Corte penale internazionale

tribunale per i crimini internazionali con sede all'Aia, Paesi Bassi (1 luglio 2002)
Disambiguazione – Se stai cercando Corte internazionale di Giustizia, vedi Corte internazionale di giustizia.

La Corte penale internazionale (in inglese: International Criminal Court - ICC, in francese: Cour pénale internationale - CPI) è un tribunale per crimini internazionali che ha sede all'Aia, nei Paesi Bassi.

Corte penale internazionale
(FR) Cour pénale internationale
(EN) International Criminal Court
Logo dell'ICC-CPI
La sede della Corte penale internazionale
AbbreviazioneICC-CPI
TipoTribunale per crimini internazionali
Fondazione1º luglio 2002
Sede centraleBandiera dei Paesi Bassi L'Aia
Area di azione124 Paesi
PresidenteBandiera della Polonia Piotr Hofmański
Lingue ufficialiInglese, francese, arabo, cinese, russo, spagnolo
Bilancio€103 623 300[1] (2010)
Impiegati686, previsti 763 (2010)
Sito web e Sito web

La sua competenza è limitata ai crimini più seri che riguardano la comunità internazionale nel suo insieme, cioè il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra (cosiddetti crimina iuris gentium), e di recente anche il crimine di aggressione (art. 5, par. 1, Statuto di Roma).

La Corte ha una competenza complementare a quella dei singoli Stati, dunque può intervenire se e solo se gli Stati non possono (o non vogliono) agire per punire crimini internazionali.

La Corte penale internazionale non è un organo dell'ONU e non va confusa con la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, anch'essa con sede all'Aia. Ha però alcuni legami con le Nazioni Unite: ad esempio il Consiglio di sicurezza ha il potere di deferire alla Corte situazioni che altrimenti non sarebbero sotto la sua giurisdizione (art. 13(b), Statuto di Roma)[2].

Storia

Le origini della Corte penale internazionale sono da far risalire al periodo della seconda guerra mondiale, quando vennero istituiti dei tribunali militari internazionali. Il primo fu chiamato a giudicare i capi nazisti nel Processo di Norimberga, mentre il secondo era quello del Processo di Tokyo. Come tribunali militari, la loro competenza giurisdizionale si limitava ai crimini di guerra. Il tribunale di Norimberga, durante gli anni, ha pronunciato diverse sentenze, ampliando l'ambito di giurisdizione inserendovi, oltre ai crimini di guerra, anche i crimini contro l'umanità e contro la pace.

La campagna per l'istituzione della Corte penale internazionale fu poi ripresa e rilanciata negli anni novanta da una coalizione di 300 organizzazioni non governative, tra le quali l'organizzazione Non c'è pace senza giustizia[3] appartenente alla galassia radicale italiana[4].

Contemporaneamente l'Assemblea generale dell'ONU varò il progetto di formulare un codice sui crimini e uno statuto per la Corte penale internazionale. Il 9 dicembre 1994, l'Assemblea generale creava un apposito comitato preparatorio che riprese il progetto elaborato precedentemente dalla Commissione di diritto internazionale, approfondendone gli aspetti più controversi e sviluppandone i profili più complessi anche alla luce della codificazione dei crimini internazionali avvenuta negli statuti e successive modifiche dei primi tribunali ad hoc. Le pressioni da parte dell'ONU di terminare il progetto di realizzazione, infatti, si fecero più pesanti durante il 1993-1994, proprio perché erano stati istituiti dei tribunali ad hoc per la questione di ex-Jugoslavia e Ruanda.

Nel 1996, conclusi i lavori della commissione, l'Assemblea delle Nazioni Unite convocava a Roma una conferenza diplomatica dei plenipotenziari degli Stati per l'istituzione di una corte penale internazionale.

In esecuzione della risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite 51/207 del 17 dicembre 1996, il progetto finale (la cui redazione si protrasse sino al 3 aprile 1998) fu rimesso a una conferenza diplomatica di plenipotenziari, convocati a Roma – nella sede della FAO all'Aventino – dal 15 giugno al 17 luglio 1998. Dopo intense discussioni (cui contribuirono anche molteplici organizzazioni non governative che avevano sostenuto la campagna d'opinione pubblica per la giurisdizione universale sui crimini internazionali), la Conferenza si concludeva con l'approvazione dello Statuto con 120 voti favorevoli, 7 contrari, 21 astenuti, e con la firma dell'Atto finale, aperto a tutte le delegazioni partecipanti (160).

Lo stesso argomento in dettaglio: Statuto di Roma § La conferenza di Roma.

Le progressive ratifiche dello statuto hanno consentito di raggiungere il quorum fissato dall'art. 126 (60 ratifiche) quattro anni dopo la conferenza di Roma: in virtù di questa norma il testo è quindi entrato in vigore il 1º luglio del 2002.

La Corte ha iniziato le proprie attività nel 2002 con un piccolo gruppo di quattro persone, detto advanced team che aveva il compito di renderla operativa, si è poi ampliata a uno staff non superiore alle trenta unità, che lavoravano negli ex uffici della compagnia telefonica olandese KPN, con altre organizzazioni internazionali e con distaccamenti del Ministero olandese.

Il primo nucleo operativo è stato dapprima ampliato con l'elezione dei diciotto giudici, la nomina del presidente Philippe Kirsch e del cancelliere Bruno Cathala, che aveva guidato l'advanced team a partire dall'estate del 2002, e successivamente con l'elezione del procuratore capo Luis Moreno-Ocampo (cui è succeduta, nella funzione, Fatou Bensouda).

Il 13 settembre 2004 le è stato riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il primo imputato di questo organo giudiziario è stato il congolese Thomas Lubanga il cui processo è iniziato il 26 gennaio del 2009.

I processi in corso riguardano i presunti responsabili dei presunti crimini commessi nella Repubblica Democratica del Congo[17], nella Repubblica Centrafricana[18], in Uganda[19], nel Darfur (Sudan)[20] e più di recente in Kenya, in Libia, in Costa d'Avorio, in Mali, in Georgia ed infine in Burundi.

Legittimazione e giurisdizione

Lo stesso argomento in dettaglio: Statuto di Roma.

Lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale è stato stipulato il 17 luglio del 1998 e definisce in dettaglio la giurisdizione e il funzionamento della Corte.

Lo Statuto è entrato in vigore il 1º luglio 2002 dopo la ratifica da parte del sessantesimo Stato aderente.

Gli Stati parte sono 124[21] (ottobre 2023), ben più della metà dei 193 Stati membri dell'ONU.

La CPI ha giurisdizione sovranazionale[22] e può processare individui (non Stati) responsabili di crimini di guerra, genocidio, crimini contro l'umanità, crimine di aggressione commessi sul territorio e/o da parte di uno o più residenti di uno Stato parte, nel caso in cui lo Stato in questione non abbia le capacità o la volontà di procedere in base alle leggi di quello Stato e in armonia con il diritto internazionale.

La giurisdizione della Corte si esercita nel caso di crimini commessi sul territorio di uno Stato parte o da un cittadino di uno Stato parte. Ne consegue che anche i crimini commessi sul territorio di uno Stato parte, da parte di un cittadino di uno Stato non parte, rientrano nella giurisdizione della Corte.

Uno Stato non parte non è tenuto a estradare propri cittadini che abbiano commesso tali crimini in un Paese parte e al giorno d'oggi non esistono mezzi di coercizione internazionali per spingere gli Stati non parte a cedere alle richieste della Corte internazionale; il problema, tuttora aperto, è semmai l'esistenza di trattati internazionali (detti SOFA) che attribuiscono immunità a soldati di uno Stato non parte quando sono sul territorio di uno Stato parte[23].

Paesi membri

Lo stesso argomento in dettaglio: Stati che aderiscono allo Statuto di Roma.

I paesi che aderiscono allo Statuto di Roma sono 124 (ottobre 2023). Altri 32 paesi hanno firmato ma non ratificato il trattato. Fra questi, Israele, Russia, Stati Uniti e Sudan hanno dichiarato di non avere intenzione di ratificarlo.

Tra i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza, hanno aderito alla Corte penale internazionale Francia e Regno Unito, mentre non hanno aderito USA, Cina e Russia.

Una ricaduta sulle adesioni già accordate si è avuta a seguito delle iniziative di sostegno, anche in sede di Unione africana, agli inquisiti posti ai vertici degli Stati sudanese e keniota, oggetto di indagini da parte della Corte nella prima metà del secondo decennio del XXI secolo. Infatti, si è registrato il fenomeno delle proteste degli Stati africani, in merito ad un presunto accanimento della Corte contro il continente e le sue prassi di gestione politica[24]: anche alla luce di ciò, nel 2016 il Burundi, il Sudafrica e il Gambia hanno annunciato la volontà di recedere dallo Statuto di Roma per negare giurisdizione alla Corte sul loro territorio[25], ma solo il Burundi, nell'ottobre 2017, ha confermato la decisione di lasciare la Corte[26].

L'Ucraina ha sottoscritto lo Statuto di Roma, ma non ha mai ultimato le procedure di ratifica per difficoltà interne di ordine costituzionale. Tuttavia, pur non essendo ancora diventato uno Stato Parte, ha accettato ufficialmente per due volte la giurisdizione della Corte ai sensi dell'art. 12, comma 3, dapprima solo per crimini compiuti nel periodo dal 21 novembre 2013 al 22 febbraio 2014, poi anche per il periodo successivo indefinitamente.[27]

Gli organi e le loro competenze

Song Sang-hyun, Presidente della Corte dal 2009 al 2015

Gli organi della Corte penale internazionale sono quattro:

  • Presidenza, composta da un nucleo di presidente e due vicepresidenti (primo e secondo vicepresidente) eletti dai giudici riuniti in consiglio. I diciotto giudici[28] vengono nominati dall'Assemblea degli Stati parte, dal momento della loro elezione possono riunirsi in camera di consiglio ed eleggere ad assoluta maggioranza il presidente e i due vice presidenti che manterranno la loro posizione per un termine di tre anni (o per un tempo minore, se il loro mandato finisce prima) rinnovabile una sola volta. La Presidenza è responsabile per l'appropriato svolgimento delle attività giudiziarie e della Corte con l'eccezione dell'Ufficio del procuratore (OTP - Office of The Prosecutor) che dovrebbe mantenere un certo grado di indipendenza. Il presidente è comunque tenuto a cercare un coordinamento con le attività dell'Ufficio del Procuratore. I primi quattro Presidenti della CPI sono stati il canadese Philippe Kirsch, il sud-coreano Sang-Hyun Song, l'argentina Silvia Alejandra Fernández De Gurmendi e il nigeriano Chile Eboe-Osuji mentre l'attuale presidente (per il periodo 2021-2024) è il polacco Piotr Hofmański.
  • Divisioni, composte dai giudici e suddivise in un numero variabile di omonime 'Camere'. Divisione preliminare (Pre-Trial Division, di cui fanno parte le Pre-Trial Chambers), che analizza le richieste a procedere dell'Ufficio del procuratore e autorizza o meno le indagini della Corte in un primo stadio e, in un secondo momento, quando le indagini hanno portato alla raccolta di elementi sufficienti per affrontare un processo, decide sull'ammissibilità del caso; Divisione giudicante (Trial Division, di cui fanno parte le Trial Chambers), che si occupa del dibattimento vero e proprio e del processo di primo grado; Divisione d'appello (Appeals Division, di cui fanno parte le Appeals Chambers), composta dal presidente e quattro giudici, decide sui ricorsi in appello ed emette sentenze definitive.
  • Ufficio del procuratore - anche detto OTP, dall'inglese Office of the Prosecutor - si occupa delle indagini, ha una sua indipendenza dalla CPI pur essendone un organo costitutivo. È composto da uffici investigativi, dal procuratore capo e dai procuratori. L'OTP agisce in modo relativamente indipendente, indaga sui casi sottopostogli dagli Stati, dal Consiglio di sicurezza ONU, ma anche da semplici cittadini. Può iniziare le indagini di propria iniziativa (motu proprio), ma deve chiedere autorizzazione alla Camera Preliminare, per l'autorizzazione a procedere nelle indagini preliminari. Oppure può iniziare le indagini dietro segnalazione (referral) da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o di uno Stato parte. Può ricevere informazioni da qualsiasi fonte, incluse organizzazioni non governative e vittime, ma per iniziare le indagini vere e proprie deve chiedere un parere di ammissibilità ai giudici preposti. L'ufficio del procuratore sostiene l'accusa durante il processo. L'OTP è suddiviso in sezioni, con responsabili per le varie divisioni (divisions), con lo stesso nome ma da non confondere con le divisioni giudiziarie. Il procuratore capo viene eletto con voto segreto dagli Stati membri, detti Stati parte, riuniti nell'Assemblea degli Stati Parte (ASP) e deve ottenere maggioranza assoluta, i due Vice Procuratori vengono eletti con il medesimo meccanismo ma con nomi scelti da una lista presentata dal Procuratore Capo. Il primo procuratore capo è stato l'argentino Luis Moreno-Ocampo, eletto nel 2003 per un termine di nove anni non rinnovabili, a cui poi è succeduta la gambiana Fatou Bensouda dal 2012. Attualmente il procuratore capo è il britannico Karim Asad Ahmad Khan, eletto nel giugno 2021.
  • Cancelleria (Registry ): il cancelliere è responsabile amministrativo della Corte. Nella Cancelleria è compresa un'unità di protezione per vittime e testimoni. Amministra lo staff della Corte e gli investigatori dell'ufficio del procuratore, organizza udienze e assiste i difensori. Regola e garantisce il corretto flusso di informazioni e il rispetto del diritto degli imputati a una giusta difesa con presunzione di innocenza fino a prova del contrario. Per tutelare questo principio sono state costituite associazioni di difesa e un Consiglio di difesa che fa riferimento direttamente alla Cancelleria, pur non essendone formalmente parte integrante. Il Registrar è responsabile inoltre: delle strutture penitenziarie della Corte (ICC Detention Centre); delle unità per la partecipazione e il risarcimento delle vittime e dei testimoni (grossolanamente assimilabile alla 'parte civile'), dell'unità di protezione e sostegno di vittime[29] e testimoni (protezione fisica e morale); del programma di Outreach e propaganda. Il cancelliere viene eletto dai diciotto giudici della Corte riuniti in consiglio, tenendo nella dovuta considerazione le richieste e i suggerimenti dell'Assemblea degli Stati Parte. Il primo cancelliere della Corte è stato il giurista francese Bruno Cathala; poi la posizione è stata ricoperta dall'olandese Herman von Hebel[30], indi è passata al britannico Peter Lewis[31].

Assemblea degli Stati Parte

L'Assemblea degli Stati Parte (ASP) non è un organo della CPI ma ne è parte costituente. I due organismi internazionali sono indissolubilmente correlati l'uno all'altro. L'ASP è l'organismo composto dai rappresentanti degli Stati membri, detti appunto Stati Parte, quindi dai rappresentanti di quegli Stati che hanno firmato e ratificato lo Statuto di Roma. I rappresentanti hanno uguali diritti in assemblea (uno Stato un voto) e l'ASP si riunisce per deliberare su questioni procedurali, per l'elezione dei giudici e del procuratore capo, per segnalare situazioni da riferire all'OTP, per l'approvazione del bilancio e lo stanziamento dei fondi, e per svolgere una funzione di controllo sull'operato della CPI e di interlocuzione diplomatica e lobbistica con i paesi di riferimento.

La Corte penale internazionale e le Nazioni Unite

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non è un organo della Corte penale internazionale, seppure ha limitati poteri di attivazione e sospensione temporanea dell'attività investigativa della Corte. Il Cds può, con la medesima procedura di qualunque Stato Parte: segnalare al procuratore l'opportunità di indagare su determinati fatti (situations) mediante lo strumento della segnalazione delle situazioni (referral of situations)[32]; può chiedere, senza poter esercitare alcun veto, alla Camera per il processo preliminare (Pre-Trial Chamber) di sospendere temporaneamente una procedura di istruttoria, se questa appare intralciare la sua azione per la pace e la sicurezza interna; può intervenire in mancanza di collaborazione con gli Stati.

I rapporti tra la Corte penale internazionale e le Nazioni Unite sono regolati da trattati internazionali di tipo concordatario e i due organismi internazionali sono due entità differenti. Mentre i rapporti tra ONU e Corte internazionale di giustizia (con sede a L'Aia) o vari tribunali ad hoc delle Nazioni Unite (es. Tribunale penale internazionale per il Ruanda e Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia) sono di diretta emanazione e dipendenza statutaria, quelli tra CPI e Nazioni Unite sono regolati da concordati e modalità differenti: ciò non impedisce a singoli organi o agenzie delle Nazioni Unite di invocare pubblicamente le indagini della CPI su fatti di cronaca che appaiono configurare crimini di guerra o contro l'umanità[33].

Procedimento

L'avvio del procedimento è una fase molto delicata potendo essere attuata da tre fonti diverse: il procuratore, che agisce motu proprio, o un referral che può provenire da uno Stato che ha firmato il Trattato o dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I referral degli Stati sono molto più liberi, non avendo limiti, mentre il Consiglio di sicurezza deve far rientrare il suo atto in casi di violazione della pace, minaccia della pace o aggressione.

Il Consiglio ha tuttavia un potere molto criticato dalla dottrina di diritto internazionale, ovvero la possibilità di richiedere alla Camera Preliminare di bloccare le indagini del Procuratore per un anno qualora queste rientrino in un quadro complessivo sotto esame nello stesso Consiglio. La sospensione deve essere effettuata con un parere quantomeno non contrario all'unanimità dei membri permanenti del Consiglio.

Se l'OTP inizia un'indagine motu proprio deve raccogliere un numero sufficiente di dati da presentare alla Pre-Trial Chamber per la richiesta di autorizzazione a procedere, in caso di parere affermativo della Camera preliminare l'OTP può iniziare le indagini e presentarsi nuovamente alla Camera Preliminare per la disamina degli elementi accusatori, la Camera Preliminare deciderà quindi se gli elementi ricadono o meno nella giurisdizione della CPI, a quel punto l'OTP deve fornire al Consiglio di difesa elementi sufficienti per preparare un'adeguata azione difensiva volta a garantire un equo processo e il principio di presunzione di innocenza. Il Cancelliere è preposto a controllare e a facilitare un corretto passaggio di informazioni tra accusa e difesa, nonché a vigilare per il rispetto dei principi fondamentali del giusto processo.

Esami preliminari (OTP)

  • Afghanistan: l'OTP ha analizzato elementi probatori per stabilire se fossero o meno stati commessi dei crimini dalle varie parti coinvolte nei conflitti, dopo incontri con le autorità afghane ha reso pubblico un report nel 2007 e ha richiesto ulteriori chiarimenti ma non ha ottenuto risposte dal Governo dell'Afghanistan. Dopo che nel 2019 il Governo statunitense si è opposto ad un'indagine della Corte su presunti crimini di guerra durante la guerra in Afghanistan (2001-2021)[34], la camera pre-trial all'unanimità ha negato la prosecuzione di indagini le cui prospettive di successo sarebbero al momento assai limitate optando a usare le sue risorse per dare priorità alle attività che avrebbero migliori possibilità di successo".[35]
  • Colombia: l'OTP ha presentato un report nel 2006 con le segnalazioni e il materiale raccolto per determinare se vi fossero o meno i criteri per procedere nei confronti di militari, paramilitari e appartenenti alle guerrillas. Caso non in discussione al momento.
  • Gabon : indagini in corso. Caso non in discussione al momento.[Quando?]
  • Guinea : indagini in corso. Caso non in discussione al momento.[Quando?]
  • Iraq vs. Regno Unito : in seguito a un considerevole numero di segnalazioni da parte di organizzazioni non governative, associazioni e cittadini, il Procuratore ha diramato un comunicato in cui spiegava che l'Iraq non è Stato Parte, che non erano arrivate segnalazioni da Stati Parte che avrebbero giustificato un'azione investigativa, che seppure personale militare o civile di Stati Parte avesse commesso presunti crimini (in particolare per il trattamento dei detenuti), tali violazioni avrebbero potuto essere considerati 'accessori' rispetto a quelli eventualmente commessi da personale di Stati non Parte. L'indagine non è iniziata.
  • Nigeria : indagine in corso. Caso non in discussione al momento.
  • Palestina : in seguito a varie segnalazioni[36], a una dichiarazione dell'Autorità Nazionale Palestinese e a interventi della Lega araba, le varie obiezioni[37] - a un'eventuale attività investigativa della CPI su eventuali crimini potenzialmente perpetrati da palestinesi e/o a danno dei palestinesi - sono state sormontate dalla decisione della prima Camera pre-trial il 5 febbraio 2021[38]: Caso non in discussione al momento.[Quando?]
  • Ucraina : indagini in corso. Caso non in discussione al momento.[27]
  • Filippine : indagini su Duterte[39].
  • Georgia
  • Mali
  • Repubblica Democratica del Congo
  • Costa d'Avorio
  • Uganda
  • Kenya
  • Sudan Darfur
  • Libia
  • Repubblica Centrafricana
  • Burundi
  • Venezuela

Statistiche 2022/2023

Durante il periodo di riferimento 2022/23, le Camere hanno emesso 534 decisioni scritte, oltre a decisioni orali ed email.

Sono state condotte 227 udienze durante lo stesso periodo, un totale combinato di oltre 15.000 vittime ha partecipato ai casi dinanzi alla Corte durante il periodo di riferimento.

La Corte ha ricevuto più di 8.900 nuovi moduli di richiesta da parte delle vittime, inclusi 1.083 nel caso Al Mahdi (ripetizione), 1.320 nel caso Abd-Al-Rahman, oltre 2.000 per la situazione in Ucraina e circa 600 nei casi legati alla situazione nella Repubblica Centrafricana II.

La Corte ha ricevuto un totale di 2.341 moduli di rappresentazione riguardanti le situazioni nella Repubblica Bolivariana del Venezuela e nelle Filippine per processi avviati in conformità all'articolo 18 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.

La Corte ha ricevuto informazioni di follow-up per un totale di 1.300 domande esistenti.

Queste statistiche offrono un'idea delle attività e della portata della Corte durante il periodo di riferimento 2022/23 [40].

Magistrati

Giudici

Lo stesso argomento in dettaglio: Giudici della Corte penale internazionale.

Procuratori

NomeNazionalitàElezioneInizio mandatoTermine mandatoAzioni avviate
Moreno OcampoLuis Moreno Ocampo  Argentina21 aprile 200321 aprile 20032003-06-1616 giugno 200315-06-201215 giugno 20127
BensoudaFatou Bensouda  Gambia12-12-201112 dicembre 201115-06-201215 giugno 201215-06-202115 giugno 20214
Khan Karim Khan[41]  Regno Unito12-02-202112 febbraio 202116-06-202116 giugno 202115-06-203015 giugno 20301

Riferimenti normativi

  • Legge 10 novembre 2021, n. 202 - Ratifica ed esecuzione degli emendamenti allo Statuto istitutivo della Corte penale internazionale, ratificato ai sensi della legge 12 luglio 1999, n. 232, adottati a Kampala il 10 e l'11 giugno 2010.

Note

  • ^ Giudici della Corte penale internazionale
  • ^ Benvenuto, Francesca. Sulla centralità del procedimento di riparazione in favore delle vittime nel sistema della Corte penale internazionale: la sentenza della Camera d'Appello del 3 marzo 2015. n.p.: Società editrice il Mulino, 2015.
  • ^ Struttura della Corte - Cancelleria, su icc-cpi.int. URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2016).
  • ^ https://www.icc-cpi.int/Pages/item.aspx?name=pr1374
  • ^ Di recente, v. sul caso libico la risoluzione n. 1970 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, del 2 marzo 2011.
  • ^ In particolare, l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navi Pallay, nel 2011 chiese l'apertura di indagini per la guerra civile libica (v. http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/26/libia-figlio-di-gheddafi-pronto-a-consegnarsi-alla-corte-penale-internazionale-dellaja/166543/). Per la condotta dell'ISIS in Iraq, v. ((http://reinformation.tv/nations-unies-etat-islamique-cour-penale-internationale/)).
  • ^ http://serenoregis.org/2019/04/01/gli-usa-vietano-lingresso-agli-investigatori-del-tribunale-penale-internazionale-matthew-lee/
  • ^ ICC rejects request to investigate war crimes in Afghanistan, BBC news, 12 aprile 2019.
  • ^ http://osservatorio.giur.uniroma3.it/gravita-del-crimine-e-giudizio-di-ammissibilita-nel-procedimento-penale-internazionale-la-situazione-gaza-freedom-dinanzi-alla-cpi/
  • ^ Tale posizione "contrasta con il fatto che la Palestina era a quel punto già stata accettata come Stato parte della Cpi, non essendovi state obiezioni alla ratifica del trattato in sede Onu o di Assemblea degli Stati parti. Nonostante le pressioni, la Cpi ha finalmente aperto le indagini nel marzo del 2021, ma da allora non si sono visti progressi concreti": Chantal Meloni, Israele e Gaza: dopo l’orrore occorre ripartire dal diritto, Questione Giustizia, 26 ottobre 2023.
  • ^ Stefan Talmon, Germany publicly objects to the International Criminal Court’s ruling on jurisdiction in Palestine, German Practice in International Law, 11 February 2021.
  • ^ https://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2018/08/16/duterte-corte-penale-internazionale
  • ^ Report of the International Criminal Court (PDF), su icc-cpi.int.
  • ^ (EN) Patrick Wintour, British barrister Karim Khan elected ICC's new chief prosecutor, in The Guardian, 12 febbraio 2021. URL consultato il 22 marzo 2022.
  • Bibliografia

    Voci correlate

    Altri progetti

    Collegamenti esterni

    Controllo di autoritàVIAF (EN145372028 · ISNI (EN0000 0004 0501 4882 · LCCN (ENno99002571 · GND (DE3042935-3 · BNF (FRcb135270116 (data) · J9U (ENHE987007569081505171 · NSK (HR000407491 · NDL (ENJA01104549 · CONOR.SI (SL426534915 · WorldCat Identities (ENlccn-no99002571
    🔥 Top keywords: Pagina principaleIlenia PastorelliUEFA Champions LeagueSpeciale:RicercaCarlo AncelottiFallout (serie televisiva)Società Sportiva Calcio NapoliAndrij LuninStrangerlandFallout (serie)Jude BellinghamFacebookReal Madrid Club de FútbolSophie KinsellaAntonio RüdigerKlaus SchwabPep GuardiolaMateo KovačićFury (film 2014)Francesco BenignoJérémy DokuVanina - Un vicequestore a CataniaUEFA Champions League 2023-2024Albo d'oro della UEFA Champions LeagueXNXXInseminazione delle nuvoleErling HaalandRafael NadalAntonio BenarrivoBestie di SatanaSukhoi Su-24Francesca FagnaniMara VenierShōgun (miniserie televisiva 2024)Kevin De BruyneRaiManchester City Football ClubDaniel CarvajalLuka Modrić