Classe Izumo (cacciatorpediniere)

La classe Izumo è una serie di navi composta da due unità classificate ufficialmente come cacciatorpediniere portaelicotteri (Helicopter Destroyer o DDH) in servizio con la Forza di autodifesa marittima del Giappone (Kaijō Jieitai).

Classe Izumo
DDH-183 Izumo, 2021
Descrizione generale
Tipocacciatorpediniere portaeromobili
Numero unità2
In servizio conForza marittima di autodifesa
Varo2013
Caratteristiche generali
Dislocamentostandard: 19.500 t
a pieno carico: 26.000 t[1]
Lunghezza248[1] m
Larghezza38 m
Pescaggio7,5 m
PropulsioneCOGAG, 2 eliche, 4 turbine a gas GE/IHI LM2500IEC per due alberi motore; 112.000 hp[1]
Velocità30[1] nodi
Equipaggio520[1]
Armamento
Artiglieria2 impianti Phalanx CIWS da 20 mm[1]
Missili2 sistemi SeaRAM[1]
Mezzi aerei7 elicotteri ASW + 2 elicotteri SAR - max 30 mezzi aerei inclusi F-35B
fonti citate nel corpo del testo
voci di portaerei presenti su Wikipedia

Il progetto

Interno dell'avioriorimessa verso proravia
Verso poppavia

Dopo la precedente classe Hyuga, la marina giapponese ha progettato una versione più grande, che ne ricalcasse i requisiti e di conseguenza la nave somiglia molto a una portaerei, cosa che ha provocato anche le proteste della Cina. Tuttavia il ponte della nave non presenta un trampolino (o ski-jump) che permetta il decollo corto, né catapulte. Per il ministero della Difesa giapponese la nave è concepita primariamente per la lotta antisommergibile, e come ruolo secondario in supporto ai soccorsi umanitari in caso di disastri naturali.[2]

Caratteristiche

Izumo vista dall'alto

Le portaelicotteri classe Izumo hanno un dislocamento a pieno carico di 26.000 t, sono lunghe 248 m, dispongono di un apparato propulsivo In configurazione COGAG basato su 4 turbine a gas General Electric LM2500, prodotte su licenza da Ishikawajima Harima, che consentono loro una velocità massima di 30 nodi. L'equipaggio è costituito da 520 persone.[1] La componente di volo dovrebbe essere composta da un mix di elicotteri antisom Mitsubishi-Sikorsky SH-60 e contromisure mine Leonardo Kawasaki MCH-101, mentre l'armamento difensivo è costituito da 2 sistemi missilistici superficie-aria a corto raggio Raytheon SeaRAM e da 2 CIWS Vulcan Phalanx da 20 mm.[1]

Conversione in portaeromobili

Il 18 dicembre 2018 è stata approvata la trasformazione in portaeromobili STOVL per imbarcare gli F-35B.[3][4] Sarà aggiunto un rivestimento sul ponte di volo resistente al calore del getto del motore dell'aereo.[5] Ci saranno modifiche agli spazi interni della nave per ospitare il personale di volo, e cambiamento più importante, sarà trasformata e allargata la parte anteriore del ponte di volo.[5] Tuttavia, non verrà aggiunto uno ski-jump, ma l’attuale forma trapezoidale del ponte di volo verrà rimodellata assumendo una forma rettangolare sulla fattispecie di quelle delle unità d'assalto anfibio statunitensi classe Wasp e classe America.[5]

A giugno 2020, Tokyo ha avviato il processo di conversione della prima delle due unità della classe, per permettere a questa di poter imbarcare gli aerei a decollo corto e atterraggio verticale F-35B.[6]La prima unità, la capoclasse Izumo, ha iniziato a essere sottoposta alla modifica dalla Japan Marine United (JMU) Corporation nel cantiere navale Isogo della società nella città di Yokohama.[6][7][8]

Il 5 ottobre 2021, il Ministero della Difesa giapponese annunciò che, il 3 ottobre, due F-35B Lightning II del Corpo dei Marines statunitensi avevano effettuato per la prima volta appontaggi e decolli dalla portaelicotteri JS Izumo (DDH-183), che si apprestava così a trasformarsi in una vera e propria portaerei.[9][5] Gli F-35B, che operavano dalla Marine Corps Air Station Iwakuni, effettuarono le prove mentre la Izumo navigava al largo dell'isola giapponese di Shikoku.[9][5]

Izumo lancia gli F-35B del Corpo dei Marines degli Stati Uniti.

L'8 novembre 2023 sono stati completati i lavori che hanno trasformato la Kaga, seconda unità della classe Izumo, in una portaerei in grado di operare con i cacciabombardieri F-35B.[10] Le operazioni si sono svolte presso il cantiere della Japan Marine United (JMU) a Kure, nella prefettura di Hiroshima.[10] I lavori hanno comportato modifiche strutturali importanti, con l'allargamento del ponte di volo, la trasformazione della parte anteriore del ponte che ha assunto una forma rettangolare al posto di quella trapezoidale, il rinforzo della struttura, la ricostruzione della prua, e la stesura di materiale termoresistente al calore dei getti di scarico degli aerei. Altre modifiche minori hanno riguardato lo spostamento dei sistemi CIWS (Close-In Weapon System) e di alcune antenne, e infine l'installazione di luci e segnalatori.[10]

Unità

JS Kaga ormeggiata a Kanazawa
NomeDistintivo otticoImpostazioneVaroEntrata in servizioDestino finale
Izumo18327 gennaio 2012[11]6 agosto 2013[12]25 marzo 2015
Kaga1847 ottobre 201327 agosto 2015[1]22 marzo 2017[1]

Note

Bibliografia

  • Michele Cosentino, Hyuga e Izumo: portaelicotteri per il Giappone, in Rivista Italiana Difesa, n. 1, Chiavari, Giornalistica Riviera, gennaio 2014, pp. 44-53.
  • Cristiano Martorella, L'impiego della nave Izumo, in Panorama Difesa, n. 325, Firenze, ED.A.I., dicembre 2013, pp. 32-33.
  • Cristiano Martorella, La conversione in portaerei degli Izumo, in Panorama Difesa, n. 385, Firenze, ED.A.I., maggio 2019, pp. 40-51.
  • Cristiano Martorella, Il ritorno delle portaerei giapponesi, in Panorama Difesa, n. 414, Firenze, ED.A.I., gennaio 2022, pp. 56-61.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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