Corte suprema di cassazione

organo giudiziario della Repubblica Italiana

La Corte suprema di cassazione, nell'ordinamento giudiziario vigente nella Repubblica Italiana, rappresenta il giudice di legittimità di ultima istanza delle sentenze emesse dalla magistratura ordinaria. Svolge funzioni di Corte di cassazione e di Corte suprema.

Corte suprema di cassazione
Palazzo di Giustizia a Roma
StatoBandiera dell'Italia Italia
TipoCorte di cassazione
Suddivisioni
  • 6 civili (comprese le sezioni tributarie e del lavoro)
  • 7 penali
Istituito1848
PresidenteMargherita Cassano
Numero di membri65 giudici
SedeRoma (dal 1923)
IndirizzoPalazzo di Giustizia, Piazza Cavour - Piazza dei Tribunali - 00193 Roma
Sito webwww.cortedicassazione.it

La sua giurisdizione non è limitata ad una particolare circoscrizione giudiziaria ma si estende a tutto il territorio nazionale.

Storia

Mazza cerimoniale della Corte di cassazione in epoca sabauda

Il primo fra gli Stati preunitari italiani ad istituire una Corte di cassazione fu il Regno delle due Sicilie nel 1809. Successivamente, nel Regno di Sardegna, con lo Statuto Albertino, si istituì nel 1848 la Corte di cassazione di Torino. Con la nascita nel 1861 del Regno d'Italia furono istituite nuove Corti di cassazione cosiddette "regionali", eredi degli Stati preunitari: Torino per i territori dell'ex-Regno di Sardegna ed il Regno Lombardo-Veneto, Firenze per il Granducato e i Ducati, Roma per i territori appartenuti allo Stato Pontificio, Napoli per l'omonimo Regno e Palermo per il Regno di Sicilia dove esisteva il Tribunale del Concistoro con funzione di giudice di ultima istanza.

Il 24 marzo 1923, nell'ambito della politica accentratrice del regime fascista, le cinque Corti furono unificate in una sola, con sede a Roma, con la denominazione ufficiale di Corte Suprema di Cassazione.

Dal 30 luglio 2014 le sentenze della Corte suprema di cassazione sono liberamente disponibili su Internet[1][2].

Il 1º marzo 2023 il Consiglio Superiore della Magistratura elegge all'unanimità[3] Margherita Cassano primo Presidente della Corte di cassazione. È la prima donna a ricoprire tale carica.[4][5][6]

Descrizione generale

A causa del particolare tipo di toga usato per le occasioni più formali come l'inaugurazione dell'anno giudiziario, costituito per il primo presidente, il primo presidente aggiunto e per i presidenti di sezione da una toga di velluto rosso con bordo di pelliccia di ermellino, tocco (cappello di velluto), collare di tela batista e guanti bianchi, spesso ci si riferisce ai giudici della cassazione come agli "ermellini"[7].

Svolge funzione nomofilattica, la quale consiste nell'assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione delle norme di diritto. In tal senso, le sue sentenze costituiscono un criterio orientatore della giurisprudenza nazionale, la quale nell'assumere le proprie decisioni può tenere conto delle sentenze emesse della Corte. A tal fine presso la Cassazione è incardinato un ufficio noto come Ufficio del Massimario, la cui funzione è quella di enucleare i principi di diritto espressi dalla Corte nelle sue pronunce. Quando la Corte di Cassazione annulla un provvedimento con rinvio del processo al giudice del grado precedente, tuttavia, il principio di diritto[non chiaro] è vincolante per il giudice al quale è rinviato il giudizio.

Funzioni

L'articolo 65 dell'ordinamento giudiziario (regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12) definisce il compito della Cassazione in questo modo:

«La Corte Suprema di Cassazione assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge»

La Corte di cassazione è il vertice della giurisdizione ordinaria, essendo il tribunale di ultima istanza nel sistema giurisdizionale ordinario (penale e civile) italiano. Assicura l'uniforme applicazione e interpretazione delle norme giuridiche (cosiddetta funzione nomofilattica) e coordina i rapporti tra le varie giurisdizioni.

La Corte si articola in sei sezioni civili, tra cui quelle del lavoro e tributaria, e in sette sezioni penali. Ogni Collegio giudicante è composto di cinque membri, compreso il suo Presidente.
Presso la Corte di cassazione è costituita inoltre una Procura generale della Repubblica con a capo un procuratore generale coadiuvato da vari sostituti.

Nei casi più importanti o in quelli per i quali vi siano orientamenti contrastanti delle diverse sezioni, la Cassazione si riunisce in Sezioni Unite (SS.UU.) con la presenza di nove membri compreso il Primo Presidente o un magistrato da questi delegato a presiederle. Le decisioni assunte dalla Corte di cassazione in tale composizione sono di un'autorevolezza tale da somigliare a dei "precedenti vincolanti", concetto altrimenti estraneo all'ordinamento italiano. Per regolamento della Suprema Corte, un giudice non può emettere una sentenza di avviso diverso da una precedente delle Sezioni Unite, senza la preventiva autorizzazione di queste. Di regola, giudica in seguito a un gravame successivo a una pronuncia di una Corte d'appello, fintantoché il gravame sia possibile, e cioè finché la questione non sia coperta da giudicato.

Ai sensi dell'art. 111, comma 7 della Costituzione è sempre ammesso il ricorso per cassazione per violazione di legge contro le sentenze dei giudici ordinari e speciali, nonché contro i provvedimenti che incidano sulla libertà personale (per esempio: sentenze penali con condanna a pena detentiva, ordinanze in materia di misure cautelari personali, decreto di trattenimento emesso ex art. 12 § V bis del D. Lgs. n. 286/1998). Tuttavia, per espressa disposizione costituzionale (art. 111, comma 8), contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso è ammesso per soli motivi inerenti alla giurisdizione.

Non giudica sul fatto ma sul diritto: è giudice di legittimità. Ciò significa che non può occuparsi di riesaminare le prove, bensì può solo verificare che sia stata applicata correttamente la legge e che il processo nei gradi precedenti si sia svolto secondo le regole (vale a dire che sia stata correttamente applicata la legge processuale, anche in relazione alla formazione e valutazione della prova, oltre che quella del merito della causa).

A differenza che negli ordinamenti di Common law, le pronunce della Cassazione (in quanto tribunale di ultima istanza) non sono vincolanti che per il giudizio cui si riferiscono. Tuttavia esse sono di regola seguite dai giudici dei gradi inferiori (in particolare le pronunce delle Sezioni Unite). In ciò si esprime la cosiddetta funzione nomofilattica della Corte di cassazione, con la quale si intende il ruolo della Cassazione di armonizzare l'interpretazione giurisprudenziale delle norme di applicazione ermeneutica più ambigua. La Cassazione riunita in Sezioni Unite, inoltre, ha il compito di "giudice della giurisdizione": essa deve cioè esprimersi ogni qual volta vi sia un conflitto di giurisdizione (tra giurisdizione ordinaria e giurisdizioni speciali, come quella amministrativa).

L'Ufficio centrale per il referendum, costituito presso la Corte di cassazione, ha il compito di giudicare sulla conformità alla legge dei quesiti referendari, mentre il giudizio di ammissibilità sugli stessi spetta alla Corte costituzionale .[8]

Presidenti

Primi presidenti della Corte di cassazione di Roma dal 1876

PresidentiDalAl
Giuseppe Miraglia25 novembre 187612 aprile 1891
Lorenzo Eula13 aprile 189128 luglio 1893
Francesco Ghiglieri29 luglio 189325 ottobre 1900
Giovanni Battista Pagano Guarnaschelli26 ottobre 190031 marzo 1911
Oronzo Quarta15 aprile 19114 maggio 1915
Lodovico Mortara25 settembre 191512 novembre 1923

Primi presidenti della Corte suprema di cassazione

PresidentiDalAl
Mariano D'Amelio15 novembre 19233 novembre 1941
Ettore Casati6 novembre 194114 agosto 1945
Giuseppe Pagano15 settembre 194511 novembre 1947
Andrea Ferrara12 novembre 194711 novembre 1952
Antonio Azara12 novembre 195217 gennaio 1953
Vincenzo Galizia19 gennaio 195315 ottobre 1954
Ernesto Eula16 ottobre 195426 giugno 1959
Luigi Oggioni6 ottobre 195920 marzo 1962
Silvio Tavolaro11 aprile 196225 ottobre 1970[9]
Gaetano Scarpello1º settembre 197319 gennaio 1974
Mario Stella Richter7 febbraio 197412 dicembre 1976
Orlando Calogero Vinci27 dicembre 19765 luglio 1978
Tommaso Novelli20 luglio 197823 aprile 1981
Mario Berri24 aprile 19816 ottobre 1982
Giuseppe Mirabelli7 ottobre 198212 luglio 1985
Giuseppe Tamburrino13 luglio 198519 novembre 1986
Antonio Brancaccio20 novembre 198616 gennaio 1995
Vittorio Sgroi24 marzo 199529 ottobre 1998
Ferdinando Zucconi Galli Fonseca30 ottobre 199824 giugno 1999
Andrea Vela9 luglio 199917 agosto 2001
Nicola Marvulli24 agosto 200130 ottobre 2006
Vincenzo Carbone24 luglio 200712 luglio 2010
Ernesto Lupo13 luglio 201013 maggio 2013
Giorgio Santacroce13 maggio 201331 dicembre 2015
Giovanni Canzio1º gennaio 201631 dicembre 2017
Giovanni Mammone4 gennaio 201816 luglio 2020
Pietro Curzio20 luglio 20205 marzo 2023
Margherita Cassano6 marzo 2023in carica

Note

Bibliografia

  • Maria Acierno - Pietro Curzio - Alberto Giusti, La Cassazione civile, III ed., Cacucci, Bari, 2020
  • L.Lombardo, Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, 2015
  • D.Cavallini, Le recenti riforme del giudizio in Cassazione e il nuovo filtro di inammissibilità, 2014
  • Giuseppe Di Federico, La Corte di cassazione: la giustizia come organizzazione, 1969.

Voci correlate

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Collegamenti esterni


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