Peace Brigades International
Le Peace Brigades International (PBI) sono una Organizzazione non governativa apartitica e aconfessionale nata in Canada nel 1981 per iniziativa di attivisti nonviolenti di ispirazione gandhiana. Ha l'obiettivo di proteggere i diritti umani prestando aiuto a persone e movimenti popolari che operano per la pace e la giustizia in zone di conflitto e in condizioni pericolose per la propria incolumità. Per raggiungere questo obiettivo vengono inviate équipes che offrono servizio di scorta non armata a persone o gruppi minacciati, raccolgono documentazione sulle violazioni dei diritti umani, favoriscono il dialogo tra le parti, distribuiscono informazioni sui metodi nonviolenti[1].
Peace Brigades International | |
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Abbreviazione | PBI |
Tipo | ONG |
Fondazione | 1981 |
Fondatore | Narayan Desai, Charles Walker e altri |
Scopo | pacifismo, antimilitarismo, peacekeeping |
Sede centrale | Londra |
Presidente | John Carlarne |
Lingua ufficiale | inglese/spagnolo |
Sito web | |
Nel 2014 PBI ha garantito protezione ed appoggio a 124 attiviste e 167 attivisti dei diritti umani di 57 organizzazioni, garantendo 1738 giorni di accompagnamento fisico alle attiviste ed agli attivisti dei diritti umani e visitando le organizzazioni e le persone accompagnate 407 volte nel corso dell'anno[2].
Nel 2015, PBI ha 15 gruppi nazionali attivi in progetti situati in Colombia, Guatemala, Honduras, Indonesia, Kenya, Messico e Nepal. In precedenza sono stati attivi progetti anche in Sri Lanka, El Salvador, Haiti e nei Balcani.
Storia
Ispirate al lavoro del movimento Shanti Sena in India, PBI le furono fondate nel 1981 a Grindstone Island in Ontario da un gruppo di rappresentanti di organizzazioni attiviste tra cui Narayan Desai (rappresentante della Sarva Seva Sangh and Radhakrishna of the Gandhi Peace Foundation in India)[3], George Willoughby e Charles Walker (Quaccheri della Pennsylvania, veterani della World Peace Brigade), Raymond Magee (Peaceworkers della California), Jamie Diaz (prete cattolico della Corporation for Cultural and Social Development in Colombia) e Murray Thomson (Project Ploughshares del Canada)[4]. Nel 1983, durante la guerra civile in Nicaragua, PBI inviò una squadra per un progetto a breve termine a Jalapa, interponendosi tra le fazioni in guerra. Il primo progetto PBI a lungo termine fu avviato nello stesso anno in Guatemala (1983-1999, re-iniziata nel 2003), seguito da El Salvador (1987-1992), Sri Lanka (1989-1998), in Nord America (1992-1999, in Canada e negli Stati Uniti d'America), Colombia (dal 1994), nei Balcani (1994-2001, joint con altre organizzazioni), Haiti (1995-2000), Messico (dal 1998), Indonesia (1999-2011, e dal 2015), Nepal (2005-2014), Kenya (dal 2013) e Honduras (dal 2013).
Nel 1989, i volontari PBI scortarono il premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú per la sua prima visita in Guatemala una volta tornata dall'esilio; la Menchù scrisse: "Il loro contributo al processo di democratizzazione del paese, al rispetto dei diritti umani e, con esso, all'intero processo di pace è inestimabile"[5]. Altri personaggi che PBI ha protetto sono Amílcar Méndez Urízar, Nineth Montenegro e Frank Rafael La Rue Lewy in Guatemala; Mario Calixto[6] e Claudia Julieta Duque in Colombia; Tita Radilla e Graciela Zavaleta Sánchez in Messico[7].
Una delle prime famose sostenitrici dell'organizzazione fu la cantante statunitense Joan Baez[8].
Le PBI in Italia
Le PBI in Italia furono costituite nel 1988[9] sulla scia di un ciclo di incontri tenuti l'anno precedente in Piemonte dagli attivisti Neal Bowen e Didier Platon[10].
Nel corso degli anni diversi attivisti italiani hanno partecipato a progetti PBI nel mondo. In Guatemala, volontari in prevalenza torinesi e vicentini hanno prestato servizio di scorta non armata a Rabinal e San Andrés Sajcabajá agli appartenenti del Gruppo de Apoyo Mutuo, un'organizzazione di parenti di desaparecidos[11] e ai rappresentanti di alcune sigle sindacali contadine, come Blanca Maria Ayala[12].
In Colombia il numero di organizzazioni non governative cui fu offerto l'accompagnamento fu una decina. Tra queste l'ASFADDES (Associazione dei Familiari dei Detenuti e Scomparsi) con sedi a Medellín e Bogotà, oggetto di un attentato esplosivo il 24 giugno 1997[13] e seguita in particolar modo dai volontari italiani[14][15].
Le PBI allo scopo di sostenere economicamente i progetti hanno organizzato in Italia campi estivi di sensibilizzazione con l'associazione Il Carcafucio (formica in lingua occitana) e hanno pubblicato per alcuni anni la rivista Altrevoci. La sezione italiana è anche finanziata dal 1999 dalla Chiesa Valdese con i fondi dell'Otto per mille[16][17].
L'organizzazione ha ispirato episodi spontanei di scorta non armata in Italia, durante lo svolgimento delle inchieste giudiziarie di Mani pulite, per proteggere politici[18] e magistrati[19][20] coinvolti, in occasione di minacce mafiose[21] e anche episodi analoghi di organizzazioni italiane all'estero, come fece per esempio l'organizzazione Disobbedienti di Luca Casarini in Messico per proteggere il Subcomandante Marcos[22].
L'attuale presidente di PBI Italia è il padovano Stefano Zoletto.
Riconoscimenti e premi
- 1996: Pfeffer International Peace Prize;
- 1999: Medalla Conmemorativa de la Paz;
- 1999: Sievershausen Peace Prize;
- 1999: Aachener International Peace Prize;
- 1999: Human Rights Prize;
- 2001: Martin Ennals Award;
- 2006: International Service Human Rights Award;
- 2007: YWCA Peace Medal[23];
- 2016: Peace Builders Award[24];
- 2020: Gernika Prize for Peace and Reconcialiation[25].
Note
Bibliografia
- Alberto Zangheri (a cura di), La difesa popolare nonviolenta: un'alternativa democratica alla difesa militare, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984
- Johan Galtung, Ci sono alternative, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1986
- Alberto L'Abate e L. Porta, L'Europa e i conflitti armati: prevenzione, difesa nonviolenta e corpi civili di pace, Firenze University Press, Firenze 2008
- Alberto L'Abate e S. Tartarini, Volontari di pace in Medio Oriente, storie e riflessioni su una iniziativa di pace, ed. La Meridiana, Molfetta BA 1993
- Antonino Drago (a cura di), La difesa e la costruzione della pace con mezzi civili, ed. Qualevita, Torre dei Nolfi (AQ) 1997
- L. Mahony e L.E.Eguren, Unarmed Bodyguards, Accompaniment for the Protection of human rights, Kumarian Press, West Hartford CT 1997
- Quaderni Difesa Popolare Nonviolenta n. 20: Dossier Peace Brigades International, 1993
Filmografia
- Hasta la última piedra, Regia di Juan José Lozano, CH/Colombia 2006, https://web.archive.org/web/20170221010037/http://www.filmeeinewelt.ch/italiano/pagesnav/framesE4.htm?..%2Fpageswrk%2F52036a.htm&KA
- Peace Brigades International: metodo e azione d’intervento nonviolento, intervento di Cristina Banzato al Convegno nazionale Pax Christi Italia del 30 dicembre 2016, https://www.youtube.com/watch?v=NGkf_lWxxzQ
Collegamenti esterni
- http://www.pbi-italy.org, sito ufficiale delle Peace Brigades International Italia
Controllo di autorità | VIAF (EN) 141953884 · ISNI (EN) 0000 0001 2172 1163 · LCCN (EN) n2003099209 · WorldCat Identities (EN) lccn-n2003099209 |
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