Bureau international des Expositions

organizzazione intergovernativa

Il Bureau International des Expositions (abbreviato in BIE) è l'organizzazione intergovernativa che gestisce le Esposizioni Universali e Internazionali (contrazione in "Expo").

Bureau International des Expositions
(FR) Bureau international des Expositions
(EN) Bureau International of Exposition
AbbreviazioneBIE
TipoIntergovernativa
Fondazione22 novembre 1928
Scopoculturale, politico
Sede centraleBandiera della Francia Parigi
Segretario GeneraleBandiera della Corea del Sud Choi Jai-chul
Lingua ufficialefrancese, inglese
Membri170 membri (171 membri dal 2030)
Sito web e Sito web

Il logo ufficiale del BIE è stato creato dallo studente giapponese Masanori Matushima e consiste in un cerchio, che simboleggia l'amicizia, all'interno del quale ci sono delle onde blu che si spostano verso l'orizzonte, simboleggiando il movimento dell'umanità verso il futuro. Il progetto è stato scelto dagli stati membri nel 1969 ed usato per la prima volta durante la Expo 1970 a Osaka.

Storia

Il Bureau International des Expositions venne creato tramite la Convenzione di Parigi, firmata il 22 novembre 1928, che divenne effettiva a partire dal 17 gennaio 1931. L'istituzione ufficiale è avvenuta in occasione di una riunione convocata dal governo francese che si è tenuta tra il 17 e il 19 gennaio 1931.

Inizialmente il BIE aveva solo compiti amministrativi legati all'organizzazione delle esposizioni internazionali. Col tempo però il suo ruolo è evoluto in quello di ente sì a supporto amministrativo, ma anche che mette professionalità e competenze di esperti a disposizione degli Stati membri e organizzatori delle Expo e che partecipa attivamente alla promozione delle stesse. Inoltre è importante il suo ruolo come organizzazione propositrice di dialogo e cooperazione internazionale. Regola quindi la frequenza delle Esposizioni, la loro regolamentazione con rispetto delle leggi internazionali e ne garantisce la qualità.

Al momento i membri del BIE sono 170 Stati, ognuno rappresentato da uno o più delegati (al massimo tre). Qualsiasi Paese può diventare membro dell'organizzazione a patto di sottoscrivere la Convenzione del 1928 e i successivi protocolli e di essere membro di alcune organizzazioni internazionali, come specificato nella Convenzione stessa.

Organizzazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Membri delle commissioni del BIE.

Il Bureau International des Expositions opera attraverso le seguenti strutture:

  • segreteria: capeggiata da un segretario generale, gestisce tutte le attività del BIE. Attualmente ricopre questa carica il coreano Choi Jai-chul.
  • commissioni: esistono quattro commissioni attraverso cui gli stati membri partecipano ai lavori dell'organizzazione tramite i propri delegati. A capo di ogni commissione vi sono un presidente che è anche vicepresidente del BIE, e un vicepresidente.
    • commissione amministrazione e bilancio: approva e definisce le strategie e le azioni riguardo alle finanze e all'amministrazione
    • commissione esecutiva: esamina i nuovi progetti e supervisiona l'organizzazione delle Expo
    • commissione regolamentazione: è responsabile dello studio delle regolamentazioni tecniche delle Expo e delle regole interne del BIE
    • commissione informazione e comunicazione: gestisce le attività promozionali e gli aspetti istituzionali e culturali
  • comitato di direzione: i vicepresidenti delle commissioni formano un comitato che esamina le attività del BIE in preparazione alle assemblee generali che si svolgono in primavera e autunno.

L'assemblea generale a cui partecipano i delegati degli Stati membri e altri osservatori, si raduna due volte all'anno. Il dibattito è moderato dal presidente del BIE e consiste nell'esaminazione di proposte per nuovi progetti e dei report presentati dalle commissioni.

Caratteristiche

(EN)

«An exhibition is a display which, whatever its title, has as its principal purpose the education of the public: it may exhibit the means at man’s disposal for meeting the needs of civilization, or demonstrate the progress achieved in one or more branches of human endeavour, or show prospects for the future.»

(IT)

«Un'esposizione è una mostra che, qualsiasi ne sia il titolo, ha come scopo principale l'educazione del pubblico; può presentare i mezzi a disposizione dell'uomo per soddisfare le esigenze della civilizzazione, oppure dimostrare i progressi conseguiti in uno o più rami delle imprese umane, o mostrare le prospettive per il futuro»

Gli obiettivi che il BIE vuole raggiungere attraverso le esposizioni, come dichiarato dallo stesso ufficio[senza fonte] sono:

  • Rinforzare le relazioni internazionali
  • Condividere cultura ed educazione
  • Incoraggiare lo sviluppo
  • Lavorare per l'ambiente
  • Rinnovare la città
  • Sperimentare col futuro

Ovviamente un'Expo può raggiungere l'obiettivo del rafforzamento delle relazioni internazionali purché numerosi Paesi vi partecipino. Essi sono invitati ad illustrare il tema generale dell'esibizione nei loro padiglioni e ognuno nella propria maniera, rappresentando il proprio Paese. Le Expo sono dunque un modo per esprimere e pubblicizzare la propria cultura e un veicolo di scambio culturale. Inoltre accettare regole comuni, contribuire allo sviluppo del tema, effettuare proposte e aprire un dialogo con quelle altrui, diventa un esempio di democrazia che funziona e che si può catalogare come democrazia globale. Ancora, le Expo sono un luogo di incontro eccezionale fra i cittadini del Paese organizzatore e quelli di tutto il resto del mondo, in un ambiente particolarmente adatto per lo scambio e l'incontro delle esperienze, competenze e conoscenze di ognuno. Le Esposizioni sono inoltre un momento unico per sperimentare il multilateralismo, che risulta essere l'unico modo di incoraggiare le nazioni alla pace e alla cooperazione.

Possono partecipare alle esposizioni organizzate dal BIE anche i Paesi non membri, mentre dei padiglioni appositi sono previsti per le aziende private interessate ad esporre. Sono inoltre invitate a partecipare alle Expo numerose associazioni internazionali. Ad esempio sono state spesso presenti l'Unione europea, le Nazioni Unite e la Croce Rossa Internazionale.

Classificazione delle Expo

L'ultimo protocollo riguardante la classificazione delle Expo è stato firmato nel 1988; entrato in vigore a partire dal 1996 prevede la seguente classificazione:

  1. International Registered Exhibition o World Expo (comunemente detta Esposizione Universale, viene formalmente registrata dal BIE)
    • Frequenza: ogni 5 anni
    • Durata massima: 6 mesi
    • Costruzione dei padiglioni da parte dei partecipanti
    • Superficie massima del sito non definita
    • Tema generale
  2. International Recognised Exhibition o Specialised Expo (comunemente detta Esposizione Specializzata, viene formalmente riconosciuta dal BIE)
    • Frequenza: si tengono nell'intervallo fra due Expo registrate
    • Durata massima: 3 mesi
    • Costruzione dei padiglioni da parte degli organizzatori
    • Superficie massima del sito: 25 ha
    • Tema specifico

In generale valgono anche le seguenti regole:

  • l'intervallo fra due Expo organizzate dallo stesso Paese deve essere di almeno 15 anni
  • dopo la presentazione della prima candidatura gli altri Paesi membri hanno 6 mesi di tempo per presentare candidature alternative

Il BIE può inoltre garantire il riconoscimento a:

  • Esposizioni Orticole di categoria A1 approvate dall'Associazione internazionale dei produttori orticoli (AIPH - International Association of Horticultural Producers), sempre che ci sia un intervallo di almeno due anni tra esposizioni organizzate da due Paesi differenti, e di almeno dieci anni tra eventi organizzati nello stesso Paese;
  • Esposizioni di arti decorative e architettura moderna della Triennale di Milano, sulla base di precedenze storiche, sempre che mantengano le caratteristiche originali.

La candidatura

Paesi e Città che hanno ospitato una Expo dal 1958

Il governo di uno stato che vuole organizzare un'Esposizione Universale (ufficialmente International Registered Exhibition) deve informare il BIE e rispettare alcuni criteri (che variano nella durata se si tratta di una Esposizione Specializzata, conosciuta anche come International Recognised Exhibition).

Deve sussistere un intervallo di tempo di almeno quindici anni tra la data della chiusura dell'ultima Expo organizzata dal Paese richiedente, e la data di apertura dell'Expo per cui si fa richiesta. La richiesta presso il BIE deve presentare il tema dell'Esposizione, le date proposte e la durata. Il Bureau International des Expositions informa tutti i governi dei suoi stati membri della pervenuta richiesta; entro sei mesi da questa data tali governi sono liberi di presentare una candidatura alternativa (le Esposizioni Orticole e la Triennale di Milano non sono incluse in queste regole). La richiesta di candidatura deve essere presentata nelle seguenti tempistiche:

  • massimo nove anni prima e minimo sei anni prima dell'anno in cui è pianificata una Esposizione Universale (registrata dal BIE);
  • massimo sei anni prima e minimo cinque anni prima dell'anno in cui è pianificata una Esposizione Specializzata (riconosciuta dal BIE).

Alla fine dei sei mesi il BIE si riserva il diritto di effettuare visite di controllo alle città candidate per valutare alcune caratteristiche delle proposte quali:

  • tema
  • durata e date
  • localizzazione
  • area del sito prescelto
  • numero dei visitatori stimati
  • stima di bilancio
  • appoggio governativo e/o delle autorità locali e/o degli enti coinvolti

Attraverso i report di queste visite l'Assemblea Generale avrà elementi per poter votare, segretamente, la candidata ritenuta più idonea, che diverrà la città organizzatrice dell'Expo.

In Africa e in America Latina non si sono ancora mai tenute Expo (ad eccezione dell'Expo 1949 tenutasi a Port au Prince nel 1949). Le ultime candidature provenienti da uno di questi due continenti sono state quella di Tangeri (  Marocco) per l'Expo 2012, poi assegnata a Yeosu (  Corea del Sud), e quella di Buenos Aires (  Argentina), che è stata nominata organizzatrice dell'Esposizione Specializzata Expo 2023.

Esposizioni Orticole

Oltre alle citate tipologie di esposizione, il BIE riconosce anche le Esposizioni Orticole raccomandate dall'Associazione internazionale dei produttori orticoli (AIPH), quali le Floriade olandesi o le Esposizioni internazionali di giardinaggio (Internationale Gartenbauausstellung - IGA) tedesche.

Dopo l'approvazione da parte dell'AIPH e a seguito della richiesta di riconoscimento da parte del governo intenzionato ad ospitare la manifestazione, l'Assemblea Generale del BIE approva il regolamento dell'Esposizione Orticola internazionale, sempre che non sia in contraddizione con le convenzioni del Bureau. Un'Esposizione Orticola riconosciuta dal BIE deve:

  • avere una durata non inferiore ai tre mesi e non superiore ai sei;
  • devono intercorrere un minimo di due anni tra due esposizioni orticole;
  • devono intercorrere un minimo di dieci anni tra due esposizioni organizzate dallo stesso Paese;
  • un'Esposizione Orticola deve essere organizzata nel periodo compreso tra due Esposizioni Universali.

Triennale di Milano

Anche la Triennale di Milano, che riguarda le arti decorative, è stata una manifestazione ufficialmente riconosciuta dal BIE; rappresenta un'eccezione in quanto manifestazione costantemente ospitata dalla stessa città.

Le edizioni riconosciute dal BIE sono quelle che ebbero luogo nei seguenti anni: 1933, 1936, 1940, 1947, 1951, 1954, 1957, 1960, 1964, 1968, 1988, 1992 e 1996. Dopo vent'anni è stata organizzata una nuova edizione della Triennale nel 2016[1], dal 2 aprile al 12 settembre; il tema è stato "Ventunesimo secolo, design dopo design" (21st century, design after design) e ha presentato i nuovi trend del design e come essi si interconnettono con l'evoluzione del mondo. Nel 2019, dal 1º marzo al 1º settembre, è stata organizzata la XXII edizione della Triennale[2], ancora una volta riconosciuta dal BIE[3], il cui titolo è stato "Broken Nature: Design Takes on Human Survival", legato al rapporto uomo-natura, da ricostruire quanto prima.

Stati membri

Qualsiasi stato può diventare membro del BIE aderendo alla Convenzione del 1928 e a tutti i protocolli ed emendamenti successivi. Il processo di adesione è indicato espressamente nel testo (art. 35) e in particolare ricordiamo che:

Essere membro del BIE comporta una serie di vantaggi quali il poter prendere parte alle discussioni relative all'organizzazione di un'Esposizione e dare il proprio parere in merito. Gli stati membri partecipano dal principio alle discussioni con gli organizzatori delle Expo e godono del privilegio di essere ascoltati in ciò che riguarda l'organizzazione degli eventi a cui intendono partecipare.

L'organizzazione conta attualmente 170 Paesi di tutti i continenti. Di seguito viene riportato l'elenco dei Paesi membri del BIE[4]:

N.PaeseData di accessoNote
1  Afghanistan7 giugno 2012
2  Albania17 gennaio 1931Stato firmatario, sospensione tra il 13 giugno 1949 e il 1 luglio 2008
3  Algeria2 giugno 1997
4  Andorra3 dicembre 2004
5  Angola25 novembre 2011
6  Antigua e Barbuda15 maggio 1997
7  Arabia Saudita5 novembre 2007
8  Argentina7 dicembre 1982
9  Armenia25 marzo 2008
(10)  Australia30 gennaio 1935Stato firmatario, sospensione tra il 18 agosto 1944 e il 27 settembre 1973, sospensione dal 2015
11  Austria8 dicembre 1947Stato firmatario
12  Azerbaigian19 marzo 2008
13  Bahamas21 maggio 1997
14  Bahrein9 novembre 2007
15  Bangladesh6 giugno 1997
16  Barbados26 maggio 1997
17  Belgio15 aprile 1931Stato firmatario
18  Belize12 maggio 1997
19  Benin18 settembre 2012
20  Bielorussia30 marzo 1960
21  Bosnia ed Erzegovina25 marzo 2008
22  Brasile5 novembre 1970Stato firmatario, sospensione tra il 24 luglio 1980 e il 17 maggio 1999
23  Bulgaria31 marzo 1960
24  Burkina Faso25 marzo 2008
25  Burundi21 marzo 2008
(26)  Canada22 maggio 1934Stato firmatario sospensione tra il 1 agosto 1944 e il 21 dicembre 1957, sospensione dal 16 ottobre 2012
27  Cambogia9 aprile 1997
28  Camerun8 ottobre 2013
(29)  Cecoslovacchia9 gennaio 1932Sospensione tra il 29 dicembre 1949 e il 1 aprile 1960
30  Ciad24 maggio 2013
31  Cile7 dicembre 1982Sospensione tra il 17 dicembre 1987 e il 22 novembre 2007
32  Cina3 maggio 1993
33  Cipro4 novembre 1999
34  Colombia6 giugno 1997Stato firmatario
35  Comore12 ottobre 2007
36  Corea del Nord19 novembre 2007
37  Corea del Sud15 maggio 1987
38  Costa d'Avorio16 novembre 2007
39  Costa Rica23 novembre 1982
40  Croazia14 marzo 2003
41  Cuba17 novembre 1982Stato firmatario
42  Danimarca26 marzo 1932Stato firmatario
43  Dominica5 giugno 1997
44  Ecuador18 maggio 2007
45  Egitto22 novembre 2007
46  El Salvador7 dicembre 1982Sospensione tra il 5 ottobre 1987 e il 20 maggio 1997
47  Emirati Arabi Uniti6 giugno 1997
48  Eritrea12 marzo 2008
49  Estonia15 maggio 2009
50  Figi8 novembre 2007
51  Filippine12 agosto 1993
52  Finlandia3 luglio 1937
53  Francia17 gennaio 1931Stato firmatario
54  Gabon17 settembre 2007
55  Gambia22 novembre 2007
56  Georgia18 marzo 2008
57  Germania17 gennaio 1931Stato firmatario, sospensione tra l'8 maggio 1945 e il 1 aprile 1956
58  Germania Est15 febbraio 1974Fino al 3 ottobre 1990
59  Ghana14 novembre 2007
60  Giappone8 gennaio 1965Stato firmatario
61  Gibuti11 ottobre 2007
62  Giordania10 dicembre 2004
63  Grecia21 gennaio 1933Stato firmatario
64  Grenada5 giugno 1997
65  Guatemala18 ottobre 2007Stato firmatario
66  Guinea Equatoriale17 dicembre 2004
67  Guinea-Bissau15 novembre 2007
68  Guinea5 novembre 2007
69  Guyana26 maggio 1997
70  Haiti17 giugno 1949Stato firmatario
71  Honduras9 novembre 2007
72  Indonesia5 giugno 1997
73  Iran14 novembre 2002
74  Islanda22 gennaio 1999
75  Isole Marshall12 settembre 2007
76  Isole Salomone8 novembre 2007
77  Israele31 maggio 1952Sospensione tra il 18 febbraio 1988 e il 10 giugno 1997
78  Italia17 gennaio 1931Stato firmatario
79  Jugoslavia8 gennaio 2010Stato firmatario, aderisce come  Serbia
80  Kazakistan4 giugno 1997
81  Kenya19 novembre 2007
82  Kirghizistan4 giugno 1997
83  Kiribati18 settembre 2007
84  Kuwait27 luglio 2007
85  Laos9 maggio 1997
86  Lesotho26 ottobre 2011
87  Libano15 settembre 1947
88  Liberia22 novembre 2007
89  Libia11 marzo 2008
90  Lituania2 febbraio 2009
91  Madagascar4 giugno 1997
92  Malawi5 ottobre 2011
93  Maldive9 novembre 2007
94  Malaysia18 aprile 1995
95  Mali13 novembre 2007
96  Malta15 marzo 2000
97  Marocco17 gennaio 1931Stato firmatario
98  Mauritania24 aprile 2002
99  Mauritius26 maggio 2008
100  Messico7 dicembre 1982Sospensione tra il 17 giugno 1994 e il 7 aprile 1997
101  Monaco29 aprile 1958
102  Mongolia3 giugno 1997
103  Montenegro16 luglio 2012
104  Mozambico9 aprile 2013
105  Namibia4 giugno 1997
106  Nauru5 giugno 1997
107  Nepal19 novembre 2007
108  Nicaragua7 dicembre 1982
109  Nigeria12 gennaio 1963
110  Niger5 ottobre 2007
111  Norvegia24 dicembre 1936
112  Nuova Zelanda11 luglio 1950Sospensione tra il 1º ottobre 1976 e il 9 aprile 2013
113  Oman4 febbraio 1997
116  Paesi Bassi24 dicembre 1932Stato firmatario, sospensione tra il 26 ottobre 1944 e il 6 gennaio 1951
117  Pakistan4 giugno 2007
118  Palau3 giugno 1997
119  Panama3 dicembre 1982Sospensione tra il 19 ottobre 1988 e il 16 novembre 2007
120  Paraguay14 novembre 2007
121  Perù7 dicembre 1982Stato firmatario
122  Polonia18 luglio 1932Stato firmatario, sospensione tra il 24 novembre 1950 e il 1 aprile 1960
123  Portogallo11 gennaio 1932Stato firmatario
124  Qatar9 aprile 1997
125  RD del Congo28 settembre 2007
126  Regno Unito17 gennaio 1931Stato firmatario, sospensione tra il 16 giugno 1944 e il 2 settembre 1949
127  Rep. Ceca19 giugno 1995
128  Rep. Centrafricana26 marzo 2008
129  Rep. del Congo22 novembre 2007
130  Rep. Dominicana22 novembre 2007Stato firmatario
131  Romania17 gennaio 1931Stato firmatario
132  Ruanda20 marzo 2008
133  Saint Kitts e Nevis13 maggio 1997
134  Saint Vincent e Grenadine25 aprile 1997
135  Samoa6 novembre 2007
136  San Marino5 ottobre 2004
137  Saint Lucia13 maggio 1997
138  Senegal22 novembre 2004
139  Seychelles5 giugno 1997
140  Sierra Leone25 marzo 2008
141  Siria2 luglio 2007
142  Slovacchia25 giugno 1993
143  Slovenia2 novembre 2004
144  Somalia9 aprile 2013
145  Spagna17 gennaio 1931Stato firmatario, sospensione tra il 17 marzo 1941 e il 3 dicembre 1971
146  Sri Lanka13 novembre 2007
147  Stati Uniti24 maggio 1968Sospensione tra il 21 giugno 2001 e il 10 maggio 2017
148  Sudafrica1 settembre 1993
149  Sudan del Sud28 maggio 2013
150  Sudan3 marzo 2008
151  Suriname16 maggio 1997
152  Svezia17 gennaio 1931Stato firmatario
153  Svizzera17 gennaio 1931Stato firmatario
154  eSwatini14 novembre 2007
155  Tagikistan19 novembre 2007
156  Tanzania26 marzo 1963Sospensione tra il 19 agosto 1977 e il 3 giugno 1997
157  Thailandia24 marzo 1993
158  Timor Est19 novembre 2007
159  Togo10 giugno 1997
160  Tonga19 novembre 2007
161  Tunisia17 gennaio 1931Stato firmatario
162  Turchia5 ottobre 2004
163  Turkmenistan16 novembre 2012
164  Tuvalu12 settembre 2007
165  Ucraina30 marzo 1960
166  Uganda11 giugno 1997
167  Ungheria1 aprile 1960Stato firmatario
168  Unione Sovietica12 novembre 1935Stato firmatario, sospensione tra il 15 novembre 1947 e l'8 luglio 1959, dal 26 dicembre 1991 come  Russia
169  Uruguay10 giugno 1983
170  Uzbekistan2 giugno 1997
171  Vanuatu16 novembre 2007
172  Venezuela23 novembre 1982
173  Vietnam11 aprile 2003
174  Yemen5 giugno 1997
175  Zambia7 aprile 2015
176  Zimbabwe21 settembre 2021[5]
177  Capo Verde5 ottobre 2022
178  São Tomé e Príncipe5 dicembre 2022
179  Iraq11 gennaio 2023
180  Palestina17 gennaio 2023
181  Etiopia1 febbraio 2023
182  Giamaica27 febbraio 2023
183  Botswana17 aprile 2023
184  Isole Cook3 aprile 2023
185  Brunei20 aprile 2023

Note

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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