Serie A 1981-1982

80ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 50ª a girone unico)
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Serie A 1981-1982 (disambigua).

La Serie A 1981-1982 è stata l'80ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 50ª a girone unico), disputata tra il 13 settembre 1981 e il 16 maggio 1982 e conclusa con la vittoria della Juventus, al suo ventesimo titolo, il secondo consecutivo, potendosi fregiare della seconda stella d'oro a ventiquattro anni di distanza dalla prima.

Serie A 1981-1982
CompetizioneSerie A
Sport Calcio
Edizione80ª (50ª di Serie A)
OrganizzatoreLega Nazionale Professionisti
Datedal 13 settembre 1981
al 16 maggio 1982
LuogoBandiera dell'Italia Italia
Partecipanti16
Formulagirone unico
Risultati
VincitoreJuventus
(20º titolo)
RetrocessioniMilan
Bologna
Como
Statistiche
Miglior marcatoreBandiera dell'Italia Roberto Pruzzo (15)
Incontri disputati240
Gol segnati474 (1,98 per incontro)
La Juventus che raggiunse la seconda stella; fu il primo successo per una maglia sponsorizzata, data la liberalizzazione d'inizio stagione
Cronologia della competizione
1980-19811982-1983

Capocannoniere del torneo è stato, per la seconda volta consecutiva, Roberto Pruzzo (Roma) con 15 reti.

Stagione

Novità

Lo stesso argomento in dettaglio: Sponsorizzazioni nel calcio italiano.

Com'era ormai prassi da qualche anno nei campionati esteri,[1] da questa stagione anche la Serie A diede il via libera agli sponsor di maglia;[2] anche per venire incontro a una situazione debitoria che per vari club, dalla fine del precedente decennio, si era fatta ormai insostenibile.[3] La Lega Nazionale Professionisti permise accordi con un solo marchio pubblicitario per squadra, apposto sul petto e per lo spazio massimo di 100 cm².[2]

Calciomercato

Dopo undici stagioni in maglia juventina, Franco Causio passò all'Udinese dove fu autore di un positivo campionato sul piano personale, riconquistando la nazionale.[4]

Con la succitata liberalizzazione pubblicitaria, nuovi gruppi imprenditoriali si avvicinarono alla disciplina e il calciomercato si movimentò: anche realtà non di primo piano come l'Udinese e il Cesena potevano ora permettersi, rispettivamente, rinforzi del calibro di Causio o l'ingaggio di affermati giocatori stranieri come l'austriaco Schachner.[5]

La Juventus campione uscente si limitò al piccolo cabotaggio acquistando il promettente sammarinese[N 1] Bonini e il momentaneamente squalificato Rossi, richiamando in sua vece Virdis.[7] Sull'altra sponda cittadina, fecero ritorno al Torino diversi ex quali Ferri, Dossena e Beruatto: nel difficile tramonto dell'era Pianelli le ristrettezze economiche costrinsero infatti a ripensare le geometrie della squadra granata. Fu così la rinnovata e ambiziosa Fiorentina dei Pontello ad assicurarsi Pecci e Graziani,[8] oltre all'ex juventino Cuccureddu: questi esperti elementi facevano parte di una corposa campagna acquisti che annoverava anche validi giovani quali Vierchowod, Massaro e Monelli.[9]

Meno numerosi gli innesti delle altre candidate al titolo: l'Inter si aggiudicò Bagni,[7] la Roma puntò su Nela per la difesa, il Napoli scelse Benedetti e Palanca.

Il mercato delle provinciali vide il Catanzaro, reduce dal più che positivo precedente campionato, sostituire il summenzionato Palanca col promettente Bivi pescato in Serie C2;[10] l'Ascoli affidò le chiavi della porta al rientrante Brini, anch'egli reduce da un'esperienza in quarta serie; attinse dalle categorie inferiori pure l'Avellino col terzino Favero. L'Udinese, come accennato, scommise sul maturo Causio il quale, smentendo chi ne pronosticava un ormai avviato declino, al contrario in provincia vivrà una «seconda giovinezza»[11] fino a venire eletto migliore giocatore del torneo.[12]

Infine tra le neopromosse spiccarono le manovre delle due blasonate: il Milan, non nascondendo ambizioni d'immediato ritorno ai piani alti della classifica, chiamò al timone Luigi Radice così come in attacco, fallita una trattativa per Zico, ingaggiò lo scozzese Jordan dagli inglesi del Manchester Utd,[13] mentre il Genoa puntò sul nazionale belga Vandereycken.[14]

Avvenimenti

Girone di andata

Da sinistra: i giovani attaccanti Roberto Mancini del Bologna e Giuseppe Galderisi della Juventus, rivelazioni del torneo.

La Juventus partì decisa inanellando sei vittorie di fila, tra cui un 6-1 al debutto al neopromosso Cesena, ma gli equilibri nel girone di andata furono presto modificati da defezioni importanti.

Al neojuventino Rossi fu negato uno sconto di pena per i fatti del Totonero, costringendolo a rinviare il rientro in campo alla successiva primavera;[15] il milanista Franco Baresi fu costretto allo stop dopo quattro giornate poiché affetto da un raro virus;[13] a fine ottobre la Roma perse per infortunio Ancelotti,[16] elemento cardine del suo centrocampo, e, nonostante tra il settimo e l'ottavo turno i capitolini saliranno comunque in testa alla classifica (espugnando peraltro il terreno degli scudettati uscenti),[17] abbandonarono presto la vetta per poi declinare le loro ambizioni tricolori;[9] a inizio novembre lo juventino Bettega si lesionò il ginocchio durante un incontro di Coppa dei Campioni,[18] chiudendo precocemente la stagione;[15] infine al termine dello stesso mese, il capitano viola Antognoni ebbe un violento contrasto di gioco con il portiere del Genoa, Martina, subendo due fratture al cranio che fecero addirittura temere per la vita del calciatore.[9]

Edi Bivi, 12 gol nel Catanzaro che chiuse la migliore stagione della sua storia al settimo posto.

Fiorentina e Juventus si assestarono comunque in testa, e mantennero la vetta senza troppi patemi. Furono i toscani di Giancarlo De Sisti a concludere il girone di andata al primo posto, con un punto di vantaggio. Sul fronte opposto della classifica, la zona salvezza annoverava illustri compagini: incontravano infatti difficoltà il Torino, un Milan troppo sterile in attacco[13] e un traballante Bologna; i felsinei, in particolare, erano sorretti unicamente dalla qualità espressa dal giovane Mancini, uno dei nomi nuovi che si stavano mettendo in mostra in quest'edizione del torneo[19] insieme allo juventino Galderisi, fantasista giocoforza promosso da Giovanni Trapattoni dalla squadra Primavera onde sopperire alla sventura occorsa all'attacco piemontese.[15]

Girone di ritorno

Nel girone di ritorno viola e bianconeri allungarono il passo sulle inseguitrici, mantenendo una marcia fatta di continui agganci e allunghi. I torinesi, grazie a una nuova striscia di sei successi consecutivi culminata nel 3-0 con cui violarono l'Olimpico di Roma, si ripresero la vetta solitaria a metà marzo;[20] i gigliati, a loro volta in serie positiva, e passato indenni lo scontro diretto di Firenze,[21] li riagganciarono un mese dopo facendo loro di misura il derby dell'Appennino;[22] ancora la Vecchia Signora riguadagnò la prima piazza alla terz'ultima giornata, vincendo in rimonta 5-1 a Udine nella partita che segnò, inoltre, il ritorno in campo (e al gol) di Rossi;[23] appena la settimana dopo, tuttavia, il passo falso interno contro il Napoli permise un nuovo aggancio dei toscani, a loro volta vittoriosi sui succitati friulani.[24]

La Fiorentina, seconda classificata, tornò a lottare per lo scudetto dopo oltre un decennio, con molti rimpianti per il grave infortunio che la privò del suo leader Giancarlo Antognoni (in piedi, primo da sinistra).

Le due squadre si presentarono dunque al turno conclusivo alla pari, con 44 punti e due trasferte da affrontare. In una volata finale non priva di polemiche,[N 2] la Fiorentina non riuscì a scardinare la retroguardia di un pericolante Cagliari ancora in lotta per la salvezza, mentre a un quarto d'ora dal termine la Juventus trasformò con l'irlandese Brady, alla sua ultima gara in bianconero, il rigore che permise di battere un pugnace Catanzaro,[15] da par suo, artefice della migliore stagione della sua storia col settimo posto finale, trascinato dalle reti del giovane Bivi il quale chiuse la classifica marcatori al secondo posto,[10] dietro al romanista Roberto Pruzzo capocannoniere per il secondo anno consecutivo.

I bianconeri esorcizzarono così la prospettiva di uno spareggio e si aggiudicarono il loro ventesimo titolo, quello della seconda stella; di contro, a Firenze, l'epilogo del campionato portò lo storico livore anti-juventino della tifoseria viola a uno dei suoi apici.[28] Al di fuori delle polemiche tra le due fazioni, gli addetti ai lavori individuarono nella prolungata assenza di Antognoni, di fatto leader insostituibile, l'episodio che precluse alla Fiorentina la strada verso il tricolore; dall'altra parte la Juventus, pur privata del bomber Bettega per quasi tutta la stagione, trovò invece nella forza e unione del collettivo la spinta per rimanere ai vertici, aiutata anche dai gol della giovane scoperta Galderisi.[29]

Liam Brady, inseguito da Paolo Rossi (al rientro dopo una lunga squalifica), esulta dopo il penalty realizzato a Catanzaro che, a 15' dal termine del campionato, diede alla Juventus il titolo.

L'ultima giornata fu decisiva anche per conoscere gli esiti di una zona retrocessione, oltremodo affollata, e con il solo Como già rassegnato al declassamento. Con quattro squadre in bilico, i risultati furono a sorpresa fatali per due tra le compagini all'epoca più titolate nell'albo d'oro del campionato: il Bologna, sconfitto nel finale ad Ascoli Piceno, dopo 73 anni retrocesse in Serie B per la prima volta nella sua storia, accompagnato dal Milan (alla sua seconda retrocessione, ma questa volta con il verdetto sancito dal campo) vittorioso sì a Cesena, ma condannato dai concomitanti pareggi del Cagliari contro i gigliati e del Genoa sul campo del Napoli, quest'ultimo giunto a 5' dalla fine.[30] Con la retrocessione dei felsinei, Inter e Juventus rimasero le uniche squadre ad aver partecipato a tutti i campionati di Serie A a girone unico fin lì disputati. Furono i partenopei ad aggiungersi al novero delle squadre qualificate alle coppe europee per l'anno successivo: grazie alla rinuncia degli albanesi del Flamurtari Valona, infatti, gli azzurri occuparono un terzo slot e raggiunsero in Coppa UEFA Fiorentina e Roma.[31]

Lo spirito di gruppo dei neocampioni d'Italia convinse il commissario tecnico della nazionale, Enzo Bearzot, ad affidarsi ancora al Blocco-Juve per il fortunato mondiale di Spagna 1982 alle porte,[15] scommettendo in questo senso sul rientrante Rossi, reduce da tre sole presenze nel finale di campionato, e preferendolo ad altri elementi messisi maggiormente in luce sottorete nell'arco del torneo: su tutti Pruzzo,[32] capocannoniere uscente ma non congeniale alle idee del citì, oltreché Beccalossi, Bivi e Pellegrini.[33]

Squadre partecipanti

Ubicazione delle squadre della Serie A 1981-1982
ClubStagioneCittàStadioStagione precedente
AscolidettagliAscoli PicenoStadio Cino e Lillo Del Duca11º posto in Serie A
AvellinodettagliAvellinoStadio Partenio10º posto in Serie A
BolognadettagliBolognaStadio Comunale7º posto in Serie A
CagliaridettagliCagliariStadio Sant'Elia6º posto in Serie A
CatanzarodettagliCatanzaroStadio Comunale8º posto in Serie A
CesenadettagliCesenaStadio La Fiorita2º posto in Serie B, promosso
ComodettagliComoStadio Giuseppe Sinigaglia13º posto in Serie A
FiorentinadettagliFirenzeStadio Comunale5º posto in Serie A
GenoadettagliGenovaStadio Luigi Ferraris3º posto in Serie B, promosso
InterdettagliMilanoStadio Giuseppe Meazza4º posto in Serie A
JuventusdettagliTorinoStadio Comunale di Torino1º posto in Serie A
MilandettagliMilanoStadio Giuseppe Meazza
Stadio Marcantonio Bentegodi, Verona (solo 24ª e 25ª)
1º posto in Serie B, promosso
NapolidettagliNapoliStadio San Paolo3º posto in Serie A
RomadettagliRomaStadio Olimpico2º posto in Serie A
TorinodettagliTorinoStadio Comunale di Torino9º posto in Serie A
UdinesedettagliUdineStadio Friuli12º posto in Serie A

Allenatori e primatisti

SquadraAllenatore[34]Calciatore più presente[35]Cannoniere[35]
Ascoli Carlo Mazzone Fabio Brini,
Fortunato Torrisi (30)
Hubert Pircher (6)
Avellino Luís Vinício (1ª-21ª)
Claudio Tobia (22ª-30ª)
Stefano Tacconi,
Beniamino Vignola (30)
Juary (8)
Bologna Tarcisio Burgnich (1ª-22ª)
Francesco Liguori (23ª-30ª)
Roberto Mancini (30) Roberto Mancini (9)
Cagliari Paolo Carosi Oreste Lamagni,
Franco Selvaggi (28)
Luigi Piras (9)
Catanzaro Bruno Pace Antonio Sabato,
Sergio Santarini,
Alessandro Zaninelli (30)
Edi Bivi (12)
Cesena Giovan Battista Fabbri (1ª-15ª)
Renato Lucchi (16ª-30ª)
Adriano Piraccini,
Angelo Recchi (30)
Oliviero Garlini,
Walter Schachner (8)
Como Giuseppe Marchioro (1ª-14ª)
Gianni Seghedoni (15ª-30ª)
Massimo Mancini (30) Marco Nicoletti (4)
Fiorentina Giancarlo De Sisti Giovanni Galli,
Daniel Bertoni (30)
Daniel Bertoni,
Francesco Graziani (9)
Genoa Luigi Simoni Silvano Martina,
Claudio Testoni (30)
Massimo Briaschi (I) (8)
Inter Eugenio Bersellini Alessandro Altobelli (29) Alessandro Altobelli,
Evaristo Beccalossi (9)
Juventus Giovanni Trapattoni Liam Brady,
Gaetano Scirea,
Pietro Paolo Virdis,
Dino Zoff (30)
Pietro Paolo Virdis (9)
Milan Luigi Radice (1ª-16ª)
Italo Galbiati (17ª-30ª)
Sergio Battistini,
Ottorino Piotti (30)
Roberto Antonelli (4)
Napoli Rino Marchesi Antonio Criscimanni,
Claudio Pellegrini (30)
Claudio Pellegrini (11)
Roma Nils Liedholm Sebastiano Nela,
Franco Tancredi (30)
Roberto Pruzzo (15)
Torino Massimo Giacomini Giuseppe Dossena (30) Alessandro Bonesso (8)
Udinese Enzo Ferrari Manuel Gerolin (30) Franco Causio (5)

Classifica finale

Pos.SquadraPtGVNPGFGSDR
1. Juventus463019834814+34
2. Fiorentina4530171123617+19
3. Roma383015874029+11
[N 3]4. Napoli3530101553121+10
[N 4]5. Inter3530111363934+5
6. Ascoli323091472621+5
7. Catanzaro2830910112529−4
8. Avellino273099122226-4
9. Torino2730811112530-5
10. Cesena2730811113441-7
11. Udinese263098132737-10
12. Cagliari2530711123336-3
13. Genoa2530613112429-5
14. Milan2430710132131-10
15. Bologna2330611132537-12
16. Como1730311161842-24

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata in Coppa dei Campioni 1982-1983.
      Qualificata in Coppa delle Coppe 1982-1983.
      Qualificate in Coppa UEFA 1982-1983.
      Retrocesse in Serie B 1982-1983.

Regolamento:

Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dove era previsto uno spareggio.

Squadra campione

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club 1981-1982.
Formazione tipo[36]Giocatori (presenze)[37]
Dino Zoff (30)
Claudio Gentile (27)
Antonio Cabrini (29)
Gaetano Scirea (30)
Sergio Brio (29)
Marco Tardelli (22)
Massimo Bonini (28)
Liam Brady (29)
Domenico Marocchino (29)
Pietro Fanna (21)
Pietro Paolo Virdis (30)
Altri giocatori: Giuseppe Furino (27), Giuseppe Galderisi (16), Cesare Prandelli (8), Roberto Bettega (7), Carlo Osti (6), Paolo Rossi (3), Roberto Tavola (3).

Risultati

Tabellone

AscAveBolCagCatCesComFioGenIntJuvMilNapRomTorUdi
Ascoli––––1-12-12-12-11-01-10-01-12-21-01-00-00-10-03-0
Avellino1-0––––0-11-41-02-01-11-20-00-10-12-03-01-00-00-1
Bologna2-11-0––––1-10-00-01-00-21-13-10-00-02-22-00-00-2
Cagliari1-00-02-2––––2-11-12-00-02-11-10-11-11-12-41-01-1
Catanzaro1-00-01-01-0––––3-00-00-21-00-00-13-00-11-11-00-0
Cesena1-12-04-12-14-1––––1-12-11-11-31-12-31-31-10-02-1
Como1-20-12-22-11-12-1––––1-11-11-10-22-00-40-10-10-2
Fiorentina0-01-01-01-11-01-01-0––––3-24-20-01-02-11-02-13-0
Genoa0-00-21-01-12-00-01-00-0––––1-12-11-22-00-10-12-1
Inter0-02-12-11-31-13-24-01-10-0––––0-02-11-13-21-01-1
Juventus1-14-02-01-04-16-13-10-01-01-0––––3-20-00-14-21-0
Milan0-02-12-11-00-11-01-10-00-00-10-1––––1-11-20-00-1
Napoli0-00-02-01-01-12-22-00-12-22-00-00-1––––1-02-00-0
Roma2-10-03-12-12-20-12-02-01-03-20-31-11-1––––3-01-1
Torino2-11-11-04-21-20-00-02-22-00-10-12-10-02-2––––1-0
Udinese0-21-22-21-02-10-11-01-23-21-11-50-00-10-13-2––––

Calendario

Il sorteggio del calendario di Serie A e di Serie B avvenne il 23 luglio 1981.[38] Il Cagliari richiese la riscrittura del calendario, in quanto non sarebbe stata inserita tra le "teste di serie", a loro dire spettante a seguito del piazzamento maturato nel campionato precedente;[39] il presidente della Lega Nazionale Professionisti, Renzo Righetti, invitò i dirigenti della squadra sarda a un confronto:[40] l'eccessivo numero di richieste effettuate dalle diverse squadre, in merito alla compilazione del calendario, nelle prime giornate, aveva costretto a far uscire la squadra rossoblù dal novero delle teste di serie, costringendola a un calendario iniziale impegnativo.[41] Il calendario non venne modificato.

andata (1ª)Prima giornataritorno (16ª)
13 set.1-1Bologna-Cagliari2-224 gen.
1-0Fiorentina-Como1-1
0-1Genoa-Torino0-2
0-0Inter-Ascoli2-2
6-1Juventus-Cesena1-1
1-1Napoli-Catanzaro1-0
0-0Roma-Avellino0-1
0-0Udinese-Milan1-0


andata (3ª)Terza giornataritorno (18ª)
27 set.0-0Bologna-Catanzaro0-17 feb.
28 ott.[N 5]0-0Fiorentina-Ascoli0-0
27 set.0-0Genoa-Cesena1-1
1-0Inter-Torino1-0
3-1Juventus-Como2-0
0-1Napoli-Milan1-1
2-1Roma-Cagliari4-2
1-2Udinese-Avellino1-0


andata (5ª)Quinta giornataritorno (20ª)
11 ott.0-0Bologna-Milan1-228 feb.
1-0Catanzaro-Ascoli1-2
1-0Fiorentina-Avellino2-1
0-1Genoa-Roma0-1
3-2Inter-Cesena3-1
1-0Juventus-Cagliari1-0
2-0Napoli-Como4-0
3-2Udinese-Torino0-1


andata (7ª)Settima giornataritorno (22ª)
1º nov.1-1Ascoli-Como2-114 mar.
0-0Bologna-Cesena1-4
3-0Catanzaro-Milan1-0
2-1Fiorentina-Torino2-2
0-0Inter-Genoa1-1
0-1Juventus-Roma3-0
0-0Napoli-Avellino0-3
1-0Udinese-Cagliari1-1


andata (9ª)Nona giornataritorno (24ª)
22 nov.1-0Ascoli-Milan0-028 mar.
0-0Catanzaro-Avellino0-1
0-0Cesena-Torino0-0
2-1Como-Cagliari0-2
3-2Fiorentina-Genoa0-0
3-2Inter-Roma2-3
2-0Juventus-Bologna0-0
0-0Napoli-Udinese1-0


andata (11ª)Undicesima giornataritorno (26ª)
13 dic.1-0Ascoli-Juventus1-118 apr.
0-2Bologna-Fiorentina0-1
1-1Cagliari-Cesena1-2
13 gen.[N 6]1-1Catanzaro-Roma2-2
13 dic.0-2Como-Udinese0-1
0-0Milan-Genoa2-1
2-0Napoli-Inter1-1
1-1Torino-Avellino0-0


andata (13ª)Tredicesima giornataritorno (28ª)
3 gen.0-0Ascoli-Torino1-22 mag.
1-1Bologna-Genoa0-1
3-0Catanzaro-Cesena1-4
0-1Como-Avellino1-1
4-2Fiorentina-Inter1-1
1-0Juventus-Udinese5-1
1-0Milan-Cagliari1-1
1-0Napoli-Roma1-1


andata (15ª)Quindicesima giornataritorno (30ª)
17 gen.0-1Avellino-Inter1-216 mag.
2-1Bologna-Ascoli1-2
0-1Como-Torino0-0
1-1Fiorentina-Cagliari0-0
2-0Genoa-Napoli2-2
4-1Juventus-Catanzaro1-0
1-0Milan-Cesena3-2
1-1Roma-Udinese1-0
andata (2ª)Seconda giornataritorno (17ª)
20 set.3-0Ascoli-Udinese2-031 gen.
0-1Avellino-Juventus0-4
1-1Cagliari-Napoli0-1
0-0Catanzaro-Inter1-1
1-1Cesena-Roma1-0
1-1Como-Genoa0-1
0-0Milan-Fiorentina0-1
1-0Torino-Bologna0-0


andata (4ª)Quarta giornataritorno (19ª)
4 ott.0-0Ascoli-Napoli0-014 feb.
0-0Avellino-Genoa2-0
1-1Cagliari-Inter3-1
0-2Catanzaro-Fiorentina0-1
2-1Cesena-Udinese1-0
2-2Como-Bologna0-1
0-1Milan-Juventus2-3
2-2Torino-Roma0-3


andata (6ª)Sesta giornataritorno (21ª)
25 ott.0-1Avellino-Bologna0-17 mar.
1-0Cagliari-Ascoli1-2
1-3Cesena-Napoli2-2
1-1Como-Catanzaro0-0
2-1Genoa-Udinese2-3
0-1Milan-Inter1-2
2-0Roma-Fiorentina0-1
0-1Torino-Juventus2-4


andata (8ª)Ottava giornataritorno (23ª)
8 nov.1-0Avellino-Ascoli1-121 mar.
2-1Cagliari-Catanzaro0-1
2-1Cesena-Fiorentina0-1
2-1Genoa-Juventus0-1
1-1Milan-Como0-2
3-1Roma-Bologna0-2
0-0Torino-Napoli0-2
1-1Udinese-Inter1-1


andata (10ª)Decima giornataritorno (25ª)
29 nov.2-0Avellino-Cesena0-24 apr.
2-2Bologna-Napoli0-2
1-0Cagliari-Torino2-4
0-0Genoa-Ascoli1-1
4-0Inter-Como1-1
0-0Juventus-Fiorentina0-0
1-1Roma-Milan2-1
2-1Udinese-Catanzaro0-0


andata (12ª)Dodicesima giornataritorno (27ª)
20 dic.2-0Avellino-Milan1-225 apr.
1-1Cesena-Ascoli0-1
2-1Fiorentina-Napoli1-0
1-1Genoa-Cagliari1-2
0-0Inter-Juventus0-1
2-0Roma-Como1-0
1-2Torino-Catanzaro0-1
2-2Udinese-Bologna2-0


andata (14ª)Quattordicesima giornataritorno (29ª)
10 gen.0-1Ascoli-Roma1-29 mag.
0-0Cagliari-Avellino4-1
1-0Catanzaro-Genoa0-2
1-1Cesena-Como1-2
2-1Inter-Bologna1-3
0-0Napoli-Juventus0-0
2-1Torino-Milan0-0
1-2Udinese-Fiorentina0-3

Statistiche

Squadre

Capoliste solitarie

————————————————————————————————————————————————————————————
JuventusFiorentina
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª

Classifica in divenire

[44]10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª
Ascoli13455566891112131313141617182022242526272830303032
Avellino113444578101113151616181818202020222325252626272727
Bologna112346777889101012131414161618182021212121212323
Cagliari12233557791011111213141414161616171719191921222425
Catanzaro12335688991012141616161719191920222424252628282828
Cesena0124445788910101111121415171718202021232525272727
Como0112234577777889999910101212131313141617
Fiorentina234688101012131517192122232526283032333536373941424445
Genoa01233568891011121214141617171717181819202020222425
Inter124579101113151516161820212224242628293030313232333335
Juventus24681012121214151516181921222426283032343637383941434446
Milan124455566788101012121213131515151516161820212224
Napoli1223578910111313151616182021222425252729313232333435
Roma124579111313141517171920202022242626262628303133343638
Torino24455556778891113151616161818191920222323252627
Udinese11113356791112121213151517171719202121222426262626

Classifiche di rendimento

Rendimento andata-ritorno
AndataRitorno
Fiorentina22Juventus25
Juventus21Fiorentina23
Inter20Ascoli19
Roma20Napoli19
Avellino16Roma18
Catanzaro16Cesena16
Napoli16Inter15
Genoa14Torino14
Ascoli13Udinese13
Cagliari13Cagliari12
Torino13Catanzaro12
Udinese13Milan12
Bologna12Avellino11
Milan12Bologna11
Cesena11Genoa11
Como8Como9
Rendimento casa-trasferta
CasaTrasferta
Fiorentina27Juventus21
Juventus25Fiorentina18
Ascoli21Roma17
Inter21Napoli16
Roma21Inter14
Catanzaro19Udinese13
Napoli19Avellino12
Bologna18Ascoli11
Cagliari18Milan10
Cesena18Catanzaro9
Torino18Cesena9
Genoa17Torino9
Avellino15Genoa8
Milan14Cagliari7
Udinese13Como6
Como11Bologna5

Primati stagionali

Record

  • Maggior numero di vittorie: Juventus (19)
  • Minor numero di sconfitte: Fiorentina (2)
  • Miglior attacco: Juventus (48)
  • Miglior difesa: Juventus (14)
  • Miglior differenza reti: Juventus (+34)
  • Maggior numero di pareggi: Napoli (15)
  • Minor numero di pareggi: Juventus, Roma e Udinese (8)
  • Minor numero di vittorie: Como (3)
  • Maggior numero di sconfitte: Como (16)
  • Peggiore attacco: Como (18 reti fatte)
  • Peggior difesa: Como (42 reti subite)
  • Peggior differenza reti: Como (-24)
  • Miglior sequenza di partite utili: Fiorentina (22, dalla 9ª alla 30ª giornata)
  • Partita con più reti: Juventus-Cesena 6-1 (1ª giornata)

Individuali

Classifica marcatori

Nel corso del campionato furono segnate complessivamente 474 reti (di cui 22 su autorete e 40 su calcio di rigore) da 142 diversi giocatori, per una media di 1,97 gol a partita. Di seguito la classifica dei marcatori.[45]

GolRigoriGiocatoreSquadra
153 Roberto PruzzoRoma
123 Edi BiviCatanzaro
11 Claudio Pellegrini (III)Napoli
9 Roberto ManciniBologna
9 Luigi PirasCagliari
9 Oliviero GarliniCesena
9 Walter SchachnerCesena
91 Daniel BertoniFiorentina
9 Francesco GrazianiFiorentina
9 Alessandro AltobelliInter
97 Evaristo BeccalossiInter
91 Pietro Paolo VirdisJuventus

Media spettatori

Media spettatori della Serie A 1981-82: 31 941.[46]

ClubPos.Media
Napoli158.267
Fiorentina247.660
Milan345.781
Roma445.289
Inter543.970
Juventus637.500
Genoa734.767
Udinese831.838
Cagliari926.425
Bologna1025.917
Torino1124.105
Avellino1223.303
Cesena1320.222
Ascoli1417.506
Catanzaro1516.123
Como1612.301

Note

Esplicative

Il catanzarese Celestini ferma col braccio, a porta sguarnita, il pallone calciato dallo juventino Fanna al 75' della gara del 16 maggio 1982: il fallo decretò il rigore-scudetto di Brady.

Bibliografiche

Bibliografia

  • La Stampa, annate 1981 e 1982.
  • l'Unità, annate 1981 e 1982.
  • Giuseppe Bagnati, Vito Maggio e Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, 2004, ISBN 88-8207-144-8.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1983, Modena, Panini, 1982.
  • Massimo Coppola e Alberto Piccinini, Atlante illustrato del calcio italiano '80, Milano, Isbn Edizioni, 2010.
  • Paolo Facchinetti, Amarcord: nelle mani del Trap, in Guerin Sportivo, 1999, pp. 48-49.
  • Gigi Garanzini, Il romanzo del vecio, Milano, Baldini Castoldi & Dalai, 1997.
  • Carlo F. Chiesa, Il grande romanzo dello scudetto. 26ª puntata: La Juventus ha un cuore tricolore, in Calcio 2000, giugno 2004, pp. 64-81.

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