Chengdu J-20

caccia multiruolo CAC

Il Chengdu J-20 è un aereo da caccia stealth di quinta generazione[10] prodotto dall'azienda cinese Chengdu Aircraft Industry Group a partire dal 2015.[11] I primi esemplari sono entrati in servizio nell'aeronautica della Repubblica Popolare Cinese nel 2017.[12][13]

Chengdu J-20 Mighty Dragon
Un J-20 durante il Zhuhai Airshow 2016.
Descrizione
Tipocaccia multiruolo stealth
Equipaggio1 pilota
CostruttoreBandiera della Cina CAC
Data primo volo11 gennaio 2011[1][2]
Data entrata in servizio10 marzo 2017[3][4]
Utilizzatore principaleBandiera della Cina PLAAF
Esemplari208 (2022)[5][6]
Costo unitario110 milioni di $
Sviluppato dalJ-XX
Altre variantiJ 20B
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza21,26 m[7]
Apertura alare12,88 m[7]
Altezza4,45 m[7]
Superficie alare78mq[7]
Peso a vuoto19 390 kg[7]
Peso carico36 300 kg[7]
Peso max al decollo32 090[7]
Propulsione
Motore2 turboventola Saturn AL-31FN (esemplari di pre-serie)[8]

2 turboventola Xian WS-15 (esemplari di serie)[1][8]

Potenza180 kw
Spinta13.970 kg/s[8]
Prestazioni
Velocità maxMach 2.0[7]
Velocità di crocieraMach 1.83 (supercrociera)
Velocità di salita305 ms[7]
Autonomia3 400[7] km (2 970 nmi)
Raggio di azionetra 1 340 km (1 080 nmi) e 1 750 km[7]
Tangenza18 000 m (65 620 ft)[7]
Armamento
BombeLs-6/50 Ls-6/100 PGM
Missiliaria-aria:


4 PL-12C o 4 PL-15[7]
2 PL-10[7]

Notedati relativi ai prototipi motorizzati Xian WS-15

i dati sono estratti dal sito GlobalSecurity.org[9]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Concepito come caccia da superiorità aerea con capacità di attacchi di precisione al suolo, il J-20 è stato il terzo caccia al mondo di quinta generazione a entrare in servizio, dopo gli F-22 e gli F-35 entrambi di produzione statunitense.

Panoramica

È un bireattore con configurazione alare delta con alette canard ed elevate caratteristiche di invisibilità, supercruise e maneggevolezza, complessivamente comparabile all'F-22. Il design dovrebbe trarre parzialmente ispirazione dal Mig 1.44 e dal Northrop-McDonnell Douglas YF-23 Black Widow II.Tra le caratteristiche innovative figurerebbero un radar KLJ-5[14] di tipo AESA (Active electronically scanned array), ovvero a scansione elettronica, sviluppato localmente, una stiva interna, un'interfaccia digitale, un sistema di spinta vettoriale e una grande capacità di trasporto di armi e carburante in stive interne.

Dalle informazioni in possesso risulta che siano stati realizzati 9 prototipi (le cui foto sono apparse in rete il 22 dicembre 2010[15]), e che siano stati effettuati numerosi test a terra; mentre sembra che il primo test in volo si sia tenuto l'11 gennaio 2011 sui cieli della città di Chengdu[16].

Il caccia J-20 è stato inizialmente equipaggiato con due turbofan di fabbricazione russa Saturn AL-31, tuttavia nella versione definitiva dovrebbe essere dotato di un motore di concezione e produzione nazionale, noto come Xian WS-15.[14]

Vista inferiore del J-20 con i portelli della stiva missili aperti

Per la propulsione, i cinesi hanno puntato sullo sfruttamento della tecnologia dei turbofan russi NPO Saturn AL-41F1 che equipaggiano i Su-35E (Pechino ne ha acquistati 24) per copiare e successivamente sviluppare un nuovo sistema propulsivo. Nonostante gli sforzi, i cinesi non hanno ancora sviluppato motori a reazione in grado di raggiungere le prestazioni dei Pratt & Whitney F119 e F135, che equipaggiano rispettivamente l’F-22 Raptor e l’F-35 Lightning della Lockheed Martin. Lo stesso motore WS-15 sembrerebbe accusare problemi di affidabilità, ai quali si cerca di ovviare con un più frequente ricambio e sostituzione dei propulsori.[14] Quindi il J-20 non sarà in grado di raggiungere il suo pieno potenziale fino a quando la Cina non sarà in grado di sviluppare dei motori con un rapporto spinta-peso sufficiente.[14]Inizialmente gli esemplari di preserie sono equipaggiati con dei turboreattori Saturn AL-31[1] di fabbricazione russa, a differenza del modello definitivo che monterà un propulsore di concezione e produzione nazionale, appunto lo Xian WS-15, accreditato di una spinta di 17 000 kgf, dotato di un ugello di spinta vettoriale tridimensionale e teoricamente capace di garantire al velivolo eccellenti prestazioni di supercrociera.Il caccia J-20 dovrebbe trasportare internamente fino a un massimo di sei missili, dei quali quattro sarebbero missili BVRAAM, (beyond-visual-range air-to-air missile) del tipo PL-15, oppure a medio raggio PL-12, e due a corto raggio PL-10.[1]

Nel 2016 erano quattro i caccia J-20 operativi con numero di serie 2001, 2002, 2011 e 2017. I primi due, 2001 e 2002, sono stati utilizzati come dimostratori tecnologici, mentre il 2011 e il 2017 sono in configurazione di pre-produzione.[1]A marzo 2017 i primi esemplari, con un anno di anticipo, sono entrati in servizio con la PLAAF, e a confermarlo è stato il canale militare China Central Television.[3][17]

Al Zhuhai Air Show 2022, visti i numeri seriali riportati da alcuni aerei presenti, si è dedotto che gli esemplari effettivamente in servizio siano 208.[5]

Utilizzatori

 Cina
Al novembre 2022 sono 208 gli esemplari in servizio.[5][7][18][1]

Note

Bibliografia

  • Cristiano Martorella, F-35 vs. J-20: un duello realistico?, in Panorama Difesa, n. 391, Firenze, ED.A.I. S.r.l., dicembre 2019, pp. 58-69.
  • Cristiano Martorella, I caccia stealth cinesi, tra realtà e propaganda, in Panorama Difesa, n. 435, Firenze, ED.A.I. S.r.l., dicembre 2023, pp. 66-71.
  • Nico Sgarlato, Il Chengdu J-20 è diventato operativo, in Aeronautica & Difesa, n. 378, Roma, Edizioni Monografie S.r.l., aprile 2018, pp. 36-38.

Voci correlate

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