Lingua polacca

lingua slava occidentale

La lingua polacca (nome nativo język polski o polszczyzna) è una lingua slava occidentale parlata in Polonia e in numerosi altri Stati. Al 2022, è parlata da 45 milioni di parlanti totali[1].

Polacco
Polski
Parlato inBandiera della Polonia Polonia Bandiera della Bielorussia Bielorussia

Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Bandiera della Germania Germania Bandiera dell'Ungheria Ungheria Bandiera d'Israele Israele Bandiera della Lituania Lituania Bandiera della Romania Romania Bandiera della Slovacchia Slovacchia Bandiera dell'Ucraina Ucraina

Locutori
Totale45 milioni (Ethnologue, 2022)
Classifica34 (2021)
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino modificato
TipoSVO flessiva (ordine libero)
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingue slave
  Lingue slave occidentali
   Lingue lechitiche
    Lingua polacca
Statuto ufficiale
Ufficiale inBandiera dell'Europa Europa
Bandiera della Polonia Polonia
Regolato daConsiglio della Lingua Polacca
Codici di classificazione
ISO 639-1pl
ISO 639-2pol
ISO 639-3pol (EN)
Glottologpoli1260 (EN)
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
Wszyscy ludzie rodzą się wolni i równi pod względem swej godności i swych praw. Są oni obdarzeni rozumem i sumieniem i powinni postępować wobec innych w duchu braterstwa.

     Aree dove il polacco è lingua maggioritaria

     Aree dove il polacco è parlato assieme ad altre lingue

     Aree dove il polacco è lingua minoritaria

Distribuzione geografica

Il polacco al 2019 era parlato come lingua madre da 39,7 milioni di persone in Polonia e in paesi come: Australia, Austria, Azerbaigian, Bielorussia, Canada, Croazia, Emirati Arabi, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Israele, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Stati Uniti d'America, Ucraina. Al 2011, era studiato come seconda lingua da 10 000 persone in tutto il mondo[2]; i parlanti di L2 però sono di più. I parlanti totali, nel 1999, erano oltre 50 milioni.

Numero di locutori
PaesiPersone
Polonia
Stati Uniti
Ucraina
Germania
Bielorussia
Lituania
Canada
Brasile
Israele
Russia
Kazakistan
Lettonia
Austria
Slovacchia
Rep. Ceca
Ungheria
Australia
Romania
Azerbaigian
Estonia
38 000 000
2 438 000
1 151 000
1 000 000
403 000
258 000
225 000
150 000
100 000
94 000
61 500
57 000
50 000
50 000
39 000
21 000
13 783
10 000
1 300
600

Lingua ufficiale

Il polacco è lingua ufficiale della Polonia.

Classificazione

Secondo Ethnologue,[3] la classificazione della lingua polacca è la seguente:

Storia

Il polacco come lingua letteraria sorse tra il Quattrocento e il Cinquecento. L'ortografia si sviluppò gradualmente, poiché molti autori ed editori proposero le proprie idee e le proprie modifiche in un ampio arco di tempo. L'ortografia così inventata, con poche modifiche, viene usata ancora oggi.

Il polacco è sempre stato ed è ancora oggi influenzato dalle lingue straniere, soprattutto dal latino, dal greco, dal tedesco, dall'italiano, dal francese, dal russo e dall'inglese.

La base è slava, con buona parte del vocabolario e della fraseologia di origine latina o greca. I prestiti dall'italiano si possono trovare, come in altre lingue, in ambito culinario (es. makaron, "pasta") e musicale (es. sonet, "sonetto"; solista, "solista"). Più interessanti sono i prestiti dei nomi di alcune verdure (es. pomidor, "pomodoro"; cebula, "cipolla"; sałata, "lattuga, insalata"; por, "porro"; cukinia, "zucchina"), dovuti, pare, a Bona Sforza d'Aragona (1494-1557), figlia del duca di Milano Gian Galeazzo e regina di Polonia, che importò alcune verdure dall'Italia, oltre ad aver contribuito alla diffusione della cultura rinascimentale italiana.

Influenze come quelle sopra citate non sono un'eccezione, essendo tipiche di tante altre lingue, influenzate in passato dall'Impero romano, più tardi dalla Chiesa cattolica e ultimamente dalla globalizzazione e da internet.

Per comunicare, il locutore polacco medio usa in media circa 15 000 parole, sebbene ne conosca 30 000; alcuni locutori eccezionali conoscono addirittura 100 000 parole[4]. Secondo alcuni studi dell'Università di Białystok, per parlare in polacco è sufficiente conoscerne 1 200[5].

Dialetti

Le differenze dialettali in polacco sono piccole. Tra quelli che maggiormente si distinguono ci sono il dialetto della Slesia e il dialetto montanaro, parlato nei rilievi montuosi dei Carpazi occidentali, detti anche Monti Tatra, nei pressi della località di Zakopane, vicino al confine slovacco.

Fonologia e pronuncia

Il polacco è una lingua ad accento fisso: l'accento tonico delle parole cade sempre sulla penultima sillaba (serwetka, "tovagliolo"; woda, "acqua"; zatrzymywać, "fermare"); esiste su alcune lettere un segno diacritico (Ćć, Ńń, Śś, Źź) simile al segno italiano dell'accento, che non ha nulla a che vedere con l'accento tonico, bensì indica una modifica nella pronuncia della consonante. La fonologia polacca è più ricca rispetto a quella italiana.

Vocali

In polacco sono presenti nove lettere con funzione di vocali: Aa, Ee, Ii, Yy, Oo, Óó, Uu, Ąą ed Ęę. Questo è l'ordine con cui sono definite queste lettere, che differisce da quello alfabetico, in cui Y viene dopo O, Ó e U e in cui Ą ed Ę vengono rispettivamente dopo A ed E. La pronuncia delle nove vocali è facile per un parlante italiano.

  • Aa si pronuncia come in italiano: [a].

kobieta [kɔ.ˈbʲɛː.ta] (donna)

jabłko ['jaː.blʷ.kɔ] (mela)

  • Ee si pronuncia come nell'italiano "bello" anche quando l'accento non cade su di essa: [ɛ].

pies [pʲɛs] (cane)

  • Ii si pronuncia come in italiano: [i].

internet [in.ˈtɛr.nɛt] (internet)

  • Yy si pronuncia [ɨ], suono presente in alcune altre lingue slave e nella lingua romena.

luty [ˈluː.tɨ] (febbraio)

  • Oo si pronuncia come nell'italiano "cosa" anche quando l'accento non cade su di essa: [ɔ].

kot [kɔt] (gatto)

telefon [tɛ.ˈlɛː.fɔn] (telefono)

  • Óó e Uu hanno lo stesso suono, che corrisponde alla "u" italiana: [u].

góra [ˈguː.ra] (montagna)

lubić [ˈluː.bʲiʨ] (amare)

  • Ąą si pronuncia come nella grafia francese "-on" della parola "maison": [ɔ̃] Non compare mai a inizio parola.

początek [pɔ.ˈʈʂɔ̃ː.tɛk] (inizio)

  • Ęę si pronuncia come nella grafia francese "-in" della parola "matin": [ɛ̃]. Non compare mai a inizio parola.

mężczyzna [mɛ̃ʂ.ˈʈʂɨz.na] (uomo)

ręka [ˈrɛ̃ː.ka] (mano)

Semivocali

Il polacco ha le semivocali:

[j], scritta Jj.

maj [maj] (maggio)

jeść [jɛɕʨ] (mangiare)

[w], scritta Łł.

poniedziałek [pɔ.nʲɛ.ˈʥaː.wɛk] (lunedì)

łatwy [wat.vɨ] (facile)

Consonanti

Il sistema consonantico è piuttosto complesso. Le lettere Qq, Vv e Xx vengono utilizzate solo nei prestiti o nelle parole di origine straniera; generalmente esse vengono rimpiazzate rispettivamente dalle lettere kw (es. kwarc, "quarzo"), w (es. weranda, "veranda") e ks (es. ekstra, "extra").

  • Bb si pronuncia come in italiano: [b]. Se la b è seguita da i, la b si pronuncia [bʲ]. Se il gruppo bi è seguito da un'altra vocale, il gruppo bi si pronuncia [bʲ].

być [bɨʈʂ] (essere)

  • Cc si pronuncia come nell'italiano "addizione": [ʦ]. Se la c è seguita da i, la c si pronuncia [ʨ], come la ć. Se il gruppo ci è seguito da un'altra vocale, il gruppo ci si pronuncia [ʨ].

lipiec [ˈliː.pʲɛʦ] (luglio)

dwanaście [dva.ˈnaɕ.ʨɛ] (dodici)

  • Ćć si pronuncia [ʨ]. Si trova prima di un'altra consonante o a fine parola, dove sostituisce il gruppo ci.

pić [piʨ] (bere)

  • Dd si pronuncia come in italiano: [d].

droga [ˈdrɔː.ga] (strada)

  • Ff si pronuncia come in italiano: [f]. Se la f è seguita da i, la f si pronuncia [fʲ]. Se il gruppo fi è seguito da un'altra vocale, il gruppo fi si pronuncia [fʲ].

fabryka [fa.ˈbrɨː.ka] (fabbrica)

  • Gg si pronuncia come nell'italiano "gomma": [g]. Se la g è seguita da i, la g si pronuncia [gʲ]. Se il gruppo gi è seguito da un'altra vocale, il gruppo gi si pronuncia [gʲ].

gitara [gʲi.ˈtaː.ra] (chitarra)

  • Hh si pronuncia come nel tedesco "Achtung": [x], come il gruppo ch. Se la h è seguita da i, la h si pronuncia [xʲ]. Se il gruppo hi è seguito da un'altra vocale, il gruppo hi si pronuncia [xʲ].

dach [dax] (tetto)

  • Kk si pronuncia come nell'italiano "casa": [k]. Se la k è seguita da i, la k si pronuncia [kʲ]. Se il gruppo ki è seguito da un'altra vocale, il gruppo ki si pronuncia [kʲ].

krokodyl [krɔ.ˈkɔː.dɨl] (coccodrillo)

  • Ll si pronuncia come in italiano: [l].

lód [lud] (ghiaccio)

  • Mm si pronuncia come in italiano: [m]. Se la m è seguita da i, la m si pronuncia [mʲ]. Se il gruppo mi è seguito da un'altra vocale, il gruppo mi si pronuncia [mʲ].

mieć [mʲɛʨ] (avere)

  • Nn si pronuncia come in italiano: [n]. Se la n è seguita da i, la n si pronuncia [nʲ], come la ń. Se il gruppo ni è seguito da un'altra vocale, il gruppo ni si pronuncia [nʲ].

oni [ˈɔː.nʲi] (loro)

nie [nʲɛ] (no)

  • Ńń si pronuncia similmente al gruppo italiano "gn": [nʲ]. Si trova prima di un'altra consonante o a fine parola, dove sostituisce il gruppo ni.

koń [kɔnʲ] (cavallo)

niańka [ˈnʲanʲ.ka] (tata)

  • Pp si pronuncia come in italiano: [p]. Se la p è seguita da i, la p si pronuncia [pʲ]. Se il gruppo pi è seguito da un'altra vocale, il gruppo pi si pronuncia [pʲ].

pojęcie [pɔ.ˈjɛ̃ː.ʈʂɛ] (concetto)

  • Qq si pronuncia [kw].
  • Rr si pronuncia come in italiano: [r].

krowa [ˈkrɔː.va] (mucca)

  • Ss si pronuncia come in italiano: [s]. Se la s è seguita da i, la s si pronuncia [ɕ], come la ś. Se il gruppo si è seguito da un'altra vocale, il gruppo si si pronuncia [ɕ].

sobota [sɔ.ˈbɔː.ta] (sabato)

sierpień [ˈɕɛr.pʲɛnʲ] (agosto)

  • Śś si pronuncia [ɕ]. Si trova prima di un'altra consonante o a fine parola, dove sostituisce il gruppo si.

środa [ˈɕrɔː.da] (mercoledì)

  • Tt si pronuncia come in italiano: [t].

tak [tak] (sì)

  • Vv si pronuncia come la w: [v].
  • Ww si pronuncia come la v italiana: [v]. Se la w è seguita da i, la w si pronuncia [vʲ]. Se il gruppo wi è seguito da un'altra vocale, il gruppo wi si pronuncia [vʲ].

Warszawa [var.ˈʂaː.va] (Varsavia)

  • Xx si pronuncia [ks].
  • Zz si pronuncia come la "s" italiana in "rosa": [z]. Se la z è seguita da i, la z si pronuncia [ʑ], come la ź. Se il gruppo zi è seguito da un'altra vocale, il gruppo zi si pronuncia [ʑ].

ząb [zɔ̃p] (dente)

zima [ˈʑiː.ma] (inverno)

  • Źź si pronuncia [ʑ]. Si trova prima di un'altra consonante o a fine parola, dove sostituisce il gruppo zi.

październik [paʑ.ˈʥɛr.nʲik] (ottobre)

  • Żż si pronuncia [ʐ].

żyć [ʐɨʨ] (abitare, vivere)

Gruppi consonantici

In polacco sono presenti sette gruppi consonantici.

  • Ch si pronuncia come nel tedesco "Achtung": [x], come la lettera h. Se il gruppo ch è seguito da i, il gruppo ch si pronuncia [xʲ]. Se il gruppo chi è seguito da un'altra vocale, il gruppo chi si pronuncia [xʲ].

chomik [ˈxɔː.mʲik] (criceto)

  • Cz si pronuncia [ʈʂ].

Come la "c" di "certo"czas [ʈʂas] (tempo)

czwartek [ˈʈʂvar.tɛk] (giovedì)

  • Dz si pronuncia come la "z" di "zaino": [ʣ]. Se il gruppo dz è seguito da i, il gruppo dz si pronuncia [ʥ], come il gruppo . Se il gruppo dzi è seguito da un'altra vocale, il gruppo dzi si pronuncia [ʥ].

dzwon [ʣvon] (campana)

niedziela [nʲɛ.ˈʥɛː.la] (domenica)

  • si pronuncia [ʥ].

więk [ʥvʲɛ̃k] (suono)

  • si pronuncia [ɖʐ].

em [ɖʐɛm] (marmellata)

  • Rz si pronuncia [ɹ̠].

Come la "j" francese in "je t'aime"

wrzesień [ˈvɹ̠ɛː.ɕɛnʲ] (settembre)

rzeka [ˈɹ̠ɛː.ka] (fiume)

  • Sz si pronuncia [ʂ].

kaszleć [ˈkaʂ.lɛʨ] (tossire)

szukać [ˈʂuː.kaʨ] (cercare)

Grammatica

Nella lingua polacca non ci sono articoli ("kapelusz" può significare "cappello", "un cappello" o "il cappello" a seconda del contesto). Ci sono due numeri (singolare, plurale) e tre generi (maschile, femminile, neutro). Per il singolare è rilevante la distinzione tra sostantivi di genere maschile animati indicanti persone o animali (es. inżynier, "ingegnere", kot "gatto"), e sostantivi inanimati (indicanti cose; es. czas, tempo), mentre per il plurale è rilevante la distinzione tra sostantivi di genere maschile indicanti persone, che appartengono al genere "maschile di persona", e sostantivi che indicano animali o cose di genere maschile e gli altri due generi (femminile e neutro), che formano il genere "non maschile di persona". Ci sono sette casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, locativo e vocativo. Nella coniugazione dei verbi ci sono tre tempi (presente, passato, futuro), cinque modi (indicativo, congiuntivo-condizionale, imperativo, infinito, participio) e tre aspetti (perfettivo, imperfettivo, iterativo); come nella maggior parte delle altre lingue slave e a differenza di altre lingue indoeuropee, anche in polacco si è conservato l'aspetto verbale.

Sostantivi

La classificazione suddetta per i sostantivi è più utile da un punto di vista strettamente grammaticale piuttosto che didattico. Didatticamente è molto più produttivo imparare le regole di derivazione della desinenza a seconda del caso, piuttosto che suddividere i nomi in classi. Il fatto che un nome sia personale o meno ha importanza in alcuni casi grammaticali mentre per altri è più importante che il suono consonantico finale (tema) sia duro o molle quindi si ricorderà la regola solo in tali casi; per altri si distingue tra esseri animati ed inanimati.

Più in generale, per questa lingua è più semplice imparare le regole caso per caso piuttosto che tentare di raggruppare le parole in classi (metodo invece molto utile in latino). Ad esempio si può riassumere lo strumentale con poche regole[6]:

  • singolare maschile e neutro in –em; singolare femminile in –ą;
  • plurale in –ami.

Bisogna dire che non tutti i casi sono così semplici.

Nomi maschili

  • Vocativo singolare = Locativo singolare;
  • Dativo singolare in –owi;

Nomi maschili animati di persona: inżynier, ingegnere

  • Accusativo = Genitivo;
  • Genitivo singolare in –a;
  • Nominativo plurale in –owie.
Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
Nominativo (mianownik)inżynierinżynierowie
Genitivo (dopełniacz)inżynierainżynierów
Dativo (celownik)inżynierowiinżynierom
Accusativo (biernik)inżynierainżynierów
Strumentale (narzędnik)inżyniereminżynierami
Locativo (miejscownik)inżynierzeinżynierach
Vocativo (wołacz)inżynierzeinżynierowie/inżynierzy

Nomi maschili animati di animale: kot, gatto

  • Accusativo = Genitivo;
  • Genitivo singolare in –a;
  • Nominativo plurale in –y.
Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
Nominativo (mianownik)kotkoty
Genitivo (dopełniacz)kotakotów
Dativo (celownik)kotukotom
Accusativo (biernik)kotakoty
Strumentale (narzędnik)kotemkotami
Locativo (miejscownik)kociekotach
Vocativo (wołacz)kociekoty

Nomi maschili inanimati: czas, tempo

  • Accusativo = Nominativo;
  • Genitivo singolare in –u;
  • Nominativo plurale in –y.
Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
Nominativo (mianownik)czasczasy
Genitivo (dopełniacz)czasuczasów
Dativo (celownik)czasowiczasom
Accusativo (biernik)czasczasy
Strumentale (narzędnik)czasemczasami
Locativo (miejscownik)czasieczasach
Vocativo (wołacz)czasieczasy

Nomi femminili inanimati

  • Strumentale singolare in –ą.

Nomi femminili inanimati in –a: firma, ditta

  • Accusativo singolare in –ę; Accusativo plurale = Nominativo plurale;
  • Vocativo singolare in –o.
Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
Nominativo (mianownik)firmafirmy
Genitivo (dopełniacz)firmyfirm
Dativo (celownik)firmiefirmom
Accusativo (biernik)firmęfirmy
Strumentale (narzędnik)firmąfirmami
Locativo (miejscownik)firmiefirmach
Vocativo (wołacz)firmofirmy

Nomi femminili inanimati in consonante: wilgoć, umidità

  • Accusativo = Nominativo.
  • Vocativo = Nominativo.
Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
Nominativo (mianownik)wilgoćwilgocie
Genitivo (dopełniacz)wilgociwilgoci
Dativo (celownik)wilgociwilgociom
Accusativo (biernik)wilgoćwilgocie
Strumentale (narzędnik)wilgociąwilgociami
Locativo (miejscownik)wilgociwilgociach
Vocativo (wołacz)wilgoćwilgocie

Nomi neutri

  • Accusativo = Nominativo.
  • Vocativo = Nominativo.

Nomi neutri in –o: wino, vino

  • Locativo singolare in –ie.
Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
Nominativo (mianownik)winowina
Genitivo (dopełniacz)winawin
Dativo (celownik)winuwinom
Accusativo (biernik)winowina
Strumentale (narzędnik)winemwinami
Locativo (miejscownik)winiewinach
Vocativo (wołacz)winowina

Nome neutro in –e: czytanie, lettura

  • Locativo singolare in –u.
Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
Nominativo (mianownik)czytanieczytania
Genitivo (dopełniacz)czytaniaczytań
Dativo (celownik)czytaniuczytaniom
Accusativo (biernik)czytanieczytania
Strumentale (narzędnik)czytaniemczytaniami
Locativo (miejscownik)czytaniuczytaniach
Vocativo (wołacz)czytanieczytania

Aggettivi

Per quanto riguarda il singolare, i generi sono così disposti: maschile, femminile, neutro. Al plurale si distinguono i sostantivi animati di persona (męskoosobowy) da tutti gli altri (niemęskoosobowy). All'accusativo singolare maschile sono segnate tra parentesi le uscite per gli aggettivi che si riferiscono a nomi il cui accusativo è uguale al genitivo (v. kot, inżynier).

Nowy, nuovo

Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
maschilefemminileneutrosostantivi animati di personaaltri sostantivi
Nominativo (mianownik)nowynowanowenowinowe
Genitivo (dopełniacz)nowegonowejnowegonowychnowych
Dativo (celownik)nowemunowejnowemunowymnowym
Accusativo (biernik)nowy/nowegonowanowenowychnowe
Strumentale (narzędnik)nowymnowanowymnowyminowymi
Locativo (miejscownik)nowymnowejnowymnowychnowych
Vocativo (wołacz)nowynowanowenowinowe

Ostatni, ultimo

Caso (przypadek)Singolare (liczba pojedyncza)Plurale (liczba mnoga)
maschilefemminileneutrosostantivi animati di personaaltri sostantivi
Nominativo (mianownik)ostatniostatniaostatnieostatniostatnie
Genitivo (dopełniacz)ostatniegoostatniejostatniegoostatnichostatnich
Dativo (celownik)ostatniemuostatniejostatniemuostatnimostatnim
Accusativo (biernik)ostatni/ostatniegoostatniaostatnieostatnichostatnie
Strumentale (narzędnik)ostatnimostatniaostatnimostatnimiostatnimi
Locativo (miejscownik)ostatnimostatniejostatnimostatnichostatnich
Vocativo (wołacz)ostatniostatniaostatnieostatniostatnie

Sistema di scrittura

Lo stesso argomento in dettaglio: Alfabeto polacco.
L'alfabeto polacco

L'alfabeto è costituito da 35 lettere che includono 9 vocali e 26 consonanti arricchite da segni diacritici come la codetta (Ąą, Ęę), l'accento acuto (Ćć, Ńń, Óó, Śś, Źź), la barra obliqua (Łł) e il punto sovrascritto (Żż). Fa inoltre uso di 7 digrammi (dwuznaki) e 1 trigramma (trójznak). Le lettere Q, V e X vengono utilizzate solo nei prestiti o nelle parole di origine straniera[7].

Premi Nobel per la letteratura di lingua polacca

Note

Bibliografia

  • Encyklopedia języka polskiego, S. Urbańczyk, M. Kucały, wyd. 3, Breslavia 1999. ISBN 83-04-04507-9
  • Gramatyka współczesnego języka polskiego, R. Grzegorczyk, R. Laskowski, H. Wróbel, Wydawnictwo Naukowe PWN, Varsavia 1998. ISBN 83-01-12386-9
  • Zarys składni polskiej, Zenon Klemensiewicz, Varsavia 1963.
  • Wykłady z polskiej składni, Renata Grzegorczyk, Varsavia 1996. ISBN 83-01-12185-8
  • Zarys z fonetyki i fonologii współczesnego języka polskiego, Marek Wiśniewski, Toruń 2001. ISBN 83-231-1272-X
  • Języki indoeuropejskie, L. Bednarczuk, t. I, Varsavia 1986. ISBN 83-01-06559-1
  • Składnia współczesnego języka polskiego, Zygmunt Saloni, Marek Świdziński, PWN, Warszawa 1985. ISBN 83-01-05629-0
  • O pochodzeniu Słowian w świetle faktów językowych, Z. Gołąb, Wyd. Universitas, Kraków 2004. ISBN 83-242-0528-4
  • Fonetyka polska, Maria Dłuska, PWN, Varsavia – Cracovia 1981. ISBN 83-01-03196-4

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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