Richard Jewell (film)

film biografico drammatico del 2019 diretto da Clint Eastwood

Richard Jewell è un film del 2019 diretto da Clint Eastwood, basato sulla storia della guardia di sicurezza Richard Jewell.

Richard Jewell
Paul Walter Hauser in una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2019
Durata129 min
Rapporto2,39:1
Generebiografico, drammatico, thriller
RegiaClint Eastwood
Soggettoarticolo di Marie Brenner
SceneggiaturaBilly Ray
ProduttoreClint Eastwood, Tim Moore, Jessica Meier, Kevin Misher, Leonardo DiCaprio, Jennifer Davisson, Jonah Hill
Casa di produzioneMalpaso Productions, Appian Way Productions, Misher Films, 75 Year Plan Productions
Distribuzione in italianoWarner Bros. Pictures
FotografiaYves Belanger
MontaggioJoel Cox
Effetti specialiBryan Brimecombe
MusicheArturo Sandoval
ScenografiaKevin Ishioka, Priscilla Elliott, Ronald R. Reiss
CostumiDeborah Hopper
TruccoKimberly Felix-Burke
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Trama

Atlanta, 1996. Richard Jewell, una guardia di sicurezza che lavora per la AT&T durante le Olimpiadi, dopo aver limitato con il suo coraggio i danni di un'esplosione causata da una bomba durante un concerto in un parco, viene ingiustamente accusato di essere l'attentatore. Con l'aiuto di un avvocato, sua vecchia conoscenza, si batte per la sua innocenza, sia contro l'FBI che contro la stampa che, pur non avendo prove concrete della sua colpevolezza, lo perseguitano distruggendo la sua vita e quella della madre. Alla fine verrà prosciolto da tutte le accuse, nonostante l'FBI resti convinta della sua colpevolezza, e, malgrado le ferite dello sciacallaggio mediatico lo segneranno per sempre, riuscirà a coronare il suo sogno di diventare poliziotto.

Produzione

Il progetto fu inizialmente annunciato nel febbraio 2014, quando Leonardo DiCaprio e Jonah Hill comunicarono che avrebbero prodotto il film, con Hill che avrebbe interpretato Jewell, e DiCaprio l'avvocato che aiuta Jewell a provare la sua innocenza.[1] Paul Greengrass cominciò le trattative per dirigere la pellicola, con Billy Ray alla sceneggiatura.[2] Altri registi presi in considerazione furono Ezra Edelman e David O. Russell,[3][4] prima che la regia venisse ufficialmente affidata a Clint Eastwood all'inizio del 2019. Alla fine DiCaprio e Hill non recitarono nel film, sebbene rimasero come produttori.[5]

Nel maggio 2019 la Warner Bros. acquisì i diritti del film dalla 20th Century Fox, che era stata da poco rilevata dalla The Walt Disney Company.[6] In giugno, Sam Rockwell fu aggiunto al cast nella parte dell'avvocato e Paul Walter Hauser fu scritturato per il ruolo di Jewell. Inoltre fu annunciata la partecipazione di Kathy Bates, Olivia Wilde, Jon Hamm e Ian Gomez.[7][8][9][10][11] Nel luglio 2019 si unì al cast anche Nina Arianda.[12] Le riprese cominciarono il 24 giugno 2019 ad Atlanta.[13]

Distribuzione

Il trailer è stato pubblicato il 3 ottobre 2019[14]. Il film è stato distribuito nelle sale statunitensi il 13 dicembre 2019[15], mentre in Italia è stato distribuito dal 16 gennaio 2020.

Accoglienza

Critica

Il film ha ricevuto recensioni positive da parte della critica, sia per le performance di Bates e Hauser, sia per la regia di Eastwood.

Incassi

L’accoglienza al botteghino è stata tiepida: il film ha incassato 22,3 milioni di dollari in America e 19,5 milioni di dollari nel resto del mondo, per un guadagno complessivo di 41,8 milioni di dollari. In Italia ha incassato 2,6 milioni di euro, di cui 1,2 nel primo fine settimana di programmazione.

Riconoscimenti

Controversie

Il film si attirò alcune critiche per il ritratto dato della giornalista del The Atlanta Journal-Constitution Kathy Scruggs, morta per overdose di farmaci nel 2001.[19] Nello specifico fu criticata la scena nella quale la reporter si offre sessualmente ad un agente dell'FBI in cambio di informazioni confidenziali.[20] Il redattore capo del The Atlanta Journal-Constitution scrisse un articolo nel quale definì l'episodio "completamente falso e tendenzioso".[21] Alcuni dipendenti del giornale chiesero che al film venisse aggiunto un evidente disclaimer che avvisasse come "alcuni eventi sono stati immaginati con licenza artistica per scopi puramente drammatici."[22][23] Gli accusatori del film affermarono inoltre che in esso viene perpetuato il luogo comune sessista della bella giornalista che scambia sesso con informazioni riservate.[24][25]

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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