Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2015

12ª elezione del Presidente della Repubblica Italiana
Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2015
StatoBandiera dell'Italia Italia
Data
29-31 gennaio 2015
LegislaturaXVII legislatura
Eletto
Partito
Voti
665
65,9%
Scrutinio
IV
Presidente uscente
Giorgio Napolitano
20132022

L'elezione del presidente della Repubblica Italiana del 2015 si svolse tra il 29 e il 31 gennaio.

Il presidente uscente è Giorgio Napolitano, dimissionario dal 14 gennaio; risulta eletto, al IV scrutinio, Sergio Mattarella.

Sebbene la scadenza naturale del secondo mandato di Giorgio Napolitano fosse il 22 aprile 2020, come largamente anticipato nei mesi precedenti[1], il presidente della Repubblica rassegnò le dimissioni il 14 gennaio 2015, al termine del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.

Contesto

Sergio Mattarella pronuncia il giuramento davanti alle Camere unite il 3 febbraio 2015.

Il 14 gennaio 2015, alla chiusura del semestre italiano di presidenza dell'Unione Europea, Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica in carica e primo nel suo ruolo ad essere eletto per più di un mandato, ha rassegnato le proprie dimissioni,[2] per le difficoltà legate all'avanzare dell'età. Lo stesso giorno, la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini convoca il Parlamento in seduta comune, integrato dai delegati regionali, per il successivo 29 gennaio, ai sensi dell'articolo 86 della Costituzione.

Nei giorni seguenti si intensificano le riunioni interne alle forze politiche per delineare le strategie in vista dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica e prendono avvio gli incontri tra le delegazioni: il 20 gennaio Forza Italia e Area Popolare (NCD-UdC) annunciano congiuntamente il sostegno all'ex ministro Antonio Martino per le prime tre votazioni, che richiedono la maggioranza qualificata dei 2/3 degli aventi diritto al voto. Il Movimento 5 Stelle chiede al presidente del Consiglio Matteo Renzi una rosa di almeno 4 nomi sui quali i propri iscritti possano esprimersi con una consultazione online, sulla falsariga delle cosiddette quirinarie del 2013, con l'impegno di sostenere la scelta già dal primo scrutinio.

Il 26 gennaio i gruppi parlamentari del Partito Democratico optano per votare scheda bianca nelle prime tre votazioni per poi proporre e individuare, al quarto scrutinio, un nome condiviso che possa essere sostenuto dagli altri soggetti politici ed eletto con la più ampia maggioranza possibile.[3] Non si nascondono i timori che la minoranza interna al partito venga meno alle indicazioni circa il candidato ufficiale, sebbene solo la corrente che fa capo a Giuseppe Civati espliciti la propria predilezione per la candidatura di Romano Prodi.

Il neo eletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Laura Boldrini e Valeria Fedeli, rispettivamente Presidente della Camera dei deputati e Presidente vicaria del Senato, in occasione della comunicazione ufficiale della elezione a Presidente della Repubblica

Gli altri principali partiti d'opposizione come Sinistra Ecologia Libertà, Lega Nord e Fratelli d'Italia anticipano l'opposizione a un candidato troppo vicino a Renzi e chiedono che si individui una figura che non sia espressione del cosiddetto Patto del Nazareno. Nel frattempo, nel sondaggio promosso da Il Fatto Quotidiano si impone a sorpresa la candidatura goliardica del presentatore Giancarlo Magalli.[4]

Il 27 gennaio, Matteo Renzi e i suoi più stretti collaboratori incontrano presso la sede del PD le delegazioni di tutti i partiti, ad eccezione del Movimento 5 Stelle che sceglie di non prendervi parte: al termine dei colloqui emerge la richiesta di una figura di matrice politica, e non tecnica, dotata di un profilo internazionale. Il giorno seguente, mentre Lega e FdI annunciano di votare il giornalista Vittorio Feltri (scelto da una rosa tra l'ex Ministro Giulio Terzi di Sant'Agata e l'imprenditore Bernardo Caprotti[senza fonte]),[5] le consultazioni di Renzi culminano con l'incontro con il capo di Forza Italia Silvio Berlusconi nel quale non viene anticipato alcun accordo: è pertanto confermata l'intenzione di votare scheda bianca nei primi tre scrutini.[6]

La sera del 28 gennaio, il vicesegretario del Partito Democratico Lorenzo Guerini anticipa che il PD «partirà e finirà con Sergio Mattarella», salvo poi smentire poco dopo l'indicazione di voto.[7] Solo l'indomani Renzi, in occasione dell'incontro con i grandi elettori del PD, ufficializza che il candidato del partito sarà Mattarella, indicando però di votarlo solo a partire dalla quarta votazione, quando cioè il quorum si sarà abbassato alla maggioranza assoluta dei componenti l'assemblea. Prima di allora, per evitare di "bruciare" la candidatura del giudice costituzionale, l'indicazione è quella di votare scheda bianca. Anche SEL annuncia che convergerà sull'ex ministro dal quarto voto, indicando però nei primi tre come candidato di bandiera la politica e giornalista Luciana Castellina. Appoggio a Mattarella anche da parte dei gruppi centristi di Scelta Civica, Centro Democratico e Democrazia Solidale.

La mattina del 29 gennaio il Movimento 5 Stelle sottopone ai propri iscritti dieci nominativi, tra i quali prevale l'ex magistrato Ferdinando Imposimato, che viene pertanto votato dagli esponenti grillini sin dal primo scrutinio. Forza Italia e Area Popolare annunciano che voteranno scheda bianca nei primi tre scrutini, ma al quarto scrutinio Forza Italia resterà isolata in tale posizione mentre il gruppo di Area Popolare sosterrà Mattarella.

L'assemblea elettrice

Convocazione

Il 15 gennaio 2015 la Presidente della Camera Laura Boldrini ha convocato il Parlamento in seduta comune e i delegati regionali per l'elezione del Presidente della Repubblica per il successivo giovedì 29 gennaio alle ore 15. È coadiuvata nei lavori dalla vicepresidente vicaria del Senato della Repubblica, Valeria Fedeli (in sostituzione del Presidente del Senato Pietro Grasso, che ricopre il ruolo di Presidente supplente della Repubblica dopo le dimissioni di Napolitano). Per la prima volta nella storia repubblicana lo scranno presidenziale è presieduto da due donne.

Composizione

Oltre ai 630 deputati, ai 315 senatori eletti e ai 6 senatori a vita, partecipano all'elezione del presidente della Repubblica anche 58 rappresentanti delle regioni, per un totale di 1009 elettori.

PartitoDeputatiSenatoriDelegati regionaliTotale
Maggioranza39817438610
Partito Democratico306107[8]29442
Area Popolare (NCD-UdC)3436474
Scelta Civica257032
Democrazia Solidale8[9]3[10]011
Südtiroler Volkspartei4[11]2[12]17
Partito Socialista Italiano4[13]3[14]07
Popolari per l'Italia2[15]3[16]05
Centro Democratico3[17]003
Movimento Associativo Italiani all'Estero2[18]1[19]03
Partito Autonomista Trentino Tirolese1[20]1[21]13
Il Megafono - Lista Crocetta01[22]12
Union Valdôtaine01[23]12
Alleanza per l'Italia1[24]001
Italia dei Valori1[25]001
Moderati1[26]001
Stella Alpina1[27]001
Unione per il Trentino01[28]01
Altri di centrosinistra5[29]8[30]1[31]14
Opposizione23214720399
Forza Italia7063[32]12145
Movimento 5 Stelle91371129
Lega Nord18[33]15336
Sinistra Ecologia Libertà257[34]133
Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale90110
Movimento per le Autonomie1[35]2[36]03
Grande Sud02[37]02
Nuovo PSI01[38]1[39]2
Federazione dei Verdi01[40]01
Partito Liberale Italiano1[41]001
Verdi del Sudtirolo/Alto Adige1[42]001
Altri di centrodestra1[43]4[44]16
Altri di centro01[45]01
Altri15[46]14[47]029
Totale Grandi elettori630321581009
Maggioranza richiesta
  • i due terzi dei componenti l'assemblea (673) per i primi tre scrutini
  • la maggioranza assoluta dei componenti l'assemblea (505) dal quarto scrutinio

Delegati regionali

Abruzzo
  • Luciano D'Alfonso (PD), Presidente della giunta regionale
  • Giuseppe Di Pangrazio (PD), Presidente del Consiglio regionale
  • Paolo Gatti (FI), Vicepresidente del Consiglio regionale
Basilicata
Calabria
  • Mario Oliverio (PD), Presidente della giunta regionale
  • Antonio Scalzo (PD), Presidente del Consiglio regionale
  • Nazzareno Salerno (FI), consigliere regionale
Campania
  • Stefano Caldoro (NPSI), Presidente della giunta regionale
  • Pietro Foglia (NCD), Presidente del Consiglio regionale
  • Raffaele Topo (PD), consigliere regionale
Emilia-Romagna
  • Stefano Bonaccini (PD), Presidente della giunta regionale
  • Simonetta Saliera (PD), Presidente dell'Assemblea legislativa
  • Alan Fabbri (LN), consigliere regionale
Friuli-Venezia Giulia
  • Debora Serracchiani (PD), Presidente della giunta regionale
  • Franco Iacop (PD), Presidente del Consiglio regionale
  • Renzo Tondo (FI), consigliere regionale
Lazio
Liguria
  • Claudio Burlando (PD), Presidente della giunta regionale
  • Michele Boffa (PD), Presidente del Consiglio regionale
  • Luigi Morgillo (FI), Vicepresidente del Consiglio regionale
Lombardia
Marche
  • Gian Mario Spacca (Marche 2020), Presidente della giunta regionale
  • Mirco Ricci (PD), Consigliere regionale
  • Giacomo Bugaro (FI), Vicepresidente del Consiglio regionale
Molise
  • Francesco Totaro (PD), consigliere regionale
  • Domenico Di Nunzio (PD), consigliere regionale
  • Angelo Michele Iorio (FI), consigliere regionale
Piemonte
Puglia
  • Nichi Vendola (SEL), Presidente della giunta regionale
  • Pino Romano (PD), Consigliere regionale
  • Roberto Ruocco (FI), Consigliere regionale
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino-Alto Adige
  • Chiara Avanzo (Partito Autonomista T.T.), Presidente del Consiglio regionale
  • Thomas Widmann (SVP), Vicepresidente del Consiglio regionale
  • Alessandro Urzì (L'Alto Adige nel cuore), consigliere regionale
Umbria
  • Catiuscia Marini (PD), Presidente della giunta regionale
  • Eros Brega (PD), Presidente del Consiglio regionale
  • Giovanni Andrea Lignani Marchesani (FdI), Vice Presidente Consiglio Regionale
Valle d'Aosta
Veneto
  • Luca Zaia (LN), Presidente della giunta regionale
  • Clodovaldo Ruffato (FI), Presidente del Consiglio regionale
  • Lucio Tiozzo (PD), consigliere regionale

Elezione

Preferenze per Sergio Mattarella

ScrutinioVotiPercentuale
I50,5%
II40,4%
III40,4%
IV66565,9%

29 gennaio 2015

I scrutinio

Per l'elezione è richiesta una maggioranza dei due terzi dei 1009 membri dell'Assemblea.

Dati votazioneNomeVoti
Presenti975Ferdinando Imposimato120
Votanti975Vittorio Feltri49
Astenuti0Luciana Castellina37
Maggioranza673Emma Bonino25
Stefano Rodotà23
Gabriele Albertini14
Claudio Sabelli Fioretti11
Romano Prodi9
Mauro Morelli9
Massimo Caleo8
Marcello Gualdani6
Pier Luigi Bersani5
Sergio Mattarella5
Lucio Barani4
Giuseppe Scognamiglio4
Agostino Marianetti3
Antonio Martino3
Ricardo Antonio Merlo3
Ignazio Messina3
Paolo Mieli3
Giuseppe Pagano3
Antonello Zitelli3
Dario Ballini D'Amato2
Anna Finocchiaro2
Ezio Greggio2
Voti dispersi48
Schede bianche538
Schede nulle33

Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un secondo scrutinio.

Tra i voti dispersi: Franco Barbato, Massimo Bray, Gian Carlo Caselli, Stefania Craxi, Sabrina Ferilli, Giuliano Ferrara, Arnaldo Forlani, Gianni Letta, Giancarlo Magalli, Luca Mangoni, Ermanno Olmi, Alberto Perino, Raffaele Ranucci, Antonio Razzi, Gigi Riva, Paolo Romani, Walter Veltroni, Denis Verdini, Santo Versace.

30 gennaio 2015

II scrutinio

Per l'elezione è richiesta una maggioranza dei due terzi dei 1009 membri dell'Assemblea.

Dati votazioneNomeVoti
Presenti953Ferdinando Imposimato123
Votanti953Vittorio Feltri51
Astenuti0Luciana Castellina34
Maggioranza673Emma Bonino23
Stefano Rodotà22
Claudio Sabelli Fioretti14
Marcello Gualdani10
Giuseppe Pagano7
Santo Versace6
Romano Prodi5
Paola Severino5
Sergio Mattarella4
Antonio Razzi4
Gian Carlo Sangalli4
Ezio Greggio3
Mauro Guerra3
Ignazio Messina3
Lucio Barani2
Pier Luigi Bersani2
Luciano Cimmino2
Anna Finocchiaro2
Franco Frattini2
Agostino Marianetti2
Giuseppe Scognamiglio2
Voti dispersi61
Schede bianche531
Schede nulle26

Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un terzo scrutinio.

Tra i voti dispersi: Sergio Cofferati, Stefania Craxi, Massimo D'Alema, Barbara D'Urso, Sabrina Ferilli, Giuliano Ferrara, Enzo Iacchetti, Maria Carmela Lanzetta, Giovanni Malagò, Luigi Manconi, Antonio Martino, Alfredo Messina, Roberta Oliaro, Arturo Parisi, Renato Schifani.

III scrutinio

Per l'elezione è richiesta una maggioranza dei due terzi dei 1009 membri dell'Assemblea.

Dati votazioneNomeVoti
Presenti969Ferdinando Imposimato126
Votanti969Vittorio Feltri56
Astenuti0Luciana Castellina33
Maggioranza673Emma Bonino23
Stefano Rodotà22
Lucio Barani21
Giuseppe Pagano11
Claudio Sabelli Fioretti8
Marcello Gualdani7
Mauro Guerra5
Francesco Guccini4
Luigi Manconi4
Sergio Mattarella4
Giovanni Malagò3
Ignazio Messina3
Antonio Palmieri3
Angelo Perrino3
Romano Prodi3
Ernesto Abaterusso2
Pier Ferdinando Casini2
Michele Emiliano2
Franco Frattini2
Ezio Greggio2
Luigi Marino2
Vincenzo Olita2
Antonio Razzi2
Pasquale Sollo2
Andrea Vecchio2
Voti dispersi70
Schede bianche513
Schede nulle27

Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un quarto scrutinio.

Tra i voti dispersi: Fulvio Abbate, Franco Bechis, Pier Luigi Bersani, Roberto Bettega, Ilaria Borletti Buitoni, Raffaele Cantone, Luigi Ciotti, Fernanda Contri, Sabrina Ferilli, Maria Pia Garavaglia, Maria Carmela Lanzetta, Antonio Martino, Luigi Ramponi, Paolo Romani, Giuseppe Scognamiglio, Mario Segni, Paola Severino, Santo Versace, Luigi Zanda.

31 gennaio 2015

IV scrutinio

Per l'elezione è richiesta una maggioranza assoluta dei 1009 membri dell'Assemblea.

Dati votazioneNomeVoti
Presenti995Sergio Mattarella665
Votanti995Ferdinando Imposimato127
Astenuti0Vittorio Feltri46
Maggioranza505Stefano Rodotà17
Emma Bonino2
Antonio Martino2
Giorgio Napolitano2
Romano Prodi2
Voti dispersi14
Schede bianche105
Schede nulle13

Risulta eletto: Sergio Mattarella (1º mandato).

Tra i voti dispersi: Giuliano Amato, Lino Banfi, Pier Luigi Bersani, Pier Ferdinando Casini, Luciana Castellina, Luigi Compagna, Massimo D'Alema, Roby Facchinetti, Claudio Sabelli Fioretti, Antonio Razzi, Maurizio Sacconi, Luigi Ramponi, Walter Veltroni e Denis Verdini.

Note

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