Graham Greene (scrittore)

scrittore, drammaturgo e sceneggiatore britannico

Henry Graham Greene (Berkhamsted, 2 ottobre 1904Corsier-sur-Vevey, 3 aprile 1991) è stato uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, agente segreto e critico letterario britannico.Le sue opere esplorano la morale ambivalente e le questioni politiche del mondo moderno.Greene fu uno scrittore impegnato molto popolare.Rifiutò sempre l'etichetta di romanziere cattolico per quella di romanziere anche cattolico, tuttavia i temi religiosi, in particolare cattolici, furono alla radice di molti suoi scritti, specialmente i quattro romanzi La roccia di Brighton, Il nocciolo della questione, Fine di una storia e Il potere e la gloria[1].Opere come Un americano tranquillo, Il nostro agente all'Avana e Il fattore umano mostrano il suo grande interesse per le operazioni di politica internazionale e di spionaggio.

Henry Graham Greene

Greene soffriva di un disturbo bipolare che ebbe una profonda influenza sulla sua scrittura e lo portò a degli eccessi nella vita privata[2].In una lettera a sua moglie Vivien, Greene scrisse di avere «un carattere profondamente incompatibile con la vita domestica quotidiana» e che «sfortunatamente, la malattia è una parte rilevante di una persona»[3].

Biografia

Infanzia

Nacque nel 1904 a Berkhamsted, nei pressi di Londra, quarto di sei figli.Il fratello minore Hugh Greene diventò direttore generale della BBC; il fratello maggiore Raymond Greene divenne un famoso medico e alpinista.

I suoi genitori, Charles e Marion Greene (nata Raymon), erano cugini di primo grado, appartenenti a una grande e influente famiglia che comprendeva i Greene King, proprietari di un birrificio, banchieri e uomini d'affari. Charles Greene era vicedirettore alla Berkhamsted School, il cui direttore era Thomas Fry (sposato a una cugina di Charles). Un altro cugino era il pacifista di destra Ben Greene, internato durante la seconda guerra mondiale a causa delle sue idee politiche vicine ai movimenti fascisti.[4]

Nel 1910 Charles Greene assunse la direzione della Berkhamsted School, che Graham frequentava. Vittima di bullismo e profondamente depresso come convittore, tentò il suicidio diverse volte, alcune delle quali alla roulette russa, come lui stesso affermò (il biografo Micheal Shelden non dà credito a tale affermazione). Nel 1920, all'età di 16 anni, fu seguito da uno psicoanalista per sei mesi, dopodiché tornò a scuola ma non come interno. Tra i suoi compagni di scuola ci furono Claud Cockburn e Peter Quennel.Passato al Balliol College di Oxford, frequenta i circoli letterari e politici iscrivendosi al Partito Comunista, che abbandona dopo poco più di un mese. All'epoca, nel 1925, fu pubblicata la sua prima opera, Babbling April, un volume di poesia che non ricevette una grande accoglienza.

Inizi della carriera

Dopo la laurea in storia, Greene intraprese con successo la carriera di giornalista, prima al Nottingham Journal, e poi come redattore del The Times. Quando era a Nottingham cominciò una corrispondenza con Vivien Dayrell-Browning, una convertita al cattolicesimo che gli aveva scritto per correggerlo circa un aspetto della dottrina cattolica. Nel 1926, (episodio descritto in A Sort of Life) una crisi religiosa lo induce ad abbandonare il protestantesimo per convertirsi al cattolicesimo, e da quel momento la sua opera letteraria ne fu profondamente influenzata. Fu battezzato nel febbraio dello stesso anno. Sposò Vivien nel 1927 ed ebbero due figli, Lucy (1933) e Francis (1936).

Nel 1938 o '39 cercando una stanza in cui isolarsi per scrivere, cosa che gli risultava impossibile a casa, conobbe Dorothy Glover, con cui ebbe una relazione di alcuni anni.[5] Nel 1946 iniziò una relazione con Catherine Walston, lasciando per lei la famiglia nel 1947. La cosa creò scalpore negli ambienti altolocati anche perché Catherine era sposata con un funzionario di alto rango che nel 1961 verrà nominato pari a vita. L'intensa relazione ispirò "Fine di una storia", pubblicato nel 1951 quando i due si lasciarono. Greene ebbe del resto relazioni con numerose altre donne ma non divorziò mai e rimase sposato con Vivien fino alla morte.

Dal 1930 al 1935 si dedicò unicamente alla narrativa, pubblicando un libro all'anno. Nel 1935 tornò al giornalismo diventando critico cinematografico per lo Spectator fino al 1939.

Viaggi

Per tutta la vita Greene intraprese viaggi che lo condussero lontano dall'Inghilterra, in luoghi che lui definiva selvaggi e remoti. I viaggi portarono al suo reclutamento nell'MI6 da parte di sua sorella, Elisabeth, che lavorava per l'organizzazione, e durante la seconda guerra mondiale fu inviato in Sierra Leone. Kim Philby, che in seguito si scoprì essere una spia sovietica che faceva il doppio gioco, era supervisore e amico di Greene all'MI6. Come romanziere, Greene utilizzava i personaggi che incontrava e i posti in cui viveva per creare il tessuto dei suoi romanzi.

Lasciò l'Europa per la prima volta all'età di 31 anni, nel 1935, per un viaggio in Liberia da cui scaturì il libro Journey Without Maps. Il suo viaggio in Messico nel 1938, per vedere gli effetti della campagna governativa di secolarizzazione forzata, fu finanziato dalla casa editrice Longman, grazie alla sua amicizia con l'editore Tom Burns. Da quel viaggio scaturirono due libri, la relazione The Lawless Roads (pubblicata su Another Mexico negli U.S.A.) e il romanzo Il potere e la gloria. Nel 1953 la congregazione per la Dottrina della Fede informò Greene che Il potere e la gloria stava danneggiando la reputazione del clero, ma in seguito, in una udienza privata con Greene, Papa Paolo VI gli disse che, sebbene parti del suo romanzo potessero aver offeso alcuni cattolici, non avrebbe dovuto attribuire alcuna importanza a ciò[6]. Greene si recò ad Haiti, governata da François Duvalier alias "Papa Doc", dove è ambientata la storia de I commedianti (1966). Il proprietario dell'Hotel Oloffson a Port-au-Prince, dove Greene soggiornava spesso, chiamò una stanza con il suo nome, in suo onore.

«C'è tanta stanchezza e disappunto nei viaggi che le persone devono aspettarsi – nelle stazioni, sui ponti dei traghetti, sotto le palme nel cortile degli alberghi in un giorno di pioggia. Devono passare il tempo in qualche modo, e possono passarlo solo con sé stesse. Come i personaggi di Chekhov esse non hanno riserve; si vengono a sapere i segreti più intimi. Si riceve l'impressione di un mondo popolato da eccentrici, di strane professioni, di stupidità quasi incredibili e, per riequilibrarle, di sopportazioni sorprendenti.»

Ultimi anni

La tomba di Graham Greene a Corseaux.

Nel 1966 Greene si trasferì ad Antibes, per essere vicino a Yvonne Cloetta, che conosceva sin dal 1959, una relazione che durò fino alla morte dello scrittore. Nel 1981 gli fu conferito il Jerusalem Prize, assegnato agli scrittori per il loro impegno relativo alla libertà dell'individuo nella società. Una delle sue ultime opere, il J'Accuse – The Dark Side of Nice (1982), riguardava una questione legale in cui erano coinvolti lui e la sua famiglia allargata a Nizza. Greene dichiarò che il crimine organizzato era fiorente a Nizza, perché i vertici delle autorità cittadine avevano protetto la corruzione di magistratura e polizia. L'accusa provocò un processo per diffamazione che vide Greene perdente.[7]Nel 1994, dopo la sua morte, Greene fu vendicato perché l'ex sindaco di Nizza, Jacques Médecin, fu incarcerato per corruzione e crimini correlati.

Passò gli ultimi anni della sua vita a Vevey, sul Lago di Ginevra, in Svizzera. Il suo libro Il Dottor Fisher a Ginevra, ovvero la cena delle bombe (1980) è basato su tematiche e influenze filosofiche e geografiche. Greene aveva smesso di partecipare alla Messa e di confessarsi negli anni cinquanta, ma ricevette i sacramenti da Padre Leopaldo Durán, un prete spagnolo che era divenuto suo amico. Morì all'età di 86 anni nel 1991 e fu sepolto nel cimitero di Corsier-sur-Vevey.

Il suo biografo ufficiale, Norman Sherry, pubblicò il terzo e ultimo volume de La vita di Graham Greene nell'ottobre del 2004. Sherry seguì i passi di Greene, soffrendo talvolta per le stesse malattie di Graham e nello stesso luogo. La biografia rivela che Greene continuò a informare l'intelligence britannica fino alla sua morte, cosicché studiosi e lettori hanno a lungo dibattuto l'interessante questione se Graham Greene fosse un romanziere che era anche una spia, o una spia per cui una carriera di scrittore durata tutta la vita fosse una copertura perfetta.

Nel corso della sua vita fu devoto di Padre Pio da Pietralcina, amico di Mario Soldati e incontrò personalmente Paolo VI.[8]

Temi

«Il ruolo dello scrittore è quello di suscitare nel lettore la simpatia verso quei personaggi che ufficialmente non hanno diritto alla simpatia», così Graham Greene definiva il suo ruolo di artista.[senza fonte] Il contrasto dell'anima, le contraddizioni dei sentimenti, sono i temi su cui fa leva fin dal suo primo romanzo, L'uomo dentro di me, dove il giovane contrabbandiere che ne è il protagonista, è in continua lotta con il suo doppio onesto e saggio. I personaggi di Greene sono peccatori che sembrano vivere in un mondo abbandonato da Dio: alcolizzati, lussuriosi, assassini e suicidi sembrano trovare nella sofferenza quasi una consolazione.

Il treno d'Istanbul è il primo di quei romanzi che Greene definisce «Entertainments» o «divertimenti»[9]; racconti caratterizzati dal ritmo incalzante del thriller, dalla descrizione d'ambiente e dall'attenzione all'intreccio. Nei divertimenti sperimenta l'intuizione creativa che si perfeziona nei romanzi, che tendono invece a concentrarsi sul protagonista e sulle sue problematiche.

Del 1938 è il primo romanzo del ciclo cattolico, La roccia di Brighton, in cui Pinkie è un delinquente poco più che adolescente, devastato da un'infanzia infelice ed orgogliosamente votato al male. Da un viaggio in Messico nel 1939, dove è in corso una feroce persecuzione religiosa, trae lo spunto per uno dei suoi capolavori, Il potere e la gloria, nel quale l'ultimo prete sopravvissuto, un uomo indegno ed impuro, tormentato dal peso delle sue colpe, cerca di sfuggire ad una spietata caccia all'uomo. Il suicidio è il tema de Il nocciolo della questione, incentrato sul tormento del commissario Scobie, diviso tra la rigida morale ufficiale e la pietà provata per Elena.

I toni drammatici si attenuano nelle opere successive, che arrivano a sfiorare la commedia con Il nostro agente all'Avana, l'ultimo dei divertimenti, e il tragicomico nei suoi lavori teatrali. Contemporaneamente inizia la serie dei romanzi politici con Un americano tranquillo (1955), in cui prevede la svolta interventista dell'amministrazione statunitense. La società convenzionale, il sesso, il gioco d'azzardo e l'avventura convivono tra farsa e dramma ne I commedianti (1966), mentre i viaggi in Sudamerica ispirano il divertente In viaggio con la zia e Il console onorario.

Nel 1978 scrive la storia di spionaggio Il fattore umano, probabilmente suggerita dal tradimento dell'agente doppiogiochista Kim Philby, che fu suo superiore ai tempi della guerra e che nel 1963 fuggì in Unione Sovietica. Il Dottor Fisher a Ginevra, ovvero la cena delle bombe è una satira sul capitalismo. Nella Spagna post franchista Greene ambienta Monsignor Chisciotte, in cui trasporta personaggi ed episodi del libro di Cervantes.

Opere

Romanzi

  • L'uomo dentro di me (The Man Within), 1929
  • The Name of Action, 1930
  • Rumour at Nightfall, 1931
  • Il treno d'Istanbul (Stamboul Train, nell'ed. americana Orient Express), 1932
  • Un campo di battaglia (It's a Battlefield, 1934), trad. di Fluffy Mella Mazzuccato, Collana Medusa n.240, Milano, Mondadori, 1949; Collana I Libri del Pavone n.369, Mondadori, 1964.
  • I naufraghi (England Made Me[10], 1935) trad. Claudia Patrizi, Milano, Bompiani, 1953
  • Una pistola in vendita (A Gun for Sale, nell'ed. statunitense This Gun for Hire), 1936
    • trad. Piero Jahier, Milano, Mondadori, 1956; Introduzione di Paolo Bertinetti, Oscar Mondadori, 1993.
    • trad. Adriana Bottini, in Romanzi 1936-1955, a cura di Paolo Bertinetti, Collana I Meridiani, Milano, Mondadori, 2000; a cura di Domenico Scarpa, con una nota di Giancarlo De Cataldo, Collana La memoria, Palermo, Sellerio, 2020.
  • La roccia di Brighton (Brighton Rock), 1938
  • Missione confidenziale (The Confidential Agent), 1939
  • Il potere e la gloria (The Power and the Glory, nell'ed. statunitense The Labyrinthine Ways), 1940
  • Quinta colonna (The Ministry of Fear), 1943
  • Il nocciolo della questione (The Heart of the Matter), 1948
  • Il terzo uomo (The Third Man), 1950; insieme a L'idolo infranto (The Fallen Idol), 1950
    • trad. Gabriele Baldini, Milano, Bompiani, 1951, 1972, 2000; Collana I libri del pavone n.55, Milano, Mondadori, 1955; note introduttive di Silvana Pintuzzi, Collana Oscar n.355, Mondadori, 1971
    • in Romanzi, vol. I, trad. Alessandro Carrera, a cura di Paolo Bertinetti, Collana I Meridiani, Mondadori, 2000; nota di Ben Pastor, a cura di Domenico Scarpa, Collana La memoria n.1216, Palermo, Sellerio, 2021, ISBN 978-88-389-4264-8
  • Fine di una storia (The End of the Affair), 1951
  • Vince chi perde (Loser Takes All), 1955
  • Un americano tranquillo (The Quiet American), 1955
  • Il nostro agente all'Avana (Our Man in Havana), 1958
  • Un caso bruciato (A Burnt-Out Case), 1961
  • I commedianti (The Comedians), 1966
  • In viaggio con la zia (Travels with My Aunt), 1969
  • Il console onorario (The Honorary Consul), 1973
  • Il fattore umano (The Human Factor), 1978
  • Il Dottor Fischer a Ginevra, ovvero la cena delle bombe (Doctor Fischer of Geneva, or, the Bomb Party), 1980
  • Monsignor Chisciotte (Monsignor Quixote), 1982
  • Il decimo uomo (The Tenth Man), 1985 (ma scritto nel 1944)
  • L'uomo dai molti nomi (The Captain and the Enemy, 1988), trad. di Masolino D'Amico, Collana Omnibus, Milano, Mondadori, 1988

Raccolte di racconti

  • Nineteen Stories[11], 1947
  • Twenty-One Stories[12], 1954
  • A Sense of Reality[13], 1963
  • Ci presti tuo marito? E altre storie di vita sessuale (May We Borrow Your Housband? And other Comedies of Sexual Life, 1967)[14], trad. di Gianna Ottolenghi Galluccio, Collana Medusa, Milano, Mondadori, 1968.
  • Collected Stories[15], con un'Introduzione dell'Autore, The Bodley Head, London, 1972
  • Shades of Greene: The Televised Stories of Graham Greene
    • Amori facili, amori difficili, trad. di Piero Jahier, Maj-Lis Rissler Stoneman, Bruno Oddera e Gianna Ottolenghi Galluccio, Milano. Mondadori, 1977. [raccolta di 18 racconti]
  • L'ultima parola e altri racconti (The Last Word and other Stories, 1990)[16], trad. Masolino D'Amico, Collana Omnibus, Milano, Mondadori, 1991.
  • The Complete Short Stories (2005) (contiene The Last Word, e aggiunge o reinstalla, oltre a tutti quelli contenuti nel precedente Collected Stories, 4 racconti: "The Blessing" (1966); "Church Militant" (1956); "Dear Dr Falkenheim" (1963); "The Other Side of the Border" (romanzo incompiuto del 1936, pubblicato originariamente in Nineteen Stories [1947])
    • Tutti i racconti, Introduzione di Paolo Bertinetti, Collana Oscar Grandi classici, Milano, Mondadori, 2011, ISBN 978-88-046-0665-9.
  • Una sensazione di realtà. Quattro racconti, trad. di Bruno Oddera, Milano, Mondadori, 1966.
  • L'ultimo Natale di Giovanni XXIX, a cura di R. Colla, La Locusta, 1994.
  • No Man's Land (2005) (soggetto cinematografico, pubblicato postumo con l'incompiuta sceneggiatura del film inconcluso The Stranger's Hand)

Racconti per bambini

  • Il piccolo treno a vapore (The Little Train), 1946
  • Il piccolo carro dei pompieri (The Little Fire Engine), 1950
  • Il piccolo tram a cavalli (The Little Horse Bus), 1952
  • Il piccolo rullo (The Little Steamroller), 1953

Opere teatrali

  • The Great Jowett, 1939 (radiodramma)
  • La stanza dove si vive o L'ultima stanza (The Living Room), 1953
  • Il capanno degli attrezzi (The Potting Shed), 1957
  • L'amante compiacente (The Complaisant Lover), 1959
  • Scolpendo una statua (Carving a Statue), 1964
  • The Return of A.J. Raffles, 1975
  • For Whom the Bell Chimes, 1983
  • Yes and No, 1983
  • L'amante compiacente. Scolpire una statua, traduzione di P. Peroni e M. Ghilardotti, a cura di F. Castelli, Collana Il mosaico n. 56, Massimo, 1966, ISBN 978-88-703-0256-1.

Opere autobiografiche

  • Una specie di vita (A Sort of Life, 1971), trad. di Bruno Oddera, Collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 1973.
  • Vie di scampo (Ways of Escape, 1980), trad. di Bruno Oddera, Milano, Mondadori, 1981.
  • Getting to Know the General: The Story of an Involvement, 1984 [su Omar Torrijos ]
  • Un mondo tutto mio. Diario dei sogni (A World of My Own: A Dream Diary, 1992), traduzione di Chiara Rizzuto, Prefazione di Yvonne Cloetta, a cura di Domenico Scarpa, Collana La memoria n.1254, Palermo, Sellerio, 2022, ISBN 978-88-389-4448-2.

Libri di viaggio

  • Viaggio senza mappa (Journey Without Maps, 1936), trad. Rosolina de Ferrari, Milano, Longanesi, 1955.
  • Le vie senza legge (The Lawless Road. A Mexican Journey, 1939; ed. americana col titolo Another Mexico), trad. Piero Jahier e Maj-Lis Rissler Stoneman, Milano, Mondadori, 1955; Milano, Il Saggiatore, 1964.
  • Due diari africani o Caccia al personaggio. Quaderni d'Africa (In Search of a Character: Two African Journals, 1961), trad. Andrea D'Anna, Milano, Mondadori, 1966.
  • A Weed Among the Flowers, Sylvester & Orphanos, 1990.

Poesie

  • Babbing April, 1925
  • A Quick Look Behind: Footnotes to an Autobiography, Sylvester & Orphanos, 1983

Saggi, Articoli, Lettere

  • British Dramatists, 1942
  • Why Do I Write? An Exchange of Views between Elizabeth Bowen, Graham Greene and V.S. Pritchett, 1948
  • The Lost Childhood and other Essays, 1951
  • Saggi cattolici, trad. di Piero Jahier e Italo Alighiero Chiusano, prefazione di David Maria Turoldo, Milano, Mondadori, 1958
  • Collected Essays[17], 1969
  • The Pleasure-Dome. The Collected Film Criticism, 1935-1940 (nell ed. americana Graham Greene on Film, a cura di John Russell-Taylor, 1972 [recensioni cinematografiche]
  • Lord Rochester. La carriera di un libertino (Lord Rochester's Monkey. Being the Life of John Wilmot, Second Earl of Rochester, 1974 [ma scritto 1931-34]), trad. di Masolino D'Amico, Milano, Mondadori, 1975.
  • J'accuse. The Dark Side of Nice, 1982.
  • Yours, etc.: Letters to the Press, 1989.
  • Why the Epigraph?, 1989.
  • Riflessioni (Reflections, 1990), trad. di Sandro Melani, Presentazione di Guido Almansi, Introduzione di Judith Adamson, Collana Primapersona, Milano, Mursia, 1992, ISBN 978-88-425-1202-8.
  • Prefazione a Kim Philby, La mia guerra silenziosa (My Silent War), 1968. [libro di memorie della spia britannica al servizio dei sovietici]
  • The Graham Greene Film Reader: Reviews, Essays, Interviews and Film Stories, a cura di David Parkinson, 1993. (anche pubblicato col titolo Mornings in the Dark: The Graham Greene Film Reader)
  • Articles of Faith: The Collected Tablet Journalism of Graham Greene, a cura di Ian Thomson, 2006. [raccolta di articoli usciti su The Tablet ]
  • Graham Greene: A Life in Letters, a cura di Richard Greene, 2007.

Interviste

Cinema

Graham Greene è probabilmente uno degli autori contemporanei a cui più spesso si è rivolta l'industria cinematografica; sono infatti circa cinquanta i film tratti dai suoi romanzi, racconti e commedie, dei quali ha spesso curato personalmente la sceneggiatura.

Film basati su opere di Graham Greene

Il racconto di Greene, I distruttori, è inoltre citato nel film Donnie Darko.

Onorificenze

Note

Bibliografia

  • Carla Comellini, Graham Greene. Le forme del narrare, Albano Terme: Piovan, 1990
  • (EN) Michael Shelden, Graham Greene. The Man Wiithin, London: Heinemann, 1994 (biografia)
  • Paolo Bertinetti, Introduzione e commenti in G. Greene, Romanzi, 2 voll., Milano: Mondadori (I Meridiani), 2000-01
  • Piero Buscioni, Graham Greene, in "Il Fuoco", n. 5/6, settembre 2004-febbraio 2005

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Collegamenti esterni

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