Nazionale di calcio della Polonia

rappresentativa nazionale maschile di calcio della Polonia

La nazionale di calcio della Polonia (in polacco Reprezentacja Polski w piłce nożnej mężczyzn) è la rappresentativa calcistica della Polonia ed è posta sotto l'egida della federazione calcistica polacca.

Bandiera della PoloniaPolonia
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
FederazionePZPN
Polski Związek Piłki Nożnej
ConfederazioneUEFA
Codice FIFAPOL
SoprannomeBiało-czerwoni (Biancorossi)
Białe Orły (Le aquile bianche)
SelezionatoreBandiera della Polonia Michał Probierz
Record presenzeRobert Lewandowski (148)
CapocannoniereRobert Lewandowski (82)
Ranking FIFA31º (26 ottobre 2023)[1]
Sponsor tecnicoNike
Esordio internazionale
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 1 - 0 Polonia Bandiera della Polonia
Budapest, Ungheria; 18 dicembre 1921
Migliore vittoria
Bandiera della Polonia Polonia 10 - 0 San Marino
Kielce, Polonia; 1º aprile 2009
Peggiore sconfitta
Bandiera della Danimarca Danimarca 8 - 0 Polonia
Copenaghen, Danimarca; 26 giugno 1948
Campionato del mondo
Partecipazioni9 (esordio: 1938)
Miglior risultatoBronzo Terzo posto nel 1974, 1982
Campionato d'Europa
Partecipazioni4 (esordio: 2008)
Miglior risultatoQuarti di finale nel 2016
Torneo Olimpico
Partecipazioni4[2] (esordio: 1924)
Miglior risultatoOro Primo posto nel 1972
UEFA Nations League
Partecipazioni2 (esordio: 2018-2019)
Miglior risultato10º posto nella Lega A 2018-2019

In coppa del mondo la Polonia si è classificata due volte terza, nel 1974 e nel 1982. Ha partecipato per la prima volta alla fase finale di un campionato europeo a Euro 2008 e ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale a Euro 2016. La nazionale olimpica ha vinto la medaglia d'oro nel 1972 e la medaglia d'argento nel 1976 e nel 1992.

Nella classifica mondiale della FIFA, stilata per la prima volta nell'agosto 1993, la Polonia ha raggiunto come miglior piazzamento il 5º posto nell'agosto 2017, mentre la posizione peggiore è stata il 75º posto del marzo 2012. Occupa attualmente il 26º posto della graduatoria.[1]

Storia

Esordi e mondiale del 1938 (1921-1946)

Polonia-Brasile (5-6), campionato del mondo 1938

La nazionale polacca disputò la sua prima partita ufficiale il 18 dicembre 1921, quando fu sconfitta per 1-0 a Budapest dall'Ungheria (1-0). Nel 1938 disputò il suo primo mondiale, dove fu eliminata agli ottavi di finale, cioè alla prima partita, dal forte Brasile dopo una durissima battaglia di 90 minuti finita 6-5, con la Polonia capace di pareggiare per ben cinque volte. Quattro dei cinque gol polacchi portarono la firma di Ernest Wilimowski, attaccante del Ruch Chorzów, primo giocatore a segnare quattro reti in una partita del campionato mondiale di calcio.

Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale la Polonia sconfisse in amichevole per 4-2 la forte Ungheria, classificatasi seconda dietro l'Italia al mondiale del 1938.

Dopoguerra e anni 1960 (1946-1972)

L'11 giugno 1946 la Polonia tornò in campo per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, perdendo in amichevole a Oslo contro la Norvegia per 3-1. Nell'immediato dopoguerra una vittoria importante fu colta contro la quotata Cecoslovacchia (3-1).

Il 26 aprile 1948 la Polonia patì la più larga sconfitta della propria storia, perdendo per 8-0 a Copenaghen contro la Danimarca.

Il 4 novembre 1963 a Stettino i polacchi travolsero la Norvegia per 9-0, stabilendo la seconda migliore vittoria della loro storia (il primato sarebbe stato, infatti, migliorato nel 2009). Fu il match d'esordio per Włodzimierz Lubański, che bagnò il debutto con un gol e che divenne poi il miglior marcatore della nazionale polacca con 48 gol in 75 presenze dal 1963 al 1980.

Anni 1970 e 1980: le medaglie olimpiche e mondiali

Polonia-Brasile (1-0), campionato del mondo 1974. A sinistra Grzegorz Lato, terzo giocatore più presente e terzo goleador di tutti i tempi della nazionale polacca.
Zbigniew Boniek, miglior marcatore della Polonia al mondiale di Spagna 1982

Il 1º dicembre 1970 il ruolo di commissario tecnico fu affidato a Kazimierz Górski, che condusse subito la squadra alla medaglia d'oro alle OIimpiadi 1972, cui fece seguito la medaglia d'argento alle Olimpiadi 1976. Sotto la sua guida la Polonia ottenne inoltre la medaglia di bronzo al campionato del mondo 1974 e al campionato del mondo 1982.

La Polonia tornò a disputare la fase finale del mondiale nel 1974, in Germania Ovest, dove fu la maggiore sorpresa dopo i Paesi Bassi. I polacchi eliminarono nelle qualificazioni al mondiale del 1974 l'Inghilterra, campione del mondo nel 1966 ed eliminata ai quarti di finale del campionato del mondo 1970. In Germania Ovest la Polonia riuscì a superare a punteggio pieno il proprio girone eliminando l'Italia. All'esordio, contro l'Argentina, si portò sul 2-0 dopo soli otto minuti di gioco, grazie alle marcature di Grzegorz Lato al settimo e Andrzej Szarmach all'ottavo. Il gol argentino di Ramón Heredia al sessantesimo illuse i sudamericani, che due minuti dopo capitolarono nuovamente (altro gol di Lato), prima del gol di Carlos Babington per il definitivo 3-2. Nel secondo match la Polonia travolse con il punteggio di 7-0 Haiti, con tripletta di Szarmach e doppietta di Lato. Contro l'Italia vice-campione del mondo in carica la Polonia, già qualificata, necessitava di un punto per assicurarsi la vittoria del girone. Chiuso l'intervallo in vantaggio per 2-0 (reti di Szarmach e Kazimierz Deyna), subì nella ripresa il gol di Fabio Capello, ma si impose per 2-1 e chiuse il girone in testa. La Polonia vinse anche le prime due partite del girone di semifinale (1-0 con gol di Lato contro la Svezia che non aveva subito gol nelle tre partite precedenti e 2-1 contro la Jugoslavia con gol di Deyna su calcio di rigore, Stanislav Karasi per gli jugoslavi e Lato), ma nell'ultima perse per 1-0 contro la Germania Ovest padrona di casa una partita che doveva vincere (giocata su un campio allagato dalla pioggia, ai limiti della praticabilità), mancando dunque la qualificazione alla finalissima. I tedeschi innaffiarono il campo prima della partita per smorzare l'ardore dei velocissimi avversari. Nella finale per il terzo posto la Polonia batté per 1-0 il Brasile campione del mondo in carica. Il gol fu siglato da Lato, che con 7 centri nel torneo si laureò capocannoniere del mondiale.

La Polonia non riuscì a qualificarsi al campionato d'Europa 1976 perché si classificò seconda nel suo girone eliminatorio, dietro all'Olanda e davanti a Italia e Finlandia.

Qualificatasi al campionato del mondo 1978 a spese del Portogallo, vinse il suo girone davanti alla Germania Ovest. Pareggiò all'esordio proprio con i tedeschi occidentali (0-0), poi batté per 1-0 la Tunisia (gol del solito Lato) e per 3-1 il Messico (reti di Zbigniew Boniek, Víctor Rangel per i messicani, Deyna e ancora Boniek). Nel girone semifinale arrivò terza dietro ad Argentina e Brasile e davanti al Perù. Alla sconfitta per 2-0 contro gli argentini padroni di casa (doppietta di Mario Kempes) seguì la vittoria per 1-0 contro il Perù (gol di Szarmach) e la sconfitta per 3-1 contro il Brasile (gol di Nelinho e Lato e doppietta di Roberto Dinamite).

La mancata qualificazione al campionato d'Europa 1980 fece da preludio a un episodio spiacevole. Il 29 novembre 1980 vi fu un aspro confronto tra calciatori e membri dello staff tecnico della nazionale polacca, in partenza per l'Italia per preparare la partita contro Malta valida per le qualificazioni al mondiale di Spagna 1982. Il litigio, iniziato in un hotel di Varsavia, si concluse all'aeroporto Okęcie della capitale polacca. Dopo l'incidente molti calciatori furono banditi dalla nazionale e il CT Ryszard Kulesza, in polemica con la federazione, si dimise[3] e fu sostituito da Antoni Piechniczek.

Qualificatasi al campionato del mondo 1982, la Polonia riuscì a classificarsi terza, dopo essere stata battuta dall'Italia in semifinale. Il girone di primo turno con Italia, Camerun e Perù vide i polacchi pareggiare per 0-0 con Italia e Camerun e vincere per 5-1 contro i peruviani (gol di Włodzimierz Smolarek, Lato, Boniek, Andrzej Buncol e Włodzimierz Ciołek), risultato che consentì alla Polonia di superare il girone da prima classificata. Nel girone di secondo turno la squadra biancorossa batté il Belgio per 3-0 con tripletta di Boniek e pareggiò per 0-0 contro l'Unione Sovietica, vincendo il girone per una migliore differenza reti rispetto ai sovietici. Il piazzamento proiettò i polacchi in semifinale, dove furono sconfitti per 2-0 dall'Italia (doppietta di Paolo Rossi), prima di vincere la finale per il terzo posto per 3-2 contro la Francia (gol di Szarmach, Stefan Majewski e Janusz Kupcewicz).

Con tre vittorie, due pareggi e una sconfitta nel girone con Belgio, Albania e Grecia, la Polonia si qualificò al campionato del mondo 1986, dove fu eliminata agli ottavi di finale. Inserita nel girone con Inghilterra, Marocco e Portogallo, pareggiò per 0-0 contro i marocchini, sconfisse il Portogallo per 1-0 (gol di Włodzimierz Smolarek) e fu sconfitta per 3-0 dagli inglesi, ma superò il turno come una delle migliori terze classificate, avendo il Marocco battuto per 3-1 i portoghesi. Agli ottavi di finale fu eliminata dal Brasile, perdendo malamente per 4-0.

Crisi (1986-2002)

Dopo gli anni d'oro ('70 e '80) la nazionale polacca visse un quindicennio di crisi, fallendo la qualificazione a tre fasi finali dei mondiali e continuando a non qualificarsi per la fase finale degli europei.

Terza nel girone di qualificazione al mondiale di Italia 1990 dietro Svezia e Inghilterra e davanti all'Albania, con cinque punti (due vittorie, un pareggio e tre sconfitte), la Polonia ottenne tuttavia la medaglia d'argento alle Olimpiadi del 1992, perdendo a testa alta in finale contro i padroni di casa della Spagna (3-2 con il gol decisivo segnato nei minuti di recupero). I due attaccanti della Polonia Wojciech Kowalczyk e Andrzej Juskowiak parvero agli albori di una sfavillante carriera, ma la giovane nazionale polacca non tenne fede alle attese negli anni a venire.

La Polonia si piazzò quarta nel proprio girone di qualificazione al mondiale di Stati Uniti 1994, dietro Norvegia, Paesi Bassi e Inghilterra e davanti a Turchia e San Marino. Il bilancio finale fu di tre vittorie, due pareggi e cinque sconfitte, di cui quattro consecutive, subite negli ultimi quattro incontri disputati. Non andarono meglio le qualificazioni al campionato d'Europa 1996, concluse dai polacchi al quarto posto dietro a Romania, Francia e Slovacchia e davanti a Israele e Azerbaigian, con un bilancio di tre vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte. Seguì il terzo posto nel girone di qualificazione al mondiale di Francia 1998 dietro a Inghilterra e Italia e davanti a Georgia e Moldavia.

Qualche miglioramento si vide nelle eliminatorie del campionato d'Europa 2000, in cui i polacchi totalizzarono 13 punti (quattro vittorie, un pareggio e tre sconfitte) e si classificarono terzi dietro a Svezia e Inghilterra e davanti a Bulgaria (contro la quale ottennero due vittorie) e Lussemburgo. A penalizzare la Polonia furono gli scontri diretti contro gli inglesi, con cui i polacchi chiusero a pari punti.

Ritorno sulla grande scena internazionale (2002-2010)

Dopo un'assenza di sedici anni dalle fasi finali dei maggiori tornei internazionali, la Polonia si qualificò al campionato del mondo 2002 vincendo il proprio girone eliminatorio con quattro punti di vantaggio sull'Ucraina, con un bilancio di sei vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta. Nella fase finale del torneo, però, la squadra si classificò ultima nel proprio girone. In Giappone e Corea del Sud fu, infatti, eliminata dopo sole due partite, perdendo per 2-0 contro la Corea del Sud e per 4-0 contro il Portogallo. Nell'ultima partita colse un inutile successo per 3-1 contro gli Stati Uniti.

Nel proprio girone di qualificazione al campionato europeo del 2004 si piazzò terza e fu eliminata. Nell'ultima partita delle qualificazioni eliminò l'Ungheria battendola per 2-1, ma fu a sua volta eliminata perché la Lettonia batté la già qualificata Svezia, accedendo sorprendentemente ai play-off per la qualificazione alla fase finale. La sconfitta della Svezia già qualificata suscitò polemiche in Polonia.

La formazione polacca conseguì la qualificazione al campionato del mondo 2006 come migliore seconda classificata di tutti i gironi, piazzandosi dietro l'Inghilterra e davanti Austria e Irlanda del Nord, con otto vittorie e due sconfitte (entrambe contro gli inglesi) in dieci partite. Nella fase finale la Polonia, allenata da Paweł Janas, parve la favorita per il secondo posto nel girone composto dai padroni di casa della Germania dall'Ecuador e dalla Costa Rica. L'allenatore subì alcune critiche dalla stampa e dalla nazione per la mancata convocazione al mondiale del bomber Tomasz Frankowski e soprattutto del capitano, il portiere Jerzy Dudek. La squadra aveva comunque un discreto organico. Tra i nomi più importanti c'erano il portiere del Celtic, Artur Boruc, Michał Żewłakow in difesa, il centrocampista del Bayer Leverkusen, Jacek Krzynówek, l'attaccante del Celtic Maciej Żurawski e soprattutto il giovane Euzebiusz Smolarek, che giocava nel Borussia Dortmund, figlio dello Smolarek che portò la Polonia al terzo posto al mondiale del 1982.

Nonostante le attese, la Polonia in Germania deluse. La prima partita con l'Ecuador fu persa per 2-0 dai polacchi, che si videro annullare un gol e colpirono due pali nel giro di dieci minuti. La seconda con la Germania fu persa per 1-0 all'ultimo minuto, dopo aver giocato una buona partita. Ormai già eliminata, la Polonia giocò l'ultimo match con la Costa Rica per i tre punti della bandiera. I polacchi vinsero di misura (2-1) grazie alla doppietta del difensore Bosacky e conclusero terzi nel girone. Alla fine del mondiale il commissario tecnico Janas fu esonerato e sostituito dall'olandese Leo Beenhakker.

Dopo un eccezionale girone di qualificazione concluso come prima davanti al Portogallo, la Polonia si qualificò per la prima volta nella sua storia ad un europeo (Austria-Svizzera 2008) e diede una svolta alla storia del proprio calcio. La squadra di Beenhakker, esprimendo un ottimo gioco, prometteva davvero bene per la competizione. Ancora una volta, però, malgrado le aspettative suscitate nella campagna di qualificazione, nella fase finale la compagine polacca si comportò ben al di sotto delle attese. Sorteggiata nel girone con Germania, Croazia ed Austria, racimolò solo un punto. Perse per 2-0 la prima partita con la Germania, pareggiò per 1-1 con l'Austria e perse per 1-0 con la Croazia, classificandosi all'ultimo posto del girone.

L'europeo casalingo del 2012

Sempre sotto la guida di Beenhakker, la Polonia fu poi impegnata nelle qualificazioni al campionato del mondo del 2010. Il girone era equilibrato ma non impossibile: Rep. Ceca, Slovenia, Slovacchia ed Irlanda del Nord più la cenerentola San Marino. La nazionale polacca, però, non fu costante nel rendimento e, dopo una serie di sconfitte e di pareggi, la qualificazione al mondiale fu seriamente a rischio. Dopo la sconfitta per 3-0 con la Slovenia Beenhakker fu esonerato e rimpiazzato da Stefan Majewski, il quale non riuscì a far rimontare la squadra, che giunse terza, restando fuori dal mondiale.

Robert Lewandowski festeggiato dai compagni dopo il gol alla Grecia al campionato d'Europa 2012

Durante le qualificazioni a Sudafrica 2010, il 1º aprile 2009 la nazionale polacca ottenne la più larga vittoria della propria storia, sconfiggendo per 10-0 San Marino a Kielce.

La Polonia organizzò il campionato d'Europa 2012 insieme all'Ucraina, ospitando per la prima volta un campionato europeo. La nazionale polacca, dunque, risultò qualificata d'ufficio e scelse come CT Franciszek Smuda. Per l'evento in Polonia furono costruiti nuovi stadi, su tutti lo Stadio Nazionale di Varsavia, avente una capienza di 55.000 posti e sede della partita inaugurale dell'evento. Fu edificata anche la PGE Arena Gdańsk, il nuovo stadio di Danzica, considerato tra i più belli e moderni d'Europa.

In vista dell'importante evento calcistico ospitato in casa, tutto il paese visse con entusiasmo il debutto della nazionale e tutto sembrava promettere bene dopo il gol dell'1-0 di Robert Lewandowski nella partita inaugurale contro la Grecia a Varsavia, ma la partita terminò con un pareggio: la Polonia si fece raggiungere dal gol di Dimitris Salpingidis nonostante la superiorità numerica. La situazione parve peggiorare dopo l'espulsione del portiere Szczęsny e il rigore concesso agli ellenici, ma il giovane portiere Tytoń entrò in campo a salvare le speranze di una nazione intera, parando il tiro dell'avversario greco. Nella seconda partita la Polonia giocò bene contro la Russia, ma non andò oltre il pareggio, ottenuto nella ripresa con un gran gol da fuori area di Jakub Błaszczykowski. Le speranze della nazionale di superare il turno furono poi annullate dopo la sconfitta nell'ultima partita a Breslavia contro la Rep. Ceca (1-0). L'avventura polacca finì, dunque, già ai gironi, dopo due pareggi e una sconfitta, per l'amarezza del pubblico di casa.

La nazionale uscì sconfitta con grande delusione dall'evento, nonostante avesse proposto una buona rosa composta da giocatori di livello. Al termine dell'europeo il CT Smuda lasciò la guida della nazionale a Waldemar Fornalik.

Il risveglio (dal 2014)

Fallito l'accesso al campionato del mondo 2014, Fornalik fu sostituito, dopo le qualificazioni, da Adam Nawałka[4]: il nuovo allenatore condusse i biancorossi a qualificarsi per il campionato d'Europa 2016, risultato che passò anche dalla storica vittoria contro la Germania campione del mondo.[5] Il 2-0 contro i tedeschi dell'11 ottobre 2014 rappresentò la prima battuta d'arresto per questi ultimi dopo un'imbattibilità di 19 incontri.[5] Nella fase finale del torneo i polacchi ritrovarono lo stesso avversario che li aveva sopravanzati in classifica per differenza reti.[6] Ottenuto comunque uno storico accesso agli ottavi di finale, la squadra batté in questo turno la Svizzera ai tiri di rigore.[7] Ai quarti fu poi eliminata - sempre ai tiri dal dischetto - dal Portogallo, poi vincitore della manifestazione.[8]

I biancorossi dominarono il loro girone di qualificazione al campionato del mondo 2018, guadagnando 25 punti e subendo una sola sconfitta.[9] Robert Lewandowski diventò il capocannoniere, a pari merito, delle qualificazioni UEFA al mondiale (con 16 gol), dopo che lo era già diventato per le qualificazioni a Euro 2016 (con 13 gol). Sconfiggendo il Montenegro nell'ultima partita[10], la Polonia ottenne la certezza dell'accesso alla fase finale di un mondiale dopo 12 anni.[11] All'inizio del mandato dell'allenatore Nawałka la Polonia si trovava al 78º posto della classifica FIFA, mentre durante le qualificazioni al campionato del mondo 2018 arrivò a occupare a un certo punto il 5º posto, traguardo storico per la nazionale. Il 6º posto nella classifica FIFA alla vigilia dei sorteggi del mondiale 2018 consentì alla selezione polacca di essere collocata nella prima fascia del sorteggio dei gironi. Nella fase finale del mondiale russo del 2018 la Polonia deluse, tuttavia, le aspettative. Inserita in un gruppo con Colombia, Giappone e Senegal, perse a sorpresa all'esordio contro il Senegal (1-2) e in malo modo contro la Colombia (0-3), subendo l'eliminazione al primo turno. Utile solo per le statistiche fu la vittoria contro il Giappone all'ultima giornata (1-0).

Al termine del mondiale la federazione individuò il nuovo CT in Jerzy Brzęczek, che esordì in gare ufficiali nella prima partita della UEFA Nations League 2018-2019 pareggiando per 1-1 a Bologna contro l'Italia nel settembre 2018. A causa delle sconfitte interne subite un mese dopo contro Portogallo (2-3) e Italia (0-1), la Polonia retrocesse nella Lega B della Nations League con una partita di anticipo rispetto alla fine del mini-girone, chiuso all'ultimo posto, scampando poi la retrocessione per via della modifica del regolamento della competizione. Brzęczek riuscì a qualificare la squadra al campionato d'Europa 2020 vincendo, nel novembre 2019, il girone eliminatorio con 8 successi in 10 partite, ma fu esonerato nel novembre 2020, a pochi mesi dall'inizio della fase finale dell'europeo, posticipato al 2021, a conclusione degli impegni dei polacchi nella UEFA Nations League 2020-2021. In questo torneo i biancorossi, inseriti nel girone di Lega A vinto dall'Italia, si classificarono terzi nel proprio raggruppamento, vincendo 2 delle 6 partite disputate.

Nel gennaio 2021 la panchina fu affidata al portoghese Paulo Sousa, con cui la squadra deluse al campionato d'Europa 2020. Inserita nel raggruppamento con Slovacchia, Svezia e Spagna, la Polonia perse di misura (1-2) contro la Slovacchia, pareggiò per 1-1 contro la Spagna e perse di misura (2-3) contro la Svezia, concludendo come ultima nel girone, con un solo punto, e fu quindi eliminata. Seconda classificata, con un bilancio di 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, nel girone di qualificazione al campionato del mondo 2022 vinto dall'Inghilterra, la nazionale polacca fu ammessa ai play-off. Nel dicembre 2021 Sousa si dimise e fu sostituito da Czesław Michniewicz, con cui la Polonia superò le semifinali degli spareggi per il mondiale per effetto della sospensione della Russia, sanzionata dalla FIFA per via dell'invasione russa dell'Ucraina,[12] e poi batté per 2-0 la Svezia nella finale degli spareggi, ottenendo un posto a Qatar 2022. Nella fase finale del torneo la squadra pareggiò contro il Messico (0-0), vinse contro l'Arabia Saudita (2-0) e fu battuta dall'Argentina (0-2), superando il girone come seconda classificata, per una migliore differenza reti rispetto ai messicani; agli ottavi di finale fu eliminata dalla Francia (1-3).

Partecipazione ai tornei internazionali

Campionato del mondo
EdizioneRisultato
1930Non partecipante
1934Ritirata[13]
1938Ottavi di finale
1950Non partecipante
1954Ritirata[14]
1958Non qualificata
1962Non qualificata
1966Non qualificata
1970Non qualificata
1974Terzo posto
1978Secondo turno
1982Terzo posto
1986Ottavi di finale
1990Non qualificata
1994Non qualificata
1998Non qualificata
2002Primo turno
2006Primo turno
2010Non qualificata
2014Non qualificata
2018Primo turno
2022Ottavi di finale
Campionato europeo
EdizioneRisultato
1960Non qualificata
1964Non qualificata
1968Non qualificata
1972Non qualificata
1976Non qualificata
1980Non qualificata
1984Non qualificata
1988Non qualificata
1992Non qualificata
1996Non qualificata
2000Non qualificata
2004Non qualificata
2008Primo turno
2012Primo turno
2016Quarti di finale
2020Primo turno
Giochi olimpici[15]
EdizioneRisultato
1924Turno di qualificazione
1928Non partecipante
1936Quarto posto
1948Non partecipante
Confederations Cup
EdizioneRisultato
1992Non invitata
1995Non invitata
1997Non qualificata
1999Non qualificata
2001Non qualificata
2003Non qualificata
2005Non qualificata
2009Non qualificata
2013Non qualificata
2017Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni


Statistiche dettagliate sui tornei internazionali

Mondiali

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
1930  UruguayNon partecipante----
1934  ItaliaRitirata[13]----
1938  FranciaOttavi di finale0015:6
1950  BrasileNon partecipante----
1954  SvizzeraRitirata[14]----
1958  SveziaNon qualificata----
1962  CileNon qualificata----
1966  InghilterraNon qualificata----
1970  MessicoNon qualificata----
1974 Germania OvestTerzo posto 60116:5
1978  ArgentinaSecondo turno3126:6
1982  SpagnaTerzo posto 33111:5
1986  MessicoOttavi di finale1121:7
1990  ItaliaNon qualificata----
1994  Stati UnitiNon qualificata----
1998  FranciaNon qualificata----
2002  Corea del Sud /  GiapponePrimo turno1023:7
2006  GermaniaPrimo turno1022:4
2010  SudafricaNon qualificata----
2014  BrasileNon qualificata----
2018  RussiaPrimo turno1022:5
2022  QatarOttavi di finale1123:5

Europei

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
1960  FranciaNon qualificata----
1964  SpagnaNon qualificata----
1968  ItaliaNon qualificata----
1972  BelgioNon qualificata----
1976  JugoslaviaNon qualificata----
1980  ItaliaNon qualificata----
1984  FranciaNon qualificata----
1988 Germania OvestNon qualificata----
1992  SveziaNon qualificata----
1996  InghilterraNon qualificata----
2000  Belgio /  Paesi BassiNon qualificata----
2004  PortogalloNon qualificata----
2008  Austria /  SvizzeraPrimo turno0121:4
2012  Polonia /  UcrainaPrimo turno0212:3
2016  FranciaQuarti di finale2304:2
2020[16]  EuropaPrimo turno0124:6
2024  GermaniaQualificata

Nations League

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
2018-2019  Portogallo10° in Lega A[17]0224:6
2020-2021  Italia10° in Lega A2136:6
2022-2023  Paesi Bassi11° in Lega A2136:12

Olimpiadi

AnnoLuogoPiazzamentoVNPGol
1924ParigiTurno di qualificazione0010:5
1928AmsterdamNon partecipante----
1936BerlinoQuarto posto20211:10
1948LondraNon partecipante----

Confronti con altre nazionali

Tra gli avversari nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, la Polonia presenta i seguenti saldi:

Saldo positivo

NazionaleGiocateVinteNullePerseReti fatteReti subiteDifferenzaUltima vittoriaUltimo pariUltima sconfitta
Finlandia3120837129+427 ottobre 202029 maggio 20102 giugno 2006
Bulgaria2612864832+163 marzo 20106 febbraio 19852 aprile 1980
Irlanda28111164025+1511 ottobre 201511 settembre 20186 febbraio 2013
Germania Est1910452726+121 settembre 198826 settembre 197931 luglio 1976
Norvegia1811345526+299 febbraio 201129 agosto 198413 ottobre 1993
Turchia1711333912+2723 settembre 199211 dicembre 198527 ottobre 1993
Grecia1510233012+1812 agosto 20098 giugno 201229 aprile 1987
Lettonia128223415+196 settembre 20036 settembre 193612 ottobre 2002
Albania12732148+627 maggio 200831 ottobre 198410 settembre 2023
Israele115422214+817 agosto 20053 febbraio 199325 febbraio 1998

Saldo neutro

NazionaleGiocateVinteNullePerseReti fatteReti subiteDifferenzaUltima vittoriaUltimo pariUltima sconfitta
Stati Uniti177373622+1414 giugno 20029 ottobre 201026 marzo 2008

Saldo negativo

NazionaleGiocateVinteNullePerseReti fatteReti subiteDifferenzaUltima vittoriaUltimo pariUltima sconfitta
Romania35615145455–111 novembre 201616 agosto 200014 novembre 2009
Ungheria3174203786–4911 ottobre 200329 marzo 200317 ottobre 2007
Svezia2684143756–1921 agosto 199122 maggio 19975 giugno 2004
Inghilterra2118121333–226 giugno 19738 settembre 202131 marzo 2021
Danimarca2172123543–88 ottobre 20161º giugno 200817 gennaio 2010
Belgio217682727+617 novembre 200721 agosto 200214 giugno 2022
Paesi Bassi193791724–72 maggio 197911 giugno 202222 settembre 2022
Cecoslovacchia1945102743–1627 maggio 199224 settembre 198027 marzo 1991
Jugoslavia196493946–730 giugno 197428 marzo 199026 aprile 1980
Italia183871023–1312 novembre 200311 ottobre 202015 novembre 2020
Germania1815121131–2011 ottobre 20146 settembre 20118 giugno 2008
Francia173591729–1231 agosto 198217 novembre 20044 dicembre 2022
Unione Sovietica143381127–165 settembre 197223 agosto 19891º giugno 1988
Argentina123271220-85 giugno 201117 gennaio 198430 novembre 2022
Brasile121291937–186 luglio 197417 marzo 199326 febbraio 1997
Portogallo123451219–711 ottobre 200630 giugno 201611 ottobre 2018
Spagna10118827–1912 novembre 19809 febbraio 19948 giugno 2010

Commissari tecnici

  • Józef Szkolnikowski (1921–22)
  • Józef Lustgarten (1922)
  • Kazimierz Glabisz (1923)
  • Adam Obrubański (1924)
  • Tadeusz Kuchar (1925)
  • Tadeusz Synowiec (1925–27)
  • Tadeusz Kuchar (1928)
  • Stefan Loth (1928-31)
  • Józef Kałuża (1932-39)
  • Henryk Reyman (1947)
  • Andrzej Przeworski (1947)
  • Zygmunt Alfus (1948)
  • Andrzej Przeworski (1948)
  • Mieczysław Szymkowiak (1949-50)
  • Ryszard Koncewicz (1953-56)
  • Alfred Nowakowski (1956)
  • Czesław Krug (1959-62)
  • Wiesław Motoczyński (1963-65)
  • Ryszard Koncewicz (1966)
  • Antoni Brzeżańczyk (1966)
  • Alfred Nowakowski (1966)
  • Michał Matyas (1966-67)

Tutte le rose

Mondiali

Coppa del Mondo FIFA 1938
Brom, P Madejski, D Gałecki, D Giemsa, D Szczepaniak, D Twórz, C Dytko, C Góra, C Lis, C Nyc, C W. Piec, C Wasiewicz, A Baran, A Cebula, A Habowski, A Korbas, A Łyko, A Piontek, A R. Piec, A Scherfke, A Wilimowski, A Wodarz, CT: Kałuża
Coppa del Mondo FIFA 1974
Fischer, 2 Tomaszewski, 3 Kalinowski, 4 Szymanowski, 5 Gut, 6 Gorgoń, 7 Wieczorek, 8 Bulzacki, 9 Żmuda, 10 Musiał, 11 Ćmikiewicz, 12 Deyna, 13 Kasperczak, 14 Maszczyk, 15 Jakóbczak, 16 Lato, 17 Szarmach, 18 Gadocha, 19 Domarski, 20 Kapka, 21 Kmiecik, 22 Kusto, CT: Górski
Coppa del Mondo FIFA 1978
Tomaszewski, 2 Mazur, 3 Maculewicz, 4 Szymanowski, 5 Nawałka, 6 Gorgoń, 7 Iwan, 8 Kasperczak, 9 Żmuda, 10 Rudy, 11 Masztaler, 12 Deyna, 13 Kupcewicz, 14 Justek, 15 Kusto, 16 Lato, 17 Szarmach, 18 Boniek, 19 Lubański, 20 Wójcicki, 21 Kukla, 22 Kostrzewa, CT: Gmoch
Coppa del Mondo FIFA 1982
Młynarczyk, 2 Dziuba, 3 Kupcewicz, 4 Dolny, 5 Janas, 6 Skrobowski, 7 Jałocha, 8 Matysik, 9 Żmuda, 10 Majewski, 11 Smolarek, 12 Wójcicki, 13 Buncol, 14 Pałasz, 15 Ciołek, 16 Lato, 17 Szarmach, 18 Kusto, 19 Iwan, 20 Boniek, 21 Kazimierski, 22 Mowlik, CT: Piechniczek
Coppa del Mondo FIFA 1986
Młynarczyk, 2 Przybyś, 3 Żmuda, 4 Ostrowski, 5 Wójcicki, 6 Matysik, 7 Tarasiewicz, 8 Urban, 9 Karaś, 10 Majewski, 11 Smolarek, 12 Kazimierski, 13 Komornicki, 14 Kubicki, 15 Buncol, 16 Pałasz, 17 Zgutczyński, 18 Pawlak, 19 Wandzik, 20 Boniek, 21 Dziekanowski, 22 Furtok, CT: Piechniczek
Coppa del Mondo FIFA 2002
Dudek, 2 Kłos, 3 Zieliński, 4 Mi. Żewłakow, 5 Rząsa, 6 Hajto, 7 Świerczewski, 8 Kucharski, 9 Kryszałowicz, 10 Kałużny, 11 Olisadebe, 12 Majdan, 13 Głowacki, 14 Ma. Żewłakow, 15 Wałdoch, 16 Murawski, 17 A. Bąk, 18 Krzynówek, 19 Żurawski, 20 J. Bąk, 21 Koźmiński, 22 Matysek, 23 Sibik, CT: Engel
Coppa del Mondo FIFA 2006
Boruc, 2 Jop, 3 Gancarczyk, 4 Baszczyński, 5 Kosowski, 6 Bąk, 7 Sobolewski, 8 Krzynówek, 9 Żurawski, 10 Szymkowiak, 11 Rasiak, 12 Kuszczak, 13 Mila, 14 Żewłakow, 15 Smolarek, 16 Radomski, 17 Dudka, 18 Lewandowski, 19 Bosacki, 20 Giza, 21 Jeleń, 22 Fabiański, 23 Brożek, CT: Janas
Coppa del Mondo FIFA 2018
Szczęsny, 2 Pazdan, 3 Jędrzejczyk, 4 Cionek, 5 Bednarek, 6 Góralski, 7 Milik, 8 Linetty, 9 Lewandowski, 10 Krychowiak, 11 Grosicki, 12 Białkowski, 13 Rybus, 14 Teodorczyk, 15 Glik, 16 Błaszczykowski, 17 Peszko, 18 Bereszyński, 19 Zieliński, 20 Piszczek, 21 Kurzawa, 22 Fabiański, 23 Kownacki, CT: Nawałka
Coppa del Mondo FIFA 2022
Szczęsny, 2 Cash, 3 Jędrzejczyk, 4 Wieteska, 5 Bednarek, 6 Bielik, 7 Milik, 8 D. Szymański, 9 Lewandowski, 10 Krychowiak, 11 Grosicki, 12 Skorupski, 13 Kamiński, 14 Kiwior, 15 Glik, 16 Świderski, 17 Żurkowski, 18 Bereszyński, 19 S. Szymański, 20 Zieliński, 21 Zalewski, 22 Grabara, 23 Piątek, 24 Frankowski, 25 Gumny, 26 Skóraś, CT: Michniewicz

Europei

Campionato d'Europa UEFA 2008
Boruc, 2 Jop, 3 Wawrzyniak, 4 Golański, 5 Dudka, 6 Bąk, 7 Smolarek, 8 Krzynówek, 9 Żurawski, 10 Garguła, 11 Saganowski, 12 Kowalewski, 13 Wasilewski, 14 Żewłakow, 15 Pazdan, 16 Piszczek, 17 Łobodziński, 18 Lewandowski, 19 Murawski, 20 Guerreiro, 21 Zahorski, 22 Fabiański, 23 Kokoszka, CT: Beenhakker
Campionato d'Europa UEFA 2012
Szczęsny, 2 Boenisch, 3 Wojtkowiak, 4 Kamiński, 5 Dudka, 6 Matuszczyk, 7 Polanski, 8 Rybus, 9 Lewandowski, 10 Obraniak, 11 Murawski, 12 Sandomierski, 13 Wasilewski, 14 Wawrzyniak, 15 Perquis, 16 Błaszczykowski, 17 Sobiech, 18 Mierzejewski, 19 Wolski, 20 Piszczek, 21 Grosicki, 22 Tytoń, 23 Brożek, CT: Smuda
Campionato d'Europa UEFA 2016
Szczęsny, 2 Pazdan, 3 Jędrzejczyk, 4 Cionek, 5 Mączyński, 6 Jodłowiec, 7 Milik, 8 Linetty, 9 Lewandowski, 10 Krychowiak, 11 Grosicki, 12 Boruc, 13 Stępiński, 14 Wawrzyniak, 15 Glik, 16 Błaszczykowski, 17 Peszko, 18 Salamon, 19 Zieliński, 20 Piszczek, 21 Kapustka, 22 Fabiański, 23 Starzyński, CT: Nawałka
Campionato d'Europa UEFA 2020
Szczęsny, 2 Piątkowski, 3 Dawidowicz, 4 Kędziora, 5 Bednarek, 6 Kozłowski, 8 Linetty, 9 Lewandowski, 10 Krychowiak, 11 Świderski, 12 Skorupski, 13 Rybus, 14 Klich, 15 Glik, 16 Moder, 17 Płacheta, 18 Bereszyński, 19 Frankowski, 20 Zieliński, 21 Jóźwiak, 22 Fabiański, 23 Kownacki, 24 Świerczok, 25 Helik, 26 Puchacz, CT: Sousa

Giochi olimpici

Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1924
Görlitz, P Wiśniewski, P Popiel, D Cyl, D Fryc, D Gintel, C Cikowski, C Krupa, C Spoida, C Styczeń, C Synowiec, A Batsch, A Kałuża, A Kuchar, A Miller, A H. Reyman, A J. Reyman, A Sperling, A Staliński, CT: Obrubański
Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1936
Albański, P Madejski, D Gałecki, D Martyna, D Szczepaniak, C Cebulak, C Dytko, C Góra, C Kotlarczyk, C Wasiewicz, A Gad, A Kisieliński, A Matyas, A Musielak, A Peterek, A Piec, A Scherfke, A Wodarz, CT: Kałuża

NOTA: Per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.

Rosa attuale

Lista dei giocatori convocati per le gare dei play-off di qualificazione al campionato europeo di calcio 2024 del marzo 2024.[18]

Statistiche aggiornate al termine della seconda gara.

N.Pos.GiocatoreData nascita (età)Pres.RetiSquadra
PWojciech Szczęsny18 aprile 1990 (34 anni)81-77 Juventus
PŁukasz Skorupski5 maggio 1991 (32 anni)9-8 Bologna
PMarcin Bułka4 ottobre 1999 (24 anni)10 Nizza
DJan Bednarek12 aprile 1996 (28 anni)561 Southampton
DBartosz Bereszyński12 luglio 1992 (31 anni)540 Empoli
DJakub Kiwior15 febbraio 2000 (24 anni)211 Arsenal
DMatty Cash7 agosto 1997 (26 anni)151 Aston Villa
DTymoteusz Puchacz23 gennaio 1999 (25 anni)130 Kaiserslautern
DBartosz Salamon1º maggio 1991 (32 anni)120 Lech Poznań
DPaweł Dawidowicz20 maggio 1995 (28 anni)100 Verona
DPaweł Bochniewicz30 gennaio 1996 (28 anni)30 Heerenveen
DSebastian Walukiewicz5 aprile 2000 (24 anni)10 Empoli
CKamil Grosicki8 giugno 1988 (35 anni)9317 Pogoń Stettino
CPiotr Zieliński20 maggio 1994 (29 anni)8811 Napoli
CPrzemysław Frankowski12 aprile 1995 (29 anni)403 Lens
CSebastian Szymański10 maggio 1999 (24 anni)323 Fenerbahçe
CJakub Moder7 aprile 1999 (25 anni)212 Brighton
CDamian Szymański16 giugno 1995 (28 anni)172 AEK Atene
CNicola Zalewski23 gennaio 2002 (22 anni)160 Roma
CBartosz Slisz29 marzo 1999 (25 anni)80 Atlanta United
CJakub Piotrowski4 ottobre 1997 (26 anni)52 Ludogorec
CTaras Romančuk14 novembre 1991 (32 anni)20 Jagiellonia
CDominik Marczuk1º novembre 2003 (20 anni)00 Jagiellonia
ARobert Lewandowski21 agosto 1988 (35 anni)14882 Barcellona
AKarol Świderski23 gennaio 1997 (27 anni)3010 Verona
AKrzysztof Piątek1º luglio 1995 (28 anni)2811 İstanbul Başakşehir
AAdam Buksa12 luglio 1996 (27 anni)146 Antalyaspor

Record individuali

Robert Lewandowski, primatista di presenze e miglior marcatore di tutti i tempi della nazionale polacca.

Dati aggiornati al 25 marzo 2024. [19]

In grassetto i giocatori ancora attivi in nazionale.

Giocatori con più presenze

PosizioneGiocatorePresenzeRetiPeriodo
1Robert Lewandowski148822008-
2Jakub Błaszczykowski109212006-2023
3Kamil Glik10362010-
4Michał Żewłakow10231999-2011
5Grzegorz Lato100451971-1984
Grzegorz Krychowiak52008-2023
7Kazimierz Deyna97411968-1978
8Jacek Bąk9631993-2008
Jacek Krzynówek151998-2009
10Kamil Grosicki93172008-

Giocatori con più reti

PosizioneGiocatoreRetiPresenzePeriodo
1Robert Lewandowski821482008-
2Włodzimierz Lubański48751963-1980
3Grzegorz Lato451001971-1984
4Kazimierz Deyna41971968-1978
5Ernest Pohl39461955-1965
6Andrzej Szarmach32611973-1982
7Gerard Cieślik27451947-1958
8Zbigniew Boniek24801976-1988
9Ernest Wilimowski21221934-1939
Jakub Błaszczykowski1092006-2023

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio