu

zaap6tậpdzip*-pji2
2セイ sei

ショウ shou < シヤウ syau

cing1thanhtshengqing1
2イン in < イム imu

オン on < オム omu

jam1âm, ấm'im*-myin1
2題, 题ダイ dai

テイ tei

tai4đề, đệdejti2
2風, 风フウ fuufung1phong, phóngpjuwng-ngfeng1
2飯, 饭ボン bon

ハン han

faan6phãn, phạnbjonH, bjonX-nfan4
2飲, 饮イン in < イム imu

オン on < オム omu

jam2ấm, ẩm'imX-nyin3
2館, 馆カン kan < クワン kwangun2quánkwanH-nguan3
2駅 < 驛,

驿

ヤク yaku

エキ eki

jik6dịchyek*-kyi4
2験, 验ゲン gen < ゲム gemu

ケン ken

jim6nghiệmngjemH*-myan4
2魚, 鱼ギョ gyojyu4ngưngjoyu2
2鳥, 鸟チョウ chou < テウ teu조, 도niu5điểutewXniao3
2黒, 黑コク kokuhak1hắcxok*-khei1
3ヨ yojyu5dư, dữ, dựyoXyu3
3両, 两リョウ ryou < リヤウ ryau량, 냥, 양loeng5lưỡng, lượngljangX-ngliang3
3乗, 乘ジョウ jou

ショウ shou

sing4thặngzying-ngcheng2
3ヨ yojyu5dư, dữyo(X)yu3
3ソウ sou < シヤウ syauzang1tranh, tránhtsreang-ngzheng1
3ゴ gowu6hỗhuHhu4
3モウ mou < マウ mau

ボウ bou < バウ bau

mong4vongmjang-ngwang2
3キョウ kyou < ケウ keu

コウ kou < カウ kau

gaau1giaokaewjiao1
3タ tataa1thathata1
3フ fufu6phópjuHfu4
3ゲン gen

ケン ken

gin6kiện(其輦切)-njian4
3ニン nin < ニム nimujam6nhiệm, nhâmnyimH-nren4
3伝,

传 < 傳

デン den

テン ten

cyun4truyến, truyềndrjwenH, trjwenH-nchuan2
3ジ jici5tựziXsi1, shi4
3イ i < ヰ wiwai2vịhwijHwei4
3ヨ yojyu4yoyu2
3レイ rei례, 예lai6lệljejHli4
3キョウ kyougung1cung, cúngkjowngH-nggong1
3便ベン ben

ヘン hen

ビン bin (kan'yoo-on)

bin6tiệnbjienX-nbian4
3係, 系ケイ keihai6hệkejHxi5, xi4
3シン shinseon3tín, thânsinH-nxin4
3トウ tou < タウ taudou2đáo, đảotawXdao3
3グ gu

コウ kou

hau6hậuhuwHhou5
3値, 值ジ ji

ジキ jiki

チ chi

チョク choku

zik6trị, trựcdriHzhi2
3偉, 伟イ i < ヰ wiwai5hjw+jXwei3
3側, 侧ソク sokuzak1trắctsrik*-kce4
3グウ guungau5ngẫunguwH, nguwXou3
3備, 备ビ bibei6bịbijHbei4
3

(kokuji

国字)

ドウ dou

(da 动) (kan'yoo-on)

(~동)(~dung6)(~động)giapponese:

はたら.く

hatara.ku

(-ng)(~dong4)
3優, 优ユウ yuujau1ưu'juwyou1
3コウ kou < クワウ kwaugwong1quangkwang-ngguang1
3ゼン zencyun4toàndzjwen-nquan2
3キョウ kyougung6cung, cộnggjowngH-nggong4
3グ gugeoi6cụgjuHju4
3內, 内ナイ nainoi6nộinwojHnei4
3リョウ ryou < リヤウ ryau

レイ rei

랭, 냉, 영laang5lãnhlengX-ngleng3
3処,

处 < 處

ショ shocyu2xứ, xửtsyhoXchu3, chu5
3レツ retsu

レッ re + tensificazione

렬, 열lit6liệtljet*-tli4
3ショ shoco1tsrhjochu1
3ハン han

バン ban

pun3phánphanH-npan4
3リ ri리, 이lei6lợilijHli4
3トウ tou < タウ taudou3đáotawHdao4
3セイ seizai3chếtsyejHzhi4
3コク kokuhak1khắckhok*-kke4
3カツ katsugot3cátkat*-tge1
3カ kagaa1giakaejia1
3ジョ jo < ジヨ zyozo6trợdzrjoHzhu4
3ヌ nu

(Hakka: nú;

Amoy Hokkien: nó͘ )

ド do

nou5nỗmjuHnu3
3労, 劳, 勞ロウ rou < ラウ rau로, 노lou4lao, lạolawHlao2
3務, 务ム mu

ブ bu

mou6vũ, vụmjuHwu4
3勝, 胜ショウ shousing1thăng, thắngsyingH-ngsheng4
3ゴン gon

キン kin

kan4cầngj+n-nqin2
3カ ka < クワ kwa

ケ ke

faa3hoa, hoáxwaeHhua4
3単 < 單,

タン tandaan1đan, đơn, đạntan-ndan1
3危 (厃)ギ gi < グヰ gwi

キ ki (kan'yoo-on)

ngai4nguyngjwewei1
3ゲン gon

ゲン gen < グヱン gwen;

ガン gan < グワン gwan

(kan'yoo-on)

jyun4nguyên, nguyệnngjwon-nyuan2
3参 < 參サン san < サム samucaam1tam, sâmtshom*-mcan1
3ホン hon

ハン han

faan2phiên, phiếnpjonX-nfan3
3収, 收シュウ shuusau1thu, thâu, thúsyuwshou1
3シュ shuceoi2thủ, tụtshjuXqu3
3ズ zu

ジュ ju (kan'yoo-on)

sau6thâu, thọ, thụdzyuwXshou4
3カ kaho2khảkhaXke3
3ゴウ gou < ガウ gau

コウ kou < カウ kau

hou6hiệu, hàohawHhao4
3ゴウ gou < ガフ gafu

コウ kou < カフ kafu;

ガッ ga +tensificazione

hap6hiệp, hạp, hợphop*-phe2
3コウ kou < カウ kau

キョウ kyou < キヤウ kyau

hoeng2hướng, hưởngxjangH-ngxiang4
3クン kungwan1quânkjun-njun1
3ビ bi

フ fu

フウ fuu

ヒ hi

fau2bĩ, bỉ, phầupjuwXfou3
3キュウ kyuu < キフ kifu

コウ kou < コフ kofu

kap1hấpxip*-pxi1
3吹 (龡)スイ suiceoi1xuy, xuýtsyhwechui1
3コウ kou < カウ kau;

コク koku

gou3cáokawHgao4
3ク ku

コ ko

fu1há, hô, haoxuhu1
3メイ mei

ミョウ myou

ming6mệnhmjaengH-ngming4
3和 (龢)カ ka < クワ kwa

ワ wa;

オ o < ヲ wo (in disuso)

wo4hoà, hoạhwahuo5, he2
3ショウ shou < シヤウ syausoeng1thươngsyang-ngshang1
3キ kihei2hi, hí, hý, hỉ, hỷxiXxi3
3カイ kai < クワイ kwaiwui4hối, hồihwojhui2
3イン injan1nhân'jin-nyin1
3コン konkwan3khốnkhwonH-nkun4
3園, 园エン en < ヱン wen

オン on < ヲン won

jyun4viênhjwen-nyuan2
3ザイ zaizoi6tạidzojXzai4
3報, 报ホウ houbou3báopawHbao4
3増, 增ゾウ zouzang1tăngtsong-ngzeng1
3声 < 聲セイ sei

ショウ shou

sing1, seng1thanhsyeng-ngsheng1
3変, 变, 變ヘン henbin3biến, biệnpjenH-nbian4
3夢, 梦ム mu

ボウ bou

mung6mông, mộngmjuwngH-ngmeng4
3タイ taitaai3thái(徒蓋切)tai4
3フ fu

フウ fuu

ブ bu

fu1phu, phùpjufu1, fu5
3シツ shitsusat1thấtsyit*-tshi1
3コウ kouhou2hảo, hiếuxawX > hao3

xawH > hao4

hao3, hao4
3サイ sai

セイ sei

cai1thê, thếtshejqi1
3ニョウ nyou < ニヤウ nyau

ジョウ jou < ヂヤウ dyau

낭, 랑noeng4nương(女良切)-ngniang2
3コン konfan1hônxwon-nhun1
3婦, 妇フ fufu5phụbjuwXfu4
3ゾン zon

ソン son

cyun4tồndzwon-ncun2
3タク taku

ジャク jaku < ヂャク dyaku

zaak6trạchdraek*-kzhai2
3シュ shusau2thú, thủsyuwXshou3
3ガン gan

カン kan

jyun4hoànhwan-nwan2
3カン kan < クワン kwangun1quankwan-nguan1
3テイ tei

ジョウ jou < ヂヤウ dyau

ding6đính, địnhdengH, tengH-ngding4
3実,

实 < 實

ジツ jitsu

シツ shitsu

sat6thậtzyit*-tshi2
3カク kaku

キャク kyaku

haak3kháchkhaek*-kke4
3ガイ gaihoi6hạihajHhai4, hai5
3ヨウ youjung4dong, dungyowng-ngrong2
3宿シュク shukusau3tú, túcsjuwk*-ksu4
3キ kigei3kí, kýkjeHji4
3フウ fuu

フ fu

fu3phúpjuwHfu4
3ガン gan

カン kan

hon4hànhan-nhan2
3シン shin < シム simucam2tẩmtshimX*-mqin3
3サツ satsucaat3sáttsrheat*-tcha2
3対,

对 < 對

タイ tai

ツイ tsui < ツヰ tuwi

deoi3đốitwojHdui4
3ゴク goku

キョク kyoku

guk6cụcgjowk*-kju2
3キョkyo

コ ko

geoi1cư, ky, kí, kýkjo(H)ju1
3セ se,

サ sa

caa1ta, thatsrhae, tshacha4, chai1
3ジ ji

シ shi

si5thịdzyiXshi4
3師, 师シ shisi1srijshi1
3セキ sekizik6tịchzjek*-kxi2
3ジョウ jou < ジヤウ zyausoeng4thườngdzyang-ngchang2
3ビョウ byou

ヒョウ hou

ヘイ hei

평, 편ping4bình, biềnbjaeng, ben-ngping2
3ギョウ gyou < ギヤウ gyau

コウ kou < カウ kau

hang6hạnhheangX-ngxing4
3幾, 几キ kigei2cơ, ki, kí, kỉkj+jX, kijXji3, ji1
3ザ zazo6toà, toạdzwaH, dzwaXzuo4
3ジョウ jou < ヂヤウ dyau

テイ tei

ting4đình, thínhdeng-ngting2
3シキ shikisik1thứcsyik*-kshi4
3イン injan5dấn, dẫnyinXyin3
3当, 當トウ tou < タウ taudong1đang, đángtang > dang1

tangH > dang4

-ngdang1, dang4
3ケイ kei

ギョウ gyou < ギヤウ gyau

jing4hìnhheng-ngxing2
3ヤク yaku

エキ eki

jik6dịchywek*-kyi4
3ヒ hibei2bỉpjeXbi3
3ズ zu < ヅ du

ト to

tou4đồdutu2
3トク tokudak1đắctok*-kde5, dei3
3ギョ gyo

ゴ go

jyu6ngữ, ngự, nhạngjoHyu4
3ヒツ hitsubit1tấtpjit*-tbi4
3モウ mou < マウ mau

ボウ bou < バウ bau

mong4vongmjangH-ngwang4
3モウ mou

ボウ bou

mong4mangmang-ngmang2
3ネン nen < ネム nemu념, 염nim6niệmnemH*-mnian4
3ヌ nu노, 로nou6nộnuH, nuXnu4
3フ fu

ホ ho

bou3phố, bốphuHbu4
3セイ sei

ショウ shou

sing3tínhsjengH-ngxing4
3キョウ kyouhung2khúng, khủngkhjowngX-ngkong3
3恥, 耻チ chici2sỉtrhiXchi3
3ソク soku < シヨク syokusik1tứcsik*-kxi1
3ヒ hibei1bipijbei1
3ジョウ jou < ジヤウ zyau

セイ sei

cing4tìnhdzjeng-ngqing2
3ショウ shou < シヤウ syau

ソウ sou < サウ sau

soeng2tưởngsjangX-ngxiang3
3愛, 爱アイ aioi3ái'ojHai4
3コン kon < コム komu

カン kan < カム kamu

gam2cảmkomX*-mgan3
3慣, 惯ケン ken < クヱン kwen

カン kan < クヮン kwan

gwaan3quánkwaenHguan4
3ジョウ jou < ジヤウ zyau

セイ sei

sing4 (diventare)

seng4 (intero)

thànhdzyeng-ngcheng2
3戦, 战, 戰セン senzin3chiếntsyenH-nzhan4
3戻, 戾レイ rei려, 여leoi6lệ, lưlejHli4
3ショ sho (<syo)

ソ so

so2sởsrjoX, xjoXsuo3
3ザイ zai

サイ sai

coi4tàidzojcai2
3ダ dadaa2tá, đả(都挺切)da3
3払, 拂フツ futsu

ホツ hotsu

ヒツ hitsu

fat1bật, phất, phật(敷勿切)-tfu2
3ズ zu

トウ tou

투, 두tau4đầu, đậuduwtou2
3セツ setsuzit3chiếttsyet*-tzhe2
3抜, 拔バツ batsu

ハツ hatsu

bat6bạtbat, beat*-tba2
3ボウ bou

ホウ hou

pou5bào, bãobawXbao4
3オウ ou < アフ afu

ヨウ you < エフ efu

aat3áp'aep*-pya1
3ショウ shouziu1thiêu, thiềutsyewzhao1
3シ shizi2chỉtsyijXzhi3
3ブ bu

ホ ho

bou6bổ, bộbuHbu3
3掛, 挂ケイ kei < クヱ kwe

カイ kai < クヮイ kwai

gwaa3quảikweaHgua4
3トン ton < トム tomu

タン tan < タム tamu

taam3tham, thámthomH*-mtan4
3シ shizi1chitsyezhi1
3ホウ hou < ハウ haufong3phóngpjangXfang4
3セイ sei

ショウ shou < シヤウ syau

zing3chinh, chánhtsyengH-ngzheng4
3敗, 败ハイ hai

ばい bai

baai6bạibaejH, paejHbai4
3サン sansaan2tán, tảnsan(H)-nsan4
3スウ suu

ス su

サク saku

ソク soku

シュ shu

sou2số, sổ, sácsrjuHshu4
3ダン dan

タン tan

tyun5đoán, đoạntwanH, twanXduan4
3エキ eki

イ i

ji6dị, dịchyeH, yek*-kyi4
3セキ seki

シャク shaku

sik1thác, tích, tịchsjek*-kxi1
3ザク zaku

サク saku

zok6tạcdzak*-kzuo24
3モン mon

バン ban

maan5vãnmjonX-nwan3
3キョウ kyou < キヤウ kyau

ケイ kei

ging2cảnhkjaengX-ngjing3
3セイ sei

ショウ shou

cing4tìnhdzjeng-ngqing2
3オン on < オム omu

アン an < アム amu

am3ám, âm'omH*-man4
3ム mu

モ mo

ボ bo

mou6mộmuHmu4
3キョク kyokukuk1khúckhjowk*-kqu1, qu3
3キョウ kyou < キャゥ kyau

コウ kou < カゥ kau

gang1canh, cánhkaengH-nggeng4
3サイ saizeoi3tốitswajHzui4
3モウ mou

ボウ

mong6vọngmjangH-ngwang4
3キ kikei4cơ, ki, kìgiqi1
3ミ mi

ビ bi

mei6mùi, vịmj+jHwei4
3マツ matsu

マチ machi

mut6mạtmat*-tmo4
3ソク sokucuk1thúcsyowkshu4
3ハイ haibui1bôipwojbei1
3カ ka < クワ kwagwo2quảkhwaXguo3
3カク kakugaak3các, cáchkaek*-kge2
3構, 构ク ku

コウ kou

kau3cấukuwHgou4
3様, 样ヨウ you < ヤウ yaujoeng6dạng(徐兩切)-ngyang4
3権,

权 < 權

ゴン gon

ケン ken

kyun4quyềngjwen-nquan2
3オウ ou < ワゥ wauwaang4hoành, hoạnhhwaeng-ngheng2
3機, 机キ kigei1cơ, ki, kykijXji1
3ケン kenhim3khiếmkhjaemH, khjomH*-mqian4
3シ shi

ジ ji

ci3thứ, tưtshijHci4
3ヨク yokujuk6dụcyowk*-kyu4
3歯,

齿 < 齒

シ shici2xỉtsyhiXchi3
3歳, 岁サイ sai

セイ sei

seoi3tuếsjwejHsui4
3ザン zan

サン san

caan4tàndzan-ncan2
3ダン dan

タン tan

dyun6đoàn, đoándwanH, twanH-nduan4
3殺, 杀サツ satsu

セツ setsu

saat3sát, tátsreat*-tsha1
3ミン minman4miên, dânmjin-nmin2
3キュウ kyuu

グ gu

kau4cầugjuwqiu1
3決, 决ケチ kechi < クヱチ kweti

ケツ ketsu < クヱツ kwetu

kyut3quyết, khuyếtkwet*-tjue2
3ジ ji

チ chi

zi6trì, trịdrjezhi4, chi2
3ホウ hou

ハッ ha +tensificazione

faat3pháppjop*-pfa3
3エイ ei < ヱィ wei

ヨウ you < ヰャゥ wyau

wing6vịnh (irr.)hjwaengH-ngyong3
3セイ sei

セン sen

sai2tẩysejXxi3
3ガチ gachi

カツ katsu

wut6hoạthwat*-thuo2, huo5
3リュウ ryuu류, 유lau4lưuljuwliu2
3フ fufau4phùbjuwfu2
3ショウ shou < セウ seusiu1tiêusjewxiao1
3シン shin < シム simusam1thâmsyim(H)-nshen1
3済,

济 < 濟

セイ sei

サイ sai

zai3 (aiutare)

zai2 (gruppo)

tế, tểtsejHji4
3ド do

ト to

dou6độduHdu4
3コウ kou < カウ kaugong2cảng(古項切)-nggang3
3満, 满マン manmun5mãnmanX-nman3
3エン enjin5diễnyenX-nyan3
3点, 點テン ten < テム temudim2điểmtemX*-mdian3
3ネン nenjin4nhiênnyen-nran2
3煙, 烟エン enjin1yên'en-nyan1
3熱, 热ネツ netsu

ネチ nechi

jit6nhiệtnyet*-tre4
3ボン bon < ボム bomu

ハン han < ハム hamu

faan6phạmbjomX*-mfan4
3ジョウ jou < ジヤウ zyau상, 장zong6trạngdzrjangH-ngzhuang4
3ミョウ myou < メウ meu

ビョウ byou < ベウ beu

maau1miêumaew, mjewmao1
3オウ ou < ワウ wauwong4vương, vượnghjwang-ngwang2
3現, 现ゲン genjin6hiệnhenH-nxian4
3グ gu

キュウ kyuu

kau4cầugjuwqiu2
3産, 产サン sancaan2sảnsreanX-nchan3
3ユウ yuujau4do, yêuyuwyou2
3シン shinsan1thânsyin-nshen3
3リュウ ryuu류, 유lau4lưuljuwliu2
3ボン bon

バン ban

faan1phan, phiênphjon-nfan1
3ギ giji4nghi, nghĩngiyi2
3ビ bi

ヒ hi

pei4bjepi2
3ツウ tsuutung3thốngthuwngH-ngtong4
3トウ tou

ドウ dou

dang1đăngtong-ngdeng1
3カイ kaigaai1giaikeajjie1
3ドウ dou < ダウ dau

トウ tou < タウ tau

dou6đạodawHdao4
3チョク choku

ジキ jiki < ヂキ diki

직, 치zik6trực, trịdrik, driH*-kzhi2
3ソウ sou < サウ sau

ショウ shou < シヤウ syau

soeng1tương, tướngsjang-ngxiang1
3メン men

ミン min

min4miênmen-nmian2
3セキ seki

シャク shaku

sek6thạchdzyek*-kshi2
3ハ hapo3pháphaHpo4
3確, 确カク kakukok3khác, xác (irr.)khaewk*-kque4
3ジ ji

シ shi

si6thịzyijHshi4
3レイ rei례, 예lai5lễlejXli3
3ソ sozou2tổtsuXzu1
3ジン jin

シン shin

san4thầnzyin-nshen2
3フク fukufuk1phúcpjuwk*-kfu2
3カ ka < クワ kwa kwafo1khoakhwake1
3テイ teicing4trìnhdrjeng-ngcheng2
3種, 种シュ shu

ショウ shou

zung2chúng, chủngtsyowngX-ngzhong3
3積, 积セキ seki적, 자zik1tích, týtsjeHji1
3ドチ dochi

トツ totsu

dat6độtdwot*-ttu1
3窓, 窗

(囪)

ソウ sou;

anche derivato da サウ sau

coeng1song (irr.)tsrhaewng-ngchuang2
3ショウ shou < セウ seusiu3tiếusjewHxiao4
3トウ toudang2đẳngtongX-ngdeng3
3ショウ shou < シヤウ syau

ソウ sou < サウ sau

soeng1tương, sươngsjang-ngxiang1
3マイ maimai5mễmejXmi3
3セイ sei

ショウ shou

zing1tinhtsjeng-ngjing1
3約, 约ヤク yakujoek3ước'jak*-kyue1
3組, 组ス su

ソ so

zou2tổtsuXzu3
3経,

经 < 經

ケイ kei

キョウ kyou

ging1kinhkeng-ngjing1
3給, 给キュウ kyuu < キフ kifu

キョウ kyou < ケフ kefu

kap1cấpkip*-pgei3, ji3
3絶, 绝ゼツ zetsu

ゼチ zechi

zyut6tuyệtdzjwet*-tjue4
3続,

续 < 續

ゾク soku

ショク shoku

zuk6tụczjowk*-kxu4
3緒, 绪ジョ jou < ジヨ zyo

ショ sho < シヨ syo

チョ cho < チヨ tyo

서, 사seoi5tựzjowkxu4
3ザイ zaizeoi6tộidzwojXzui4
3チ chizi3trítriHzhi4
3ミ mimei5mĩ, mỹmijXmei3
3ロウ rou < ラウ rau로, 노lou5lãolawXlao3
3ニ niji5nhĩnyiXer3
3職, 职シキ shiki

ショク shoku

zik1chức (irr.)tsyik*-kzhi2
3イク ikujuk6dụcyuwk*-kyu4
3バイ bai

ハイ hai

bui3bối, bộibwojHbei4
3ノウ nou

ノ no

nang4năngnong, noj-ngneng2
3フク fukufuk1phúcpjuwk*-kfu4
3ム mu

ブ bu

mou5mjuXwu3
3ゼン zen

セン sen

syun4thuyềnzywen-nchuan2
3リョウ ryou < リヤウ ryau량, 양loeng4lươngljang-ngliang2
3ニャク nyakujoek6nhượcnyak*-kruo4
3ク kufu2khổ, cổkhuXku3
3草 (艸)ソウ sou < サウ saucou2thảotshawXcao3
3ラク raku락, 낙lok6lạclak*-kluo4
3葉, 叶ヨウ you < エフ efujip6diếp, diệpyep*-pye4
3薬,

药 < 藥

ヤク yakujoek6dược'aewk*-kyao4
3術, 术ジュツ jutsu < ジユツ zyutuseot6thuậtzywit*-tshu4
3ヒョウ hyou < ヘウ feubiu2 (mostrare)

biu1 (superficie)

biểupjewXbiao3
3ヨウ you < エウ eu < yeu イェウjiu3yêu, yếu'jiew > yao1

'jiewH > yao4

yao4, yao1
3規, 规キ kikwai1quykjwiegui1
3覚,

觉 < 覺

カク kaku각, 교gaau3 > jiao4

gok3 > jue2

giác, giáokaewH >jiao4

kaewk >jue2

*-kjiao4, jue2
3観,

观 < 觀

カン kan < クワン kwangun1quan, quánkwan-nguan1
3ゲ ge

カイ kai

(tutti gli hokkien: kài)

gaai2;

haai6, haai5

giái, giải, giớikeaXjie3
3記, 记キ kigei3kí, kýkiHji4
3訪, 访ホウ hou < ハゥ haufong2phóng, phỏngphjangH-ngfang3
3許, 许キョ kyoheoi2hổ, hửxjoXxu3
3認, 认ニン ninjing6nhậnnyinH-nren4
3誤, 误グ gu

ゴ go

ng6ngộnguHwu5
3説, 说セツ setsu

セチ sechi

syut3thuyếtsywet*-tshuo1
3調, 调ジョウ jou < デウ deu

チョウ chou < テウ teu

diu6điều, điệudew (>tiao4)tiao2, diao4
3談, 谈ダン dan < ダム damu

タン tan < タム tamu

taam4đàmdam*-mtan2
3論, 论ロン ron론, 논leon6luân, luậnlwon-nlun2
3識, 识シキ shikisik1thứcsyikshi5, shi2
3ケイ kei

キョウ kyou

ging2cảnhkjaengX, kjiengX-ngjing3
3議, 议ギ giji5nghịngjeHyi4
3負, 负フ fu

ブ bu

fu6phụbjuwXfu4
3財, 财ザイ zai

サイ sai

coi4tàidzojcai2
3貧, 贫ビン bin

ヒン hin

pan4bầnbin-npin2
3責, 责セキ sekizaak3tráchtsreak*-kze2
3費, 费ヒ hifai3phỉ, bí, bỉphj+jHfei4
3資, 资シ shizi1tsijzi1
3賛,

赞 < 贊

サン sanzaan3tántsanH-nzan4
3ガチ gachi < グワチ gwati

オチ ochi < ヲチ woti

エツ etsu < ヱツ wetu

jyut6việt, hoạthjwot*-tyue4
3ル ru

ロ ro

로, 노lou6lộluHlu4
3シン shinsan1thânsyin-nshen1
3ジ jici4từziHci2
3

kokuji

(国字)

- - -(~입)(~yap6)(~nhập)giapponese:

こむ ko.mu,

こみ ko.mi

(~ru4)
3ギョウ gyou

ゲイ gei

jing4nghinh, nghênhngjaeng-ngying2
3ホン hon

ヘン hen

ハン han

faan2, faan1phiên, phảnpjonXfan3
3メイ meimai4mejmi2
3ツイ tsuizeoi1truy, đôitrwijzhui1
3退タイ taiteoi3thoái, thốithwojHtui3
3ドウ dou < ダウ dau

トウ tou < タウ tau

tou4đàodawtao2
3ズ zu

ト to

tou4đồdutu2
3ソク sokucuk1tốcsuwk*-ksu4
3連, 连レン ren련, 연lin4liên, liễnljen-nlian2
3進, 进シン shinzeon3tiến, tấntsinH-njin4
3遅,

迟 < 遲

ジ ji < ヂ di

チ chi

ci4trì, trí, trĩ(直尼切)chi2
3遊, 游ユウ yuujau4duyuwyou2
3過, 过カ ka < クワ kwagwo3qua, quákwaHguo4, guo5
3達, 达ダチ dachi

タツ tatsu

daat6đạtdat*-tda2
3違, 违イ i < ヰ wiwai4vi, vyhjw+jwei2
3遠, 远オン on < ヲン won

エン en < ヱン wen

jyun5viến, viển, viễnhjwonX-nyuan3
3適, 适テキ tekisik1thích, tríchtsyek*-kshi4
3選, 选セン sensyun2toán, tuyếnsjwenX-nxuan3
3ブ bubou6bẫu, bộbuwXbu4
3ツ tsu

ト to

dou1đôtudou1, du1
3ハイ haipui3phốiphwojHpei4
3しゅう shuu < しう syu

シュ shu

zau2tửutsjuwXjiu3
3閉, 闭ヘイ heibai3bếpejHbi4
3関,

关 < 關

ケン ken < kwen

カン kan < クヮン kwan

gwaan1quankwaen-nguan1
3阪, 坂ハン hanbaan2, faan2bản, phảnbaenX, pjonXban3
3コウ kou < カウ kaugong3giángkaewngH-ngjiang4
3ゲン genhaan6hạnheanX-nxian4
3ジョ jo < ヂヨ dyo

チョ cho < チヨ tyo

ceoi4trừdrjochu2
3険, 险ケン ken < ケム kemuhim2hiểmxjaemX, xjemX*-mxian3
3陽, 阳ヨウ you < ヤウ yaujoeng4dươngyang-ngyang2
3際, 际サイ sai

(cantonese: zai3)

セイ sei

zai3tếtsjejHji4
3雑,

杂 < 雜

ゾウ zou < ゾフ zofu

ザツ zatsu (kan'yoo-on)

zaap6tạpdzop*-pza2
3難, 难ナン nannaan4nan, nạnnan-nnan2
3セチ sechi

セツ setsu

syut3tuyếtsjwet*-txue3
3ジョウ jouzing6tĩnh, tịnhdzjengX-ngjing4
3ヒ hifei1phi, phỉpj+jfei1
3メン menmin6miếnmjienH-nmian4
3カ ka < クワ kwahoe1ngoa(許𦚢[yue1]切)xue1
3頂, 顶チョウ chou

テイ tei

ding2, deng2đính, đỉnhtengX-ngding3
3頭, 头ズ zu < ヅ du

トウ tou

tau4đầuduwtou2
3頼,

赖 < 賴

ライ rai뢰, 뇌laai6lạilajHlai4
3顔, 颜ゲン gen

ガン gan

ngaan4nhanngaen-nyan2
3願, 愿ゲン gen < グヱン gwen

ガン gan < グワン gwan

jyun6nguyệnngjwonH-nyuan4
3類, 类ルイ rui < ルヰ ruwi

(Hakka, tutti gli Hokkien: lūi)

ライ rai

류, 유leoi6loạilwojHlei4
3飛, 飞ヒ hifei1phipj+jfei1
3シュ shusau2thú, thủsyuwHshou3
3馬, 马メ memaa5maeXma3
3髪, 发ハツ hatsufaat3phátpjot*-tfa4, fa5
3鳴, 鸣メイ mei

ミョウ myou

ming4minhmjaeng-ngming2
4並, 并

(竝)

ビョウ byou < ビャゥ byau

ヘイ hei

bing3, bing6bínhpjieng-ngbing4
4ガン gan < グヮン gwan

カン kan < クヮン kwan

jyun2hoànhwan-nwan2
4キュウ kyuugau2cửukjuwXjiu3
4ラン ran

ロン ron

란, 난lyun6loạnlwanH-nluan4
4ニュウ nyuujyu5nhũnyuXru3
4カン kan

ケン ken

gon1kiền, can, càngjen-nqian2
4リョウ ryou < レウ reu료, 요liu5liễu, liệulewX (da 瞭)liao3, le5
4カイ kaigaai3giớikeajH, keatjie4
4仏, 佛ブツ butsu

フツ futsu

fat6bật, phất(敷勿切)*-tfo2
4リョウ ryou < リャウ ryau

レイ rei

령, 영ling6linh, lệnhljengH-ngling4
4ジュウ jou < ヂユウ dyou

チュウ chuu < チユウ tyou

zung6trọngtsyowngH-ngzhong4
4シン shinsan1thânsyin-nshen1
4シ shizi6tí, tý(相吏切)ci4
4テイ teidai1đêtejdi1
4イ i

エ e

ji1y, ỷ'j+jyi1
4個, 个カ ka

コ ko

go3kaHge4, ge5
4バイ baipui5bộibwojXbei4
4ジョウ jou < ヂャゥ dyau

テイ tei

ting4đìnhdeng-ngting
4傾, 倾キョウ kyou < キャゥ kyau

ケイ kei

king1khuynhkhjwieng-ngqing1
4ゾウ zou < ザウ zau

ショウ shou < シャウ shau

zoeng6tương, tượngzjangX-ngxiang4
4億, 亿オク okujik1ức'ik*-kyi4
4ジョウ jou

チョウ chou

siu6triệudrjewXzhao4
4児, 儿ニ niji4nhinyeer2
4トウ tou < タゥ taudong2đảngtangX-ngdang3
4ヒョウ hyou < ヒャゥ hyau

ヘイ hei

bing1binhpjaeng-ngbing1
4冊, 册サツ satsu

サク saku

caak3sáchtsrheak*-kce4
4サイ saizoi3táitsojHzai4
4凍, 冻トウ toudung3đông, đốngtuwngH-ngdong4
4カン kanhon2khankhan-nkan4
4セチ sechi

サツ satsu

caat3xoátsrjwet, srwaet*-tshua1
4コン kon

ケン ken < クヱン kwen

gyun3khoánkhjwonH-nquan4
4シ shi자, 척ci3thích, thứtshjeH, tshjekci1
4則, 则ソク sokuzak1tắctsok*-kze2
4フ fu

フク huku

fu3phó, phốcphjuwHfu4
4劇, 剧ギャク gyaku

ゲキ geki

kek6kịchgjaek*-kju4
4効, 效ギョウ gyou < ゲウ geu

コウ kou < カウ kau

haau6hiệuhaewHxiao4
4ユウ yuujung5dũngyowngX-ngyong
4モ mo

ボ bo

mou6mộmuHmu4
4勢, 势セイ sei

ゼイ zei

sai3thếsyejHshi4
4ホウ hou < ハウ faubaau1baopaewbao1
4ヒツ hitsu

ヒチ hichi

pat1thất (irr.)phjit*-tpi3
4区, 區ク ku

オウ ou

keoi1khukhjuqu1, ou1
4卒, 猝ソツ sotsu

シュツ shutsu

cyut3thốttshwot*-tcu4
4協, 协キョウ kyou < ケフ kefuhip3hiệpxjaep*-pxie2
4セン sen < セム semuzim1chiêm, chiếmtsyem*-mzhan1, zhan4
4イン injan3ấn'jinH-nyin4
4ラン ran란, 난leon2noãn (irr.)lwanX-nluan3
4グ gu

コウ kou

hau5hậuhuwXhou4
4双, 雙ソウ sou < サゥ sausoeng1songsraewng-ngshuang1
4キョウ kyou < ケウ keugiu3khiếukewHjiao4
4ショウ shouziu6thiệu, chiêudrjewHzhao4
4シ shisi2sửsriXshi3
4カク kakugok3cáckak*-kge4
4ゴン gon < ゴム gomu

カン kan < カム kamu

ガン gan (kan'yoo-on)

ham4hàm, hámhom*-mhan2
4シュウ shuuzau1chu, châutsyuw(X)zhou1
4咲, 笑ショウ shou < セウ seusiu3tiếusjewHxiao4
4喫 (+吃)キツ kitsu끽;흘 (吃)hek3khiếtkj+t*-kchi1
4営, 营, 營ヨウ you < ヤゥ yau

エイ ei

jing4dinh, doanhyweng-ngying2
4団, 团ダン dan

タン tan

トン ton

tyun4đoàndwan-ntuan2
4囲, 围イ i < ヰ wiwai4vi, vyhjw+jwei2
4ク ku

コ ko

gu3cốkuHgu4
4圧, 压, 壓ヨウ you < エフ efu

オウ ou < アフ afu

アツ atsu (kan'yoo-on)

aat3 (irr.)yếp, áp'jiep*-pya1
4坂,

(trad.)

ベン ben

ハン han

baan2, faan2bản, phảnbaenX-nban3
4キン kingwan1quânkjwin-njun1
4ギョウ gyou < ギャゥ gyau

ケイ kei

jing4hình(戶經切)-ngxing2
4マイ maimaai4maimeajmai4
4ジョウ jou < ジヤウ zyau

セイ sei

sing4thànhdzyeng-ngcheng2
4イキ iki < ヰキ wikiwik6vựchwik*-kyu4
4トウ tou < タフ tafutaap3tháp, đáp(土盍切)*-pta3
4塗, 涂ズ zu

ド do

ト to

tou4đồ, độdutu2
4塩, 盐エン en < エム emujim4diêmyem*-myan2
4キョウ kyou

ケイ kei

ging2cảnh(居領切)-ngjing4
4ヨウ you

オウ ou

joeng1ương'jaeng, 'jang-ngyang1
4オウ ou < アウ auou3áo'awHao4
4セイ sei

ショウ shou < シャゥ syau

sing3tínhsjengH-ngxing4
4イ iwai2uy, uỷ'jweXwei3
4キ kigwai3quýkjwijHji4
4孫, 孙ソン sonsyun1tôn, tốnswon-nsun1
4ウ ujyu5hjuXyu3
4ホウ houbou2bảopawXbao4
4ジ jizi6tựziHsi4
4フウ fuu

ホウ hou

fung1phongpjowng-ngfeng1
4専,

专 < 專

セン senzyun1chuyêntsywen-nzhuan1
4ショウ shou < シャゥ syau

ソウ sou < サゥ sau

zoeng1tương, thươngtsjang-ngjiang1
4ソン sonzyun1tôntswon-nzun1
4導, 导ドウ dou < ダウ daudou6đạodawHdao3
4届 (屆)カイ kaigaai3giớikeajHjie4
4層, 层ゾウ zou

ソウ sou

cang4tằngdzong-ngceng2
4ゲン gen

ガン gan

ngaam4nhamngaem*-myan2
4ガン ganngon6ngạnnganH-nan4
4島, 岛トウ tou < タウ taudou2đảotawXdao3
4シュウ shuuzau1châutsyuwzhou1
4ゴ gu

キョ kyo

geoi6cựgjoXju1
4巻, 卷ケン ken < クヱン kwen

カン kan < クヮン kwan

(kan'yoo-on)

gyun2quyến, quyềnkjwenX-njuan3
4フ fubou3bốpuHbu4
4キ ki

ケ ke

hei1hi, hyxj+jxi1
4帯, 带タイ taidaai3đái, đớitajHdai4
4モウ moumou2, mou6mạo(莫報切)mao2
4フク fukufuk1bức, phúcpjuwk*-kfu4
4カン kangon3, gon1can, cánkan-ngan1, gan4
4ヨウ youjau3yếu, ấu'jiwHyou4
4庁, 厅チョウ chou

テイ tei

teng1thính, sảnh(他丁切)-ngting1
4ジョウ jou < ジヤウ zyau

ショウ shou (kan'yoo-on)

cong4sàng (irr.)dzrjang-ngchuang2
4テイ teidai2đểtejXdi3
4フ fufu2phủpjuXfu3
4庫, 库ク ku

コ ko

fu3khốkhuHku4
4エン enjin4diên, duyênyen-nyan2
4ニャク nyaku

ジャク jaku

joek6nhượcnyak*-kruo4
4リツ ritsu

リチ richi

レツ retsu

률, 율leot6luậtlwit*-tlv4
4復, 复フク hukufuk1phúc, phụcbjuwk*-kfu4
4カイ kaifaai3khoáikhwaejHkuai4
4レン ren련, 연lyun2luyếnljwenH-nlian4
4カン kanwaan6hoạnhwaenH-nhuan4
4悩, 恼ノウ nounou5não(奴皓切)nao3
4ゾウ zouzang1tăngtsong-ngzeng1
4

(cinese

户 < 戶)

コ kowu6hộhuXhu4
4ショウ shou

ジョウ jou

sing4tặngdzying-ngcheng4
4ギ gigei6kĩ, kỹgjeXji4
4タン tandaam1đam, đãn, đảmtamH*-mdan1
4拝, 拜ハイ haibaai3báipeajHbai4
4シュウ shuu

ジュウ juu

sap6thiệp, thậpdzyip*-pshi5, shi2
4挟, 夹キョウ kyou

ショウ shou

hip6 (挟)

gaap3 (夹)

hiệp, giáp, kiếpkeap*-pxie2
4捜, 搜ソウ sou

シュウ shuu

sau2sảo, sưusrjuwsou1
4捨, 舍シャ shase2xá, xảsyaeX > she3

syaeH > she4

she3, she4
4掃, 扫ソウ sou

シュ shu

sou3táo, tảosawH, sawXsao3
4クツ kutsugwat6quậtgjut*-tjue2
4採, 采サイ saicoi2thái, thảitshojXcai3
4セツ setsu

ショウ shou

zip3tiếptsjep*-pjie1
4換, 换カン kanwun6hoánhwanH-nhuan4
4損, 损ソン sonsyun2tổnswonX-nsun3
4カイ kaigoi2cảikojXgai3
4ケイ kei

キョウ kyou

ging3kínhkjaengH-ngjing4
4キュウ kyuugau6cựugjuwHjiu4
4昇, 升ショウ shousing1thăngsying-ngsheng1
4セイ sei

ショウ shou

sing1tinhdzjeng-ngxing1
4フ fupou2phổphuXpu3
4ボウ bou

バク baku

bou6, buk6bão, bạo, bộcbawH*-kbao4, pu4
4曇, 昙ドン dontaam4đàm(徒含切)*-mtan2
4タイ taitai3thếthejHti4
4サツ satsuzaat3tráttsreat*-tzha2
4机, 機キ ki기, 궤gei1cơ, ki, kykijXji1
4ザイ zaicoi4tàidzojcai2
4ソン soncyun1thôn(此尊切)-ncun1
4ハン han

バン ban

baan2bảnpaenX-nban3
4リン rin림, 임lam4lâmlim*-mlin2
4マイ maimui4maimwojmei2
4シ shizi1chi, kì, kỳ (irr.)tsyezhi1
4コ kofu1khôkhuju2
4ニュウ nyuujau4nhunyuwrou2
4チュウ chuucyu5trú, trụdrjuXzhu4
4査, 查サ sacaa4tradzreacha2
4栄, 荣, 榮エイ ei

ヨウ you

wing4vinhhjwaeng-ngrong2
4コン kongan1cănkon-ngen1
4カイ kaihaai6giớiheajHxie4
4ボウ boupaang5bổng(步項切)-ngbang4
4シン shinsam1sâmsrim*-msen1
4ショク shoku식, 치zik6thực, trĩ, trịdzyik, driH*-kzhi2
4極, 极キョク kyoku

ゴク goku

gik6cựcgik*-kji2
4橋, 桥キョウ kyoukiu4cao, khiêu, kiếukjewH, kjewXqiao2
4オウ ouau1âu, ẩu(烏后切)ou1
4ム mumou5võ, vũmjuXwu3
4歴, 历レキ reki력, 역lik6lịchlek*-kli4
4殿デン den

テン ten

din6điến, điện, đándenH-ndian4
4ドク dokuduk6đốc, độcdowk*-kdu2
4ヒ hibei2bì, bí, bỉpjijXbi3
4モウ moumou4mao, mômawmao2
4氷, 冰ヒョウ hyoubing1băngping-ngbing1
4エイ eiwing5vĩnh, vịnhping-ngyong3
4カン kanhon6hàn, hãn, hạnhanH-nhan4
4汚, 污オ o오, 우wu1ô, ố'uwu1
4チ chici4trì(直離切)chi4
4チン chin

ジン jin

심, 침sam2thẩmsyimX*-mshen3
4カ kaho4ha, haXhe2
4ヒ hi

フツ futsu (kan'yoo-on)

fai3phípj+jHfei4
4ユウ yuujau4duyuwyou2
4況, 况キョウ kyoufong3huốngxjwangH, xjwangX-ngkuang4
4セン sencyun4tuyềndzjwen-nquan2
4ハク haku박, 백paak3, bok6bạc, pháchbak*-kbo2
4ハ habo1bapabo1
4ナイ nai

ニ ni

니, 이nai4nê, nễ, nệnejni2, ni4
4浅, 淺セン sencin2thiển, tiêntshjenX-nqian3
4ヨク yokujuk6dụcyowk*-kyu4
4涙, 泪ルイ rui

レイ rei

(Hokkien: lūi)

루, 누leoi6luỵ, lệlwijHlei4
4エキ ikijik6dịchyek*-kye4
4涼, 凉リョウ ryou량, 양loeng4lương, lượngljang-ngliang2
4コン konwan6hồn, hỗnhwonX-nhun2
4 (淸)セイ sei

ショウ shou

cing1thanhtshjeng-ngqing1
4減, 减ゲン gengaam2giảmkeamX, heamX*-mjian3
4オン onwan1uẩn, ôn'won-nwen1
4測, 测ソク sokucak1trắctsrhik*-kce4
4コ kowu4hồhuhu2
4湯, 汤トウ toutong1thang, thãngthang-ngtang1
4ワン wanwaan1loan (irr.)(【廣韻】烏關切)-nwan1
4湿, 濕シツ shitsu

シュウ shuu

sap1chậpkhip*-pshi1
4準, 准ジュン junzeon2chuyết, chuẩntsywinX-nzhun3
4ヨウ youjung4dong, dungyowng-ngrong2
4テキ tekidik6chích, trích(都歴切)*-kdi1
4漁, 渔ギョ gyo

リョウ ryou

jyu4ngưngjoyu2
4濃, 浓ノウ nounung4nùngnrjowng, nuwng-ngnong2
4濯, 棹タク taku탁, 도zok6trạc, trạodraewH*-kzhao4
4灯, 燈トウ toudang1đăngtong-ngdeng1
4カイ kaifui1hôixwojhui1
4タン tantaan3thánthanH-ntan4
4無, 勿ム mumou4mô, vômjutwu2
4焼, 烧ショウsiu1thiêusyewshao1
4ショウziu3chiếutsyewHzhao4
4ネン nenjin4nhiênnyen-nran2
4ソウ soucou3táosawXzao4
4バク bakubaau3bạo, bạc, bộcpaewHbao4
4ヘン henpin3phiếnphenH-npian1
4ハン hanbaan2bảnpaenX-nban3
4ギョク gyokujuk6ngọcngjowk*-kyu4
4チン chinzan1trântrin-nzhen1
4ビン binping4bìnhbeng-ngping2
4カン kangam1camkam*-mgan1
4チク chikucuk1húc, súc (irr.)trhjuwk, trhjuwH*-kchu4
4リャク ryaku략, 약loek6lượcljak*-klve4
4畳, 叠ジョウ jou

チョウ chou

dip6điệpdep*-pdie2
4療, 疗リョウ ryou료, 요liu4liệuljewHliao2
4ヒ hipei4bjepi2
4ベイ beiming5mãnh > mẫnmjaengX-ng, -nming3 > min3
4セイ sei

ショウ shou

성, 생saang2sảnh, tiển, tỉnhsrjengX-ngsheng3
4県, 县ケン kenjyun6huyền, huyệnhwenH-nxian4
4タン tandyun2đoảntwanX-nduan3
4シャ shasaa1sa(子結切)sha1
4コウ koungaang6ngạnh(五岡切)-ngying4
4マ mamo4ma, mámamo2
4キ ki기, 궤kei4kì, kỳgj+jqi2
4シュク shuku

シュウ shuu

zuk1chúctsyuwk*-kzhu4
4サイ saizai3tế, sáitsjejHji4, zhai4
4キン kingam3câm, cấm, cầmkimH*-mjin4
4ビョウ byou묘, 초miu5miểu, miễu(亡沼切)miao3
4イ iji4di, dịyeyi2
4ゼイ zeiseoi3thuế, thốisywejHshui4
4ショウ shouzoeng1chươngtsyang-ngzhang1
4ドウ doutung4đồngduwng-ngtong2
4競, 竞キョウ kyou

ケイ kei

ging6cạnhgjaengH-ngjing4
4チク chikuzuk1trúctrjuwk*-kzhu2
4フ fufu4bồ, phùbjufu2
4筆, 笔ヒツ hitsubat1bútpit*-tbi3
4トウ toutung4đồng, độngduwng-ngtong3
4サン sansyun3toánswanH, swanX-nsuan4
4カン kangun2quảnkwanX-nguan3
4築, 筑チク chikuzuk1trúctrjuwk*-kzhu4
4簡, 简カン kan

ケン ken

gaan2giảnkeanX-njian3
4セキ sekizik6tịchdzjek*-kji2
4フン funfan2phấnpjunX-nfen3
4リュウ ryuu립, 입lap1lạplipli4
4糸 (+絲)シ shi

ミャク myaku

멱, 사si1, mik6ti, ty, mịchsi

(莫狄切)

*-ksi1, mi4
4紅, 红コウ kouhung4hồnghuwng-nghong2
4純, 纯ジュン jun돈, 순, 준seon4thuần, chuẩndwonX-nchun2
4細, 细サイ saisai3tếsejHxi4
4紹, 绍ショウ shousiu6thiệudzyewXshao4
4絡, 络ラク raku락, 낙lok3lạclak*-kluo4
4綿, 绵メン menmin4miênmjien-nmian2
4総, 总ソウ souzung2tổngtsuwngX-ngzong3
4緑, 绿リョク ryoku

ロク roku

록, 녹luk6lụcljowk*-klv4
4線, 线セン sensin3tuyếnsjenH-nxian4
4編, 编ヘン henpin1biênpen-nbian1
4練, 练レン ren련, 연lin6luyệnlenH-nlian4
4績, 绩セキ sekizik1tích(則歴切)*-kji4
4缶 (鑵)

(+ 罐)

フウ fun

カン kan

부, 관fau2, gun3phũ, phẫu;

quán

pjuwX

(【集韻】古玩切)

-nfou3, guan4
4ショ shocyu5thử, thựdzyoHshu3
4グン gunkwan4quầngjun-nqun2
4ウ u우, 호jyu5hjuXyu3
4ヨク yokujik6dựcyik*-kyi4
4コウ kougaang1canhkeang-nggeng1
4キ kigei1kijji1
4ケン kengin1khiên, kiênken, hon-njian1
4コウ kouhang2khẳngkhongX-nken3 < keng3
4イ iwai6vịhjw+jHwei4
4キョウ kyouhung1hungxjowng-ngxiong1
4シ shizi1chi, chỉtsyijzhi1
4脳, 脑ノウ nounou5nãonawXnao3
4ワン wanwun2oản, uyển'wanH-nwan4
4ヨウ youjiu1yêu'jiewyao1
4膚, 肤フ fufu1phu(【廣韻】甫無切)fu1, fu5
4臓, 脏ゾウ zouzong1tạngtsang-ngzang4
4シン shin

ジン jin

san4thầndzyin-nchen2
4シュウ shuuzau1chu, châutsyuwzhou1
4ゴウ gou < ガゥ gau

コウ kou < カゥ kau

hong4hàng(【廣韻】胡郞切)-nghang2
4バン ban

ハン han

bun1ban, bànpan-nban1
4芸, 艺ゲイ gei

ウン un

ngai6 (艺)

wan4 (芸)

nghệngjejH-nyi4 (艺)

yun2 (芸)

4コウ kou < クヮゥ kwaufong1hoangxwang-nghuang1
4ガ ga

カ ka

ho4hà, hạhahe2
4菓, 果カ ka < クヮ kwagwo2quảkhwaXguo3
4サイ saicoi3tháitshojHcai4
4;チョ cho

チャク chaku

저, 착zoek3trước, trứ, trữtrjoH (>著)*-kzhu4;

zhao1,

zhuo2,

zhe5

4ショゥ shou

セイ sei

ジョウ jou (kan'yoo-on)

zing1chưngtsying-ngzheng1
4蔵, 藏ゾウ zou < ザゥ zau

ソウ sou < サゥ sau

cong4 (nascondere)

Zong6 (Tibet)

tàng, tạngdzangH-ngcang2
4バク baku

ハク haku

bok6bác, bạcbak*-kbo2
4ジュウ juu < ヂユウ dyuu

チュウ chuu < チユウ tyuu

cung4trùngdrjuwng-ngchong2
4ケチ kechi

ケツ ketsu

hyut3huyếtxwet*-txue4, xie3
4イ i

エ e

ji1y, ý'j+jyi1
4タイ tai

ダイ dai

doi2đạidojHdai4
4ビ bi

ヒ hi

bei6, pei5bí, bịbjeHbei4
4裏 (裡)

(+里)

リ ri리, 이leoi5 (裡)

lei5 (里 < 裏)

lí, lýliXli3
4補, 补フ fu

ホ ho

bou2bổpuXbu3
4複, 复フク fukufuk1phứcbjuwk*-kfu4
4カク kakugok3cốc, giác, giốckaewk*-kjiao3, jue2
4ショク shokuzuk1xúc (irr.)tsyhowk*-kchu4
4訓, 训クン kunfan3huấnxjunH-nxun4
4設, 设セツ setsucit3thiếtsyet*-tshe4
4詞, 词シ shici4từzici2
4詰, 诘キツ kitsu

キチ kichi

kit3cậtkhjit*-tjie2
4誌, 志シ shizi3chítsyiHzhi4
4課, 课カ ka < クヮ kwafo3khoákhwaHke4
4諸, 诸ショ shozyu1chư, giatsyozhu3
4講, 讲コウ kou < カウ kaugong2giảngkaewngX-ngjiang3
4コク kokuguk1cốckuwk*-kgu3
4豊, 丰(≠豐 li3)ホウ hou

フ fu

ブ bu (kan'yoo-on)

fung1phongphjowng-ngfeng1
4ゾウ zou < ザウ zau

ショウ shou < シヤウ syau

zoeng6tương, tượngzjangX-ngxiang4
4貝, 贝バイ baibui3bốipajHbei4
4貨, 货カ ka < クヮ kwafo3hoáxwaHhuo4
4販, 贩ホン hon

ハン han

faan3phiến, phánpjonH-nfan4
4貯, 贮チョ chocyu5trữtrjoXzhu4
4貿, 贸ム mu

モ mo

ボウ bou

mau6mậumjuwHmao2
4賞, 赏ショウ shou < シャウ syausoeng2thưởngsyang-ngshang3
4賢, 贤ゲン gen

ケン ken

jin4hiền, hiệnhen, henH-nxian2
4贈, 赠ゾウ zou

ソウ sou

zang6tặngdzongH-ngzeng4
4チョウ chouciu1siêu (irr.)trhjewchao1
4跡, 迹セキ sekizik1tíchtsjek*-kji4
4ヨウ youjung2dũngyowngX-ngyong3
4軍, 军クン kun

グン (kan'yoo-on)

gwan1quânkjun-njun1
4軒, 轩コン kon

ケン ken

hin1hiên, hiếnxjon-nxuan1
4軟, 软ネン nen

ナン nan (kan'yoo-on)

jyun5nhuyễnnywenX-nruan3
4軽, 轻ケイ kei

キョウ kyou

hing1khánh, khinhkhjiengH, khjieng-ngqing1
4輪, 轮リン rin륜, 윤leon4luânlwin-nlun2
4輸, 输シュ shusyu1thú, thâusyushu1
4シン shinsan1tânsin-nxin1
4農, 农ノウ nounung4nôngnowng-ngnong2
4辺, 边ヘン henbin1biênpen-nbian5, bian1
4ジュツ jutsuseot6thuậtzywit*-tshu4
4ギャク gyaku

ゲキ geki

jik6nghịch, nghịnhngjaek*-kni4
4ゾウ zou < ザウ (kan'yoo-on)zou6tạo, tháodzawX, tshawHzao4
4コウ kou < カウ kaugaau1giaokaewjiao1
4郵, 邮ユウ yuujau4bưuhjuwyou2
4リョウ ryou량, 양loeng4lương, lườngljang-ngliang4
4針, 针シン shin < シム simuzam1châm, trâm(直質切)*-mzhen1
4鈍, 钝ドン dondeon6độndwonH-ndun4
4鉄, 铁テツ tetsutit3thiếtthet*-ttie3
4鉱, 矿, 鑛コウ kou < クヮゥ kwaukwong3khoáng, quáng(【集韻】古猛切)

[Tardo Cinese Medio]

-ngkuang4
4銅, 铜ドウ dou (kan'yoo-on)tung4đồngduwng-ngtong2
4鋭, 锐エイ eijeoi6duệywejHrui4
4録, 录ロク rokuluk6lụcljowk*-klu4
4門, 门モン monmun4mônmwon-nmen2
4ボウ bou < バゥ bau

ホウ hou < ハゥ hau

fong4phòngbjang-ngfang2
4陸, 陆リク riku

ロク roku

륙, 육luk6lụcljuwk*-klu4
4グ gu

グウ geu (kan'yoo-on)

jyu4ngungngjuyu2
4階, 阶カイ kaigaai1giaikeajjie1
4隻, 只セキ sekizek3chíchtsyek*-kzhi1
4ク ku

グ gu

コ ko

gu3cốkuHgu4
4雲, 云ウン unwan4vânhjun-nyun2
4レイ rei

リョウ ryou

령, 영ling4linhleng-ngling2
4シン shinzan3thần, chấntsyinH-nzhen4
4カク kakugaak3cách, cứckeak*-kge2
4順, 顺ジュン junseon6thuậnzywinH-nshun4
4預, 预ヨ yojyu6dự(羊洳切)yu4
4領, 领リョウ ryou령, 영ling5, leng5lãnh, lĩnhljengX-ngling3
4額, 额ガク gakungaak6ngạchngaek*-ke2
4コウ kou < カウ kau

キョウ kyou < キヤウ kyau

hoeng1hươngxjang-ngxiang1
4駐, 驻チュウ chuuzyu3trú(中句切)zhu4
4コツ kotsugwat1cốtkwot*-tgu3
4ミャク myaku

バク baku

mak6mạchmeak*-kmai4
4コウ kou < クワウ kwau

オウ ou < ワウ wau

wong4hoàng, huỳnhhwang-nghuang2
4ビ bibei6tì, tị, tỵ (irr.)bjijHbi2
4齢, 龄レイ rei

リョウ ryou

령, 영ling4linhleng-ngling2

Kanji diffusi che possono comparire in totale isolamento con pronuncia kun

Di queste parole diffuse composte da un solo kanji in isolamento (niente lessico sino-giapponese o okurigana dopo), solo una minima parte conserva la lettura on. Sono poi indicate pure le parole che si ripetono di fila, senza caratteri completamente diversi a fianco. Sono contenuti i primi tre livelli JLPT. Gli allungamenti vocalici sono segnalati con la doppia vocale in ogni caso. Queste parole possono essere prese come esempio lampante di lettura kun e vocabolario nativo giapponese, salvo poche eccezioni.

KanjiHiragana e romajiSignificatoLivello

JLPT

あお aoblu1
あか akarosso1
あき akiautunno1
あさ asamattina, mattino1
あし ashipiede, gamba1
あたま atamatesta1
あと atodopo1
あに anifratello maggiore (umile)1
あね anesorella maggiore (umile)1
あめ amepioggia1
あめ amecaramella1
いえ iecasa1
いけ ikepozzanghera1
いち ichiuno, un1
いぬ inucane1
いま imaadesso, ora1
いもうと imootosorella minore (umile)1
いや iyaspiacevole1
いろ irocolore1
うえ uein cima a1
うた utacanzone1
うみ umimare1
え eimmagine; schizzo, sketch; dipinto1
えき ekistazione1
おとうと otootofratello minore1
おとこ otokouomo1
おんな onnadonna1
かさ kasaombrello1
かぜ kazevento1
かた katamodo di fare, metodo; direzione1
かど kadoangolo1
かみ kamicarta1
からだ karadacorpo1
/かわ kawafiume1
き kialbero1
きた kitanord1
きゅう / く kyuu / kunove1
くすり kusurimedicina1
くち kuchibocca; apertura1
くつ kutsuscarpa1
くに kunistato, nazione, Paese1
くるま kurumaautomobile, macchina1
くろ kuronero1
ご gocinque1
こえ goevoce1
さかな sakanapesce1
さき sakifuturo; prima...1
さん santre1
/ よん. shi / yonquattro1
しお shiosale1
した shitasotto1
しち / なな. shichi / nanasette1
じゅう / とお juu / toodieci1
しろ shirobianco1
せ sealtezza, statura1
せん senmille1
そと sotofuori1
そら soracielo1
たまご tamagouovo1
だれ dare;

だれか dareka

chi;

qualcuno

1
つぎ tsugiprossimo, successivo1
つくえ tsukuetavolo1
て temano1
と tola porta1
時々ときどき tokidokiqualche volta, talvolta, ogni tanto1
ところ tokoroposto, luogo1
とし toshianno1
となり tonarivicino a ...1
とり toriuccello1
なか nakamezzo (punto spaziale)1
なつ natsuestate1
なん / なに. nan / nanicosa? Cosa.1
に nidue1
にく nikucarne1
西にし nishioccidente1
にわ niwagiardino1
ねこ nekogatto1
は hadente1
はこ hakocassetta1
はし hashiponte1
はち hachiotto1
はな hanafiore1
はな hananaso1
はなし hanashistoria, racconto1
はる haruprimavera1
はん hanmetà1
ばん hansera1
ひがし higashiest1
ひだり hidarisinistra1
ひと hitopersona1
ひま himatempo libero1
ひゃく hyakucento1
ひる hirugiorno ([la luce del giorno])1
ふく fukuvestito1
ふゆ fuuinverno1
へん henarea1
ほん honlibro1
まえ maeprima1
まち machicittà1
まど madofinestra1
まん mandiecimila, miriade1
みぎ migidestra1
みず mizuacqua1
みせ misenegozio1
みち michistrada1
つ みっつ tsumittsutre1
みどり midoriverde1
みなみ minamisud1
みみ mimiorecchio1
つ むっつ tsumottsu

ろく roku

sei1
むら moravillaggio1
め meocchio1
もの monocosa, roba1
もん moncancello1
やま yamamontagna1
ゆき ukineve1
よこ yokolato; ampiezza; accanto; orizzontale1
よる yorunotte1
れい reizero1
わたくし watakushi;

わたし watashi

io (umile);

io (piano)

1
あいだ aidaspazio [porzione di spazio]2
あじ ajisapore, gusto2
いし ishipietra2
いと itofilo2
うら urainterno; lato opposto; di nascosto2
えだ edaramo2
おく okucento milioni2
おっと ottomarito2
おと otosuono, nota2
おもて omotesuperficie2
おや oyagenitori2
かがみ kakamispecchio2
かたち katachiforma2
かべ kabemuro2
かみ kamicapelli2
かれ karelui2
き kispirito [soffio vitale]2
きぬ kinuseta2
きみ kimitu (informale, da uomo a donna)2
きゃく kyakuospite; cliente2
きゅう kyuuurgente2
くさ kuchierba2
くび kubicollo2
くも kumonuvola2
くん kunsuffisso familiare per giovani maschi2
け kepelo2
こ kobambino2
こころ kokorocuore2
こたえ kotaerisposta2
こめ komeriso crudo2
さか sakacollina2
し shicittà2
じ jicarattere scritto2
しま shimaisola2
すな sunasabbia2
すみ sumiangolo2
せき sekiposto a sedere2
せん senlinea2
たたみ tatamitatami [tappeto giapponese]2
たな tanascaffale2
ため tameaffinché/per/al fine di ...2
ち chisangue2
ちから chikaraforza; il potere2
つま tsumamoglie (umile)2
てら teratempio [solitamente buddista]2
てん tenpunto2
と tometropoli, grande città2
中々なかなか naka-nakamolto2
ねつ netsufebbre2
は hafoglia2
ばい baidoppio2
はやし hayashiforesta2
ひ higiorno; sole2
ひ hifuoco2
ひかり hikariluce2
ふね funebarca2
べつ betsudiverso, differente2
へん henstrano2
ぼく bokuio (usato dai maschi)2
ほし hoshistella2
みずうみ mizuumilago2
みな minatutti, tutti quanti2
みなと minatoporto2
むかし mukashiin passato [nei vecchi giorni]2
むし mushiinsetto2
むすめ musumefiglia (umile)2
もり moriforesta2
ゆ uacqua calda2
ゆび ubidito2
ゆめ umesogno2
よう yooutilizzo, uso2
わけ wakesignificato; ragione2
あい aiamore3
あせ asesudore3
あと atotraccia; resti; rovine; cicatrice3
あな anabuco3
あぶら aburaolio3
あら aradifetto; punto debole3
あらし arashitempesta3
ある aruun certo ...; alcuni ...3
あわ awabolla; schiuma (di mare, birra o sapone)3
あん anpiano [progetto]3
い istomaco3
いき ikirespiro; il tono (di voce, con cui si parla)3
いずみ izumifonte3
いね inepianta di riso3
いのち inochiordine; decreto; vita; destino3
いや iyano3
いわ iwaroccia3
うわ uwasuperiore; esterno, di superficie; superficie3
うお uopesce3
うさぎ usagiconiglio, lepre3
うし ushimucca; bestiame3
うしろ ushirodopo; da quel momento; in futuro3
うそ usobugia; inappropriato3
うち uchidentro, all'interno3
うま umacavallo3
うめ umeprugna; pruno3
うわさ uwasagossip, chiacchiera, diceria3
うん unfortuna3
え emaniglia,3
えさ esanutrire3
えん encerchio; soldi3
お oonorevole3
おう oore, sovrano, monarca3
おか okacollina3
おき okimare aperto3
おく okul'interno3
おに onidemone3
おび obicintura; cintura del kimono ("obi")3
おわり owarifine, conclusione3
おん onsuono, nota3
おん onfavore3
か kapassabile, fattibile3
か kaclassificatore per i capitoli di un libro3
かい kaiassemblea, meeting; club;

associazione; festa, party

3
かい kaiclassificatore per il numero di volte/occorrenze3
がい gaiferita; danno; cattiva influenza3
かかり kakaril'ufficiale, l'incaricato3
かぎ kagichiave3
がく gakulo studio; la conoscenza; l'erudizione3
がく gakufronte3
影, 陰かげ kageombra3
かご kagocesto3
かず kazunumero3
かた kataforma, modello3
かた kataspalla3
方々かたがた kata-gatadappertutto; qui e là3
かたな katanacoltello; spada3
かね kaneoro3
かぶ kabustock, azione (riferito alle società); ceppo3
かみ kamiprimo (volume, tomo)

superiore (di qualità)

dall'Alto (governativo)

3
かみ kamiDio3
かみなり kaminarifulmine3
から karail vuoto3
がら garamanico; elsa della spada3
川, 河かわ kawafiume3
かわ kawapelle; pelliccia; cuoio3
かわ kawacuoio3
かん kanscatoletta3
かん kanl'intuizione, il sesto senso3
きし kishicosta3
きず kizuferita, taglio3
ぎゃく gyakul'opposto, l'inverso3
きゅう kyuunove3
きゅう kyuuex-...3
きゅう kyuugrado, livello3
きゅう kyuuglobo; sfera; palla3
きょく kyokuufficio, bureau3
きり kirinebbia3
きん kinoro3
ぎん ginargento3
く kunove3
く kufrase, sentenza3
くさり kusaricatena3
くせ kusevizio, (pessima) abitudine3
くだ kudatubo3
くみ kumiclasse; gruppo, team3
くもり kumoritempo nuvoloso3
くらい kuraigrado, rank3
くん kunkun (lettura giapponese nativa)3
ぐん gunesercito; truppa3
げ gesotto; al di sotto3
けい keipiano [progetto]3
げき gekidramma teatrale3
けむり kemorifumo3
けん kenbiglietto, ticket; certificato;

bond, buono del tesoro/di Stato

3
けん kenprefettura3
けん kengronda, cornicione3
ご godopo; da quel momento; dopo/in futuro3
ご golinguaggio3
こい koiaffetto3
こおり koorighiaccio3
ごく gokumolto, davvero3
こし koshifianco [anatomia]3
こと kotofaccenda, fatto, cosa3
ことわざ kotowazaproverbio, massima di saggezza, motto3
こな konafarina; polvere3
ごみ gomipolvere; lo sporco3
ころ korotempo; grossomodo, circa [riferito al tempo]3
さ sadifferenza3
さい saicircostanze3
さかい sakaiconfine; stato mentale3
さく sakuieri; lo scorso (anno)3
さくら sakurafiore di ciliegio; il ciliegio3
さけ sakealcol; sakè [vino di riso giapponese]3
さつ satsubanconota, cartamoneta

("fuda" indica il biglietto, ticket; ricetta)

3
様々さまざま sama-zamavari, svariati/diversi3
さら sarapiatto3
さる saruscimmia3
し shiquattro3
し shinome di famiglia; lignaggio, clan3
し shipoesia3
しき shikiformula; cerimonia3
じき jikiimmediatamente, subito3
した shitalingua [organo]3
しち shichisette3
しつ shitsunatura (di una persona)3
しな shinacosa; prodotto, articolo in vendita; item;

classificatore per i pasti

3
しも shimobrina3
しも shimosotto; al di sotto3
しゅう shuusettimana3
しゅう shuustato [in origine indicava il banco di sabbia]3
じゅう juudieci3
しょう shoopiccolo3
しょう shoocapitolo, sezione; medaglia3
しょう shoopremio, ricompensa3
じょう jooprimo (volume, tomo);

superiore (di qualità)

dall'Alto (governativo)

3
少々しょうしょう shoo-shoopiccola quantità3
しょく shokuimpiego3
しり shirisedere, fondoschiena, natiche, glutei3
しるし shirushisimbolo; marcatore3
しろ shirocastello; fortezza3
す sunido3
ず zufigura (es. Fig. 1); illustrazione3
すえ suela fine; polvere3
姿すがた sugatafigura; portamento3
すじ sujimuscolo; tendine3
すみ sumicorno3
せい seistatura ("se" indica invece la schiena)3
せい seilogicamente vero; regolare3
せいseicrudo; grezzo; alla spina (birra)3
せい seisesso/genere3
ぜい seitassa3
精々せいぜい sei-zeifin dove possibile, il più possibile, al proprio meglio3
せき sekitossire3
せつ setsuteoria3
ぜん zenil bene3
ぜん zenintero/tutto3
ぞう zooelefante3
そこ sokoil fondo3
そで sodemanica3
そば sobalato; confine3
そん sonperdita; svantaggio3
た tarisaia3
た taaltro (posto/cosa)3
たい taipaio, coppia3
だい daigrande, grosso3
だい daipiattaforma, piedistallo, podio, supporto, stand; tavolo3
だい daititolo; soggetto/argomento/tema3
たから takaratesoro3
たく takucasa; marito3
ただ ; たった

tada; tatta

gratis; solo, soltanto, solamente; meramente3
たて tatelunghezza/estensione, altezza3
たに tanivalle3
たね taneseme; materiale; causa/motivo3
たば tabamazzo di (fiori ecc.)3
たび tabiclassificatore per il numero di volte3
たび tabiviaggio3
たま tamasfera, palla; moneta3
たま tamasfera, palla, globo3
たま tamaproiettile3
たま tamanumero pari; coppia (di persone); amico3
偶々たまたま tama-tamacasualmente, inaspettatamente,

accidentalmente, per caso

3
だん danlivello/rank; gradino, scala3
ち chiterra3
ちゃ cha3
ちゅう chuudentro; in mezzo (punto preciso o generico)3
ちゅう chuuannotazione/nota3
つき tsukiluna; mese3
次々つぎつぎ tsugi-tsugiin successione, di fila, uno a uno3
つち tsuchiterreno3
つばさ tsubasaali3
つみ tsumicrimine; colpa; indiscrezione3
てき tekinemico, rivale3
てつ tetsuferro3
ど doclassificatore per il numero di volte3
とう toopartito3
とう tootorre, pagoda3
とお toodieci3
とき tokitempo; ora; momento, volta/occasione3
どく dokuveleno3
とも tomoamico3
とら toratigre3
どろ dorofango3
な nareputazione/"nome"3
なか nakarelazione3
なぞ nazoindovinello, enigma; puzzle3
なな nanasette3
なに; なん nani; nancosa3
なべ nabepentola, casseruola3
なま namacrudo; grezzo; alla spina (birra)3
なみ namionda3
なみだ tamidalacrima3
なわ nawacorda; canapa3
にち nichisole; giorno3
ぬの nunovestito3
ね neradice3
ね nevalore; prezzo/costo3
ねずみ nezumitopo, ratto; grigio scuro, grigio ardesia3
の nocampo (e.g. in campagna)3
のう nooessere competente/esperto/abile in; per bene3
のき nokigronda, cornicione3
のち nochidopo/dopodiché; da quel momento; in futuro3
のど nodegola3
ば baposto, luogo; campo (in fisica)3
はい haicenere3
はか hakatomba3
はし hashiil fondo (es. di una strada); margine, punta3
はた hatabandiera3
はだ hadapelle3
はだか hadakanudo3
はたけ hatakecampo (es. in campagna)3
はね haneclassificatore per uccelli e conigli3
はば habalarghezza, ampiezza3
はら haraaddome, pancia; stomaco3
はら haracampo, tundra, prateria; acquitrino;

la natura selvaggia

3
はり hariago; lancetta (es. di orologio)3
はね haneclassificatore per uccelli e conigli3
ばん bannumero (in una serie); turno3
ひ hiluce3
ひたい hitaifronte3
ひも himospago, cavo; protettore, pappone, mezzano, "pimp"3
ひょう hyootabella, lista3
びょう byoosecondi [anticamente indicava l'arista del chicco di riso]3
ひん hinarticolo in vendita/esposizione, merce/bene;

classificatore per le portate (in un pasto)

3
びん binbottiglia3
便びん binmodo/metodo3
ふ, ぶ fu, bunon-, in-, un- irr-

!!! [è un prefisso negativo, indicato a sé]

3
ぶ buniente, nulla3
ぶ, ぶん bu, bunparte/pezzo/segmento3
ふえ fueflauto, piffero3
ふくろ fukuroborsa/sacco3
ふし fushinodo; manopola3
ふち fuchimezzo (es. per vivere)3
ふで fudepennello (per scrivere e per calligrafie)3
ふね funenave, barca (anche a motore); spedizione via mare3
ぶん bunfrase/sentenza3
へい heimuro; recinzione, recinto, staccionata3
ほう hoolato3
ほう hooAtto (in legge)3
ぼう boopalo, asta3
方々ほうぼう hoo-boola gente; dappertutto, qua e là; questo e quello3
ほか hokaaltro (posto, cosa)3
ほか hokaaltrove; il resto3
ほこり hokoripolvere3
ほど hodogrado/estensione; limite3
ほとけ hotokeBuddha; persona clemente; il morto3
ほね honeosso3
ほのお honoofiamma3
ほほ, ほお hoho, hooguancia3
ほり horifossa; fossato3
ま mastanza; spazio; tempo/periodo temporale; pausa3
まく makutenda; atto (di un'opera teatrale)3
まご magonipote3
また matadi nuovo, nuovamente/ancora3
まつ matsupino;

il primo (su una scala gerarchica di tre livelli, es. podio)

3
まつり matsurifesta/festival3
まめ mamefagioli, piselli3
まる marucerchio; mese intero; perfezione, purezza3
まる marucerchio; soldi3
み micorpo; parte principale; sé stesso3
み mirealtà; verità; buon risultato/frutto3
みつ mitsudenso; segreto; stretta (relazione); esoterico3
みんな minmatutti quanti3
みやこ miyakola capitale3
みょう myoostrano, strambo, inusuale3
む monulla, niente3
むね monetorace; petto; seno3
め megermoglio, virgulto3
めし meshicibo; pranzo3
めん menfaccia; superficie; maschera; lato3
綿めん mencotone; imbottitura3
もと motooriginale; origine; precedente3
もと motobase3
もと motoorigine; la base; originale3
もの monopersona3
やく yakuruolo/posizione; servizio; l'uso/utilizzo3
やく yakucirca, all'incirca3
やく yakucausa/ragione; significato; circostanze;

situazione/circostanza

3
宿やど yadolocanda, albergo/"ospizio"3
ゆか yukapavimento3
よ yosera, notte3
よう yoomodo; tipo/genere3
よめ yomesposa; figliastra3
よん yonquattro3
らい raiil prossimo (anno); i prossimi (10 giorni)3
らく rakucomfort, comodità, agio3
りく rikusei (variante usata nei documenti legali)3
りつ ritsuproporzione; rapporto; percentuale3
りょう ryooquantità/ammontare, volume3
れい reiesempio/caso3
れい reiespressione di gratitudine3
れつ rewala coda/fila (di persone)3
わ waanello/circolo, cerchio3
わき wakilato3
綿わた watacotone; imbottitura3
我々われわれ ware-warenoi3
わん wanbaia; golfo; insenatura3

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