Partito della Libertà Austriaco

partito politico austriaco

Il Partito della Libertà Austriaco (in tedesco Freiheitliche Partei Österreichs; abbreviato in FPÖ) è un partito politico austriaco.

Partito della Libertà Austriaco
(DE) Freiheitliche Partei Österreichs (FPÖ)
LeaderHerbert Kickl
StatoBandiera dell'Austria Austria
SedeTheobaldgasse 19/4
A-1060 Vienna
AbbreviazioneFPÖ
Fondazione7 aprile 1956
IdeologiaLiberalismo nazionale
Conservatorismo nazionale[1]
Populismo di destra[2][3]
Euroscetticismo[4]
Nazionalismo austriaco[5]
Anti-immigrazione[6]
Conservatorismo sociale[7]
In precedenza:
Pangermanismo[8]
Nazionalismo tedesco
CollocazioneDestra / Estrema destra[10][11][12][13][14][15][16][17]
Partito europeoAEL (2010–2014)
MENL (2014–2019)
ID (2019–)
Gruppo parl. europeoID
Affiliazione internazionaleInternazionale Liberale (1978–1993)[9]
Seggi Nationalrat
30 / 183
(2019)
Seggi Bundesrat
10 / 61
Seggi Europarlamento
3 / 19
(2019)
TestataNeue Freie Zeitung
Organizzazione giovanileRing Freiheitlicher Jugend
Iscritti60.000 (2017)
Sito webwww.fpoe.at/

Il FPÖ è un partito considerato comunemente come conservatore, nazionalista e di destra populista. È spesso associato al nome di Jörg Haider, che, però, uscì dal partito nel 2005 per fondare l'Alleanza per il Futuro dell'Austria (BZÖ). Fino al 1993 il partito è stato membro dell'Internazionale Liberale in virtù delle sue radici liberali conservatrici. Nel corso degli anni il partito si è spostato più all'estrema destra e ha subìto le scissioni dell'ala liberale, che diede vita al Forum Liberale (LIF) nel 1993, e di quella più moderata e tradizionale, che ha seguito Haider nel BZÖ nel 2006.

Storia

Il FPÖ venne fondato nel 1956 come un partito pangermanista, liberale e nazionalista. Il suo immediato predecessore era stata la Federazione degli Indipendenti, che alle elezioni del 1949 aveva ottenuto il 12% dei voti. Il partito era nato dall'incontro di esponenti del Partito Rurale e del Partito Popolare della Grande Germania. Il partito si pose in alternativa sia al Partito Popolare Austriaco (ÖVP) che al Partito Socialdemocratico d'Austria (SPÖ): raccoglieva, infatti, anticlericali, liberali di destra e nazionalisti, spesso ex-sostenitori del nazionalsocialismo.

Non fu mai al governo salvo sostenere dall'esterno, tra il 1970 ed il 1971, il governo di minoranza di Bruno Kreisky. Nel 1980, prese le redini la componente liberale del partito che elesse segretario nazionale Norbert Steger, che spostò il partito su posizioni decisamente più moderate. Il partito nel 1983 giunse ad un'alleanza di governo con i Socialdemocratici. I negativi risultati alle elezioni amministrative portarono, però, il congresso convocato nel 1986 ad eleggere segretario nazionale il nazionalista Jörg Haider. Il cancelliere Franz Vranitzky sciolse il Parlamento e, dopo le elezioni, diede vita ad un'alleanza con i Popolari.

L'epoca Haider

Jörg Haider, presidente del partito dal 1986 al 2000.

Haider, presidente regionale della Carinzia, aveva assunto posizioni sempre più nazionaliste ed aveva attirato i consensi della base del partito, delusa dall'alleanza con i Socialdemocratici e dalle posizioni liberali dei vertici del partito.

La campagna elettorale di Haider nel 1999 portò il partito ad ottenere il 27% dei voti e a superare - anche se di soli 400 voti - i Popolari che avevano affermato che non avrebbero ripetuto l'alleanza con i Socialdemocratici se fossero stati superati dai liberal-nazionalisti. Il FPÖ accettò di entrare a far parte di un governo guidato da Wolfgang Schüssel dell'ÖVP. L'opposizione dei Socialdemocratici e degli altri Paesi europei fu fortissima. Anche all'interno del Partito Popolare Europeo fu decisamente criticata la scelta dell'ÖVP di allearsi con il FPÖ.

Dopo pochi mesi, Haider, constatati i non brillanti risultati del partito a livello locale e per rimarcare la sua diversità rispetto al panorama politico austriaco, decise di ritornare a candidarsi alla presidenza della Carinzia, lasciando la politica nazionale. Nel frattempo il partito andava dividendosi tra sostenitori e oppositori, tra chi poneva attenzione alla matrice liberale e chi a quella nazionalista del partito.

Alle elezioni federali del 2002, FPÖ subì un vero e proprio crollo (10,1; - 17,5%), tutto a vantaggio dell'ÖVP di Schüssel che salì al 42,2%. L'ÖVP cercò di sostituire nell'alleanza di governo l'FPÖ con i Verdi, ma questi, a causa dell'opposizione della sinistra interna, rifiutarono. Pertanto, si procedette ad una riedizione dell'alleanza ÖVP-FPÖ, naturalmente con i popolari in una posizione di forza.

Heinz Christian Strache segretario

Nell'aprile del 2005, Haider, in polemica con le posizioni eccessivamente nazionaliste assunte dal partito, fondò l'Alleanza per il Futuro dell'Austria (BZÖ), continuando a sostenere il governo di centro-destra. Il BZÖ tuttavia non riuscì a drenare molti voti se non in Carinzia, lo Stato del quale Haider era governatore dal 1999. Il nuovo leader della FPÖ, Heinz-Christian Strache, forte di un certo carisma personale, condusse il partito ancor più a destra ed è riuscito a contenere l'emorragia di consensi verso il partito di Haider.

Alle elezioni federali del 2006, il FPÖ ritornò ad incrementare i propri consensi passando dal 10% del 2002 all'11,2%. Il dato è piuttosto significativo se si tiene conto del fatto che nel 2002 il FPÖ conteneva anche il BZÖ, che nel 2006 ottenne un inaspettato 4,2%, superando, anche se di poco, la soglia di sbarramento.

Nel 2008 il partito ha ottenuto un importante successo alle elezioni federali anticipate: 17,5% dei voti e 34 seggi, che unito al 10,7% del rivale BZÖ, anch'esso in netta crescita, fa 28,2% e 55 seggi. In seguito alle elezioni si è aperto un dibattito interno ai due partiti circa una possibile riunificazione, anche se Sträche rifiutò categoricamente l'ipotesi, senza tuttavia escludere di poter collaborare al governo. Alle europee del 2009 il partito ottiene il 12,71% e 2 seggi. Alle elezioni nazionali per il rinnovo del parlamento nel 2013 il FPÖ incrementa ulteriormente i propri consensi, a discapito del BZÖ che crolla al 3,5%, aggiudicandosi il 20,55% dei voti e 40 seggi.In vista delle elezioni europee del 2014 il leader del partito Sträche sigla un accordo con altri partiti di destra euroscettici - l'FN francese, il PVV olandese e la Lega Nord italiana - per la formazione di un unico gruppo al Parlamento Europeo. Alle europee del 2014 il FPÖ perde consensi aggiudicandosi il 19,72% ma raddoppia i propri eletti da 2 a 4. Tuttavia il progetto del gruppo unico non va in porto e il FPÖ si colloca nel gruppo dei Non iscritti; successivamente col Front National e la Lega Nord forma il Movimento per un'Europa delle Nazioni e della Libertà.

Il 24 aprile 2016 al primo turno della elezioni presidenziali il candidato del partito Norbert Hofer ha ottenuto il primo posto col 35,1% delle preferenze (1.499.971 voti) e l'accesso al ballottaggio, che vede estromessi i candidati espressi dai partiti al governo federale ÖVP e SPÖ.[18]Nel secondo turno il candidato Norbert Hofer viene battuto per soli 31.000 voti dal candidato sostenuto dai verdi Alexander Van der Bellen[19].

Tuttavia, il 1º luglio, la Corte costituzionale austriaca ha accolto il ricorso del Partito della libertà e invalidato le elezioni per irregolarità. Le nuove votazioni si sono tenute il 4 dicembre e hanno determinato la vittoria nuovamente a Van der Bellen, il quale è stato eletto nuovo Presidente austriaco.

Strache il 18 maggio 2019 rassegna le dimissioni da presidente del suo partito a causa del cosiddetto "scandalo Ibiza".[20] A lui succede Norbert Hofer.

Accuse di malversazione

La Procura di Vienna ha avviato un procedimento penale nei confronti di Harald Vilimsky, deputato al Parlamento europeo, in relazione ai reati di malversazione, appropriazione indebita e distrazione di fondi. Vilimsky è stato responsabile delle finanze del gruppo parlamentare del Partito della libertà austriaco (FPÖ) dal 27 ottobre 2006 al 23 ottobre 2019. Secondo l'accusa, dal 1º ottobre 2011 al 13 agosto 2019, Vilimsky avrebbe abusato del suo potere di disporre dei conti bancari appartenenti al gruppo parlamentare dell'FPÖ presso l'Assemblea nazionale austriaca, provvedendo al pagamento di fatture per servizi di telefonia mobile utilizzati da terzi a fini esclusivamente privati.[21]

Leader

Risultati elettorali

Elezioni parlamentari

AnnoVoti%+/-Seggi+/-Status
1949489 27311,7 (3.º)
16 / 165
Opposizione
1953472 86611,0 (3.º) 0,7
14 / 165
2Opposizione
1956283 7496,5 (3.º) 4,5
6 / 165
8Opposizione
1959336 1107,7 (3.º) 1,2
8 / 165
2Opposizione
1962313 8957,0 (3.º) 0,7
8 / 165
Opposizione
1966242 5705,4 (3.º) 1,6
6 / 165
2Opposizione
1970253 4255,5 (3.º) 0,1
6 / 165
Sostegno parlamentare
1971286 4735,5 (3.º)
10 / 183
4Opposizione
1975249 4445,4 (3.º) 0,1
10 / 183
Opposizione
1979286 7436,1 (3.º) 0,7
11 / 183
1Opposizione
1983241 7895,0 (3.º) 1,1
12 / 183
1Governo
1986472 2059,7 (3.º) 4,7
18 / 183
6Opposizione
1990782 64816,6 (3.º) 6,9
33 / 183
15Opposizione
19941 042 33222,5 (3.º) 5,9
42 / 183
9Opposizione
19951 060 37721,9 (3.º) 0,6
41 / 183
1Opposizione
19991 244 08726,9 (2.º) 5,0
52 / 183
11Governo
2002491 32810,0 (3.º) 16,9
18 / 183
34Governo
2006519 59811,0 (4.º) 1,0
21 / 183
3Opposizione
2008857 02917,5 (3.º) 6,5
34 / 183
13Opposizione
2013962 31320,5 (3.º) 3,0
40 / 183
6Opposizione
20171 310 61426,0 (3.º) 5,5
51 / 183
11Governo
2019772 66616,2 (3.º) 9,8
31 / 183
20Opposizione

Elezioni presidenziali

AnnoCandidato

supportato

1º Turno2º Turno
Voti%Voti%
1951Burghard Breitner662 50115,4 (3.º)
1957Wolfgang Denk2 159 60448,9 (2.º)
1963Nessun candidato supportato
1965
1971
1974
1980Wilfried Gredler751 40016,9 (2.º)
1986Otto Scrinzi55 7241,2 (4.º)
1992Heide Schmidt761 39016,4 (3.º)
1998Nessun candidato supportato
2004
2010Barbara Rosenkranz481 92315,2 (2.º)
2016Norbert Hofer1 499 97135,1 (1.º)2 124 66146,2 (2.º)
2022Walter Rosenkranz717 09717,7 (2.º)

Elezioni europee

AnnoVoti%+/-Seggi+/-
19961 044 60427,5 (3.º)
6 / 21
1999655 51923,4 (3.º) 3,1
5 / 21
1
2004157 7226,3 (5.º) 17,1
1 / 18
4
2009364 20712,7 (4.º) 6,4
2 / 17
2 / 19
1

2014556 83519,7 (3.º) 7,0
4 / 18
2
2019650 11417,2 (3.°) 2,5
3 / 18
1

Note

Bibliografia

  • Brigitte Bailer-Galanda, Haider und die Freiheitlichen in Österreich, Elefanten Press1997

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Collegamenti esterni

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