Dispepsia

malattia
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La dispepsia (dal greco δυσπεψία, composto di "δυς-" (dys) = "difficile" e "πέψις" (pepsis) = "digestione") indica una condizione patologica caratterizzata dalla presenza predominante di dolore e/o fastidio persistente o ricorrente localizzato nell'epigastrio, più o meno associato a senso di pienezza e anoressia. Poiché non sono stati definiti i parametri clinici che permettono di distinguere i soggetti sani dai soggetti affetti da patologie dispeptiche, non è possibile classificare i differenti casi sintomatologici in precisi quadri clinici. I quadri caratterizzati da dispepsia si classificano normalmente in base ai sintomi.

Dispepsia
Specialitàgastroenterologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM536.8
MeSHD004415
MedlinePlus003260

Tipologia

La dispepsia, a seconda delle cause (fattori di rischio per cause importanti o meno) che la inducono, può essere classificata come:[1]

Particolari forme sono la dispepsia cardiaca (con cardiopatia annessa) e la dispepsia isterica, causata da turbamenti emotivi.

Sintomi

Può essere accompagnata da gonfiore, sensazione di imbarazzo gastrico, eruttazione, nausea o bruciore di stomaco; quest'ultimo sintomo è da non confondersi con la dispepsia in sé stessa in quanto solitamente insorge per cause differenti e viene trattato diversamente. Può essere inoltre accompagnata da anoressia e sensazione di sazietà appena toccato cibo[2]; anche lo stress acutizza i sintomi,[3] così come l'assunzione di pasti.[4]

Eziologia

Sono numerose le persone che soffrono di dispepsia, spesso causata da fattori correlati allo stile di vita, come la dieta o il fumo, sebbene vi siano anche cause più importanti come il cancro dello stomaco, l'ulcera peptica e taluni farmaci, disturbi del comportamento alimentare:[5] condizione correlate come fattore di rischio sono le malattie mentali.[6]

Dispepsia organica

Dispepsia funzionale

La dispepsia funzionale è un disturbo gastrico determinato da differenti caratteristiche cliniche, ognuna delle quali è caratterizzata da diversi sintomi gastrointestinali alla parte superiore dell'addome, in assenza della patologia organica; l'infezione dal batterio dell'Helicobacter pylori può peggiorarne la sintomatologia.[7][8][9]

La diagnosi è possibile mediante l'esofagogastroduodenoscopia (EGDS).

I sintomi della dispepsia funzionale sono perlopiù caratterizzati da un dolore e delle pirosi epigastrici o retrosternali, correlate con i pasti (a digiuno, o dopo mangiato o indipendentemente dal pasto), rigurgito, sensazione di pienezza post-prandiale anche dopo introduzione di pasti leggeri. Altri sintomi, seppur meno sentiti, sono una sensazione di gonfiore addominale, eruttazioni, nausea e vomito.

Trattamento

Per curare la dispepsia funzionale vengono solitamente utilizzati i seguenti farmaci:

Rappresentazione tridimensionale di una molecola di omeprazolo, un farmaco utilizzato nel trattamento della dispepsia funzionale.

Diagnosi

Oltre all'anamnesi dove il medico raccoglie i sintomi riscontrati dal paziente, si effettua il test per l'Helicobacter pylori.[10]

Terapia

Anche se molti farmaci in passato hanno provocato soltanto un effetto placebo si utilizzano gli antagonisti dei recettori H2,[11] inibitori di pompa protonica (omeprazolo, lansoprazolo) e antibiotici per eradicare l'Helicobacter pylori; abolire l'assunzione di alcool, caffè e fumo, somministrare antiacidi.

Nei casi di dispepsia funzionale, dopo un ciclo di terapia con inibitori di pompa protonica, è raccomandata la terapia con farmaci antidepressivi triciclici (ad esempio amitriptilina) a basso dosaggio poiché hanno azione neuromodulatrice e sono raccomandati dalle linee guida europee e americane. [12]

Note

Bibliografia

  • Joseph C. Segen, Dizionario di medicina moderna, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.
  • Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
  • Anacleto Peracchia, Okolicsanyi Lajos, Roncoroni Luigi, Malattie dell’apparato gastrointestinale, 3ª ed., Milano, McGraw-Hill, 2004, ISBN 88-386-2386-4.

Voci correlate

Altri progetti

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