Primi ministri di Israele

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Il primo ministro di Israele (ראש ממשלת ישראל) è il capo dell'esecutivo eletto del governo israeliano. Solitamente è il leader del maggior partito politico, o della più ampia coalizione di partiti, della Knesset (il parlamento israeliano).

Primo ministro di Israele
ראש ממשלת ישראל
Stendardo del primo ministro di Israele
Benjamin Netanyahu, attuale primo ministro
StatoBandiera d'Israele Israele
TipoCapo di governo
In caricaBenjamin Netanyahu (Likud)
da29 dicembre 2022
Istituito14 maggio 1948
Nominato daKnesset
Durata mandatoA piacere della Knesset, in base ai risultati elettorali ed al supporto di una maggioranza
Bilancio168.210$/annuali[1]
SedeBeit Aghion, Gerusalemme
Sito webwww.gov.il/he/departments/prime_ministers_office

Origine storica

Alla sua fondazione, lo Stato di Israele adottò il sistema politico parlamentare, con il primo ministro come carica politica più potente nel governo, ed un presidente come capo di Stato, con un ruolo in gran parte di rappresentanza.

In accordo con la legge fondamentale, dopo le elezioni, il presidente assegna il compito di formare il governo ad un membro della Knesset (solitamente il leader del partito che ha conquistato il maggior numero di seggi), questi diviene primo ministro solo dopo aver formato un governo che abbia la fiducia di almeno 61 membri (la maggioranza) della Knesset stessa. Occasionalmente, quando ci si riferisce al primo ministro, viene utilizzato anche il titolo di "premier".

La Legge base fu emendata nel 1992, provvedendo all'elezione diretta del primo ministro, separatamente dall'elezione della Knesset. Vennero tenute tre elezioni con questo sistema: nel 1996, 1999 (quella del 2003 fu l'unica volta in cui un'elezione del primo ministro fu tenuta senza un'elezione della Knesset. Quindi, dal 2001 al 2003 Ariel Sharon, del Likud, fu nominato primo ministro nonostante il Partito Laburista Israeliano avesse ottenuto il maggior numero di seggi alla Knesset). Nel 2001, la legge base fu emendata ancora una volta, abolendo le elezioni dirette e ritornando al sistema originale. Nel 2003 e nelle elezioni successive il primo ministro ritornò perciò ad essere il capo del maggior partito della Knesset.

Cronotassi

N.Primo ministroPartitoMandatoElezioniCapo di Stato
InizioFine
1 David Ben Gurion
(1886-1973)
Mapai14 maggio 194810 marzo 1949
10 marzo 19491º novembre 19501949Chaim Weizmann
(1949-1952)
1º novembre 19508 ottobre 1951
8 ottobre 195124 dicembre 19521951
24 dicembre 195226 gennaio 1954Itzhak Ben-Zvi
(1952-1963)
2 Moshe Sharett
(1894-1965)
Mapai26 gennaio 195429 giugno 1955
29 giugno 19553 novembre 1955
(1) David Ben Gurion
(1886-1973)
Mapai3 novembre 19557 gennaio 19581955
7 gennaio 195817 dicembre 1959
17 dicembre 19592 novembre 19611959
2 novembre 196126 giugno 19631961
3 Levi Eshkol
(1895-1969)
Mapai
Laburista[2]
26 giugno 196322 dicembre 1964Zalman Shazar
(1963-1973)
22 dicembre 196412 gennaio 1966
12 gennaio 196626 febbraio 1969[3]1965
4 Golda Meir
(1898-1978)
Laburista17 marzo 196915 dicembre 1969
15 dicembre 196910 marzo 19741969
10 marzo 19743 giugno 19741973Ephraim Katzir
(1973-1978)
5 Yitzhak Rabin
(1922-1995)
Laburista3 giugno 197420 giugno 1977
6 Menachem Begin
(1913-1992)
Likud20 giugno 19775 agosto 19811977
5 agosto 198110 ottobre 19831981Yitzhak Navon
(1978-1983)
7 Yitzhak Shamir
(1915-2012)
Likud10 ottobre 198313 settembre 1984Chaim Herzog
(1983-1993)
8 Shimon Peres
(1923-2016)
Laburista13 settembre 198420 ottobre 1986[4]1984
(7) Yitzhak Shamir
(1915-2012)
Likud20 ottobre 198622 dicembre 1988
22 dicembre 198811 giugno 19901988
11 giugno 199013 luglio 1992
(5) Yitzhak Rabin
(1922-1995)
Laburista13 luglio 19924 novembre 1995[5]1992
(8) Shimon Peres
(1923-2016)
Laburista22 novembre 199518 giugno 1996Ezer Weizman
(1993-2000)
9 Benjamin Netanyahu
(1949)
Likud18 giugno 19966 luglio 19991996
10 Ehud Barak
(1942)
Laburista6 luglio 19997 marzo 20011999
11 Ariel Sharon
(1928-2014)
Likud7 marzo 200128 febbraio 2003Moshe Katsav
(2000-2007)
28 febbraio 200321 novembre 20052003
Kadima[6]21 novembre 200514 aprile 2006
12 Ehud Olmert
(1945)
Kadima14 aprile 20064 maggio 2006
4 maggio 200631 marzo 20092006
(9) Benjamin Netanyahu
(1949)
Likud31 marzo 200918 marzo 20132009Shimon Peres
(2007-2014)
18 marzo 20136 maggio 20152013
6 maggio 20159 aprile 20192015Reuven Rivlin
(2014-2021)
9 aprile 201917 maggio 2020IV-2019
IX-2019
17 maggio 202013 giugno 20212020
13 Naftali Bennett
(1972)
Nuova Destra13 giugno 20211º luglio 2022[7]2021Isaac Herzog
(2021-)
14 Yair Lapid
(1963)
Yesh Atid1º luglio 202229 dicembre 2022
(9) Benyamin Netanyahu
(1949)
Likud29 dicembre 2022in carica2022

Linea temporale

Altre forme giuridiche del ruolo di primo ministro

Primo ministro designato

Il primo ministro designato (in ebraico: ממלא מקום ראש הממשלה, Memaleh Makom Rosh HaMemshala) è colui che assume, in seguito a nomina presidenziale, il ruolo di sondatore parlamentare, con lo scopo di formare una maggioranza di governo. È nominato in seguito ad elezioni o a crisi politiche, spesso risultanti nelle dimissioni dell'esecutivo o in una sfiducia parlamentare.

È assimilabile, se non pari, alla figura del formateur.

Primo ministro facente funzioni e ad interim

Il primo ministro ad interim (in ebraico: ראש הממשלה בפועל, Rosh HaMemshalah be-po'al) è nominato dal governo se il titolare è inabile per un massimo di 100 giorni consecutivi, permanentemente inabile, morto o decaduto a causa di una condanna penale definita dalla legge.

Tecnicamente, se l'inabilita è temporanea, egli assume la designazione di “primo ministro facente funzioni”, finché l'effettivo primo ministro, rimessosi, possa riassumere le sue funzioni. In tutti gli altri casi, invece, egli assume direttamente la dicitura di “primo ministro ad interim” e, salvo diversa deliberazione della Knesset o del governo, opera come se fosse stato nominato in sede ordinaria.

Se è stato nominato un vice primo ministro o un primo ministro supplente, spesso tale ruolo è affidato a lui.

Primo ministro supplente

Il primo ministro supplente (in ebraico: ראש הממשלה החליפי, Rosh ha-memshela ha-ḥalifi, tecnicamente sul testo legislativo: חלופי o חליפי) è quell'individuo, nominato in sede di giuramento del governo, il cui compito è sostituire (o ruotare) la posizione di primo ministro (facendo diventare, a sua volta, il detentore primo ministro supplente) dopo un determinato e concordato arco di tempo o in altre circostanze particolari e stipulate.

Tale tipo di governo, definito “governo di rotazione” (o alternanza), precedentemente una convenzione e codificato solo nel 2020 nel Paese, spesso avviene quando non è possibile concordare, fra diversi partiti facenti parte di una coalizione, una guida o politica unitaria, e, per questo, si tende a privilegiare questa soluzione per evitare un collasso della stessa a favore degli avversari o nuove elezioni.

In particolare, l'emendamento della legge fondamentale di Israele (la costituzione del Paese), alla sezione “Il Governo”, afferma testualmente che:

“[…] In un governo di alternanza, il primo ministro supplente è un membro della Knesset [n.d.r il parlamento israeliano] designato a servire come primo ministro, e in seguito alla rotazione, anche l'ex-primo ministro, divenuto supplente, è un membro della Knesset. Il primo ministro in carica e il primo ministro supplente prestano giuramento insieme. […]”

Secondo la stessa legge, inoltre: “[…] Il primo ministro supplente sostituirà il primo ministro in carica qualora:

  • il mandato del primo ministro in carica giunga al termine;
  • il primo ministro in carica si dimetta;
  • il primo ministro in carica scompaia improvvisamente;
  • il primo ministro in carica sia inabilitato solo per motivi di salute e siano trascorsi 100 giorni senza che egli sia di nuovo abile a governare;
  • il primo ministro in carica si dimetta come membro della Knesset.

Da ciò, dunque, si evince perfettamente la posizione giuridica dell'ufficio, nonché le varie casistiche in cui è attivato. Di seguito, la legge chiarifica anche come, nel governo, vi debba essere una parità di ministri affini sia al primo ministro che al primo ministro supplente, al fine di mantenere lo status quo. Ecco un estratto:

“[…] Il numero dei ministri identificati come aventi un'affinità per il primo ministro sarà uguale al numero dei ministri che sono identificati come aventi un'affinità per il primo ministro supplente; Tuttavia, se il numero dei ministri non sarà uguale, il governo stabilirà un meccanismo di voto in base al quale il potere di voto di tutti i ministri affiliati al primo ministro sarà uguale al potere di voto di tutti i ministri supplenti affiliati al primo ministro, o regole su come saranno prese le decisioni per garantire tale rapporto. […]”

Infine, viene definita la cosiddetta “clausola penale”, ovvero cosa accade al primo ministro ed al primo ministro supplente in caso di condanna del capo del governo:

“[…] Il governo che si occupa del primo ministro in carica si applicherà anche al primo ministro supplente, inclusa la clausola 18 (d), che stabilisce che il mandato del primo ministro scade alla sua condanna in una sentenza definitiva su un reato in cui è reo […]”.

Da ciò, si evince che, quando il primo ministro viene condannato nei metodi scritti precedentemente, il primo ministro supplente lo sostituisce, e quando il primo ministro supplente viene condannato come sopra, il governo non si considera dimesso.

Vice primo ministro

Il vice primo ministro (in ebraico: משנה ראש הממשלה, Mishneh Rosh HaMemshela) è nominato dal governo (spesso su proposta del primo ministro), e sostituisce se il primo ministro è inabile temporaneamente o all'estero.

Note

Voci correlate

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