Rima sillabica

In linguistica, nello studio della fonologia, la rima di una sillaba consiste in un nucleo e una coda opzionale. Essa è la parte di una sillaba utilizzata nella rima poetica, e anche la parte che viene allungata o accentuata quando una persona prolunga o accentua una parola durante il discorso.

La rima è di solito la porzione di una sillaba, dalla prima vocale alla fine. Per esempio, /æt/ è la rima di tutte le parole at, sat, e flat. Tuttavia, in alcune lingue, il nucleo non deve necessariamente essere una vocale. Per esempio, la rima della seconda sillaba delle parole inglesi bottle e fiddle è proprio /l/, una consonante liquida.

Le "rime", sillabica e poetica, [1] sono varianti della stessa parola, ma la forma più rara di "rima" è talvolta usata per significare specificamente "rima sillabica" per differenziarla dal concetto poetico di rima. Questa distinzione non viene fatta da alcuni linguisti e non appare nella maggior parte dei dizionari.

Struttura della rima

Il modello più semplice di struttura sillabica divide ogni sillaba in un attacco opzionale, un nucleo obbligatorio , e una coda opzionale. L'illustrazione alla destra dimostra questo modello con le parole inglesi cat e sing.
Esistono, tuttavia, molti argomenti per una relazione gerarchica, piuttosto che una lineare, tra le componenti sillabiche. Questo modello gerarchico raggruppa nucleo sillabico e coda in un livello intermedio, la rima, come mostrata nell'illustrazione alla sinistra.

Il modello gerarchico risponde alla regola che il componente nucleo+coda giocano nel verso (cioè, le parole rimanti come cat e bat sono formate uguagliando sia il nucleo che la coda, o l'intera rima), e per la distinzione tra sillabe lunghe e brevi, le quali giocano un ruolo nei processi fonologici come, per esempio, il cambiamento fonetico nell'Old English di scipu e wordu. [2] ||

Proprio come la rima si ramifica in nucleo e coda, il nucleo e la coda possono ognuna ramificarsi in fonemi multipli. [3] Le due illustrazioni sotto mostrano le parole inglesi con la ramificazione rispettivamente di nucleo e coda.

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Note