Campionato mondiale femminile di calcio

competizione internazionale

Il campionato mondiale femminile di calcio (in inglese FIFA Women's World Cup; in francese Coupe du Monde Féminine FIFA) è il massimo torneo calcistico per squadre nazionali femminili e si disputa ogni quattro anni, a cura dalla FIFA.

Coppa del Mondo Femminile FIFA
Altri nomi(EN) FIFA Women's World Cup
(FR) Coupe du Monde Féminine FIFA
Sport Calcio
TipoSquadre nazionali femminili
FederazioneFIFA
LuogoBandiera del Mondo Mondo
OrganizzatoreFIFA
TitoloFIFA women's world champion
(Campione del mondo femminile della FIFA)
CadenzaQuadriennale
AperturaLuglio
ChiusuraAgosto
Partecipanti32 squadre
FormulaGirone all'italiana + eliminazione diretta
Sito InternetFIFA Women's World Cup
Storia
Fondazione1991
Numero edizioni9
DetentriceBandiera della Spagna Spagna
Record vittorieBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (4)
Ultima edizioneAustralia-Nuova Zelanda 2023
Prossima edizioneCampionato mondiale femminile di calcio 2027

Trofeo o riconoscimento

Sono 8 i paesi che hanno finora ospitato la Coppa del Mondo femminile: Cina nel 1991 e 2007 e Stati Uniti nel 1999 e 2003, mentre Svezia, Germania, Canada, Francia, Australia e Nuova Zelanda una sola volta ciascuno.

La detentrice è la Spagna, che ha vinto il suo primo mondiale nel 2023.

Storia

Origini

Il campionato mondiale femminile di calcio ebbe le sue origini nel 1970, anno in cui, in Italia, si tenne il Trofeo Martini e Rossi, competizione non riconosciuta dalla FIFA. Il torneo, svoltosi dal 7 al 15 luglio dello stesso anno, fu vinto dalla Danimarca, che in finale batté per 1-0 le Azzurre padrone di casa.[1]

Il torneo, stavolta con la denominazione campionato mondiale femminile di calcio, venne replicato in Messico l’anno successivo. Ad aggiudicarsi questa seconda edizione ufficiosa, anch’essa non riconosciuta dalla FIFA, furono ancora una volta le danesi, vittoriose per 3-0 nella finale contro le padrone di casa.[2]

Il campionato

Il campionato mondiale vero e proprio venne creato nel 1991 dal presidente della FIFA João Havelange,[3]. La prima edizione del torneo (allora detto Women's World Championship) si svolse nel 1991 in Cina. Questo primo torneo inaugurale, al quale presero parte 12 squadre nazionali, vide il predominio dagli Stati Uniti, trascinati dalle tre attaccanti Michelle Akers, Carin Jennings e dalla capitana April Heinrichs, autrici di 20 gol nelle 6 gare giocate. Forti di questi numeri, gli Stati Uniti affrontarono in finale la rivelazione Norvegia, già sconfitta 4-0 nella gara inaugurale dalla Cina, ma capace poi di raggiungere la finale vincendo tutte le gare. La partita per il titolo fu equilibrata e decisa a favore delle statunitensi solo negli ultimi minuti, grazie ad un gol di Akers, il secondo della partita e il decimo nella competizione, che consegnò il trofeo alla sua nazionale e consolidò il suo titolo di capocannoniera; il torneo vide, inoltre, la rivelazione della giovane campionessa Denise Conforti.

Nell'edizione del 1995 fu la stessa Norvegia a dominare il torneo, rifacendosi della sconfitta patita quattro anni prima. Nel quarto di finale contro la Danimarca, la nazionale norvegese subì la prima rete, che non le impedì però di qualificarsi per il turno successivo, dove fu impegnata nella gara che stava aspettando da quattro anni: la rivincita contro gli Stati Uniti, che avevano concluso al primo posto il Gruppo C e battuto 4-0 il Giappone ai quarti. Nella semifinale, un gol al decimo minuto di Ann Kristin Aarønes eliminò le americane e fece approdare le europee in finale contro la Germania, vittoriosa 1-0 nell'altra semifinale sulla Cina. Nell'ultimo atto della seconda competizione mondiale, giocato al Råsundastadion di Solna davanti a più di 17 000 spettatori, i gol di Hege Riise e Marianne Pettersen consegnarono la medaglia d'oro (e il titolo) alla Norvegia; che concluse il Gruppo B con 3 vittorie in altrettante gare, composte di 17 reti segnate e nessuna subita.[3]

Il Campionato mondiale femminile di calcio 1999, disputato negli Stati Uniti d'America, segnò l'inizio di una nuova era del calcio femminile e vide la partecipazione di oltre 650 000 spettatori. Tutte le gare vennero trasmesse in televisione, con un pubblico stimato sui 40 milioni di spettatori solo negli Stati Uniti d'America. Il numero di nazionali partecipanti fu alzato da 12 a 16 e stavolta protagoniste assolute del torneo furono la nazionale di casa e la Cina: le americane giunsero alla finale battendo 3-2 la Germania ai quarti e 2-0 il Brasile in semifinale, mentre le cinesi arrivarono alla gara decisiva con il miglior attacco (19 gol realizzati) e la miglior difesa, con sole 2 reti subite, battendo poi in semifinale le campionesse in carica norvegesi 5-0. Il titolo fu assegnato solo dopo i calci di rigore, durante i quali fu decisivo l'errore della cinese Liu Ailing, che si fece parare il terzo rigore da Briana Scurry, mentre Brandi Chastain realizzò il quinto e determinante tiro americano.[4] Questa finale, giocata al Rose Bowl di Pasadena, vide un pubblico di 90.185 spettatori, tuttora un record per un evento sportivo femminile.

Originariamente prevista in Cina, l'edizione del 2003 fu spostata, pochi mesi prima dell'inizio, negli Stati Uniti d'America, unica nazione con la Svezia a proporsi come ospite, a causa del pericolo legato all'epidemia di SARS che colpì il paese asiatico; la Nazionale cinese mantenne comunque la qualificazione automatica come nazione ospitante. Sette delle otto squadre qualificate alla fase finale dell'edizione precedente conquistarono i quarti di finale e solo la Nigeria fallì la qualificazione: al suo posto ci fu il Canada. Proprio le nordamericane furono la sorpresa del torneo, superando ai quarti di finale la Cina e qualificandosi così per le semifinali con Svezia, Germania e Stati Uniti. La Svezia, che eliminò il Canada, e la Germania, che aveva sconfitto le padrone di casa statunitensi per 3-0, conquistarono la finale, decisa dal golden goal della tedesca Nia Künzer. La "cenerentola" Canada fu poi sconfitta dagli Stati Uniti nella finalina 3-1.[5][6]

La Cina ottenne già nel 2007 il diritto d'ospitare la quinta edizione del Mondiale, dove fu il Brasile, guidato dalla fuoriclasse Marta (Pallone e Scarpa d'Oro del torneo), a ottenere la ribalta. Dopo aver faticato nel quarto di finale contro l'Australia, battuta 3-2, la nazionale carioca spedì a casa quella statunitense, grande favorita della vigilia, con un secco 4-0 (la sconfitta più pesante nella storia delle nordamericane), conquistando così per la prima volta la finale mondiale: dove avrebbe affrontato la Germania, che, guidata da Birgit Prinz, dominò il torneo, vincendo quindi il titolo senza subire alcuna rete e battendo in finale le sudamericane per 2-0, con reti della stessa Prinz e di Simone Laudehr.[7]

Nel 2011, la Germania ha ospitato la competizione con la speranza di vincere il suo terzo titolo consecutivo. Tuttavia, nonostante tre vittorie in tre partite della fase a gironi, la selezione tedesca è stata inaspettatamente eliminata nei quarti di finale dal Giappone, con il punteggio di 1-0 dopo i tempi supplementari. Successivamente le giapponesi raggiunsero la finale dove incontrarono gli Stati Uniti. Nonostante la maggiore esperienza della nazionale a Stelle e Strisce le giapponesi vinsero il trofeo al termine dei calci di rigore con un 3-1 in loro favore dopo il 2-2 alla fine dei tempi supplementari.

L'edizione 2015 in Canada vide nella finale una riedizione di quella di quattro anni prima. Però questa volta finì con un esito molto diverso. La questione si chiuse dopo soli sedici minuti, con un 4-0 in favore degli Stati Uniti. Il punteggio finale fu di 5-2 con le americane che vinceranno il loro terzo titolo mondiale.

I Mondiali del 2019 in Francia rividero la nazionale a Stelle e Strisce nella finale del torneo opposta ai Paesi Bassi che hanno raggiunto la finale della competizione per la prima volta nella sua storia. Nonostante il loro buon gioco le Oranje persero 2-0. Le americane si laurearono campioni del mondo per la quarta volta, un record assoluto.

Ai Mondiali del 2023 in Australia e Nuova Zelanda, la Spagna ha raggiunto la finale per la prima volta nella sua storia e dopo solo tre presenze nel torneo. In finale le spagnole hanno battuto l'Inghilterra con il punteggio di 1-0, conquistando così il loro primo titolo mondiale. Il post-partita fu però caratterizzato dalle polemiche che hanno circondato il presidente della federcalcio spagnola Luis Rubiales e il suo bacio forzato alla giocatrice Jennifer Hermoso, provocando numerose reazioni in Spagna e nel mondo.

Trofeo

Il trofeo della Coppa del Mondo femminile in mostra.

L'attuale trofeo è stato progettato nel 1998 dall'italiano Silvio Gazzaniga per il torneo del 1999 e ha la forma di una fascia a spirale che racchiude un pallone da calcio nella parte superiore e a catturare l'atletismo, il dinamismo e l'eleganza del calcio femminile internazionale. Negli anni 2010 è stato dotato di una base a forma di cono. Sotto la base è inciso il nome di ciascuno delle precedenti vincitrici del torneo.[8] Il trofeo è alto 47 cm, pesa 4.600 g ed è realizzato in argento sterling rivestito in oro giallo e bianco 23 carati con un valore stimato nel 2015 di circa 30.000 euro. Al contrario, il trofeo della Coppa del Mondo maschile è fabbricato in oro 18 carati e ha un valore di metallo prezioso di 150.000 euro. Come per il Mondiale Maschile, la FIFA custode il Trofeo Originale che viene alzato dalla capitana alla cerimonia di premiazione. La nazione vincitrice porta a casa un trofeo identico (quella maschile è più bassa) dove la spirale non è d'oro, ma placcata, con solo la differenza della targa con scritto la nazionale campione del mondo e non tutti i vincitori come nella coppa originale. [9]

Il Women's FIFA Champions Badge

Dal 2007, alla nazionale vincitrice del torneo è concessa la possibilità di esibire sulla propria maglia il FIFA Champions Badge,[10] recante una versione stilizzata della Coppa del Mondo e sotto la scritta FIFA WORLD CHAMPIONS e l'anno in cui la nazionale ha vinto la competizione. La nazionale premiata con il citato stemma potrà esibire sulla propria maglia il distintivo fino al fischio finale della successiva edizione della coppa del mondo.

Nazioni vincitrici

Dalla prima edizione ad oggi sono 5 le nazionali che hanno vinto il trofeo nelle 9 edizioni della sua storia. Questo l'albo d'oro in sintesi: 4 vittorie gli Stati Uniti (1991, 1999, 2015, 2019); 2 vittorie la Germania (2003, 2007), 1 vittoria la Norvegia (1995), il Giappone (2011) e la Spagna (2023).

Gli Stati Uniti sono l'unica nazionale che è riuscita a vincere la competizione quando la stessa si disputava nel rispettivo territorio nazionale.

Formula del torneo

Qualificazioni

Suddivisione delle sei zone prescelte dalla FIFA

La fase di qualificazione si svolge in modo indipendente in ognuna delle sei zone controllate dalle confederazioni continentali subordinate alla FIFA: Africa gestita dalla CAF, Asia dalla AFC, Centro-Nord America e Caraibi dalla CONCACAF, Sud America dalla CONMEBOL, Oceania dalla OFC ed Europa dalla UEFA. Ogni confederazione ha a disposizione un determinato numero di posti nella fase finale, decisi dalla FIFA, che attualmente sono: 5 per l'Europa, 3 per l'Asia, 2 per il Centro-Nord America e Caraibi, 2 per l'Africa e per il Sud America ed uno per l'Oceania. Un ulteriore posto è attribuito in seguito a uno spareggio tra le terze classificate di Centro-Nord America e Caraibi ed Asia, mentre il Paese ospitante ottiene la qualificazione automatica alla fase finale.

In ogni confederazione, le squadre si affrontano in una fase di qualificazione o in un vero e proprio torneo, da cui poi derivano le nazionali qualificate al mondiale.

ConfederazioneTorneo di qualificazione
CAF (Africa)Coppa delle nazioni africane femminile
AFC (Asia)Coppa d'Asia femminile
CONCACAF
(Nord America, Centro America e Caraibi)
CONCACAF Women's Championship
CONMEBOL (Sud America)Campionato sudamericano femminile di calcio
OFC (Oceania)Coppa delle nazioni oceaniane femminile
UEFA (Europa)Campionato europeo femminile di calcio (precedentemente)
Qualificazioni al campionato mondiale femminile di calcio UEFA

Fase finale

Attualmente la fase finale prevede la partecipazione di 32 squadre e due fasi: una a gironi e una ad eliminazione diretta.

Nella prima fase, le 32 squadre sono suddivise in otto gruppi da quattro ciascuno: dove si affrontano in un girone all'italiana, con le prime due classificate che si qualificano alla fase successiva, per un totale di 16 squadre che proseguono il loro cammino.

La fase a eliminazione diretta si svolge in gara unica, con la possibilità, in caso di pareggio dopo i tempi regolamentari, di tempi supplementari ed, eventualmente, tiri di rigore. Le partite iniziano dagli ottavi di finale. Successivamente seguono i quarti di finale, le semifinali, la finale per il terzo posto (nella quale si affrontano le perdenti delle due semifinali) e la finale.

Di seguito una lista delle precedenti formule usate nella competizione:

  • 1991-1995 (12 squadre): Prima fase a gironi (tre gruppi da 4 squadre ciascuno), accedono al turno successivo le prime, le seconde e le due migliori terze classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: quarti di finale (le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato, che prevedeva le seguenti combinazioni: prima-terza, prima-seconda o seconda-seconda), semifinali e finali.
  • 1999-2011 (16 squadre): Prima fase a gironi (quattro gruppi da 4 squadre ciascuno), accedono al turno successivo le prime e le seconde classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: quarti di finale (le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato: prima-seconda), semifinali e finali.
  • 2015-2019 (24 squadre): Prima fase a gironi (sei gruppi da 4 squadre ciascuno), accedono al turno successivo le prime, le seconde e le quattro migliori terze classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: ottavi di finale (le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato, che prevedeva le seguenti combinazioni: prima-terza, prima-seconda o seconda-seconda), quarti di finale, semifinali e finali.
  • Dal 2023 (32 squadre): Prima fase a gironi (otto gruppi da 4 squadre ciascuno), accedono al turno successivo le prime e le seconde classificate. Seconda fase ad eliminazione diretta: ottavi di finale (le squadre vengono abbinate secondo uno schema incrociato), quarti di finale, semifinali e finali.

Mascotte

Ogni edizione dei campionati mondiali di calcio femminili, a partire dal 1991, ha avuto la propria mascotte.

Albo d'oro

AnnoOspitanteFinale primo postoFinale terzo postoNumero di squadre
VincitoreRisultato2º posto3º postoRisultato4º posto
1991Cina

Stati Uniti
2 – 1
Stadio di Tianhe, Canton

Norvegia

Svezia
4 – 0
Stadio provinciale del Guangdong, Canton

Germania
12
1995Svezia

Norvegia
2 – 0
Råsundastadion, Solna

Germania

Stati Uniti
2 – 0
Strömvallen, Gävle

Cina
12
1999Stati Uniti

Stati Uniti
0 – 0 (dts)
(5-4 dtr)
Rose Bowl, Pasadena

Cina

Brasile
0 – 0 (dts)
(5-4 dtr)
Rose Bowl, Pasadena

Norvegia
16
2003Stati Uniti

Germania
2 – 1 (gg)
Home Depot Center, Carson

Svezia

Stati Uniti
3 – 1
Home Depot Center, Carson

Canada
16
2007Cina

Germania
2 – 0
Stadio Hongkou, Shanghai

Brasile

Stati Uniti
4 – 1
Stadio Hongkou, Shanghai

Norvegia
16
2011Germania

Giappone
2 – 2 (dts)
(3-1 dtr)
Commerzbank-Arena, Francoforte sul Meno

Stati Uniti

Svezia
2 – 1
Rhein-Neckar-Arena, Sinsheim

Francia
16
2015Canada

Stati Uniti
5 – 2
BC Place, Vancouver

Giappone

Inghilterra
1 – 0 (dts)
Stadio del Commonwealth, Edmonton

Germania
24
2019Francia

Stati Uniti
2 – 0
Parc Olympique Lyonnais, Lione

Paesi Bassi

Svezia
2 – 1
Allianz Riviera, Nizza

Inghilterra
24
2023Australia e Nuova Zelanda

Spagna
1 – 0
Stadium Australia, Sydney

Inghilterra

Svezia
2 – 0
Lang Park, Brisbane

Australia
32
2027da stabilire
32

Medagliere

SquadraConfederazione
Campione

2º posto

3º posto

4º posto

Tot. podi
Tot. piazzamenti
nei primi quattro posti
Edizioni
vincenti
Partecipazioni
Stati UnitiCONCACAF413-881991, 1999, 2015, 20199
GermaniaUEFA21-2352003, 20079
NorvegiaUEFA11-22419959
GiapponeAFC11--2220119
SpagnaUEFA1---1120233
SveziaUEFA-14-55-9
InghilterraUEFA-11123-7
BrasileCONMEBOL-11-22-9
CinaAFC-1-112-8
Paesi BassiUEFA-1--11-3
AustraliaAFC---1-1-8
CanadaCONCACAF---1-1-8
FranciaUEFA---1-1-5

Partecipazioni e prestazioni nelle fasi finali

Legenda
  • – Campione
  • - Secondo posto
  • - Terzo posto
  • - Quarto posto
  • QF - Quarti di finale
  • OF - Ottavi di finale
  • 1T - Primo turno
  •  •  – Non qualificata
  •     – Non partecipa alle qualificazioni
  •    – Nazione ospitante
  • Q - Qualificata per il prossimo torneo
  • S - Squalificata
  • R - Ritirata

Per ogni torneo viene indicata la bandiera del paese ospitante e, tra parentesi, il numero di squadre che vi hanno partecipato. Attualmente le nazionali che hanno vinto il trofeo sono cinque (Stati Uniti 4, Germania 2, Norvegia, Giappone, Spagna 1) e sette quelle che hanno partecipato a tutte le edizioni disputate (Brasile, Germania, Giappone, Nigeria, Norvegia, Stati Uniti e Svezia). Gli Stati Uniti sono la nazionale con più vittorie (4), l'unica ad essersi piazzata sul podio in tutte le edizioni dal 1991 al 2019, ad aver vinto un'edizione del torneo in casa (nel 1999), ad aver raggiunto tre finali consecutive e una delle due, insieme alla Germania, ad aver vinto due edizioni consecutive. La Germania, il Giappone e la Norvegia sono le nazionali che hanno disputato almeno due finali consecutive. Brasile, Cina, Inghilterra, Olanda, Svezia sono le nazionali che hanno disputato una finale senza riuscire a vincere il trofeo. Tredici squadre hanno chiuso almeno una volta il mondiale tra le prime quattro posizioni, arrivando in semifinale. Nessuna squadra, tra quelle che hanno disputato almeno due finali (Stati Uniti, Germania, Giappone, Norvegia), ha perso più di una volta. La Svezia è la squadra che ha chiuso più volte il torneo al terzo posto (quattro volte), Germania e Norvegia quelle che hanno concluso al quarto posto più volte (due entrambe).

Nazionale
1991
(12)

1995
(12)

1999
(16)

2003
(16)

2007
(16)

2011
(16)

2015
(24)

2019
(24)

2023
(32)
TotaleVittorie
Stati UnitiOF
9–10ª
94
GermaniaQF
QF
QF
5-6ª
1T
17ª
92
NorvegiaQF
1T
10ª
OF
9-10ª
QF
OF
12ª
91
Giappone1T
12ª
QF
1T
13–14ª
1T
10ª
1T
10-11ª
OF
11-12ª
QF
7-8ª
91
Brasile1T
1T
QF
QF
OF
OF
10ª
1T
18ª
9-
Nigeria1T
10ª
1T
11ª
QF
1T
15ª
1T
13ª
1T
1T
19ª
OF
16ª
OF
9–10ª
9-
SveziaQF
QF
1T
10–11ª
OF
15ª
9-
Australia1T
12ª
1T
11ª
1T
13ª
QF
QF
QF
OF
8-
Canada1T
10º
1T
12º
1T
1T
16ª
QF
6ª
OF
13ª
1T
21ª
8-
CinaQF
QF
QF
QF
OF
14ª
1T
23ª
8-
InghilterraQF
QF
QF
6-
Nuova Zelanda1T
11ª
1T
14ª
1T
12ª
1T
19ª
1T
20ª
1T
20ª
6-
DanimarcaQF
QF
1T
15ª
1T
12ª
OF
13–14ª
5-
Francia1T
QF
QF
5-6ª
QF
5-
Corea del Nord1T
10ª
1T
11ª
QF
1T
13ª
R4-
Argentina1T
16ª
1T
16ª
1T
18ª
1T
27ª
4-
Corea del Sud1T
14ª
OF
16ª
1T
21-22ª
1T
28ª
4-
ItaliaQF
1T
QF
1T
22ª
4-
Ghana1T
13–14ª
1T
12ª
1T
15ª
3-
Messico1T
16ª
1T
11ª
1T
20ª
3-
Colombia1T
14ª
OF
13ª
QF
7-8ª
3-
Paesi BassiOF
9-10ª
QF
3-
Spagna1T
20ª
OF
11-12ª
31
RussiaQF
QF
S2-
CamerunOF
14ª
OF
15-16ª
2-
Thailandia1T
17ª
1T
24ª
2-
Costa Rica1T
18ª
1T
30ª
2-
Giamaica1T
23ª
OF
11ª
2-
Sudafrica1T
21-22ª
OF
13–14ª
2-
SvizzeraOF
15ª
OF
15ª
2-
Cile1T
17ª
1-
Costa d'Avorio1T
23ª
1-
Ecuador1T
24ª
1-
Guinea Equatoriale1T
15ª
1-
Scozia1T
19ª
1-
Taipei CineseQF
1-
Filippine1T
25ª
1-
Vietnam1T
32ª
1-
MaroccoOF
16ª
1-
Zambia1T
24ª
1-
Irlanda1T
26ª
1-
Portogallo1T
19ª
1-
Haiti1T
29ª
1-
Panama1T
31ª
1-
Nazionale
1991
(12)

1995
(12)

1999
(16)

2003
(16)

2007
(16)

2011
(16)

2015
(24)

2019
(24)

2023
(32)
TotaleVittorie

Premi

I tre premi principali assegnati ad ogni torneo sono:

  • La Scarpa d'Oro al capocannoniere del torneo.
  • Il Pallone d'Oro al miglior giocatore del torneo.
  • Il Premio Fair Play alla squadra più disciplinata del torneo.
TorneoScarpa d'OroRetiPallone d'OroPremio Fair Play
Cina 1991 Michelle Akers10 Carin Jennings Germania
Svezia 1995 Ann Kristin Aarønes6 Hege Riise Svezia
Stati Uniti 1999 Sissi
Sun Wen
7 Sun Wen Cina
Stati Uniti 2003 Birgit Prinz7 Birgit Prinz Cina
Cina 2007 Marta7 Marta Norvegia
Germania 2011 Homare Sawa5 Homare Sawa Giappone
Canada 2015 Célia Šašić6 Carli Lloyd Francia
Francia 2019 Megan Rapinoe6 Megan Rapinoe Francia
Australia/Nuova Zelanda 2023 Hinata Miyazawa5 Aitana Bonmatí Giappone

Record e statistiche

Analisi sui risultati

Prestazione della squadra ospitante

AnnoPaese ospitanteRisultato
1991  CinaQuarti di finale
1995  SveziaQuarti di finale
1999  Stati UnitiCampione
2003  Stati Uniti3º posto
2007  CinaQuarti di finale
2011  GermaniaQuarti di finale
2015  CanadaQuarti di finale
2019  FranciaQuarti di finale
2023  Australia4º posto
 Nuova ZelandaFase a gironi

Migliori prestazioni in base alla confederazione

ConfederazioneMiglior risultato
CONCACAF4 titoli: Stati Uniti (4: 1991, 1999, 2015, 2019)
UEFA4 titoli: Germania (2: 2003 e 2007), Norvegia (1: 1995) e Spagna (1: 2023)
AFC1 titolo: Giappone (2011)
CONMEBOLSecondo posto: Brasile (2007)
CAFQuarti di finale: Nigeria (1999)
OFCPrimo turnoː Australia (3: 1995, 1999 e 2003) e Nuova Zelanda (5: 1991, 2007, 2011, 2015, 2019, 2023)[11]

Classifica assoluta dei marcatori

PosizioneNomeEdizioneTotale

1991

1995

1999

2003

2007

2011

2015

2019


2023

1 Marta37412017
2 Birgit Prinz1175014
Abby Wambach364114
4 Michelle Akers100212
5 Cristiane0520411
Sun Wen127111
Bettina Wiegmann333211
8 Ann Kristin Aarønes6410
Carli Lloyd16310
Heidi Mohr7310
Christine Sinclair33121010
12 Linda Medalen6219
Hege Riise15309
Alex Morgan21609
15 Mia Hamm22228
Kerstin Garefrekes4228
Kristine Lilly032218
Liu Ailing4138
Marianne Pettersen3328
Célia Šašić268
Homare Sawa0030508
22 Tiffeny Milbrett3317
Lisa De Vanna41207
Sissi077

Capocannonieri delle singole edizioni

EdizioneCapocannoniereNazionaleGol
Cina 1991Michelle Akers Stati Uniti10
Svezia 1995Ann Kristin Aarønes Norvegia6
USA 1999Sissi
Sun Wen
Brasile
Cina
7
USA 2003Birgit Prinz Germania7
Cina 2007Marta Brasile7
Germania 2011Homare Sawa Giappone5
Canada 2015Carli Lloyd
Célia Šašić
Stati Uniti
Germania
6
Francia 2019Ellen White
Alex Morgan
Megan Rapinoe
Inghilterra
Stati Uniti
Stati Uniti
6
Australia/Nuova Zelanda 2023Hinata Miyazawa Giappone5

Record della fase finale (singoli)

Numero di convocazioni

Se l'anno è indicato in corsivo la giocatrice non è mai scesa in campo in quell'edizione del campionato mondiale.

#GiocatriceNazionalePresenze
1Formiga Brasile7 (1995, 1999, 2003, 2007, 2011, 2015, 2019)
2Marta Brasile6 (2003, 2007, 2011, 2015, 2019, 2023)
Homare Sawa Giappone6 (1995, 1999, 2003, 2007, 2011, 2015)
Christine Sinclair Canada6 (2003, 2007, 2011, 2015, 2019, 2023)
Onome Ebi Nigeria6 (2003, 2007, 2011, 2015, 2019, 2023)
3Kristine Lilly Stati Uniti5 (1991, 1995, 1999, 2003, 2007)
Bente Nordby Norvegia5 (1991, 1995, 1999, 2003, 2007)
Birgit Prinz Germania5 (1995, 1999, 2003, 2007, 2011)
Karina LeBlanc Canada5 (1999, 2003, 2007, 2011, 2015)
Nadine Angerer Germania5 (1999, 2003, 2007, 2011, 2015)
Christie Rampone Stati Uniti5 (1999, 2003, 2007, 2011, 2015)
Cristiane Brasile5 (2003, 2007, 2011, 2015, 2019)

Capitani e allenatori delle squadre vincitrici

AnnoCapitanoAllenatoreSquadra
1991April HeinrichsAnson Dorrance Stati Uniti
1995Heidi StøreEven Pellerud Norvegia
1999Carla OverbeckTony DiCicco Stati Uniti
2003Bettina WiegmannTina Theune-Meyer Germania
2007Birgit PrinzSilvia Neid Germania
2011Homare SawaNorio Sasaki Giappone
2015Christie RamponeJillian Ellis Stati Uniti
2019Alex MorganJillian Ellis Stati Uniti
2023Olga CarmonaJorge Vilda Spagna

Note

Voci correlate

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