Porto di Genova

porto italiano

Il porto di Genova (in sigla GOA) è il più grande porto italiano, con un’estensione di 7 000 000 mq riguardo agli spazi a terra e 500 hm² di specchi acquei, e 22 km di banchine, sia in ragione al numero di linee di navigazione[1] sia per movimentazione container con destinazione finale (e più in generale per volume di merce varia) sia per profilo occupazionale (più di diecimila lavoratori diretti, circa trentamila considerando l'indotto).

Porto di Genova
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Liguria
Provincia  Genova
Comune  Genova
MareMar Ligure
Tipocontainer, officine navali, traghetti, crociere
Passeggericirca 2 094 701 (2021)
Traffico mercicirca 48831000 t (2021)
Coordinate44°24′00″N 8°55′12″E / 44.4°N 8.92°E44.4; 8.92
Mappa di localizzazione: Liguria
Porto di Genova

Inoltre, è stato anche primo per volumi movimentati fino al 2013, anno in cui il porto di Trieste lo ha superato (principalmente in ragione di un sostanzioso incremento delle movimentazioni di rinfuse liquide presso l'oleodotto SIOT).

Il porto di Genova vanta anche pescaggi a filo banchina dagli otto metri delle calate passeggeri ai quindici metri dei grandi terminal contenitori del PSA Genova - Pra' e del SECH.

Descrizione

«In un porto come quello di Genova, vasto e frequentato, si ammira la grandezza della civiltà presente che può sembrare prosaica alle menti offuscate dall'amore per l'antico e che non sanno apprezzare la poesia delle sue grandiose proporzioni»

Posizione strategica

Torre di controllo del porto di Genova come appariva prima del crollo causato dall'incidente del 7 maggio 2013

Sbocco naturale al mare delle regioni del Nord-Ovest italiano e situato in posizione strategica verso l'hinterland economico e commerciale europeo, il porto di Genova ha una storia e una tradizione antichissime.

Panoramica del Porto dal Santuario N.S.Incoronata. L'area fotografata comprende i quartieri di San Teodoro, Sampierdarena e successivamente Cornigliano

Si sviluppa, partendo da levante verso ponente, dal bacino delle Grazie (l'area dove sorgono i cantieri e le officine delle riparazioni navali), poco distante dal quartiere fieristico della Foce e dal porticciolo turistico Duca degli Abruzzi, fino ai moderni terminal per la movimentazione delle merci varie poco discosti dalla Lanterna.

Lo scalo – che ha il suo naturale completamento nel porto petroli di Multedo, vicino a Pegli, e nel terminal container di Pra' – comprende al suo interno, lungo i circa sei chilometri di strada sopraelevata che definiscono anche visiva, l'area del rinnovato porto antico. Nel tratto di costa fra Cornigliano e Sestri Ponente alcuni moli sono riservati ai cantieri di costruzioni di nuove imbarcazioni della Fincantieri.

In sostanza, il porto di Genova restituisce alla città un valore simbolico aggiunto che va oltre il significato strettamente funzionale: il porto è infatti la città stessa e ne costituisce buona parte della storia.

Ma una tale storia è composta anche di dure vertenze sindacali, registratesi specialmente in anni più recenti, come quella che contrappose a fine anni ottanta i responsabili dei lavoratori portuali – i camalli eredi dei vecchi caravana addetti al carico/scarico dei piroscafi a tre alberi ormeggiati alle vecchie banchine e ai sili granari – e l'autorità portuale messa di fronte alla necessità di un radicale rinnovamento indispensabile per fronteggiare la concorrenza che si faceva sempre maggiormente pressante dei porti del nord Europa.

Dopo il crollo del Ponte Morandi, si è intensificato il dibattito per la realizzazione mediante contributi dell'Unione europea di un interporto in provincia di Alessandria, di un varco doganale per le merci internazionali sulla sponda destra del torrente Polcevera e per l’apertura h24 dei terminal, fatto che permetterebbe di spostare 4 000 mezzi pesanti fuori dal traffico cittadino nelle ore di punta, e di recuperare il gap di competitività stimato nel breve termine[2].

Sezioni del porto

Il complesso della Stazione Marittima a Ponte dei Mille
Il porto commerciale di Sampierdarena
Movimentazione container all'interno del terminal SECH di Genova

Da ponente a levante il porto di Genova comprende le seguenti sezioni principali:

  • Porto di Pra': localizzato nella delegazione ed ex-comune di Pra' è il maggiore terminal container del porto con una capacità di 1,5 milioni di TEUs all'anno. Vi opera il PSA Genova - Pra'. Fu inaugurato nel luglio del 1992.[3]
  • Bacino di MultedoSestri Ponente:
    • Porto Petroli: importante porto petrolifero a livello europeo situato davanti al quartiere di Multedo.
    • Porticciolo turistico di Sestri Ponente: a seguito della riqualifica del bacino interno ricavato dalla penisola aeroportuale, con la costruzione della Marina di Genova Aeroporto, la capacità del porticciolo è stata portata fino a circa 2 000 posti barca con la disponibilità di ormeggio anche per grandi yacht fino a 90 metri.
    • Aeroporto di Genova-Sestri
  • Bacino di Sampierdarena: importantissima zona del porto nel quale sono concentrati numerosi terminal dediti al commercio navale di merci varie (come il Terminal Frutta e il Genoa Metal Terminal), di container (Terminal Messina) e di rinfuse (Terminal Rinfuse, SAAR); qui, ai piedi della Lanterna si trova anche una centrale termoelettrica dell'Enel, dismessa nel 2017.[4]
  • SECH – Southern European Container Hub[5]: è un altro importante terminal container gestito da Terminal Contenitori Porto di Genova S.p.A. situato tra il Porto Antico e il Bacino di Sampierdarena.
  • Stazioni Marittime: area del porto gestita da Stazioni Marittime S.p.A. che controlla il trasporto dei passeggeri tramite vari terminali per concessione statale fino al 2040.
  • Porto antico: è l'area dove sorsero le prime attività portuali di Genova. In occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della scoperta dell'America l'intera area del Porto antico è stata totalmente riqualificata su progetto dell'architetto Renzo Piano nel 1992.
  • Area di Levante: zona perlopiù dedita alle riparazioni navali. A levante di quest'area, presso il quartiere della Foce si trova l'area della Fiera, all'interno della quale ogni anno nel mese di ottobre si svolge il Salone nautico di Genova, mostra espositiva di imbarcazioni con rilevanza internazionale.

Il porto in cifre

Situato geograficamente nella parte più settentrionale del mar Ligure, lo scalo genovese occupa circa cinquecento ettari di superficie a terra e altrettanti sullo specchio acqueo.

Le opere marittime su cui si basa si estendono per quarantasette chilometri di lunghezza cui trenta chilometri per i soli pontili operativi; la profondità dei fondali varia dai nove ai quindici metri, con punte di cinquanta.

Due sono i fari principali: oltre a quello conosciuto universalmente come la Torre della Lanterna di Genova, che sorge sulla collina di San Benigno, nella zona di Sampierdarena, vi è quello, minore e dedicato alle superpetroliere, ubicato a Punta Vagno, nella zona residenziale di corso Italia.

Nel marzo 2024 è stato avviato il cantiere per la realizzazione del primo tunnel sottomarino italiano, il primo in Europa per dimensioni e il quarto al mondo per diametro esterno. Il progetto prevede la costruzione di due tunnel, uno per ogni senso di marcia, per un totale di 3.4 chilometri in galleria fino a una profondità massima di 45 metri e con un diametro esterno di 16. La fine dei lavori è prevista per il 2029.[6] Il 6 marzo Toti ha affermato che era doveroso dedicare l'opera alle vittime del crollo del Ponte Morandi.[7]

Analisi dei traffici

La riunione internazionale delle navi da guerra nel porto di Genova, settembre 1892

Generalità

La movimentazione delle merci nel porto di Genova è quanto mai variegata e ugualmente articolato è il traffico dei passeggeri che usufruiscono della Stazione marittima del terminal crociere e del moderno terminal traghetti con linee per le maggiori località del mar Mediterraneo. In passato questa zona del porto serviva anche come base per l'imbarco sui transatlantici della Società Italia e di altre compagnie di navigazione di linea.

Dopo aver conosciuto un lungo periodo di crisi – susseguente al ristagno economico degli anni settanta e anni ottanta, ma dovuto anche a un inasprimento della conflittualità per le condizioni di lavoro e remunerazione delle maestranze portuali – i famosi camalli – lo scalo ha ripreso nuovo vigore negli anni novanta riportando la propria quota di mercato su valori di eccellenza.

Nel periodo precedente la seconda guerra mondiale (ovvero nei primi quattro decenni del Novecento) il volume di merci movimentate a Genova era cresciuto da circa cinque a otto milioni di tonnellate di merci movimentate.

È negli stessi anni che lo scalo portuale ligure ha incominciato una crescita soprattutto in direzione del ponente, ovvero oltre il bacino della Lanterna, con la realizzazione del nuovo porto di Sampierdarena e l'edificazione – di fatto strappando territorio al mare – del moderno terminal container di Pra', operativo dagli anni novanta.

Fortemente danneggiato dai bombardamenti del 1942 e del 1943 durante la seconda guerra mondiale, il porto riuscì nell'immediato dopoguerra a riconquistare una quota di otto milioni di tonnellate di merci manipolate, eguagliando il dato storico ante-guerra.

Negli anni sessanta, per fronteggiare la secolare congestione del porto[8] acuita dal vertiginoso aumento dei traffici, su iniziativa di Giacomino Costa[9] con un faticoso e contrastato coordinamento delle parti in causa[10], fu realizzato il "porto secco"[11] di Genova a Rivalta Scrivia nei pressi di Tortona, il primo interporto del genere in Italia e oggi collegato tramite ferrovia[12].

A metà degli anni settanta il traffico merci annuo era aumentato di oltre sette volte, superando i sessantadue milioni di tonnellate.

Durante gli anni ottanta, si è avuta una nuova contrazione che ha riportato il tasso di attività a valori modesti (circa quaranta milioni di tonnellate di merci movimentate), ma con la ripresa di fine anni novanta il volume delle merci trattate è tornato a superare i 50 milioni di tonnellate l'anno.

Uguale tendenza ha seguito il movimento di passeggeri – traghetti e crociere – che, nel 2003 ha superato la quota annua record di 3,35 milioni di passeggeri transitati dallo scalo genovese.

Panorama di Calata Bettolo con la Lanterna sullo sfondo

Merci imbarcate e sbarcate dall'anno 1900 all'anno 2006

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Merci imbarcate e sbarcate tramite container dall'anno 1969 all'anno 2006

AnnoMerci sbarcate in container (t)% sul totale sbarcoMerci imbarcate in container (t)% sul totale imbarcoTotale movimento containerizzato (t)% sul totale movimento
1969301 2830,6
1970788 6911,4
1971992 6321,7
19721 282 4352,2
19731 488 1832,4
19741 541 6882,6
19751 524 6942,9
19761 804 7403,5
19771 944 7973,9
19782 036 7854,0
19792 396 5024,3
19801 175 5272,61 321 58021,62 497 1074,9
1981999 1922,41 403 70623,72 402 8985,0
1982982 9772,51 292 39222,02 275 3695,0
1983926 0672,51 463 10024,42 389 1675,5
19841 019 3772,61 975 67231,62 995 0496,6
19851 220 6823,32 000 11531,03 220 7977,3
19861 312 4923,31 879 30530,33 191 7976,9
19871 276 6173,11 580 88628,92 857 5036,2
19881 526 2724,01 806 91634,33 333 1887,6
19891 177 5663,11 317 98528,42 495 5515,9
19902 989 5016,9
19911 552 0004,21 722 69033,73 274 6907,8
19921 482 3474,01 738 09033,73 220 4377,6
19931 204 5433,51 967 97430,43 172 5177,7
19941 487 0974,12 757 42937,44 244 5269,8
19952 069 2545,33 302 24442,15 371 49811,5
19962 931 3267,84 402 14348,27 333 46915,7
19974 266 00913,66 441 73854,410 707 74724,7
19985 197 57115,67 082 86356,912 280 43426,8
19995 017 12814,76 867 10654,411 884 23425,5
20005 969 82216,38 301 21055,314 271 03227,6
20015 919 76416,48 150 00653,814 069 77027,5
20025 939 58315,88 212 05853,614 151 64126,8
20036 544 17817,08 526 98152,115 071 15927,4
20047 106 86817,88 806 81151,215 913 67927,9
20058 801 44122,57 273 30342,216 074 74428,5
20068 842 27222,57 704 70245,116 546 97429,4
Fonte: I numeri e la storia del Porto di Genova, Genova Statistica 2004, Genova Statistica 2005 e Genova Statistica 2006, pubblicazioni dell'Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova[13]
AnnoSbarco + Imbarco (TEU)AnnoSbarco + Imbarco (TEU)AnnoSbarco + Imbarco (TEU)AnnoSbarco + Imbarco (TEU)
196934 0001979251 6941989238 20519991 233 817
197088 0001980257 6241990310 21720001 500 632
1971127 0001981248 1391991344 35320011 526 526
1972155 0001982229 5891992337 62420021 531 254
1973164 0001983237 5491993343 47920031 605 946
1974164 0001984296 2471994512 09820041 628 594
1975162 0001985324 5061995615 24220051 624 964
1976183 0001986316 2231996825 75220061 657 113
1977203 4901987264 87119971 179 954
1978222 1511988325 11919981 265 593
Fonte: I numeri e la storia del Porto di Genova, Genova Statistica 2004, Genova Statistica 2005 e Genova Statistica 2006, pubblicazioni dell'Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova[13]

Al 2023 il 60% delle merci movimentate in Italia transita fra al porto di Livorno e quello di Genova.[14]

Traffico passeggeri e crocieristi dall'anno 1919 all'anno 2006

AnnoTotale arrivi e partenzeAnnoTotale arrivi e partenzeCrocieristi% crocieristi sul totale
191980 7291969881 643166 21218,9
192082 0291970939 323155 47116,6
192196 3421971975 134140 50214,4
192291 01319721 073 565143 91013,4
192394 97219731 097 807150 81513,7
1924106 50719741 080 295153 95114,3
1925136 06419751 096 658168 52115,4
1926149 58319761 120 872225 38920,1
1927182 87919771 167 154222 68519,1
1928166 40319781 264 911135 19010,7
1929179 96719791 379 819270 86519,6
1930171 54919801 553 685202 32413,0
1931140 27919811 646 091195 43711,9
1932126 69919821 655 768206 59812,5
1933150 89019831 623 115207 71512,8
1934144 97419841 666 276191 77811,5
1935125 59319851 696 509197 06711,6
1936130 71119861 763 777175 97910,0
1937175 64819871 900 689198 24610,4
1938211 95019881 912 854176 4739,2
1939180 83319891 870 462182 4259,8
194052 58919902 176 471178 6308,2
194126019912 134 938150 7167,1
19423 95919922 188 770183 5888,4
194319932 147 220209 0529,7
194419942 338 258293 98212,6
19451 45719952 339 407310 52813,3
194635 21219962 467 025399 22716,2
1947114 03519972 433 363353 56614,5
1948181 38419982 210 769364 64716,5
1949193 23419992 687 343569 12421,2
1950200 75020002 765 668397 51614,4
1951196 22520012 881 347471 24516,4
1952221 60320023 207 356567 50617,7
1953201 14420033 350 081615 80018,4
1954220 42420043 015 365287 8639,5
1955245 38820053 037 979395 79713,0
1956228 71120063 113 448475 13415,5
1957288 639
1958287 326
1959284 737
1960363 445
1961437 253
1962455 538
1963522 239
1964537 214
1965525 595
1966578 595
1967589 617
1968767 509
Fonte: I numeri e la storia del Porto di Genova, Genova Statistica 2004, Genova Statistica 2005 e Genova Statistica 2006, pubblicazioni dell'Unità Organizzativa Statistica del Comune di Genova[13]

Le compagnie di navigazione

Le compagnie operanti viaggi con traghetti che partono (e arrivano) da Genova sono:

La stazione marittima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione marittima di Genova.

La Stazione marittima di Genova è il principale punto di imbarco per il traffico crocieristico del porto di Genova. È situato a ponte dei Mille, poco distante dall'area del porto antico, dalla Darsena, dal complesso universitario della facoltà di economia e commercio e dal Galata − Museo del mare.

Note

Bibliografia

  • Elena Tranelli, Nero Fumo – Storie di camalliSagep, 2003
  • Enzo Marciante, Storia del Porto di Genova – Consorzio Autonomo del Porto, 2004
  • Jacopo Brancati, Pilota a bordo! Uomini e navi del porto di Genova - Erga 2004

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