Autostrada A7 (Italia)

autostrada italiana

L'autostrada A7, nota più comunemente come "Autostrada dei Giovi" (in quanto concorre per buona parte alla SS 35 statale dei Giovi) o anche come Serravalle e a volte in passato dei Fiori[3][4][5][6][7] (nome che tuttavia è caduto in disuso dopo gli anni '70 e ora identifica solitamente l'A10), è la principale e più diretta arteria stradale che collega Milano e Genova.

Autostrada A7
Autostrada dei Giovi
Serravalle
Milano-Genova
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lombardia
  Piemonte
  Liguria
Province  Milano
  Pavia
  Alessandria
  Genova
Dati
ClassificazioneAutostrada
InizioMilano
FineGenova
Lunghezza133,6 + 1,9[1] km
Data apertura1935[2]
Gestore
Pedaggiosistema chiuso
(gratuito nella tratta lombarda Milano-Assago)
Percorso
Principali intersezioniA50, A53, A21, A26, A12, A10
Strade europee ·

È gestita da due concessionarie: da Milano a Serravalle dalla Milano Serravalle-Milano Tangenziali, società che gestisce anche le tangenziali milanesi A50, A51, A52 e la tangenziale di Pavia e da Serravalle a Genova dalla società Autostrade per l'Italia S.p.A.

Storia

La Camionale Genova-Serravalle

Nella prima metà del XX secolo la strada napoleonica che valicava il passo dei Giovi, presa in carico nel 1928 dall'Azienda Autonoma Statale della Strada (AASS), risultava ormai insufficiente a smaltire il crescente traffico di mezzi pesanti che dal porto di Genova si dirigevano verso la pianura padana. Il governo italiano, gestito dal regime fascista del dittatore Benito Mussolini, con lettera al prefetto di Genova datata 10 febbraio 1932, dispose perciò la costruzione di una via di grande comunicazione per Milano e Torino con caratteristiche di alto e pesante traffico, indipendente dalle altre arterie stradali e col tracciato più breve e comodo possibile compatibilmente con le condizioni del terreno[8].

Alla direzione dell'opera fu posto l'ingegner Giovanni Pini. Vi lavorarono 16 imprese specializzate per la parte stradale (suddivisa in 22 lotti), più 12 per la parte relativa all'impiantistica e all'illuminazione. Per la costruzione dell'opera vennero impiegati (non contemporaneamente) quasi 30.000 operai, per un totale di 4,5 milioni di giornate lavorative. Il costo di realizzazione, a causa della difficile orografia e delle intersezioni con la ferrovia e le strade già esistenti, fu di molto superiore rispetto a quello di altre autostrade costruite nello stesso periodo.[9]

La tratta Genova-Serravalle venne inaugurata il 29 ottobre 1935 dal re Vittorio Emanuele III[9], e divenne la via più rapida per collegare la città ligure e il mare con Milano e Torino, soppiantando la vecchia strada statale 35 dei Giovi. All'epoca della sua realizzazione venne denominata Autocamionale Genova-Valle del Po o semplicemente Camionale, a indicarne la sua principale funzione commerciale, nome ancora utilizzato. La gestione venne affidata all'AASS[9].

L'autostrada Milano-Serravalle

Nel 1951 venne creata la società Milano-Serravalle, avente come membri le amministrazioni locali (comune e provincia) e le camere di commercio di Como, Genova, Milano e Pavia, con lo scopo di prolungare la Camionale dei Giovi fino al capoluogo lombardo.

Nel 1956 l'ANAS approvò l'opera autostradale proposta dalla società, che aveva come obiettivo da una parte collegare la pianura padana con la riviera ligure, e dall'altra prolungare un percorso stradale che potesse facilitare la connessione col nord Europa fino ad Amsterdam, via Svizzera e Germania.

L'inizio dei lavori venne celebrato a Tortona il 29 settembre 1956 con una cerimonia di posa di un cippo inaugurale alla presenza del Ministro dei Lavori Pubblici Giuseppe Romita.[10]

La tratta tra Serravalle e Tortona divenne operativa il 26 luglio 1958,[11] mentre la tratta finale, tra Tortona e Milano, venne inaugurata dal presidente Giovanni Gronchi nel giugno del 1960.[12]

Il raddoppio della tratta Genova-Serravalle

Nello stesso periodo (1958) venne deciso il raddoppio del primo tratto tra Genova e Serravalle: i lavori iniziarono nel luglio 1962 e terminarono tre anni dopo, nel luglio 1965. Sempre nel 1965, o secondo altra fonte il 18 marzo 1967[13], vennero collegati il casello di Genova con l'accesso di ponente della neocostruita strada sopraelevata che attraversa il centro cittadino, mentre nel 1967 avvenne l'allacciamento con il viadotto Polcevera sull'Autostrada A10.[9]

L'autostrada all'altezza di Genova Bolzaneto: si nota come le carreggiate nelle due direzioni seguano percorsi differenti.

Nel tratto fra Genova e Serravalle la carreggiata Est, costruita negli anni sessanta mediante l'uso di importanti opere ingegneristiche quali gallerie e viadotti, ha un andamento più diretto della carreggiata Ovest, che corrisponde alla vecchia Camionale d'età fascista. Da ciò deriva che il percorso da Genova a Milano è più breve di quello da Milano a Genova, sul quale è calcolato il chilometraggio ufficiale.

Sviluppi successivi

Soltanto nel 1987 fu realizzata l'interconnessione diretta tra la A7 e la A21 Torino-Piacenza-Brescia, con la contemporanea chiusura del casello di Tortona di quest'ultima[14]. In precedenza, le due autostrade si incrociavano con un sovrappasso senza essere collegate e per passare da una all'altra era necessario uscire al casello di Tortona dell'una, percorrere un tratto di viabilità ordinaria e rientrare al casello dell'altra. Nel 1999 il casello Tortona dell'A7 fu poi spostato e ricostruito in una posizione più vicina all'interconnessione stessa[15].

Gli ultimi due km (precisamente 1,9 km), prima di arrivare in piazza Maggi a Milano, sono stati aggiunti successivamente ed ancora oggi non sono identificati con un numero ma con le lettere A e B. Questo tratto dell'A7 è identificato dalle società concessionarie come raccordo R35 A7-Piazza Maggi.[16]

Descrizione

L'autostrada A7 all'altezza della stazione di servizio di Dorno.

L'autostrada inizia con gli svincoli sopraelevati di piazza Maggi, nei pressi della fermata di Famagosta della metropolitana di Milano. I primi chilometri costituiscono il tratto urbano della A7 che si congiunge con le strade ordinarie per mezzo di svincoli liberi ed è ad utilizzo gratuito fino alla barriera di Milano, posta nel comune di Assago, appena dopo l'intersezione con la tangenziale ovest (A50), dalla quale comincia il calcolo del pedaggio.

La seconda parte del tragitto si svolge in parte in territorio lombardo attraverso la provincia di Pavia con un andamento pressoché rettilineo che attraversa gran parte della Lomellina. Oltrepassata Casei Gerola si entra nella provincia di Alessandria in territorio piemontese. Poco dopo si incontrano dapprima l'intersezione con l'autostrada A21 (Torino-Piacenza-Brescia) all'altezza di Tortona e, subito dopo, il raccordo Predosa-Bettole verso l'autostrada A26 (Genova Voltri-Gravellona Toce), in corrispondenza del quale termina la carreggiata a tre corsie e comincia quella a due corsie per senso di marcia. Fino al 2008, la tratta fra il ponte sul Po e Tortona era costituita da due corsie per senso di marcia, mentre ora è percorribile interamente su tre corsie fino al raccordo con la A26.

Superato il casello Vignole Borbera/Arquata Scrivia (precisamente al km 93+400) inizia il percorso montano che entra in territorio ligure in direzione del Passo dei Giovi. Il tratto finale dell'autostrada si snoda verso Genova, che viene raggiunta attraverso un percorso in discesa, ed è caratterizzato dal seguire la morfologia del territorio, con numerose gallerie e molte curve dallo stretto raggio. Una particolarità di questa parte autostradale è che le due carreggiate quasi mai corrono parallele. A causa della conformazione del terreno e poiché deriva dalla vecchia camionale costruita in epoca fascista, il tratto in discesa verso Genova è molto più tortuoso rispetto alla carreggiata opposta, costruita circa trent'anni dopo. Dopo aver intersecato la A12 per Livorno e la A10 per Ventimiglia, l'autostrada termina nel capoluogo ligure nel quartiere di Sampierdarena, nei pressi del porto, innestandosi direttamente nella sopraelevata Aldo Moro.

Tabella percorso

MILANO - GENOVA
"Autostrada dei Giovi"
TipoIndicazione↓km↓↑km↑AreaStrada europea
Milano Piazza Maggi-1,9+1,9MI
Milano Viale Famagosta
MM2 Famagosta
-1,1+1,1
Milano Via del Mare0133
Area di servizio "Cantalupa"0,5132,8
Assago - Milanofiori2,0131
Tangenziale ovest di Milano3,2130
Barriera Milano ovest4,0129,3
Binasco10,5123
Area di parcheggio "Battuda"[17]17,1PV
Bereguardo - Pavia nord
Bereguardo - Pavia
21,5112
Gropello Cairoli - Pavia sud30,6103
Area di servizio bidirezionale "Dorno"33,6100
Area di parcheggio "Corana"[17]43,6
Casei Gerola50,083
Castelnuovo Scrivia54,079AL
Area di servizio "Castelnuovo Scrivia"60,673
Torino - Piacenza - Brescia
63,070
Tortona63,569,5
Diramazione Predosa - Bettole
Genova - Gravellona Toce
72,061
Area di servizio "Bettole di Novi"80,353
Area di parcheggio "Scrivia"[18]48,6
Serravalle Scrivia84,548
Vignole Borbera - Arquata Scrivia88,644
Area di parcheggio "Vocemola"[18]40,7
Isola del Cantone100,732GE
Area di servizio "Giovi"106,126,5
Ronco Scrivia106,526
Busalla111,522
Area di parcheggio "Giovi"[17]113,8
Area di servizio "Campora"[18]16
Genova Bolzaneto125,87
Genova - Livorno
Genova est
128,74
Genova - Ventimiglia
Genova aeroporto
131,72
Barriera Genova ovest132,80,8
Area di servizio "La Lanterna"[19]0,4
Genova Sampierdarena
Sopraelevata Aldo Moro
Genova centro
Porto di Genova
133,60

Note

Bibliografia

  • Corrado Bozzano, Claudio Serra e Roberto Pastore, Da Genova alla valle del Po. Storia illustrata dei trasporti pubblici da Genova alla Valle Scrivia, Genova, Compagnia dei Librai, 2002, ISBN 88-86620-91-8.
  • Riccardo Genova, Claudio Serra, 80 anni di autocamionale da Genova alla valle del Po, pubblicazione distribuita in occasione dell'omonimo convegno, Genova, 2015.
  • Enrico Di Tempora, L'autostrada Serravalle - Milano - Ponte Chiasso, in Le Strade, anno XXXIX, n. 9, Milano, Touring Club Italiano, settembre 1959, pp. 449-457.

Voci correlate

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