Arcidiocesi di Singapore

L'arcidiocesi di Singapore (in latino: Archidioecesis Singaporensis) è una sede della Chiesa cattolica a Singapore immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 2020 contava 153.952 battezzati su 5.703.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo cardinale William Goh Seng Chye.

Arcidiocesi di Singapore
Archidioecesis Singaporensis
Chiesa latina
 
Mappa della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
Arcivescovocardinale William Goh Seng Chye
Vicario generaleAmbrose Vaz,
James Yeo,
Peter Zhang Siqian, C.D.D.
Arcivescovi emeritiNicholas Chia Yeck Joo
Presbiteri152, di cui 71 secolari e 81 regolari
1.012 battezzati per presbitero
Religiosi121 uomini, 158 donne
Diaconi2 permanenti
 
Abitanti5.703.000
Battezzati153.952 (2,7% del totale)
StatoSingapore
Superficie716 km²
Parrocchie29
 
Erezione4 febbraio 1558
Ritoromano
CattedraleBuon Pastore
Indirizzo31 Victoria Street, Singapore 187 997
Sito webwww.catholic.sg
Dati dall'Annuario pontificio 2021 (ch · gc)
Chiesa cattolica a Singapore
La chiesa di San Pietro a Malacca, costruita nel 1710 all'epoca del vescovo Manuel do Santo António.
La chiesa di San Giuseppe a Singapore, costruita all'inizio del Novecento sul luogo della precedente chiesa edificata da Vincente de Santa Catarina, successore di Francisco da Silva Pinto e Maya, tra il 1851 e il 1853.[1]

Territorio

L'arcidiocesi comprende l'intero territorio della città-stato di Singapore, dove si trova la cattedrale del Buon Pastore (Cathedral of the Good Shepherd).

Il territorio si estende su 716 km² ed è suddiviso in 29 parrocchie.

Storia

La diocesi di Malacca fu eretta il 4 febbraio 1558 con la bolla Pro excellenti praeeminentia di papa Paolo IV e posta sotto la giurisdizione del padroado del re del Portogallo. Sede della diocesi era la città di Malacca, capitale del sultanato omonimo.

Il territorio, ricavato dall'arcidiocesi di Goa di cui era suffraganea, era immenso e comprendeva, almeno nominalmente, tutte le terre emerse ad est dell'India. In seguito all'erezione della diocesi di Macao nel 1576, la diocesi di Malacca le cedette la Cina, il Giappone ed il Tonchino. Nel 1712 cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della prefettura apostolica delle Isole dell'Oceano Indiano (oggi diocesi di Saint-Denis-de-La Réunion).

Verso la metà del Seicento gli Olandesi strapparono ai Portoghesi il controllo sui territori malesi, attuando una politica di restrizione delle attività missionarie, di divieto del culto e di repressione delle popolazioni cattoliche, per lo più composte dai discendenti euroasiatici dei primi coloni portoghesi. Secondo la testimonianza del missionario Laurent Imbert, nel 1821 a Singapore la comunità cattolica era composta da sole dodici persone.

Con l'arrivo degli Olandesi la diocesi di Malacca era de facto soppressa e i pochi vescovi riconosciuti dalla Santa Sede dovettero risiedere a Timor o a Flores oppure rimanere in Europa. Un rallentamento della repressione si ebbe in occasione della guerra di successione spagnola all'inizio del Settecento, quando Olandesi e Portoghesi si trovarono alleati, e questo permise una certa libertà di culto ai cattolici, che in questa occasione costruirono la chiesa di San Pietro a Malacca (1710). L'ultimo vescovo portoghese fu nominato nel 1804.

Nel frattempo, all'inizio del Seicento, con la nascita di Propaganda Fide, Roma cercò di aggirare gli inconvenienti creatisi con il patronato regio portoghese erigendo i vicariati apostolici che dipendevano direttamente dalla Santa Sede. Nel 1669 sorse il vicariato apostolico del Siam (l'odierna arcidiocesi di Bangkok) con territorio dismembrato dalla diocesi di Malacca. Quando nel 1779 il re del Siam espulse i missionari stranieri, un gruppo di cristiani con il vicario apostolico Arnaud-Antoine Garnault trovarono rifugio dapprima a Kedah e poi a Penang, nel nord della Malesia.

Nel 1819 la Compagnia britannica delle Indie orientali acquistò Singapore, e i cattolici dell'isola chiesero a più riprese al vicario apostolico del Siam, Esprit Florens, di inviare loro un prete residente; Florens scrisse a Roma per sapere se la penisola malese dipendesse dal suo vicariato. Nel frattempo si mossero anche i Portoghesi, che ancora consideravano quelle terre sotto la giurisdizione del padroado e che si affrettarono ad inviare da Macao un prete portoghese, Francisco da Silva Pinto e Maya. Nel 1827 il papa stabilì, con un decreto di Propaganda Fide, che la giurisdizione su Singapore dipendeva dal vicariato apostolico del Siam. Il governo portoghese si rifiutò di riconoscere il decreto papale e l'arcivescovo di Goa minacciò di scomunica chiunque ledesse i suoi diritti metropolitici sulla sede di Malacca.

Lo scontro divenne frontale nel 1838 quando la diocesi fu soppressa con il breve Multa praeclare di papa Gregorio XVI[2]. e la sua giurisdizione passò al vicariato apostolico di Ava e Pegù (oggi arcidiocesi di Yangon), in Birmania. Tuttavia, nel 1840 passò nuovamente sotto la giurisdizione del vicariato apostolico del Siam, confermandosi così il decreto del 1827.

Il 10 settembre 1841, con il breve Universi dominici gregis, papa Gregorio XVI divise in due parti il vicariato del Siam, dando origine al vicariato apostolico del Siam Orientale (da cui discende l'arcidiocesi di Bangkok) e al vicariato apostolico del Siam occidentale, che successivamente assunse il nome di vicariato apostolico di Malacca-Singapore. La missione nel nuovo vicariato fu affidata ai missionari delle Missioni Estere di Parigi, che già vi operavano dal 1832, guidata dal vicario Jean-Paul-Hilaire-Michel Courvezy.

In seguito al concordato fra Santa Sede e governo portoghese del 1886, fu risolta l'annosa questione di giurisdizione fra patronato regio e Propaganda Fide: con l'articolo 9 del concordato, veniva sancita l'unione delle parrocchie dipendenti dal Padroado (San Pietro a Malacca e San Giuseppe a Singapore[3]) con la diocesi di Macao, mentre con l'articolo 10 si lasciava libera la Santa Sede «di nominare i Vescovi e di prendere le determinazioni che crederà opportune a vantaggio dei fedeli».[4]

In forza dell'articolo 10 del concordato suddetto, il 10 agosto 1888 Roma procedette ad elevare il vicariato apostolico a diocesi con la lettera apostolica In Indosinensibus di papa Leone XIII, assegnandole nuovamente il nome di diocesi di Malacca.

Già suffraganea dell'arcidiocesi di Pondicherry e Cuddalore, il 19 settembre 1953 fu elevata al rango di arcidiocesi senza suffraganee, immediatamente soggetta alla Santa Sede, con la bolla Mutant res di papa Pio XII.

Il 25 febbraio 1955 cedette porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Kuala Lumpur (oggi arcidiocesi) e di Penang; lo stesso giorno, in virtù della bolla Cum per apostolicas dello stesso papa Pio XII, fu elevata al rango di sede metropolitana con la denominazione di "arcidiocesi di Malacca-Singapore" e con suffraganee le due diocesi di Kuala Lumpur e di Penang.

Il 18 dicembre 1972 per effetto della bolla Spe certa ducti di papa Paolo VI l'arcidiocesi si è divisa dando origine alla diocesi di Malacca-Johore (oggi diocesi di Melaka-Johor), mentre la parte restante ha assunto la presente denominazione di arcidiocesi di Singapore, perdendo però la dignità di sede metropolitana e divenendo una sede arcivescovile immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Nel 1981 ha avuto termine la giurisdizione dei vescovi di Macao sulla chiesa e la parrocchia di San Giuseppe di Singapore, benché, per facilitare il passaggio, la parrocchia abbia continuato ad essere officiata da preti inviati da Macao fino al 1999.[1]

Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Sede di Malacca

Sede di Singapore

Statistiche

L'arcidiocesi nel 2020 su una popolazione di 5.703.000 persone contava 153.952 battezzati, corrispondenti al 2,7% del totale.

annopopolazionepresbiteridiaconireligiosiparrocchie
battezzatitotale%numerosecolariregolaribattezzati per presbiterouominidonne
195095.6246.242.0021,5433672.22312442038
196993.5003.664.9002,6105743189010925934
198085.3802.400.0003,69059319488524624
1990108.6012.650.0004,1119754491211024129
1999143.6683.865.6003,712676501.14011021130
2000147.4213.893.7003,814076641.05312124830
2001151.6554.017.7003,812667591.20311221630
2002155.5374.131.2003,813069611.19611922030
2003159.1324.163.7003,813068621.22413524930
2004162.7114.185.2003,913770671.18713220230
2010185.2084.990.0003,713171601.41317121031
2014152.9225.399.2002,814565801.054112617628
2017157.9885.607.0002,814771761.074112517329
2020153.9525.703.0002,715271811.012212115829

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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