Elezioni politiche in Italia del 2006

15ª elezione del Parlamento della Repubblica Italiana
Elezioni politiche in Italia del 2006
StatoBandiera dell'Italia Italia
Data
9-10 aprile
LegislaturaXV legislatura
AssembleeCamera dei deputati, Senato della Repubblica
Legge elettoraleLegge Calderoli
Affluenza84,24[1]% (Aumento 2,89%)
Gruppi
Camera dei deputati
Voti
19 002 598[2][3]
49,81[4]%
18 977 843[2][3]
49,74[4]%
Seggi
348 / 630
281 / 630
Differenza %
Aumento 9,31%
Aumento 0,18%
Differenza seggi
Aumento 87
Diminuzione 87
Senato della Repubblica
Voti
16 725 401[5][6]
48,96[4]%
17 153 978[5][6]
50,21[4]%
Seggi
158 / 315
156 / 315
Differenza %
Aumento 5,22%
Aumento 7,68%
Differenza seggi
Aumento 24
Diminuzione 20
Distribuzione del voto alla Camera per lista e per coalizione
Governi
Prodi II
20012008

Le elezioni politiche in Italia del 2006 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 9 e lunedì 10 aprile 2006.

L'Unione, la coalizione di centro-sinistra, prese circa 25 000 voti in più della coalizione di centro-destra alla Camera e circa 500 000[5] voti in meno al Senato, a cui corrispose comunque una maggioranza - seppur di pochi seggi - per via del fatto che il numero di seggi del Senato viene distribuito su base regionale e non nazionale.[7][8][9]

L'esito della tornata elettorale è stato incerto fino alla fine dello scrutinio delle schede, attirando l'attenzione della stampa internazionale.[10][11][12][13][14]

Sistema di voto

Le elezioni si tennero con un nuovo sistema di voto introdotto con la legge n. 270 del 21 dicembre 2005, nota come legge Calderoli, detta Porcellum, che sostituì il precedente sistema detto Mattarellum ovvero le leggi 4 agosto 1993 n. 276 e n. 277.[15][16] Il sistema di distribuzione dei seggi è proporzionale, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze; erano previsti ambiti territoriali diversi per l'attribuzione del premio di maggioranza: l'intero territorio nazionale (esclusa la Valle d'Aosta) per la Camera dei deputati e la singola circoscrizione, coincidente con il territorio di una Regione, per il Senato[17], escluse Valle d'Aosta, Molise e Trentino-Alto Adige.

Francobollo del 2006 celebrativo del "Primo voto dei cittadini italiani all'estero"

Per la Camera la legge prevedeva che la lista o la coalizione di liste che avrebbe ottenuto la maggioranza relativa dei voti ma che non avesse conseguito 340 seggi, sarebbe stata assegnataria di ulteriori seggi in modo da raggiungere tale numero. I 12 seggi assegnati dalla Circoscrizione Estero e il seggio assegnato dalla Valle d'Aosta erano attribuiti secondo regole diverse: i relativi voti non sono calcolati per la determinazione della lista o coalizione di liste di maggioranza relativa.[15][16]

Per il Senato la legge prevedeva che la lista o la coalizione di liste che avrebbe ottenuto la maggioranza dei voti in una Regione ma che non avesse conseguito il 55% dei seggi da questa assegnati, sarebbe stata assegnataria di una quota ulteriore di seggi, in modo da raggiungere tale numero. I sei seggi assegnati dalla Circoscrizione Estero, il seggio assegnato dalla Valle d'Aosta, i due seggi assegnati dal Molise e i sette assegnati dal Trentino Alto-Adige sarebbero stati attribuiti secondo regole diverse.[15][16]

La legge prevedeva l'obbligo, contestualmente alla presentazione dei simboli elettorali, per ciascuna forza politica di depositare il proprio programma e di indicare il proprio capo; prevedeva inoltre la possibilità di apparentamento reciproco fra più liste, raggruppate in coalizioni e in questo caso il programma e il capo dovevano essere unici e veniva assunta la denominazione di "Capo della coalizione" il quale non era necessariamente candidato alla Presidenza del Consiglio dei ministri in quanto la sua nomina è di competenza del presidente della Repubblica.

Le elezioni parlamentari del 2006 furono le prime in cui il voto degli italiani residenti all'estero poté essere esercitato per corrispondenza, a seguito dell'approvazione della cosiddetta Legge Tremaglia del 2001. Peraltro, il voto per corrispondenza aveva già debuttato in occasione dei referendum del 2003.

Circoscrizioni

Il territorio nazionale italiano venne suddiviso alla Camera dei deputati in 28 circoscrizioni plurinominali ed al Senato della Repubblica in 21 circoscrizioni plurinominali, corrispondenti alle regioni italiane e alla nuova circoscrizione Estero.

Circoscrizioni della Camera dei deputati

Circoscrizioni del Senato della Repubblica

Quadro politico

«Se un'intera classe dirigente preferisce candidare al governo nel 2006 gli stessi contendenti di dieci anni prima e non è capace di individuare alternative, vuol dire che non c'è speranza per l'Italia. E non per colpa di Berlusconi o Prodi, che, difendendo le rispettive postazioni, fanno il loro mestiere. Ma perché gli altri giovanotti delle seconde file non hanno grandi idee o ambizioni sufficienti per volerle realizzare in prima persona.»

La tornata elettorale del 2006 si svolse dopo una legislatura durata cinque anni, segnata da una forte maggioranza parlamentare del centro-destra, che formò i governi Berlusconi II e Berlusconi III. Nel corso di questi anni, le forze politiche si consolidarono fra loro, formando un quadro più marcatamente bipolare, dando vita a due grossi schieramenti in cui erano inglobate la maggior parte delle forze politiche. Nel centro-destra, si conferma l'alleanza fra i principali partiti della coalizione (Forza Italia, Lega Nord, Alleanza Nazionale e Unione dei Democratici Cristiani e di Centro). Nel centro-sinistra, Rifondazione Comunista e Italia dei Valori si ricollocano in posizioni più vicine ai Democratici di Sinistra e a La Margherita.

Principali coalizioni e forze politiche

La quasi totalità dei partiti scelsero di schierarsi all'interno delle due coalizioni principali.

CoalizioneLeader[18]Foto
L'Unione
Coalizione di centro-sinistra composta da Democratici di Sinistra, Democrazia è Libertà - La Margherita, Popolari UDEUR, Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Federazione dei Verdi, Consumatori Uniti, Rosa nel Pugno, Italia dei Valori, Partito Pensionati, Südtiroler Volkspartei, Autonomie Liberté Démocratie, Movimento Repubblicani Europei, Lega per l'Autonomia - Alleanza Lombarda, Lista Consumatori, Democrazia Cristiana, I Socialisti, Liga Fronte Veneto, e Democratici Cristiani Uniti
Romano Prodi
La Casa delle Libertà
Coalizione di centro-destra composta da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, Lega Nord-Movimento per l'Autonomia, Nuovo PSI-Democrazia Cristiana per le Autonomie, Partito Repubblicano Italiano, Riformatori Liberali, Alternativa Sociale (Azione Sociale, Fronte Sociale Nazionale e Forza Nuova), Fiamma Tricolore, Ecologisti Democratici, No Euro, Pensionati Uniti, Partito Liberale Italiano, Patto Cristiano Esteso, Nuova Sicilia, Patto per la Sicilia e S.O.S. Italia
Silvio Berlusconi

La Casa delle Libertà

La La Casa delle Libertà era una coalizione guidata da Silvio Berlusconi e costituita principalmente da quattro partiti: Forza Italia, con a capo Berlusconi, Alleanza Nazionale, guidata da Gianfranco Fini, l'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, guidata da Pier Ferdinando Casini e la Lega Nord, guidata da Umberto Bossi.

A questi si aggiunsero una serie di partiti e movimenti, come il Nuovo PSI di Gianni De Michelis, la Democrazia Cristiana per le Autonomie di Gianfranco Rotondi, il Partito Repubblicano Italiano di Giorgio La Malfa[19]. Vi erano inoltre il Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo e i Riformatori Liberali[20], guidati da Benedetto Della Vedova. Alternativa Sociale era il partito di Alessandra Mussolini che ara alla guida di una sua coalizione che raccoglieva anche l'appoggio di Forza Nuova di Roberto Fiore e del Fronte Sociale Nazionale di Adriano Tilgher; questa coalizione si collegava alla Casa delle Libertà così come Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli che si presentava con una lista autonoma ma sempre all'interno della coalizione di centrodestra. Altre formazioni apparentate furono L'Ambienta-Lista (Verdi Verdi), No Euro, S.O.S. Italia, Pensionati Uniti, Patto Cristiano Esteso, Nuova Sicilia e Patto per la Sicilia.

L'Unione

L'Unione è il nome assunto dalla coalizione di centrosinistra, guidata da Romano Prodi designato tale in seguito alle elezioni primarie tenute il 16 ottobre 2005 nelle quali si erano candidati Clemente Mastella, Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio e Antonio Di Pietro; Prodi assunse la leadership riscuotendo il 74% dei 4 300 000 voti espressi.

I partiti della coalizione furono: i Democratici di Sinistra, guidati da Piero Fassino; La Margherita, di Francesco Rutelli[21]; l'UDEUR, di Clemente Mastella, i Verdi, di Alfonso Pecoraro Scanio; i Socialisti Democratici Italiani, di Enrico Boselli; i Comunisti Italiani, con segretario Oliviero Diliberto, i Radicali Italiani, Südtiroler Volkspartei, Rifondazione Comunista e Italia dei Valori oltre al Movimento Repubblicani Europei di Luciana Sbarbati e Lista Consumatori (che si presentano in quattro regioni).

I Socialisti Democratici Italiani hanno costituito la Rosa Nel Pugno sulla base di un progetto siglato tra loro e Radicali Italiani, Associazione Luca Coscioni e Federazione dei giovani socialisti. Alla coalizione si sono aggiunti anche I Socialisti di Bobo Craxi, il PSDI di Giorgio Carta, il Partito Pensionati di Carlo Fatuzzo e altre formazioni minori.

I Democratici di Sinistra, La Margherita e i Repubblicani Europei alla Camera dei Deputati si sono presentati in una lista unica utilizzando il simbolo dell'Ulivo.

Campagna elettorale

Un TIR pubblicitario in piazza Maggiore a Bologna

La Commissione parlamentare di vigilanza approvò, con i voti della sola maggioranza di centrodestra, un regolamento di esecuzione della legge sulla par condicio che prevedeva due dibattiti tra Berlusconi e Prodi, leader dei principali schieramenti, tre tra i componenti dei maggiori partiti delle rispettive coalizioni, una conferenza stampa per ogni partito nei giorni precedenti le elezioni e una conferenza stampa finale del Presidente del Consiglio.[22][23]

Prodi inizialmente rifiutò di partecipare perché riteneva un'illegittima alterazione della parità di trattamento tra le forze politiche la conferenza stampa finale del premier e, solo dopo che Berlusconi vi rinunciò accettò di prendere parte ai dibattiti.[24]

Dirigibile elettorale a Pisa

Sondaggi pre-voto

Nel periodo precedente alle elezioni vennero realizzati molti sondaggi commissionati per lo più da giornali nazionali e canali televisivi e che hanno generalmente assegnato un vantaggio alla coalizione dell'Unione di circa il 5%.[25][26]

I risultati finale alla Camera e al Senato hanno avuto un discostamento di circa il 3% sui quelli forniti dalla quasi totalità dei sondaggi, inclusi gli exit poll.[26]

Istituto di ricercaDataL'UnioneLa Casa delle Libertà
IPR Marketing (exit poll)10 aprile50-5346-49
Nexus per RAI e Mediaset (exit poll)10 aprile50-5445-49
Istituto Piepoli per Sky TG24 (in house poll)10 aprile5247
IPR Marketing22 marzo5247
TNS Abacus20 marzo51,548
GfK Eurisko20 marzo5246,7
Ekma Ricerche20 marzo53,546
SWG17 marzo52,846,4
IPR Marketing16 marzo5247,7
GfK Eurisko15 marzo5146,5
TNS Abacus13 marzo51,548
Ekma Ricerche13 marzo5346,3
IPR Marketing12 marzo5247,7
SWG10 marzo52,646
Penn, Schoen & Berland9 marzo48,348,8
Euromedia Research9 marzo49,350
TNS Abacus9 marzo5147,5
Lorien Consulting7 marzo51,148,1
IPR Marketing7 marzo52,247,5
Ekma Ricerche6 marzo5247,5
SWG3 marzo5247
IPR Marketing1º marzo52,247,3
TNS Abacus1º marzo51,547
Ekma Ricerche27 febbraio51,847,2
SWG23 febbraio51,847,2
TNS Abacus22 febbraio51,547
IPR Marketing21 febbraio52,147,4
Ekma Ricerche20 febbraio51,247
SWG17 febbraio5147,8
IPR Marketing16 febbraio5247,5
Penn, Schoen & Berland16 febbraio48,248,4
TNS Abacus15 febbraio5147
Ekma Ricerche13 febbraio51,547,5
SWG10 febbraio51,647,3
TNS Abacus8 febbraio5146,5
IPR Marketing7 febbraio5247
Ekma Ricerche6 febbraio52,546,5
SWG4 febbraio51,246,6
TNS Abacus1º febbraio5146
Euromedia Research1º febbraio50,947,9
IPR Marketing31 gennaio52,247,2
Lorien Consulting30 gennaio51,545,9
SWG28 gennaio51,446,2
TNS Abacus25 gennaio5145,5
IPR Marketing25 gennaio52,547
Lorien Consulting23 gennaio51,346
SWG22 gennaio51,745,7
TNS Abacus18 gennaio50,546
Euromedia Research18 gennaio51,748,3
IPR Marketing18 gennaio5246
Lorien Consulting16 gennaio51,445,7
SWG16 gennaio51,446
IPR Marketing11 gennaio5246
TNS Abacus11 gennaio5146
SWG5 gennaio49,747,9
IPR Marketing11 dicembre, 200552,844,9
IPR Marketing7 dicembre52,544,5
IPR Marketing25 ottobre5245

Risultati

Lo stesso argomento in dettaglio: Grafico delle elezioni politiche italiane.

I risultati delle elezioni politiche furono diffusi, a titolo provvisorio, dal ministero dell'Interno, man mano che le prefetture ricevevano i verbali delle sezioni elettorali. I risultati definitivi, salvo reclami esaminati dalla giunte per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, furono forniti dalla Commissione elettorale centrale istituita presso la Suprema Corte di Cassazione. A seguito della proclamazione dei risultati nazionali, le singole commissioni elettorali circoscrizionali proclamarono i candidati eletti. La composizione del plenum di entrambe le assemblee legislative nella XV Legislatura, tuttavia, fu definita solo dopo che i parlamentari eletti in più circoscrizioni decisero per quale seggio optare lasciando che i primi dei non eletti nelle altre circoscrizioni accedessero in loro vece in Parlamento. Dal voto degli italiani all'estero l'Unione conquista quattro senatori contro uno solo della CdL riuscendo a conquistare una lieve maggioranza al Senato; tale vantaggio risulta poi rafforzato dall'appoggio di almeno quattro senatori a vita permettendo la vittoria del centrosinistra anche al Senato seppure il numero di elettori totali sia favorevole al centrodestra per oltre 200 000 (17 713 163 contro 17 511 309).

Anche il risultato elettorale del 2001 - sotto il profilo dei voti raccolti - non aveva fatto emergere una maggioranza assoluta di voti a favore della coalizione vincente: alla Camera la Casa delle Libertà raccolse il 45,40% dei voti nella quota maggioritaria e il 49,9% nella quota proporzionale, ed al Senato con il 42,53% dei voti ottenne 176 seggi su 315. Sta di fatto che nel 2006, come detto, alla Camera l'Unione ha avuto 19 001 684 voti, e il Polo 18 976 460; ma a questi dati bisognerebbe aggiungere i voti della Valle d'Aosta (calcolati separatamente perché hanno leggi elettorali diverse): 35 302 per l'Unione e 19 237 per il Polo; inoltre, occorre aggiungere i voti delle circoscrizioni estere: 459 454 per l'Unione e 369 952 per il Polo.

In tutto, quindi, l'Unione ottiene 130 801 voti in più alla Camera (19 496 450 contro 19 365 649) ma 201 854 in meno al Senato (17 511 309 contro 17 713 163).

Rispetto alle precedenti elezioni del 2001 hanno avuto luogo le seguenti variazioni:

  • La coalizione di centro-sinistra alla Camera dei Deputati ottiene ottimi risultati in Basilicata e Toscana, dove alla Camera dei Deputati supera il 60% delle preferenze, sfiorandolo in Emilia-Romagna. Ottiene buoni risultati anche in Calabria e Marche e Umbria, dove supera il 55% dei voti[27].

La coalizione di centro-destra di Silvio Berlusconi subisce una lieve erosione rispetto alla quota proporzionale della precedente elezione, con un voto più frazionato sulle liste minori, restando forte solamente in Lombardia, Sicilia e Veneto, dove supera il 55% delle preferenze alla Camera dei Deputati. Buoni risultati anche in Friuli Venezia Giulia, dove sfiora il 55% dei voti[27]. Dopo queste infatti le regioni in cui il centro-destra ottenne alla Camera i migliori risultati furono la Puglia ed il Piemonte (con però solo poco più del 50% dei voti) ed il Lazio e la Campania (dove il centrodestra era però già sotto, anche se di poco, al 50%).

Camera dei deputati

Risultati delle elezioni politiche italiane del 2006 (Camera dei deputati)
CoalizionePartitoItalia (19 regioni)Valle d'AostaEsteroTotale
seggi
+/–
Voti%SeggiVoti%SeggiVoti%Seggi
L'UnioneL'Ulivo11 930 98331,27220N.D.N.D.0421 41443,396226+7
Rifondazione Comunista2 229 4645,8441N.D.N.D.0N.D.N.D.041+30
Rosa nel Pugno990 6942,6018N.D.N.D.0N.D.N.D.018+9
Italia dei Valori877 0522,3016N.D.N.D.027 4322,82117+17
Comunisti Italiani884 1272,3216N.D.N.D.0N.D.N.D.016+6
Federazione dei Verdi784 8032,0615N.D.N.D.0N.D.N.D.015+7
Popolari UDEUR534 0881,4010N.D.N.D.09 7211,00010
Südtiroler Volkspartei182 7040,484N.D.N.D.0N.D.N.D.04+1
Autonomie Liberté DémocratieN.D.N.D.034 16843,441N.D.N.D.01
Altri di centro-sinistra588 6831,5401 1351,440N.D.N.D.00±0
Totale coalizione19 002 59849,8134035 30344,881458 56747,217348+77
La Casa delle LibertàForza Italia9 048 97623,7213713 37417,000202 53620,863140−54
Alleanza Nazionale4 707 12612,3471N.D.N.D.072−27
Per l'Italia nel Mondo con TremagliaN.D.N.D.0N.D.N.D.072 1057,421
Unione di Centro2 580 1906,76392 2822,90066 4566,84039−1
Lega Nord - MpA1 747 7304,58261 5661,99020 2112,08026−4
Democrazia Cristiana - Partito Socialista285 4740,754N.D.N.D.0N.D.N.D.04
Altri di centro-destra608 3471,5802 0172,5708 2270,8400±0
Totale coalizione18 977 84349,7427719 23924,460369 52938,054281−86
Associazioni Italiane in Sud AmericaN.D.N.D.0N.D.N.D.099 81710,2811
Altre liste172 9020,45024 11930,66043 5284,4800−1
Totale38 153 343100,0061778 661100,001971 152100,0012630

Italia (19 regioni)

Partiti maggioritari nelle singole circoscrizioni elettorali.
Coalizioni (e candidati leader) maggioritarie nelle singole circoscrizioni elettorali.
Partiti maggioritari nelle singole province per la Camera.
LeaderListaVoti%SeggiDifferenza (%) /
Romano Prodi
L'Ulivo (DS-DL)11 930 98331,27220 0,18-
Partito della Rifondazione Comunista (PRC)2 229 4645,8441 0,81-
Rosa nel Pugno (RnP)990 6942,6018--
Partito dei Comunisti Italiani (PdCI)884 1272,3216 0,65-
Italia dei Valori (IdV)877 0522,3016 1,59-
Federazione dei Verdi (FdV)784 8032,0615--
Popolari UDEUR534 0881,4010--
Partito Pensionati (PP)333 2780,870 0,69-
Südtiroler Volkspartei (SVP)182 7040,484 0,06-
I Socialisti[28]115 0660,300--
Lista Consumatori-Doveri Civici-DC[29]73 7510,190--
Lega per l'Autonomia-Alleanza Lombarda (LAL)[30]44 5890,120--
Altri di centro-sinistra21 9990,060 0,14-
Totale coalizione19 002 59849,81340 79
Silvio Berlusconi
Forza Italia (FI)9 048 97623,72137 5,71-
Alleanza Nazionale (AN)4 707 12612,3471 0,32-
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC)2 580 1906,7639 1,15-
Lega Nord-Movimento per l'Autonomia (LN-MpA)1 747 7304,5826 0,64-
Democrazia Cristiana-Partito Socialista (DC-PS)[31]285 4740,754--
Alternativa Sociale (AS)255 3540,670--
Fiamma Tricolore (FT)230 5060,600 0,21-
No Euro (NE)[32]58 7460,150--
Altri di centro-destra63 7410,160--
Totale coalizione18 977 84349,74277 91
Giorgio PantoProgetto NordEst (PNE)[33]92 0020,240--
AltriAltre liste80 9000,210--
Totale[34]38 153 343100,00617

Valle d'Aosta

CandidatoListaVoti%Seggi
Roberto NiccoAutonomie Liberté Démocratie (ALD)34 16843,441
Marco VierinVallée d'Aoste - Autonomie Progrès Fédéralisme (VdA)24 11930,660
Massimo LattanziForza Italia - Alleanza Nazionale (FI-AN)13 37417,000
Luca BringhenUnione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC)2 2822,900
Alessandra MussoliniAlternativa Sociale (AS)1 5872,020
Vincenzo FalcoLega Nord (LN)1 5661,990
Marco BertonePartito Pensionati (PP)1 1351,440
Marcello PietrantonioFiamma Tricolore (FT)4300,550
Totale78 661100,001

Estero

ListaVoti%Seggi
L'Unione421 41443,396
Forza Italia (FI)202 53620,863
Associazioni Italiane in Sud America (AISA)99 81710,281
Per l'Italia nel Mondo con Tremaglia (PIMT)72 1057,421
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC)66 4566,750
Italia dei Valori (IdV)27 4322,821
Lega Nord - Movimento per l'Autonomia (LN-MpA)20 2052,080
Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI)14 2051,460
Partito degli Italiani nel Mondo (PIM)11 2501,160
L'Altra Sicilia (LAS)10 8671,120
Popolari UDEUR9 7211,000
Alternativa Sociale (AS)7 0300,720
Amare l'Italia (AI)3 7320,380
Alternativa Indipendente Italiani all'Estero (AIIE)3 4740,360
Fiamma Tricolore (FT)1 1970,120
Totale[34]971 152100,0012

Senato della Repubblica

Risultati delle elezioni politiche italiane del 2006 (Senato della Repubblica)
CoalizionePartitoItalia (18 regioni)Valle d'AostaTrentino-Alto AdigeEsteroTotale
seggi
+/–
Voti%SeggiVoti%SeggiVoti%SeggiVoti%Seggi
L'UnioneDemocratici di Sinistra5 977 34717,5062N.D.N.D.0359 66062,695393 35744,14465+1
L'Ulivo59 4980,171N.D.N.D.0
La Margherita3 664 90310,7339N.D.N.D.043±0
Rifondazione Comunista2 518 3617,3727N.D.N.D.0N.D.N.D.027+23
Insieme con L'Unione1 423 0034,1711N.D.N.D.0N.D.N.D.011+1
Italia dei Valori986 1912,894N.D.N.D.026 4862,9704+3
Popolari UDEUR477 2261,403N.D.N.D.013 5071,5203
Rosa nel Pugno851 6042,490N.D.N.D.0N.D.N.D.00
Partito Pensionati340,5651,0001 0461,42016 3812,86N.D.N.D.00±0
Südtiroler VolksparteiN.D.N.D.0N.D.N.D.0117 49520,48N.D.N.D.03±0
Lista Consumatori72 1990,211N.D.N.D.0N.D.N.D.N.D.N.D.01
Autonomie Liberté DémocratieN.D.N.D.032 55444,171N.D.N.D.N.D.N.D.01
Altri di centro-sinistra354 5041,050N.D.N.D.0N.D.N.D.N.D.N.D.00−1
Totale coalizione16 725 40148,9614833 60045,591359 66062,695433 35048,634158+22
La Casa delle LibertàForza Italia8 202 89024,017811 50515,610175 13930,532186 38620,92180−8
Alleanza Nazionale4 235 20812,4041N.D.N.D.041+4
Unione di Centro2 309 4426,76212 2643,07057 2786,43021−8
Lega Nord - MpA1 530 6674,48131 5742,14018 5442,08014−3
Altri di centro-destra875 7712,5601 1911,61014 8192,58073 6308,2600−1
Totale coalizione17 153 97850,2115316 53422,430189 95833,112335 83837,691156−3
Associazioni Italiane in Sud AmericaN.D.N.D.0N.D.N.D.0N.D.N.D.085 7459,6211
Altre liste283 2360,85023 57431,98024 0924,200121 87313,6800−1
Totale34 162 615100,0030173 708100,001573 710100,007891 061100,006315

Italia (18 regioni)

Coalizioni maggioritarie nelle singole regioni per il Senato.
Partiti maggioritari nelle singole circoscrizioni elettorali.
Coalizioni (e candidati leader) maggioritarie nelle singole circoscrizioni elettorali.
LeaderListaVoti%SeggiDifferenza (%) /
Romano Prodi
Democratici di Sinistra (DS)[35]5 977 34717,5062--
Democrazia è Libertà - La Margherita (DL)[35]3 664 90310,7339--
Partito della Rifondazione Comunista (PRC)2 518 3617,3727 2,3 23
Insieme con L'Unione (FdV-PdCI-CU)1 423 0034,1711--
Italia dei Valori (IdV)986 1912,894 0,5 3
Rosa nel Pugno (RnP)851 6042,490--
Popolari UDEUR[36]477 2261,403--
Partito Pensionati (PP)340 5651,000 0,06
I Socialisti[37]126 4310,370--
Lega per l'Autonomia-Alleanza Lombarda (LAL)[38]90 8550,270--
Lista Consumatori-Doveri Civici-DC[39]72 1990,211--
L'Ulivo[40]59 4980,171--
Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI)[41]57 3430,170--
Movimento Repubblicani Europei (MRE)[42]51 2190,150--
Altri di centro-sinistra28 6560,090--
Totale coalizione[43]16 725 40148,96148 23[43]
Silvio Berlusconi
Forza Italia (FI)8 202 89024,0178--
Alleanza Nazionale (AN)4 235 20812,4041--
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC)[35]2 309 4426,7621--
Lega Nord-Movimento per l'Autonomia (LN-MpA)[44]1 530 6674,4813--
Alternativa Sociale (AS)214 5260,630--
Fiamma Tricolore (FT)204 4980,600--
Democrazia Cristiana-Partito Socialista (DC-PS)[45]190 7170,560--
Pensionati Uniti (PU)[46]61 6810,180--
Partito Repubblicano Italiano (PRI)[47]45 0980,130--
L'Ambienta-Lista - Ecologisti Democratici[48]36 4580,110 0,01
Nuova Sicilia[49]33 4850,100--
Altri di centro-destra89 3080,260--
Totale coalizione[43]17 153 97850,21153 23
Giorgio Panto
Progetto NordEst[50]93 1720,270--
Nello Musumeci
Alleanza Siciliana36 1940,110--
Altri
Altre liste153 8700,470--
Totale[43]34 162 615100,00301

Valle d'Aosta

CandidatoListaVoti%Seggi
Carlo PerrinAutonomie Liberté Démocratie (ALD)32 55444,171
Augusto RollandinVallée d'Aoste - Autonomie Progrès Fédéralisme (VdA)23 57431,980
Luigi MagnaniForza Italia - Alleanza Nazionale (FI-AN)11 50515,610
Luigi BracciUnione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC)2 2643,070
Sergio FerreroLega Nord (LN)1 5742,140
Silvio PedullàPartito Pensionati (PP)1 0461,420
Giancarlo BorluzziAlternativa Sociale (AS)7751,050
Eusebio MargaraFiamma Tricolore (FT)4160,560
Totale73 708100,001

Trentino-Alto Adige/Südtirol

ListaVoti%Seggi
Südtiroler Volkspartei - L'Unione (SVP-Unione)198 15634,543
La Casa delle Libertà (CdL)175 13930,532
Südtiroler Volkspartei (SVP)117 49520,482
L'Unione27 6284,810
Die Freiheitlichen (DF)16 7652,920
Partito Pensionati (PP)16 3812,860
Fiamma Tricolore (FT)14 8192,580
Unione Popolare Autonomista (UPA)7 3271,280
Totale[43]573 710100,007

Estero

ListaVoti%Seggi
L'Unione393 35744,144
Forza Italia (FI)186 38620,921
Associazioni Italiane in Sud America (AISA)[51]85 7459,621
Per l'Italia nel Mondo con Tremaglia (PIMT)65 0557,300
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC)[52]57 2786,430
Italia dei Valori (IdV)[53]26 4862,970
Lega Nord - Movimento per l'Autonomia (LN-MpA)18 5442,080
Popolari UDEUR[54]13 5071,520
Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI)[51]12 5521,410
Partito degli Italiani nel Mondo (PIM)[53]10 8881,220
L'Altra Sicilia-Per il Sud[53]9 4971,070
Fiamma Tricolore (FT)[55]8 5750,960
Alternativa Indipendente Italiani all'Estero (AIIE)[56]3 1910,360
Totale[43]891 061100,006

Controversie

La vittoria di misura dell'Unione

Urna per il voto alla Camera dei deputati

Sulla base dei risultati comunicati dal Viminale, l'Unione proclama la vittoria, ma la coalizione di centrodestra non ritiene di accettare immediatamente il risultato della consultazione elettorale. La contestazione nasce dal minimo scarto di voti che aggiudica al centrosinistra la maggioranza nei due rami del parlamento. Alla Camera dei deputati infatti il centrosinistra si aggiudica il premio di maggioranza con un vantaggio di 24 755 voti, ovvero dello 0,06% che assicura alla coalizione vincente una consistente maggioranza di seggi. La giunta per le elezioni del Senato, nel dicembre 2006, decise il riconteggio delle schede nulle, bianche, e contenenti voti nulli o contestati, partendo dalle regioni di Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Toscana, oltre che alla revisione a campione delle schede valide custodite nei tribunali. Il riconteggio si sarebbe poi esteso al resto d'Italia se i risultati avessero evidenziato scostamenti significativi rispetto ai dati proclamati ufficialmente. Nonostante Deaglio avesse ipotizzato brogli a favore di Forza Italia, anche Berlusconi appoggiò la decisione del riconteggio, sostenendo che ci sarebbero stati brogli a favore del centrosinistra.[57] Il 18 settembre 2007, il presidente della Giunta delle elezioni del Senato, Domenico Nania, dichiarò conclusa la revisione iniziata il 6 dicembre 2006. I Comitati per la revisione delle schede costituiti nelle sette regioni riferirono che "gli scostamenti riscontrati rispetto ai dati di proclamazione sono assolutamente fisiologici" e quindi risulta "la legittimità delle operazioni di voto del 9 e 10 aprile 2006 per il Senato".[58]

Accuse di brogli e contestazioni

Lo spoglio dei voti iniziò lunedì 10 aprile 2006 dopo la chiusura dei seggi alle ore 15:00. Gli exit poll confermarono i risultati dei sondaggi con L'Unione avanti di cinque punti percentuali sulla Casa delle Libertà ma i primi dati provenienti dal Viminale e le prime proiezioni già ridimensionavano la situazione. I dati del Ministero uscirono con notevoli ritardi per problemi tecnici e poco alla volta la differenza fra i due principali schieramenti si ridusse progressivamente fino ad arrivare al sorpasso nel voto del Senato. Nella notte, a scrutini non ancora finiti, il ministro Pisanu esce dal Ministero e si reca nell'abitazione di Berlusconi per poi tornare al ministero; le ragioni dell'incontro non sono note anche se alcuni giornali hanno riportato indiscrezioni secondo le quali Berlusconi avrebbe chiesto a Pisanu di invalidare le elezioni e il ministro avrebbe risposto di non poterlo fare.[59] Il Senato sembra essere nelle mani della Casa delle Libertà, mancano soltanto da assegnare i seggi dei senatori votati dagli italiani all'estero. Per la Camera invece rimane in vantaggio l'Unione e, quando gli scrutini si concludono intorno alle 3 di notte la maggioranza dei voti verrà assegnata all'Unione per circa 25 000 voti di vantaggio.[10][26]

L'esiguità dello scarto nei risultati, le novità introdotte nella legge elettorale, nei meccanismi dello scrutinio elettronico, e nel voto degli italiani all'estero tramite posta hanno fatto sì che le elezioni del 2006 fossero oggetto di diverse gravi denunce di brogli e contestazioni da più parti dello schieramento politico, con vaste ripercussioni nell'opinione pubblica, fino alla decisione di procedere ad una revisione delle schede valide per il Senato.

L'andamento del grafico è stato oggetto di osservazioni da parte di diversi giornalisti: infatti si nota come i due grafici siano speculari e il vantaggio si assottigli sempre più con l'andare del tempo. Il giornalista Enrico Deaglio, nel suo film-reportage Uccidete la democrazia, considera questo andamento un indice dei brogli elettorali da parte del centrodestra che riusciva a dirottare costantemente una parte delle schede bianche verso la coalizione, in particolare verso Forza Italia, diminuendo gradualmente lo svantaggio[60]. Secondo altri osservatori l'andamento potrebbe essere invece spiegato dalla conclusione più rapida delle operazioni di voto e di scrutinio in alcune regioni tradizionalmente più efficienti, e cosiddette "rosse", come Toscana ed Emilia-Romagna, storicamente appannaggio della sinistra. (per approfondire vedi più avanti nella voce)In ogni caso, le regioni tradizionalmente più efficienti lo erano probabilmente anche nelle elezioni precedenti e l'andamento non mostra nessuna casualità[senza fonte].

Nel novembre 2006, pochi mesi dopo le elezioni, la questione dei brogli elettorali venne ulteriormente infiammata dall'uscita del DVD Uccidete la democrazia! che paventava l'ipotesi che alcune schede bianche possano essere state "trasformate" in voti per la Casa delle Libertà durante la trasmissione elettronica dei dati dalle prefetture al Viminale. Questa ipotesi sarebbe avvalorata dalla mancanza di dati ufficiali sul numero delle schede bianche, e dall'andamento sospetto dei dati ufficiosi ad esse relative.[60] La procura di Roma, pochi giorni dopo, ha aperto un'indagine contro Deaglio e Cremagnani per "diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico".[61]

Ricorsi

  • Nell'immediato dopo voto, Berlusconi, forte del risultato di quasi parità, poco dopo aver prospettato all'Unione l'ipotesi di formare una grande coalizione, dichiara che riconoscerà la vittoria dell'avversario solo al termine delle verifiche circoscrizionali dei voti contestati. I maggiori leader della Casa delle Libertà sottolineano pertanto l'importanza di attendere il termine della verifica delle schede elettorali contestate e provvisoriamente non assegnate. Forza Italia organizza anche un sito web dal nome "Operazione ricontiamo" contenente una petizione da inoltrare al Presidente della Repubblica per richiedere il conteggio dei voti non validi, ossia il riconteggio delle schede nulle, più di un milione. Dopo una giornata di apparente distensione, il Presidente del Consiglio uscente passa all'attacco, accusando l'esistenza di supposti brogli elettorali, che sarebbero "tanti, tantissimi", così tanti che "il risultato deve cambiare", e chiedendo tempo per controllare verbali, schede, scrutini. La legge elettorale esclude però la possibilità di ricontare le schede definitivamente assegnate. Berlusconi dichiara che telefonerà a Prodi (che nel frattempo riceve i complimenti per la vittoria da diversi capi di Stato) solamente dopo che saranno state finite di assegnare in sede circoscrizionale le circa 43 000 presunte schede contestate capaci numericamente di ribaltare il risultato elettorale alla Camera. Nelle ultime ore prima della scadenza del termine a disposizione delle Circoscrizioni per ufficializzare il voto, Silvio Berlusconi ipotizza anche la promulgazione di un decreto legge che allunghi i tempi per ricontare tutte le schede e riesaminare i verbali. La proposta secondo fonti giornalistiche viene avanzata al Quirinale che esprime forte parere negativo, incontrando anche la perplessità dello stesso Ministro dell'interno Beppe Pisanu.[62] Sia il Presidente della Repubblica che il Ministro hanno espresso soddisfazione per la correttezza della consultazione elettorale, e nessun altro esponente politico oltre Berlusconi ha denunciato brogli. Scaduti i tempi di verifica, il Viminale ammette: «È stato un errore materiale». Il numero delle schede contestate si riduce da 43 028 a 2 131 per la Camera dei deputati, e da 39 822 a 3 135 per il Senato, chiudendo la disputa sulla legittimità del responso elettorale. Berlusconi rifiuta comunque di accettare il risultato elettorale, allo stesso tempo riproponendo l'ipotesi di una grande coalizione con la sinistra. Nel frattempo forte del risultato elettorale finale Prodi dichiara "Il Premier si scusi, ha spaccato il Paese". Nello stesso tempo alcune dichiarazioni di Gavino Angius, esponente dei DS, davano adito alla possibilità di un accordo che avrebbe potuto assegnare la presidenza di una delle due camere al centrodestra. Immediatamente arriva la smentita di Romano Prodi. Nei giorni successivi, continua il balletto di dichiarazioni e controdichiarazioni. Massimo D'Alema rilascia un'intervista sul Corriere della Sera dai toni distensivi, riguardante un possibile accordo sull'elezione del Presidente della repubblica, seguita da una lettera di Silvio Berlusconi che con più decisione rilancia l'ipotesi di grande coalizione, invitando Romano Prodi a "trovare insieme soluzioni nuove", qualunque sia l'esito finale delle verifiche sullo spoglio in corso. Molte altre voci si sono espresse contro questa eventualità, da Rifondazione Comunista ma anche dalla Lega Nord e dall'UDC, fino a che essa è tramontata completamente alla vigilia delle prime importanti scadenze parlamentari (elezione dei presidenti di Camera e Senato e del nuovo Presidente della Repubblica). Lo stesso giorno dell'elezione al Quirinale di Giorgio Napolitano, da parte di Berlusconi e del ministro uscente Castelli si è invece ripreso il tema delle verifiche sulla correttezza dei risultati elettorali, preannunciando che tale questione verrà posta alla Giunta dei due rami del Parlamento.
  • A distanza di un giorno, Roberto Calderoli, interpretando a suo modo la legge che ha contribuito a scrivere lui stesso, ha sostenuto in data 15 aprile che «la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali e quindi la Lega per l'Autonomia - Alleanza Lombarda - Lega Pensionati, che si è presentata con Unione, potendo contare solo sulla somma della cifra elettorale della circoscrizione Lombardia 2, non dovrebbe concorrere coi suoi 45 580 voti al calcolo del totale per il centrosinistra». La dichiarazione di Calderoli è stata tuttavia smentita dalla Corte di cassazione il 19 aprile.[63]
  • Dopo l'assegnazione dei seggi, il partito della Rosa nel Pugno ha contestato la mancata assegnazione di quattro seggi del Senato a propri candidati[64]. Marco Pannella, in ordine alla proclamazione degli eletti, evidenziò "un solo segnale francamente più che sospetto anch’esso incredibile: alla stessa ora nello stesso giorno 8 corti d’appello italiane decisero rapidamente di applicare una mera circolare ministeriale del ministro Pisanu invece della chiarissima lettera e del chiarissimo spirito della legge elettorale. Dietro questo episodio avvertii subito e cercai di denunciare l’impossibilità di ritener questo fatto come “spontaneo”, come non organizzato, non teleguidato e teleobbedito"[65]. La controversia riguardava l'interpretazione della legge elettorale in riferimento al calcolo del quorum del 3 per cento dei voti[66] e diede luogo ad un'istruttoria nella quale, tra i pareri favorevoli al ricorso, vi fu quello di Giuliano Vassalli[67]. Dopo una trattazione durata quasi due anni in sede di verifica dei poteri, il ricorso avanzato dalla Rosa nel Pugno non fu accolto[68].

La denuncia di Paolo Rajo

Irregolarità anche nelle votazioni via posta degli italiani all'estero sono state denunciate nel luglio 2007 da Paolo Rajo, candidato senatore dell'UDEUR all'estero.[69]

Distribuzione del voto

Camera dei deputati, distribuzione del voto per comune
Distribuzione del voto di listaDistribuzione del voto di coalizione

Note

  • ^ Comunicato pubblicato il 24 dicembre 2007 alla URL http://www.radioradicale.it/pannella-a-proposito-del-senato-mi-limito-a-mormorare-annatevene-tutti-a-mori-ammazzati Archiviato il 3 febbraio 2017 in Internet Archive.
  • ^ Spiegazione della controversa interpretazione con esempio numerico, da Archiviato il 15 aprile 2007 in Internet Archive. noiseFromAmeriKa.org
  • ^ Copia archiviata, su radioradicale.it. URL consultato il 21 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2016).
  • ^ GIUNTA DELLE ELEZIONI E DELLE IMMUNITA` PARLAMENTARI del SENATO, seduta del 21 gennaio 2008 Archiviato l'11 giugno 2016 in Internet Archive..
  • ^ Alessia Manfredi, Il video-denuncia su Repubblica.it "Ecco i brogli in Australia", in La Repubblica, 9 luglio 2007. URL consultato il 22 novembre 2009 (archiviato il 3 dicembre 2008).
  • Bibliografia

    • Costituzione della Repubblica Italiana
    • L. 21 dicembre 2005, n. 270, in materia di "Modifiche alle norme per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica"
    • L. 27 dicembre 2001, n. 459, in materia di "Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero"
    • Elezione della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica (PDF), su interno.it. URL consultato il 6 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2009)., pubblicazione elettronica a cura del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale dei Servizi Elettorali - del Ministero dell'Interno

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