Dahlia (botanica)

genere di pianta della famiglia Asteraceae

Dahlia Cav., 1791 è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, originario del Messico, dove il tubero viene considerato commestibile nonostante il sapore acre. Il nome del genere è un omaggio al botanico svedese Anders Dahl (1751-1789), allievo di Linneo.

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Dahlia
Dahlia pinnata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùCoreopsideae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHeliantheae
SottotribùCoreopsidinae
GenereDahlia
Cav., 1791
Specie

vedi testo

Descrizione

Comprende specie erbacee con radici tuberiformi oblunghe, fusto eretto, spesso legnoso alla base, di altezza variabile tra i 20 cm e i 2 m, foglie grandi composte, formate da 3-5 foglioline dentate, portano fiori semplici o doppi molto decorativi di forma e colori vari.

Tassonomia

Il genere comprende 42 specie[1]

  • Dahlia apiculata (Sherff) P.D.Sørensen
  • Dahlia atropurpurea P.D.Sørensen
  • Dahlia australis (Sherff) P.D.Sørensen
  • Dahlia brevis P.D.Sørensen
  • Dahlia campanulata Saar, P.D.Sørensen & Hjert.
  • Dahlia cardiophylla S.F.Blake & Sherff
  • Dahlia coccinea Cav.
  • Dahlia congestifolia P.D.Sørensen
  • Dahlia cordifolia (Sessé & Moc.) McVaugh
  • Dahlia cuspidata Saar, P.D.Sørensen & Hjert.
  • Dahlia dissecta S.Watson
  • Dahlia dumicola Klatt
  • Dahlia excelsa Benth.
  • Dahlia foeniculifolia Sherff
  • Dahlia hintonii Sherff
  • Dahlia hjertingii H.V.Hansen & P.D.Sørensen
  • Dahlia × hortensis Guillaumin
  • Dahlia imperialis Roezl ex Ortgies
  • Dahlia lehmannii Hieron.
  • Dahlia linearis Sherff
  • Dahlia macdougallii Sherff
  • Dahlia maximiliana Hort. ex Hook.f.
  • Dahlia maxonii Saff.
  • Dahlia merckii Lehm.
  • Dahlia mollis P.D.Sørensen
  • Dahlia moorei Sherff
  • Dahlia neglecta Saar
  • Dahlia parvibracteata Saar & P.D.Sørensen
  • Dahlia pinnata Cav.
  • Dahlia pteropoda Sherff
  • Dahlia purpusii Brandegee
  • Dahlia repens Hartw. ex Benth.
  • Dahlia rudis P.D.Sørensen
  • Dahlia rupicola P.D.Sørensen
  • Dahlia scapigera (A.Dietr.) Knowles & Westc.
  • Dahlia scapigeroides Sherff
  • Dahlia sherffii P.D.Sørensen
  • Dahlia sorensenii H.V.Hansen & Hjert.
  • Dahlia spectabilis Saar & P.D.Sørensen
  • Dahlia tenuicaulis P.D.Sørensen
  • Dahlia tenuis Robinson & Greenm.
  • Dahlia tubulata P.D.Sørensen

Variabilità

Sono noti innumerevoli ibridi e varietà.

Le varietà maggiormente coltivate derivano principalmente dalla D. variabilis e dalla D. juarezi; in floricoltura vengono convenzionalmente suddivise per gruppi omogenei, in base ad alcuni parametri:

  • In base alla taglia:
    • nane
    • intermedie
    • alte
  • In base alla conformazione del capolino:
    • decorative
    • cactus
    • semicactus
    • a collaretto
    • a fior di Peonia
    • a fior d'Anemone
    • pompon
  • In base alla quantità dei giri di ligule:
    • semplici
    • semidoppie
    • doppie

Usi

Per la lunga e copiosa fioritura è molto utilizzata come pianta ornamentale nei giardini, in vaso sui terrazzi e industrialmente per la produzione del fiore reciso.

Coltivazione

Fiore della Dahlia
Fiore della Dahlia rosso

Le Dahlia coltivate in piena terra preferiscono esposizioni soleggiate, terreno soffice e fresco, neutro, ricco e ben concimato all'impianto con stallatico.L'impianto va fatto tra metà marzo e metà maggio, a seconda del clima, ad una profondità di 10–15 cm. Bisogna distanziare le piante secondo la varietà scelta: per le più alte si lascia uno spazio di 80–120 cm, per le medie di 50–80 cm, per le nane di 30–40 cm[2].Nel periodo vegetativo dall'inizio della fioritura, concimare frequentemente con fertilizzanti liquidi, come il nitrato, sciolti nell'acqua di irrigazione.Le annaffiature devono essere abbondanti e ben distribuite, senza eccessi che diminuirebbero le dimensioni dei fiori, e non troppo scarse pena un minor numero di fiori per pianta.Necessaria poi la sbocciolatura. Nel momento in cui avviene la formazione dei bottoni fiorali, si eliminano tutti tranne il centrale che, avvantaggiato, darà vita a fiori più grossi.È possibile anche fare il contrario, ovvero tagliare solo il centrale. Si avrà così un numero maggiore di fiori, ma saranno sicuramente più piccoli, talvolta deboli.

La moltiplicazione avviene con la semina, la divisione delle ceppaie o per mezzo di talee[3].

Si moltiplicano agamicamente per divisione delle ceppaie, tolte dal terreno prima del gelo invernale e conservate in luogo asciutto e riparato, su uno strato di sabbia o segatura, lasciando almeno una gemma del colletto per ogni porzione di tubero; la moltiplicazione in febbraio-marzo, per mezzo di talee erbacee fornite di talloncino, ottenute facendo germogliare i tuberi in serra, è destinata alla produzione del fiore reciso.

La semina viene utilizzata per produrre nuove varietà o per le varietà coltivate in vaso generalmente a fiore semplice.

Avversità

  • Cicalina verde bianca - l'emittero Chlotita flavescens provoca sulla lamina fogliare macchioline biancastre, soprattutto se presente in numerose colonie
  • Cimici - gli emitteri del genere Lygus sono causa di macchie biancastre sulle foglie che seccano e cadono, i fiori attaccati risultano deformati
  • Mosaico o nanismo - l'attacco virale determina l'alterazione del colore della foglia, ingiallimento delle nervature o anche della foglia intera con fenomeni di nanismo; può essere trasmesso dagli afidi.

Note

Bibliografia

  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 4 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 1398 · LCCN (ENsh85035416 · BNF (FRcb12650572r (data) · J9U (ENHE987007540978605171 · NDL (ENJA00561273
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