Mario Andretti

ex pilota automobilistico italo-statunitense (1940-)

Mario Gabriele Andretti (Montona, 28 febbraio 1940) è un ex pilota automobilistico italiano naturalizzato statunitense, campione del mondo di Formula 1 nel 1978.

Mario Andretti
Mario Andretti nel 2021
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Automobilismo
CategoriaUSAC, NASCAR Grand National Series, Formula 1, CART, Campionato internazionale gran turismo, Campionato internazionale sportprototipi, Campionato del mondo sportprototipi, Campionato CanAm, BMW M1 Procar
Termine carriera18 giugno 2000
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio6 ottobre 1968
Stagioni1968-1972, 1974-1982
ScuderieLotus 1968-1969
March 1970
Ferrari 1971-1972
Parnelli 1974-1975
Lotus 1976-1980
Alfa Romeo 1981
Williams 1982
Ferrari 1982
Mondiali vinti1 (1978)
GP disputati131 (128 partenze)
GP vinti12
Podi19
Punti ottenuti180
Pole position18
Giri veloci10
Carriera nella Champ Car
Esordio2 settembre 1979
Stagioni1979-1994
ScuderieBandiera degli Stati Uniti Penske Racing 1979-1980
Bandiera degli Stati Uniti Patrick Racing 1981-1982
Bandiera degli Stati Uniti Newman-Haas Racing 1983-1994
Mondiali vinti1 (1984)
GP disputati209 (208 partenze)
GP vinti19
Podi62
Punti ottenuti2979
Pole position29
il campionato era allora denominato CART
Carriera nello Sport Prototipi
Esordio19 settembre 1965
Stagioni1965-1972, 1974-1975, 1983, 1988
ScuderieBandiera degli Stati Uniti NART 1965-1966
Bandiera degli Stati Uniti Holman & Moody 1966-1967
Bandiera degli Stati Uniti Ford Motor Company 1967
Bandiera degli Stati Uniti Holman & Moody 1967
Bandiera dell'Italia Autodelta 1968
Ferrari 1969-1972
Bandiera dell'Italia Autodelta 1974
Bandiera della Germania Ovest Willi Kauhsen Racing Team 1975
Bandiera della Germania Ovest Kremer Racing 1983
Bandiera della Germania Ovest Porsche 1988
Miglior risultato finale25º (1983)
GP disputati24
GP vinti7
Podi12
Punti ottenuti30
Nel 1965 il campionato era denominato Campionato internazionale gran turismo.
Dal 1966 al 1971 era denominato Campionato internazionale sportprototipi.
Dal 1972 era denominato Campionato del mondo sportprototipi.


Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 24 Ore di Le Mans 2000

Biografia

Nato nel 1940 a Montona nell'allora provincia di Pola, all'epoca italiana, lasciò l'Istria nel dopoguerra quando la famiglia, dopo l'assegnazione della regione alla Jugoslavia, fu dislocata in un campo profughi di Lucca[1].All'anagrafe trascrissero erroneamente il suo secondo nome mettendo due elle a Gabriele. Prima di lasciare l'Italia svolse il lavoro di aiutante meccanico in una officina di Lucca. Appassionato di automobilismo assistette alle prime gare all'età di tredici anni e fu spettatore della Mille Miglia.Nel 1955 ottenne, insieme alla sua famiglia, il visto di ingresso per gli Stati Uniti stabilendosi a Nazareth, in Pennsylvania, e nel 1964 divenne cittadino statunitense[1].

Gli esordi

Mario e suo fratello gemello Aldo cominciano a correre nel 1958 in gare locali di "dirt track" alternandosi alla guida di una vettura turismo da loro elaborata, ottenendo subito risultati ottimi e, dopo un incidente quasi fatale occorso al fratello alla fine della loro stagione di debutto, Mario passa alle "sprint cars" e poi alle "midget" (categorie che gareggiano su corti ovali sterrati) e poi nel 1963 di nuovo alle "sprint cars" nelle gare organizzate dall'USAC[1]. Sotto le insegne di quest'ente organizzatore, gestore dell'USAC National Championship - categoria di punta delle monoposto americane che, nata dall'AAA e decaduta nella prima fase di vita della CART (1979-1995), si rivitalizzò riproponendosi sotto mutata nomenclatura, IRL (Indy Racing League) nel 1996 - comincia a crearsi una solida reputazione.

In queste gare per monoposto (disputate su vari ovali e su qualche tracciato stradale) ottenne la prima vittoria nel 1965, conquistando quell'anno anche il titolo e riconfermandosi nel 1966[1]. Come molti piloti attivi negli stessi anni si cimenta contemporaneamente in diverse categorie: alla fine del 1965 debutta con le vetture sport, con cui disputerà per lunghi anni gare selezionate del campionato CanAm e del Mondiale Marche, conquistando per ben tre volte la 12 Ore di Sebring (assoluta nel 1967[2] e nel 1970[3], vittoria di classe nel 1969[4]) e salendo più di una volta sul podio della 24 Ore di Le Mans, cui partecipa per la prima volta nel 1966 al volante di una Ford GT40, mentre nel 1967 partecipa al campionato NASCAR, vincendo poi in questa categoria la 500 miglia di Daytona.

Gli anni in Formula 1

Andretti su Parnelli-Ford al Gran Premio d'Argentina 1975

L'anno seguente fece il suo esordio in Formula 1 con la Lotus. Iscritto, non partecipò al Gran Premio d'Italia, conquistò la pole position nella sua prima apparizione al Gran Premio degli Stati Uniti. Anche nel 1969 corse con la Lotus, per tre Gran Premi, senza riuscire mai a vedere la bandiera a scacchi. Nella stessa stagione affrontò anche il campionato USAC, che vinse, aggiudicandosi anche la 500 Miglia di Indianapolis.

Nel 1970 passò alla March con cui corse 5 Gran Premi e conquistò il suo primo podio (terzo) nel Gran Premio di Spagna. La Ferrari lo ingaggiò per la stagione 1971. Andretti ottenne subito la vittoria nel Gran Premio d'apertura in Sudafrica, condita con il giro più veloce. Anche nella stagione successiva il pilota italoamericano corse per il cavallino alcuni gran premi di Formula 1, ottenendo in aggiunta 4 vittorie in gare riservate per vetture sport.

Andretti vincitore del Gran Premio d'Italia 1977

Dopo un anno di assenza dalla Formula 1 durante il quale corse assiduamente in America, Andretti vi tornò nel 1974 con una scuderia statunitense, la Parnelli. Con questa scuderia nel 1975 conquistò punti in Svezia (quarto) e Francia (quinto), nonché il giro più veloce in Spagna.

Dopo un gran premio con la Lotus (Brasile) e due con la Parnelli (Sudafrica, in cui conclude sesto, e Stati Uniti-Ovest), Andretti nel 1976 concluse la stagione con la scuderia di Colin Chapman. Ottenne una vittoria nell'ultima gara (Gran Premio del Giappone), interrompendo un digiuno per la casa inglese che durava da 31 gare; una pole position (sempre in Giappone) e due podi (Gran Premio del Canada e Gran Premio d'Olanda).

Nel 1977 la Lotus lanciò il modello 78, la prima vettura da Gran Premio che sfruttava l'effetto suolo. Andretti conquistò 4 vittorie, 7 pole, 4 giri veloci e chiuse terzo nel campionato mondiale.

Con il modello 79 la Lotus diventò imbattibile l'anno seguente, che incoronò Andretti campione del mondo. Le 6 vittorie, i 3 giri più veloci e le 8 pole position dimostrano la superiorità del pilota italoamericano (agevolata anche dagli ordini di scuderia che imposero al suo compagno Ronnie Peterson di non attaccarlo) e della Lotus. La vittoria fu amara in quanto coincise con il Gran Premio d'Italia a seguito del quale proprio il compagno Peterson morì per i postumi di un incidente al via della gara.

Andretti al Gran Premio di Gran Bretagna 1978

Le due rimanenti stagioni con la Lotus furono deludenti. Nel 1979 Andretti lottò per il titolo solo nelle prime gare, conquistando l'unico podio in Spagna.Nel 1980 addirittura conquistò un solo punto all'ultima gara (Gran Premio degli Stati Uniti-Est).

Passò all'Alfa Romeo l'anno seguente, conquistando un quarto posto nella gara d'esordio (Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest).

Chiuse la sua carriera in Formula 1 nel 1982, correndo un Gran Premio per la Williams a Long Beach e gli ultimi due per la Ferrari, orfana di Didier Pironi, che comandava la classifica piloti, ma si era infortunato gravemente, fratturandosi entrambe le gambe, durante le prove del Gran Premio di Germania. Il ritorno fu positivo, anche perché la Ferrari era molto competitiva e proprio Pironi fino a quel momento era in testa alla classifica piloti. Andretti conquistò la pole position a Monza, chiudendo terzo e contribuendo alla vittoria del titolo costruttori della scuderia italiana. Chiuse la sua carriera in Formula 1 a Las Vegas con un ritiro.

Andretti al Gran Premio d'Italia 1982

In occasione del Gran Premio degli Stati Uniti-Est 1984, fu aggiunto dalla scuderia Renault come riserva, in qualità di potenziale sostituto di Patrick Tambay, il quale si era infortunato a seguito di un incidente a Monaco.

In carriera nella Formula 1 ha vinto in tutto 12 Gran Premi validi per il campionato del mondo, ha conquistato 180 punti e ha condotto in testa per 799 giri (3.577 km).

Dopo la Formula 1

Abbandonata la Formula 1, continuò per molti anni nelle altre due massime serie a ruote scoperte, contando che il titolo USAC pur sempre continuava ad essere assegnato fino al 1995, computando la sola gara della 500 Miglia di Indianapolis. Vinse con la scuderia Newman-Haas il titolo CART nel 1984. Dal 1983 al 1994 corse esclusivamente con la scuderia fondata dall'attore Paul Newman e da Carl Haas (che sarà coinvolto nel 1985 nel progetto 'Lola Beatrice' F1). Annuncia il suo ritiro dalle corse in monoposto alla fine del 1994, a 54 anni, dichiarando però la sua intenzione di correre ancora alla 24 Ore di Le Mans, cosa che farà in alcuni degli anni successivi, fino al 2000, sua ultima partecipazione. Nella stessa stagione disputa anche una gara al volante di una Porsche GT.

Andretti a Laguna Seca nel 1991

Si dedica quindi alla co-gestione del team di proprietà del figlio Michael. Proprio con una monoposto di questo team torna in pista nel 2003, a 63 anni, per una sessione di prove private sul circuito di Indianapolis, con l'intento non dichiarato di qualificare la vettura e forse di prendere parte alla successiva 500 Miglia. Ma quello che avrebbe potuto essere un clamoroso e storico ritorno si conclude con un drammatico incidente durante quello stesso test, dal quale fortunatamente il pilota esce illeso.

Ma neppure questa volta Mario Andretti conclude definitivamente la propria carriera. Lo si vedrà spesso pilotare delle particolari auto biposto derivate dalle monoposto Indy, con l'abitacolo allungato posteriormente e con l'aggiunta di un sedile per il passeggero, create per far provare il brivido della velocità a giornalisti e appassionati. In seguito circolerà anche la voce di una sua probabile partecipazione alla 24 Ore di Daytona, ma il progetto non si concretizzerà per mancanza di sponsor.Alla fine del 2012, a quasi 73 anni, compie alcuni giri di pista sul circuito di Austin, prima del Gran Premio di Formula 1, al volante della vecchia Lotus 78 con la quale si laureò campione del mondo 34 anni prima.

Dal 2005 ebbe l'onore di essere inserito nell'Automotive Hall of Fame che raggruppa le più importanti personalità distintesi in campo automobilistico. Nel 2006 è stato nominato commendatore della Repubblica Italiana. Nel 2007 è stato nominato sindaco del Libero Comune di Montona in Esilio.

Nella sua lunga e prestigiosa carriera ha corso 897 gare, vincendone 111 e conquistando 109 pole position.

Produzione di vini

Dopo il ritiro dalle competizioni ha fondato nel 1996 a Napa la Andretti Winery, 42 acri dedicati alla produzione di vini che portano il suo nome.[5]

Famiglia

È capostipite di una vera e propria dinastia di piloti. Il figlio Michael è stato un campione CART (mentre la sua unica stagione in F1 - 1993 in McLaren - è stata molto negativa) così come sono stati piloti professionisti l'altro figlio Jeff, e il nipote John (figlio del gemello Aldo). Suo nipote il figlio di Michael, Marco è anch'egli un pilota professionista, che nell'inverno 2006 svolse dei test di Formula 1 con una Honda e nello stesso anno debuttò in IndyCar.

Risultati

Formula 1

1968ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus49B NP Rit 0
1969ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus49B
63[6]
Rit Rit Rit 0
1970ScuderiaVettura PuntiPos.
March701 Rit 3 Rit Rit Rit 416º
1971ScuderiaVettura PuntiPos.
Ferrari312 B
312 B2[6]
1 Rit NQ Rit 4 13 NP 12
1972ScuderiaVettura PuntiPos.
Ferrari312 B2 Rit 4 Rit 7 6 412º
1974ScuderiaVettura PuntiPos.
ParnelliVPJ4 7 SQ 0
1975ScuderiaVettura PuntiPos.
ParnelliVPJ4 Rit 7 17 Rit Rit 4 5 12 10 Rit Rit Rit 514º
1976ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus
Parnelli[7]
77
VPJ4B[7]
Rit 6 Rit Rit Rit Rit 5 Rit 12 5 3 Rit 3 Rit 1 22
1977ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus78 5 Rit Rit 1 1 5 Rit 6 1 14 Rit Rit Rit 1 2 9 Rit47
1978ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus78
79[8]
1 4 7 2 11 1 1 Rit 1 Rit 1 Rit 1 6 Rit 10 64
1979ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus79
80[9]
5 Rit 4 4 3 Rit Rit Rit Rit Rit Rit Rit 5 10 Rit 1412º
1980ScuderiaVettura PuntiPos.
Lotus81 Rit Rit 12 Rit Rit 7 Rit Rit 7 Rit 8 Rit Rit 6 120º
1981ScuderiaVettura PuntiPos.
Alfa Romeo179C
179D[10]
4 Rit 8 Rit 10 Rit 8 8 Rit 9 Rit Rit Rit 7 Rit 317º
1982ScuderiaVettura PuntiPos.
Williams
Ferrari[11]
FW07C
126 C2[11]
Rit 3 Rit 419º
Legenda1º posto2º posto3º postoA puntiSenza punti/Non class.Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
SqualificatoRitiratoNon partitoNon qualificatoSolo prove/Terzo pilota

Gare extra campionato

AnnoVettura12
1971Ferrari
ONT
1
1975Parnelli-Cosworth
SIL
3
1976Lotus-Cosworth
SIL
7
1977Lotus-Cosworth
BRH
Rit
1978Lotus-Cosworth
SIL
Rit
1979Lotus-Cosworth
BRH
3

DON
3
1980Lotus-Cosworth
JAR
NC
Legenda

Campionato internazionale gran turismo/Campionato internazionale sportprototipi

1965ScuderiaVettura
NARTFerrari 275 PRit
1966ScuderiaVettura
NARTFerrari 365 P24Rit
Holman & MoodyFord GT40 Mk.IIRit
1967ScuderiaVettura
Holman & MoodyFord GT40 Mk.II
Ford GT40 MK.IV[12]
Rit1Rit
1968ScuderiaVettura
AutodeltaAlfa Romeo T33/26
1969ScuderiaVettura
Scuderia FerrariFerrari 312 P2Rit
1970ScuderiaVettura
Scuderia FerrariFerrari 512 S313
1971ScuderiaVettura
Scuderia FerrariFerrari 312 PBRit

Campionato del mondo sportprototipi

1972ScuderiaVettura
Scuderia FerrariFerrari 312 PB101111
1974ScuderiaVettura
AutodeltaAlfa Romeo T33/TT/121SQ
1975ScuderiaVettura
Willi Kauhsen Racing TeamAlfa Romeo T33/TT/122
1983ScuderiaVettura
Kremer RacingAlfa Romeo T33/TT/123
1988ScuderiaVettura
PorschePorsche 962C6

12 Ore di Sebring

AnnoScuderiaCostruttoreVetturaNumeroCategoriaClasseCo-PilotaGiriRisultato
di classe
Risultato
assoluto
1966 NARTFerrariFerrari 365 P226Sport PrototipoP 5.0 Pedro Rodríguez188RitRit
1967 Ford Motor CompanyFordFord GT40 MK.IV1Sport PrototipoP +2.0 Bruce McLaren238
1969 Scuderia FerrariFerrariFerrari 312 P25Sport PrototipoP 3.0 Chris Amon238
1970 Ferrari SPA SEFACFerrariFerrari 512 S21SportS 5.0 Ignazio Giunti
Nino Vaccarella
248
1971 Ferrari AutomobiliFerrariFerrari 312 PB25Sport PrototipoP 3.0 Jacky Ickx117RitRit
1972 FerrariFerrariFerrari 312 PB2SportS 3.0 Jacky Ickx259
Legenda

24 Ore di Le Mans

AnnoClasseGommeVetturaSquadraCo-pilotiGiriPos.
Assol.
Pos. di
Classe
1966P
+5.0
6GFord GT40 Mk.II
Ford 7.0L V8
Holman & Moody Lucien Bianchi97RitRit
1967P
+5.0
3FFord GT40 Mk.IV
Ford 7.0L V8
Holman & Moody Lucien Bianchi188RitRit
1982Gruppo C27GMirage M12
Ford-Cosworth DFL 3,9L V8
Grand Touring Cars Michael AndrettiSQ: radiatore per l'olio del cambio fuori misura di 1 pollice[13][14].
1983Gruppo C21GPorsche 956
Porsche Type-935 2.6L Turbo 6 cil. boxer
Porsche Kremer Racing Michael Andretti
Philippe Alliot
364
1988Gruppo C119DPorsche 962C
Porsche Type-935 3.0L Turbo 6 cil. boxer
Porsche AG Michael Andretti
John Andretti
375
1995WSC13MCourage C34
Porsche Type-935 3.0L Turbo 6 cil. boxer
Courage Compétition Bob Wollek
Éric Hélary
297
1996LMP14MCourage C36
Porsche Type-935 3.0L Turbo 6 cil. boxer
Courage Compétition Jan Lammers
Derek Warwick
31513º
1997LMP9MCourage C36
Porsche Type-935 3.0L Turbo 6 cil. boxer
Courage Compétition Michael Andretti
Olivier Grouillard
197RitRit
2000LMP90011MPanoz LMP-1 Roadster-S
Élan 6L8 6.0L V8
Panoz Motorsports David Brabham
Jan Magnussen
31515º

500 Miglia di Indianapolis

AnnoN° autoPartitoMedia qualificaFinitoGiriGiri in testaCausa ritiro
196512158.8492000/
19661165.84918º2716Valvola
19671168.98230º580Ruota persa
19682167.69133º20Pistone
19692169.851200116/
19701168.2091990/
19715172.61230º110Incidente
19729187.6171940Senza benzina
197311195.05930º40Pistone
19745186.02731º20Valvola
19752127º186.48028º490Incidente
1976619º189.4041010/
19779193.35126º470Impianto di scarico
1978733º194.64712º1850/
198012191.01220º7110Motore
19814032º193.04020012/
198240203.17231º00Incidente
1983311º199.40423º790Incidente
19843207.46617º15329Cono del naso di avviamento
19853211.576200107/
1986230º212.30032º190Accensione
19875212.3001800/
19886214.69220º1180Elettrico
19895220.4851931/
19906222.02527º600Motore
19916221.81818722Motore
19922229.50323º781Incidente
19936223.41420072/
19946223.50332º230Sistema di alimentazione del carburante
Totale3040386

NASCAR

(chiave) (Grassetto – Pole position assegnata dal tempo di qualificazione. Corsivo – Pole position guadagnata dalla classifica a punti o dal tempo di pratica. * – La maggior parte dei giri in testa.. 1-2,...   - Stage vinta)

Grand National Series

AnnoTeamNumeroMarca123456789101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354PuntiPos.
1966Bondy Long71ChevyAUGRSD
16
DAY0NA
Smokey Yunick13ChevyDAY
20
DAY
37
CARBRIATLHCYCLBGPSBGSNWSMARDARLGYMGRMONRCHCLTDTSASHPIFSMRAWSBLVGPS
Owens Racing5DodgeDAY
31
ODSBRROXFFONISPBRISMRNSVATLCLBAWSBLVBGSDARHCYRCHHBOMARNWSCLTCAR
1967Holman Moody114FordAUGRSD
9
DAY0NA
11DAY
6
DAY
1*
AWSBRIGPSBGSATL
19
CLBHCYNWSMARSVHRCHDARBLVLGYCLTASHMGRSMRBIRCARGPSMGYDAY
27
TRNOXFFDAISPBRISMRNSVATLBGSCLBSVHDARHCYRCHBLVHBOMARNWSCLT
27
CARAWS
1968MGRMGYRSD
27
DAY
12
ISPOXFFDATRNBRISMRNSVATLCLBBGSAWSSBOLGYDARHCYRCHBLVHBOMARNWSAUGCLTCARJFC0NA
MercuryDAY
29
BRIRCHATLHCYGPSCLBNWSMARAUGAWSDARBLVLGYCLTASHMGRSMRBIRCARGPS
196997FordMGRMGYRSD
18
DAYDAYDAYCARAUGBRIATLCLBHCYGPSRCHNWSMARAWSDARBLVLGYCLTMGRSMRMCHKPTGPSNCFDAYDOVTPNTRNBLVBRINSVSMRATLMCHSBOBGSAWSDARHCYRCHTALCLBMARNWSCLTSVHAUGCARJFCMGRTWS0NA

Daytona 500

AnnoN° autoPartitoMedia QualificaFinitoGiriGiri in testaCausa ritiro
19661339º?37º310Incidente
19671112º?200112/
19681120º?29º10512/
Totale336124

USAC Championship Car

AnnoSquadraTelaioMotore12345678910111213141516171819202122232425262728PuntiPos.
1964Doug StearlyElder 61 FEOffenhauserPHXTRE
11
INDYMIL53011º
Lee S GlessnerMeskowski 58 DLAN
9
Dean Van Lines Racing DivisionBlum 64 FETRE
11
MIL
3
TRE
22
PHX
18
Kuzma 60 DISF
6
DUQ
15
INF
10
SAC
8
1965Blum 64 FEPHX
6
TRE
2
ATL
2
LAN
4
3110
Hawk IFord 255 ci V8INDY
3
MIL
4
LAN
2
PPRTRE
NP
IRP
1
MIL
2
MIL
16
TRE
13
PHX
2
Kuzma 60 DOffenhauserISF
3
DUQ
15
INF
2
SAC
3
1966Hawk IFord 255 ci V8PHX
15
TRE
4
INDY
18
MIL
1
LAN
1
ATL
1
PPRIRP
1
MIL
1
TRE
1
PHX
1
3070
Jim RobbinsVollstedt 65LAN
21
Dean Van Lines Racing DivisionKuzma 60 DOffenhauserISF
2
DUQ
15
INF
1
SAC
10
1967Hawk IFord 255 ci V8PHX
NP
3360
Hawk IITRE
1
INDY
30
MIL
NP
LAN
3
IRP
1
LAN
1
MTR
1
MTR
1
MIL
1
TRE
25
HAN
24
PHX
1
RSD
3
Bobby UnserLotus 18/21Chevrolet V8PPR
14
Dean Van Lines Racing DivisionHawk IIMOS
21
MOS
11
Kuzma 60 DOffenhauserISF
2
DUQ
2
ISF
1
SAC
2
1968Andretti Racing EnterprisesHawk IIFord 255 ci V8HAN
23
LVS
2
PHX
15
TRE
2
PPR
4
MIL
2
4319
Hawk IIIFord 159 ci V8 tINDY
33
Ford 255 ci V8 tMIL
2
MOS
2
MOS
2
LAN
17
CDR
15
IRP
2
IRP
2
MTR
1
MTR
1
RSD
18
Kuzma 60 DOffenhauserNAZ
2
ISF
18
DUQ
1
INF
2
SAC
4
Leader Card RacersWatson 68Offy 159 ci tLAN
23
LAN
Andretti Racing EnterprisesHawk IITRE
1
MCH
2
HAN
3
PHX
24
1969STP CorporationHawk IIIFord 159 ci V8 tPHX
16
HAN
1
INDY
1
MIL
7
TRE
1
MIL
4
DOV
11
TRE
1
PHX
21
5055
Ford 255 ci V8LAN
5
CDR
10
IRP
9
IRP
2
BRN
4
BRN
3
SIR
1
SIR
2
RSD
1
Kingfish DChevrolet V8PPR
1
Kuzma 60 DOffenhauserNAZ
1
ISF
1
DUQ
2
INF
6
SAC
15
1970Hawk IIIFord 159 ci V8 tPHX
13
TRE
2
LAN
8
MCH
21
MIL
24
PHX
8
1890
Ford 255 ci V8SON
2
McNamara 500Ford 159 ci V8 tINDY
6
MIL
5
ONT
10
TRE
21
Ford 255 ci V8CDR
1
IRP
18
Kingfish 70 DFord Weslake Mk.IVISF
24
DUQ
17
INF
11
SED
2
SAC
14
1971McNamara 501Ford 159 ci V8 tRAFRAFPHX
9
TRE
18
INDY
30
MIL
11
POC
4
MCH
12
MIL
19
ONT
33
TRE
2
PHX
4
1370
1972Vel's Parnelli Jones RacingColt 70/72Offy 159 ci tPHX
2
113511º
Parnelli VPJ1TRE
22
INDY
8
MIL
8
MCH
12
POC
7
MIL
11
ONT
27
TRE
28
PHX
3
1973Parnelli VPJ2TWS
25
TRE
4
TRE
1
INDY
30
MIL
8
POC
7
MCH
5
MIL
19
ONTONT
12
ONT
2
MCH
5
MCH
2
TRE
7
TWS
17
PHX
7
2400
1974Parnelli VPJ2ONTONT
9
ONT
25
65515º
Eagle 74PHX
5
INDY
31
POC
17
MCH
18
MIL
8
MCH
10
TRETREPHX
3
Parnelli VPJ3TRE
9
MIL
17
1975Eagle 74ONTONTONT
28
PHXTREINDY
28
MILPOC
25
MCHMILMCHTRE21023º
Sugaripe Prune Racing TeamPHX
3
1976Penske RacingMcLaren M16CPHXTREINDY
8
MILTRE
5
MCHTWSTREMILONTMCHTWS
4
PHX
3
1200
1977McLaren M24Cosworth DFX V8 tONTPHX
NP
TWSTRE
16
INDY
26
MILPOC
2
MOSMCHTWSMILONT
4
PHX
4
1580
Penske PC-5MCH
20
1978Penske PC-6PHXONT
15
TWS
5
TRE
13
INDY
12
MOSMILPOC
23
MCHATLTWSMILONTMCH
20
TRE
1
SILBRHPHX
7
68117º
1980Penske PC-9ONTINDY
20
MILPOC
17
MDO4037º
1981-82Patrick RacingWildcat MK8INDY
2
POCISFDUQINF805
Wildcat MK8BINDY
31
1982-83Newman/Haas RacingLola T700ISFDUQNAZINDY
23
1532º
1983-84Lola T800DUQINDY
17
2020º

CART

AnnoSquadraTelaioMotore1234567891011121314151617PuntiPos.
1979Penske RacingPenske PC-7Cosworth DFX V8 tPHXATLATLINDYTRETREMCHMCHWGLTREONT
3
MCH
NP
ATLPHX70011º
1980Penske PC-8ONTINDY
20
MILMIL
17
MDOMCHWGLMILONTMCH
1
MEXPHX
2
58016º
1981Patrick RacingWildcat MK8PHX
11
MIL
3
ATL
3
ATL
2
MCHRIVMILMCH
2
WGL
16
MEXPHX
4
8111º
1982Wildcat MK8BPHX
2
ATL
11
MIL
9
CLE
2
MCH
2
MIL
3
POC
14
RIV
23
ROA
14
MCH
2
PHX
3
188
1983Newman/Haas RacingLola T700ATL
5
INDY
23
MIL
18
CLE
14
MCH
3
ROA
1
POC
7
RIV
16
MDO
2
MCH
4
CPL
1
LAG
2
PHX
2
133
1984Lola T800LBH
1
PHX
20
INDY
17
MIL
8
POR
26
MEA
1
CLE
21
MCH
1
ROA
1
POC
19
MDO
1
SAN
7
MCH
1
PHX
12
LAG
2
CPL
2
176
1985Lola T900LBH
1
INDY
2
MIL
1
POR
1
MEA
26
CLE
14
MCH
10
ROAPOC
7
MDO
7
SAN
15
MCH
21
LAG
11
PHX
3
MIA
27
114
1986Lola T86/00PHX
7
LBH
5
INDY
32
MIL
5
POR
1
MEA
24
CLE
3
TOR
3
MCH
21
POC
1
MDO
24
SAN
8
MCH
10
ROA
9
LAG
4
PHX
4
MIA
11
136
1987Lola T87/00Chevrolet 265A V8 tLBH
1
PHX
5
INDY
9
MIL
17
POR
10
MEA
2
CLE
10
TOR
15
MCH
19
POC
19
ROA
1
MDO
17
NAZ
19
LAG
17
MIA
4
100
1988Lola T88/00PHX
1
LBH
15
MIL
17
POR
5
CLE
1
TOR
20
MEA
2
MCH
12
POC
17
MDO
2
ROA
3
NAZ
3
LAG
3
MIA
15
126
Lola T87/00INDY
20
1989Lola T89/00PHX
8
LBH
18
INDY
4
MIL
7
DET
3
POR
25
CLE
2
MEA
20
TOR
26
MCH
3
POC
5
MDO
7
ROA
7
NAZ
8
LAG
2
110
1990Lola T90/00PHX
4
LBH
5
INDY
27
MIL
21
DET
25
POR
2
CLE
4
MEA
24
TOR
6
MCH
3
DEN
4
VAN
3
MDO
2
ROA
5
NAZ
4
LAG
26
136
1991Lola T91/00SRF
17
LBH
19
PHX
9
INDY
7
MIL
3
DET
7
POR
5
CLE
6
MEA
15
TOR
2
MCH
4
DEN
15
VAN
4
MDO
7
ROA
3
NAZ
5
LAG
3
132
1992Lola T91/00Ford XB V8 tSRF
7
105
Lola T92/00PHX
17
LBH
23
INDY
23
DETPOR
6
MIL
6
NHA
7
TOR
4
MCH
15
CLE
5
ROA
5
VAN
6
MDO
5
NAZ
5
LAG
2
1993Lola T93/00SRF
4
PHX
1
LBH
18
INDY
5
MIL
18
DET
3
POR
6
CLE
5
TOR
8
MCH
2
NHA
20
ROA
15
VAN
5
MDO
7
NAZ
13
TOR
9
117
1994Lola T94/00SRF
3
PHX
21
LBH
5
INDY
32
MIL
14
DET
18
POR
9
CLE
27
TOR
4
MCH
18
MDO
10
NHA
19
VAN
11
ROA
16
NAZ
25
LAG
19
4514º

Can-Am

AnnoSquadraVetturaMotore1234567891011PuntiPos.
1966 John W. Mecom Jr.Lola T70 Mk.2FordMON
BRI
MOS
LAG
RIV
STA
0NC
RitRit
1967 Holman & MoodyHonker IIFordROA
BRI
MOS
LAG
RIV
STA
0NC
8NPRitNP
1968 Bignotti EnterprisesLola T70 Mk.3BFordROA
BRI
EDM
LAG
RIV
STA
0NC
RitRitNP12
1969 Holman & MoodyMcLaren M6BFordMOS
MON
WGL
EDM
MDO
ROA
BRI
MIC
LAG
RIV
TXS
2211º
NP43
1970 SpA Ferrari SEFACFerrari 512 S SpyderFerrariMOS
MON
WGL
EDM
MDO
ROA
ATL
BRA
LAG
RIV
823º
5
1971 SpA Ferrari SEFACFerrari 712 Can AmFerrariMOS
MON
ROA
WGL
MDO
ATL
BRA
EDM
LAG
RIV
1019º
4
1973 Commander Motor HomesMcLaren M20Chevrolet TurboMOS
ROA
WGL
MDO
ROA
EDM
LAG
RIV
0NC
NPNPNP

BMW M1 Procar

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole) (Le gare in corsivo indicano il giro veloce)

AnnoSquadra123456789PuntiPos.
1979BMW MotorsportZOL
MON
DIG
SIL
HOC
ÖST
ZAN
MNZ
0NC
Rit
1980BMW MotorsportDON
AVU
MON
NOR
BRH
HOC
ÖST
ZAN
MNZ
0NC
Rit

Altre vittorie

Onorificenze

Nel 2015 gli è stato conferito presso la Camera dei Deputati il Premio America della Fondazione Italia USA.

Nel 2016 ha ottenuto la cittadinanza onoraria della Città di Lucca[16], città nella quale ha iniziato a coltivare la sua passione per le automobili.

Riconoscimenti

  • Indianapolis 500 - Rookie of the Year nel 1965
  • Martini & Rossi Driver of The Year nel 1967
  • ABS Wide World of Sports - Athlete of the year nel 1969
  • Jerry Titus Memorial Award nel 1977, 1978, 1984
  • Auto Racing Digest - Driver of the year nel 1977, 1978, 1984
  • Olsonite - Driver of the year nel 1978
  • Eastern Motorsports Press Association - Driver of the year nel 1978
  • Philadelphia Sport Writers Association - Athlete of the year nel 1978
  • Alfred Neubauer Trophy nel 1978
  • Elier - Driver of the year nel 1984
  • Victor Award nel 1984
  • Motorweek Illustrated - Racer of the year nel 1984
  • Patrick Jacquemart Trophy nel 1985
  • Molson Indy Achievement Award nel 1989
  • Inserito nella Motor Sport Hall of Fame nel 1990
  • King of the Road nel 1990
  • Award for Courage in Sports nel 1991
  • Laurea Honoris Causa in Scienze del New England Institute of Technology nel 1995
  • Miller Nice Guy Award nel 1995
  • Laurea Honoris Causa in Lettere dell'Allentown College in Pennsylvania nel 1997
  • National Father of the year Award nel 1997
  • Medaglia d'oro della Pennsylvania Association of Broadcasters nel 1998
  • Lifetime Achievement in Sports Award nel 1999, 2006 e 2010
  • Inserito nella International Motor Sport Hall of Fame nel 2000
  • Inserito nella Automotive Hall of Fame nel 2005
  • FIA Gold Medal for Motor Sport nel 2007
  • Vince Lombardi Award for Excellence nel 2007
  • Inserito nella FIA Hall of Fame di Parigi nel 2017.

Note

Bibliografia

  • (EN) Annette Rizzo, Italian Americans of the Twentieth Century, Tampa, George Carpetto and Diane M. Evanac, 1999.
  • (EN) Richard Renoff, "Mario Andretti." In The Italian American Experience: An Encyclopedia, ed. S.J. LaGumina, et al. (New York: Garland, 2000), p. 15.
  • Enzo Ferrari, Piloti che gente..., Conti Editore, 2003.
  • Paolo D'Alessio, Formula 1 Top Team, Savigliano, Edizioni Gribaudo, 2003, ISBN 88-8058-550-9.
  • Vincenzo Borgomeo, Dizionario della Ferrari. Storia, piloti, , gare e modelli, Newton & Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0182-6.
  • Paolo D'Alessio, Formula 1 Top Drivers, Savigliano, Edizioni Gribaudo, 2005, ISBN 88-7906-056-2.
  • Guido Schittone, Annuario della Formula 1 2006, Press TV, 2006.
  • Renato d'Ulisse, Ferrari Opera Omnia, vol. 2, Milano, RCS Quotidiani, 2007.
  • Mario Donnini, Le Mans. 24 Ore di corsa 90 anni di storia, Giorgio Nada Editore, 2013, ISBN 88-7911-576-6.

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